Quella mano paralizzata

 

Quella mano paralizzata

 

05 SETTEMBRE 2022

LUNEDÌ DELLA XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Cor 5,1-8

Salmo: Sal 5

Vangelo: Lc 6,6-11

 

Oggi Gesù ci mostra ancora una volta, che il centro della sua opera di salvezza è l’uomo con le sue debolezze, le sue fragilità, i suoi limiti, e persino con il suo peccato.

La mano paralizzata, per l’uomo rappresenta l’impossibilità di fare qualsiasi cosa, di prendere e di donare, ma nel momento stesso in cui Gesù lo chiama a mettersi nel mezzo e a tenderla, avviene la guarigione. Tuttavia non è solo la mano a rinvigorirsi, qui l’intera vita dell’uomo viene salvata. Quella mano paralizzata ha potuto raccogliere il dono di Dio, ed ora è pronta per lavorare, accarezzare, mangiare, pregare, consegnare, ricevere e ancora ridonare, perché la vita è un continuo rifluire dell’amore ricevuto.

Gesù invita ciascuno di noi ad alzarci per metterci in mezzo, non importa quanto le nostre mani siano povere e aride, Egli saprà darci una vita nuova. Siamo al centro del Suo cuore e le mani raccontano la pienezza d’amore, il perdono ricevuto, la tenerezza di un Dio che si prende cura di tutto l’uomo.

“Signore, oggi ci sono anch’io.

“Alzati”,

perché me lo chiedi?

Preferirei non vedessero la mia mancanza.

Tu l’hai vista, perché sono al centro del tuo cuore

e nel momento che ti tendo la mano acquisto vigore,

la mia mano “formicola”, riprende a funzionare.

Hai fatto questo per me

e ogni volta che guarderò la mia mano, Ti ricorderò.

Alle paralisi di questo tempo

inviterò a credere in Te,

perché in fondo ciascuno di noi

ha una mano da tendere,

per ricevere quell’amore che solo Tu sai donare”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

“E davvero la mano del Signore era con lui”.

 

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GIOVEDÌ 23 GIUGNO 2022

NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA – SOLENNITÀ

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Is 49,1-6

Salmo: Sal 138 (139)

Seconda lettura: At 13,22-26

Vangelo: Lc 1,57-66.80

 

“E davvero la mano del Signore era con lui”.

Che bello poter leggere questa frase nel Vangelo di oggi. Ovvia per alcuni, nuova per altri, ma la straordinarietà di una nascita che è un miracolo, data l’età avanzata di Elisabetta, è accompagnata proprio dalla frase: “E davvero la mano del Signore era con lui”.

Già dal ventre della madre, nei suoi primi passi come per tutta la vita, la vera certezza di Giovanni, è credere che davvero la mano di Dio è con Lui.

La Sua mano è anche su di noi e lo è davvero!

Spesso lo dubitiamo o non lo “sentiamo”, ma il Signore c’è, è qui, e oggi ne dà conferma attraverso questa nuova nascita, come a dirci che dall’inizio e per tutta la vita sarà con noi.

Nella fatica, preghiamo e chiediamo a Lui l’aiuto, certi che non ci abbandonerà:

“Signore, fammi sentire la tua mano,

perché spesso non so dove aggrappare la mia.

Aiutami a scorgere la tua presenza,

proprio in quei momenti

in cui mi sembra di non aver più forze.

Sei qui Signore,

voglio crederci, con tutto me stesso.

C’è qualcosa in me che lo sa.

Fa che io possa scorgere la tua mano tesa ad aiutarmi

e non mi perda.

Sostienimi nella fatica,

affinché un giorno possa tendere la mia mano,

a chi come me, ne ha bisogno

e possa dirgli:

Coraggio, perché davvero la mano di Dio è su di noi”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)