Gli dei relativi
contrappunti« Orgoglio.. | ..un grande maestro.. » |
In un castello di cartapesta, dove fui
imprigionato all'età di dieci anni conobbi l'intero universo, e colà immaginai
ed illustrai la commedia buffa dell'uomo. Nelle sue infinite cantine imparai la
storia e la medicina.
Ad una indimenticata festa notturna in una immaginaria città senza mura
incontrai tutte le donne, le più viziose, le più virtuose. E le scienze
matematiche, e la chimica di Averroè mi furono insegnate sotto ponti umidi,
costellati da ubriaconi.
In una dimora che ritengo meravigliosa, circondata dall'intero sole trascorsi
la mia indimenticata e cristallina solitudine, e diedi materia alla mia fluida
opera. Il mio sangue ha cambiato colore più e più volte, e sono fuggito lontano
dal dovere impostomi da tracotanti streghe. I fantasmi, eterni inseguitori,
disparvero nello stesso momento in cui ebbi il coraggio di voltarmi e di
guardarli in volto. Ero pronto a mia volta per morire..
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