Post n°1022 pubblicato il
27 Marzo 2011 da
merizeta21
Adesso che sono tornata a casa, i pensieri e le sensazioni di questo ultimo viaggio - che poi un vero viaggio non è stato, ma piuttosto un ritorno, - si compongono lentamente. Per prima cosa, non ho più quel senso di perdita che avevo la volta scorsa. Ho nostalgia, ma una nostalgia buona, senza mancanze. Sono stata bene, sono stata felice, e serena, e ho avuto pensieri tristi e felici e allegri, e mi sono sentita libera di essere solo la persona che sono davvero. Chiunque quella persona sia.
E' stato come se il peso del mondo mi fosse scivolato via dalle spalle.
Non ho risposte, non ho ricette, non ho segreti.
Sono io, e basta. Questa me con le rughe e con le contraddizioni e le mancanze, questa me con i dolori, con la tua assenza, con il bisogno di amore, di coccole, di attenzioni, di vedere il proprio riflesso negli occhi di un uomo. Questa sono io. Sono un pò di mia madre, e un pò di mio padre, e un pò di mio nonno e di mia nonna, e un pò di ognuno degli amici che mi vogliono bene e che mi conoscono spesso più di me.
Ah, mai come ora sono certa che il mio riscatto passa attraverso il mio volermi bene ed accettarmi così, senza pretendere troppo, ma nemmeno troppo poco.
La notte di luna piena salivo verso Cervinia e le montagne brillavano come quella volta, nella mia prima vita, in cui scendemmo dal Plateau Rosà con gli sci a mezzanotte, con la stessa luna, e in cima al Cervino era accesa una corona di stelle luccicanti. Sono passati più di venticinque anni, e i miei ricordi stanno sbiadendo. Ma la luce la ricordo ancora. E ho pensato che avrei dovuto fermare quel momento in qualche modo, con una foto, o con un racconto.
Per molte cose che ho amato, è tardi.
E' tardi per imparare bene a sciare, per non avere paura, per non diventare una rana in cima alle piste più ripide. E' tardi per imparare a cadere senza farmi male, per girare in bikini con il tanga, è tardi per le minigonne inguinali. E' tardi per andare a correre e a ballare il liscio nella stessa giornata. E' tardi per curare la cellulite e le vene azzurre sulle gambe.
Ma non è troppo tardi per volermi bene e per imparare ad essere felice delle piccole cose belle che ho attorno. Per vivere pienamente ogni istante, per poterlo ricordare nel tempo e dire "io l'ho vissuto davvero" .
Per quello non è tardi, non è mai troppo tardi.
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