Scritto qua e là

E POI...

E poi sono morto.

Sparito in un buio totale, caldo e melmoso che quasi si può toccare, aleggio anche se non ho più un corpo, non lo sento più.

Qui è solo l'essenza ad essere, quell'energia mistica che gli orientali sostengono venga racchiusa in un punto tre dita sotto l'ombelico.

Stò o meglio credo di stare, viaggio rotolando nell'infinito siderale, viaggio a caso senz'affanno, perchè l'affanno è un affare da essere umano.

Solo gli uomini si affannano per vivere, unici animali che fanno di tutto per accumulare cose, soldi, oggetti esperienze e poi alla fine della fiera ciò che resta è l'energia psichica di quando sono nati.

Lavoro, amore, rabbia, gioia niente ti resta in questo roteare in nero. Cazzo quanto ho sofferto e mi sono lambiccato il cervello per venir fuori da fosse in cui mi ero infilato, paletti dati da società, stili di vita credenze e religioni.

RELIGIONE parola creata per sfottere chi ha bisogno d'aiuto e annaspa nella merda.

Credere in un essere che ci genera e ci ama come un padre.

Nulla di tutto questo.

Nè dio, allah, buddha, trimurti, nulla di tutto questo solo il denso buio della morte.

Accellero mi fermo e riparto, come un treno della metro seguo una rotaia di nulla che mi porta al niente.

Avessi vissuto con più consapevolezza e meno cazzate ora potrei contrastare con più forza la noia di questo melmoso nulla. Eterno.