Post n°1023 pubblicato il
29 Marzo 2011 da
merizeta21
Che voglia terribile che ho di cambiare la vita delle persone, soprattutto quando il mio istinto, oppure le circostanze, che attiro come falene attorno ad una lampada, mi consentirebbero di farlo....che voglia di prendere il telefono, chiamare e dire le parole che mi urgono sulle labbra! A volte mi devo inchiodare alla sedia, devo legarmi le mani. Non posso. Una volta, in una vita che oramai giace sotto chili di cenere, lo avrei fatto. Avrei parlato e insultato e incoraggiato e avvicinato mondi, tagliato legàmi, aiutato a fuggire prigionieri.
E poi mi sarei sentita dire "tu manipoli le vite altrui, trami, lavori, segui, anticipi..." e sarebbe stato vero.
Mio caro amore perduto, le mie intenzioni erano buone. Credevo di far bene, credevo di aiutare. E anche con te, anche con te, credevo di fare la cosa migliore. Sbagliavo, ora lo so.
Cosa ho dovuto attraversare per impararlo!
Non faccio più nulla, adesso, più nulla. Ascolto, conforto se posso, imparo se posso, invidio se non riesco a farne a meno, ma basta. Ognuno ha la sua strada, la sua vita, le sue scelte. Ad ogni passo corrisponde una reazione, e se non voglio che avvenga devo restare ferma, aspettare, e nell'attesa tenere per me il dolore inevitabile di vedere le persone commettere i loro errori, perdere, vincere, ingannare.
Non sono brava a mentire, non lo sono mai stata. E quindi mi resta soltanto il silenzio. Tanto lo so che quando non trovo la via giusta, è solo nel silenzio e nell'attesa che la vedrò. E lo stesso vale per tutto il resto del mondo.
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