Misericordia

Misericordia

 

07 LUGLIO 2023
VENERDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima lettura: Gn 23,1-4.19; 24,1-8.62-67

Salmo: Dal Sal 105 (106)

Vangelo: Mt 9,9-13

“Molte volte abbiamo sentito questa citazione:”Misericordia io voglio e non sacrifici”, che l’evangelista Marco prende da Osea (6,6). Questa presenta il nucleo centrale della volontà di Dio: la misericordia. Egli desidera che tutti ne abbiano in abbondanza, che ogni cosa, ogni situazione venga avvolta dalla sua misericordia. Questa è l’attributo più profondo di Dio dove si sperimenta la sua essenza.

Il mio male non è per me luogo di condanna, non devo compiere atti di espiaziome per purificare i miei errori davanti a Dio.

Il mio peccato diventa il luogo in cui Dio può operare con la sua misericordia, la sua, grazia, il suo perdono,  che mi accoglie e mi dà la vita nuova.

S. Paolo afferma: “Dove abbondò il peccato,  sovrabbondò la grazia, la pienezza di Dio. (Rm. 5, 21). Dio ci lascia la libertà di fare il male anche se non lo vuole, tuttavia proprio in quell’errore, se lo vogliamo ci fa fare l’esperienza più grande di amore e di redenzione.

Il peccato diventa il luogo più profondo della conoscenza del perdono di Dio, dell’esperienza più sublime della sua misericordia.

La nostra miseria è entrata nel cuore di Dio e ne è uscita ricca di Lui.

“Signore,

accompagna il mio cuore,

guidalo con la Tua Misericordia.

Io che nel mio peccato mi sento tanto sbagliato,

faccio esperienza che nel Tuo cuore, c’é posto per me.

Mi abbracci come un padre preoccupato, ma ricco di perdono,

mi doni la possibilità di poter essere diverso.

A te che preghi come me,

amiamoci come ama Dio,

facciamo del Suo cuore la nostra dimora”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Discepoli

Discepoli

 

DOMENICA 04 SETTEMBRE 2022

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

LITURGIA DELLA PAROLA  (clicca qui)

Prima lettura: Sap 9,13-18

Salmo: Sal 89 (90)

Seconda lettura: Fm 9b-10.12-17

Vangelo: Lc 14,25-33

 

Colpisce sempre quando nel Vangelo si parla della sequela, e a tratti, a volte spaventa, perché sembra così radicale che viene da chiedersi: ma chi tra di noi potrà essere davvero discepolo?

Scegliere comporta sempre rinunciare a qualcosa, se sono in un posto non posso essere in un altro, tutta la nostra vita è fatta di piccole scelte e di consequenziali rinunce, solo che è così automatico da non stare troppo a pensarci.

Essere discepoli di Gesù, è vivere la normalità della nostra vita portando la croce, fatta di sacrifici, rinunce, sofferenze, dietro a Lui. Egli è il discepolo per eccellenza, che ha donato tutto se stesso spinto dall’Amore del Padre e dalla ferma convinzione che stando davanti a noi, avrebbe con la Sua croce trainato tutte le nostre, affinché potessimo trovare sollievo.

I discepoli non sono coloro che ”stringono” i denti, soffocati da sacrifici incomparabili, ma siamo noi quando facciamo spazio nella nostra vita a Cristo e ci lasciamo amare lì dove il vuoto, il peccato e la paura ci hanno reso fragili. Gesù è venuto proprio per noi, per darci sollievo e perché stare dietro a Lui sia la via dove poter finalmente posare il cuore, in un cuore più grande e affidarsi che d’ora in poi non saremo più soli.

Egli non ha mai rinunciato ad amarci anche in quelle occasioni in cui abbiamo fatto un passo indietro e ci siamo un po’ persi, siamo invitati non a rinunciare, ma a scegliere l’amore che darà forza e sollievo al nostro cuore e che Lui non ha mai smesso di donarci.

“Signore,

ti rendo lode per l’amore che mi dai,

perché quando il mio errore mi tiene lontano,

Tu mi sei accanto

e porti con me la mia croce.

Aiutami a credere che il Tuo cuore

è un posto dove io posso sempre andare

e non ci sarà mai nulla che mi separi da Te,

perché il Tuo amore è per sempre.

Grazie per non aver mai rinunciato a me,

e aver creduto nella mia vita da discepolo”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)