Bisogna restare sempre vigili con se stessi

Bisogna restare sempre vigili con se stessi per non cadere nelle trappole della “Mente Superficiale” vagante per l’universo.
Occorre imparare con la disciplina dell’ascolto la propria autoeducazione scorticando, all’uopo, la propria coscienza senza immedesimarsi totalmente in ciò che, indotto dall’esterno, attraversa la nostra mente per depositarne germogli o scorie.
Non tutto ciò che pensiamo, infatti, nasce entro di noi; anzi il fiume di pensieri che affollano la nostra mente nella maggioranza dei casi sono pensieri indotti dall’esterno per tentare di avvinghiarci in catene, spesso invisibili, ma pur sempre “catene” avvinghianti. Catene non nostre e non formate da anelli aperti.
Pensieri con le ali, intendo.
A volte sono pensieri che sembrano innocenti, altre volte, sono persino perversi, deleteri per la nostra stessa vita e per il nostro equilibrio; eppure ci lasciamo coinvolgere senza opporvi né resistenza né discernimento.
Per quale motivo?
Nessuno ci ha spiegato che noi possiamo scegliere di accettare o no questi compromessi e i relativi condizionamenti invisibili, perché in realtà di questo si tratta. Ci hanno stereotipato facendoci credere che cosi ci saremmo resi diversi dagli altri individui che non hanno nulla o poco da condividere con chi sta intorno a noi perché noi siamo meglio di loro; la continua competizione in ogni campo perché se non sei il migliore non sei nessuno.
Migliore?
Peggiore?
E di chi?
E poi chi le dovrebbero dire?
Dove sta scritto che dobbiamo metterci in competizione. Ciascuno di Noi è UNICO, magari simile, ma sempre diverso da tutti gli altri.
E’ meraviglioso questo dono ricevuto dal creato… da Dio, da chi si vuole; ma sempre un dono meraviglioso è.
E allora come si fa a chiedere o, addirittura, imporre a una persona di compiere scelte non maturate nella propria mente che trae linfa vitale dalla propria coscienza?
E allora come fanno taluni esseri che si ritengono “potenti”, ma proprio per questo sono di animo meschino, a pretendere la nostra condivisione nelle assurde azioni che perpetrano travestendosi da Giudici o Despoti?

Noi non siamo così e nemmeno loro lo sarebbero se solo volessero aprire gli occhi!
Diamogli una mano!

Lontano, ma anche vicino a noi. Pure oggi.

se vuoi vai direttamente su  MINICAOSINLIBERTA’

Una speranza già tanto attesa

Quante volte, durante gli ultimi anni appena trascorsi, ci siamo chiesti “ma l’ONU che fa”?
“Cosa aspetta ad intervenire direttamente”?
Queste domande ce la siamo poste soprattutto osservando, sin troppo distrattamente, la scomparsa delle tante migliaia di Persone che si sono perse nel nostro mare. Persone che hanno perso i loro corpi; ma le loro Anime, invece, sobbalzano sulle nostre coscienze come fossero fardelli che con il nostro agire non siamo riusciti a trasformare in consapevoli occasioni di riscatto.
E’ da accogliere, quindi, con discreta gratitudine il messaggio che il nuovo segretario delle Nazioni Unite, il portoghese Antonio Guterres, ha lanciato al mondo intero esortandolo a farsi promotore per un “2017” di Pace.
Le sue parole, tanto attese, vanno accolte e fatte proprie da parte di ogni persona di buona volontà. In tutti gli ambiti ed in tutte le occasioni.
“Decidiamo di mettere la pace al primo posto. Facciamo che il 2017 sia un anno in cui tutti noi – cittadini, governi e leader – cerchiamo di superare le nostre differenze”.
Non dobbiamo rinunciare, anche in questi piccoli spazi, tante volte utilizzati come nostri sfogatoi anche a ragione di puerili diatribe, di riservare a temi di così vasta rilevanza sociale e personale, un po’ della nostra attenzione.
Questo mio pensiero, infatti, vuole costituire soltanto un auspicio che possa interessare almeno le Persone con le quali ho avuto occasione di instaurare rapporti con mutuo rispetto.
Grazie, M@.