30 AGOSTO 2022
MARTEDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: 1Cor 2,10b-16
Salmo: Sal 144 (145)
Vangelo: Lc 4,31-37
Quando Gesù passava, stupiva perché la Sua Parola era detta con autorità. A differenza degli altri predicatori del tempo che offrivano le loro parole ed insegnamenti, Egli era la Parola stessa.
Una Parola che risana, conforta, dice forte la verità e perdona, e colpiva tanto perché tutti in fondo abbiamo bisogno di parole buone, che siano legate al cuore del Padre e non al vento. Abbiamo bisogno di credere in una possibilità nonostante i nostri sbagli, necessitiamo di risposte gridate al cielo in un momento di dolore e soprattutto siamo bisognosi di sentirci amati da un Dio vicino.
Dio ha visitato il Suo popolo per darci la possibilità di fare esperienza di Lui, e tra le tante domande, dubbi o perplessità saper riconoscere il Suo volto. La Parola che ha creato l’universo, ha preso forma umana, affinché ogni nostro cuore spezzato, ferito, possa essere toccato dalla Sua Grazia e Misericordia.
Gesù è Colui che ci risana dalle ferite e salva l’uomo da tutto ciò che possa allontanarlo da Lui, così che la nostra speranza ha il volto di Dio, un volto di Padre dove poter esclamare:
“Vieni o Padre in mio soccorso,
conforta il mio cuore dall’amarezza e dal dolore.
Sostienimi perché vacillo,
e per quanto sia caduto
non smetto di credere in Te.
Il mio cuore in attesa di salvezza,
volge a te il suo grido: Padre,
è la mia professione di fede
è tutto ciò che posso dire,
perché in esso c’è tutto”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)