Manutenzione

18 07 1977 : 18 07 2017

Post n°871 pubblicato il 06 Settembre 2017 da ITALIANOinATTESA

Manutenzione-
 
Consapevole fine
 
senza sorprese
 
http://www.corriere.it/cronache/17_luglio_05/fine-blog-blogger-social-network-instagram-facebook-twitter-tecnologia-snapchat-586dabde-60f7-11e7-b845-9e35989ae7e4.shtml
Manutenzioneultima modifica: 2017-09-06T20:52:41+02:00da ITALIANOinATTESA

Un pensiero riguardo “Manutenzione”

  1. Buongiorno, di là non si accede, per ora aggiungo qui queste note.
    “I blog hanno svolto la loro funzione storica”, questo in parte è vero, come si deduce nell’articolo linkato, se chiudono grandi blog di testate e d’informazione che restano un volano nelle consuetudini dell’approvvigionamento di notizie, curiosità, eventi eccetera. Tuttavia un gran mondo di attività hyperlinkabili e alternative resta vivo. Chi si pone la domanda dell’obiettivo di un blog resta in quella griglia di fattura, mentre come dici tu, le “anime” svincolate dal corpo possono/potevano nonostante contribuire ad uno sviluppo dell’ambiente e almeno sperimentare livelli di approcci fiduciari al fare. L’idea di intraprendere azioni è sempre considerevole anche virtualmente, perchè significa “pensare progettare proporre individuare strutturare realizzare praticare frequentare completare risolvere concludere affrontare e ma, anche amare ciò che si fa e chi lo fa. Ciò è identico alle azioni nel reale. Però non tutti sanno come e dove possono o vogliono. Ci possono essere tempi più felici e altri meno. Accade pure che in pratica le azioni /capacità che si indirizzano ad altro o che vengono deluse dalle reazioni si possano abbandonare/perdere nel tempo. Questo potrebbe persino comportare una progressiva dimenticanza degli strumenti di gruppo, delle energie fruibili e scambiabili. Qui sono stati praticati, ma al genere umano come alle “anime del web” appartengono anche i bastian contrari, i difetti, le paranoie, i vizi, forze che sovrastano e ostacolano, rallentano, provocano, testano le resistenze. Eppure sappiamo che chi fa ciò, non sa fare molto, anche se si “sbatte”. (Resistere a questo tipo di confronto diventa una tortuosa sopravvivenza. Una palestra di vita, per obbligo dalla vita stessa. Tentativi ed Esercizi; formazione in un certo senso:). Come chance ci si può dirigere altrove ma le criticità non scompaiono. E’ dentro molti, un certo germe distruttivo e l’orrore più grande: verità che si vogliono annullare l’un l’altra. Cosa resta caro mIT? L’esperienza individuale? Una allentamento della presa? Un dare ragione a tante inutili parole e fare fatti altrove? Lo strumento virtuale resta un’estensione e una sponda di contatto e di crescita, questo nessuno lo dovrebbe impedire. Buon sabato^

I commenti sono chiusi