Post n°1585 pubblicato il
17 Febbraio 2018 da
Vince198
Mia soave, di cosa odori?
Di che frutto?
Di che stella? Di che foglia?
Presso
il tuo piccolo orecchio
o sulla tua fronte
mi chino,
ficco
il naso tra i capelli
e il sorriso,
cerco di riconoscere
la stirpe del tuo aroma:
è soave, ma
non è fiore, non è coltellata
di penetrante garofano
o impetuoso aroma
di violenti
gelsomini,
è qualcosa, è terra,
è
aria,
mele o legnami,
odore
di luce sulla pelle,
aroma
della foglia
dell’albero
della vita
con polvere
di strade
e freschezza
d’ombra mattutina
alle radici,
odor di pietre, di fiume,
ma
più simile
a una pèsca,
al tepore
del palpito segreto
del sangue,
odore di casa pura
e di cascata,
fragranza
di colomba
e capelli,
aroma
della mia mano
che perlustrò la luna
del tuo corpo,
le stelle
della tua pelle stellata,
l’oro,
il grano,
il pane del tuo contatto,
e lì,
per tutta la lunghezza
della tua luce furiosa,
sulla tua circonferenza d’anfora,
sul calice,
sugli occhi del tuo seno,
fra le tue ampie palpebre
e la tua bocca di schiuma,
su tutto
lasciò,
la mia mano lasciò
odor d’inchiostro e selva,
sangue e frutti perduti,
fragranza
di obliati pianeti,
di puri
fogli vegetali,
lì
il mio stesso corpo
sommerso
nella freschezza del tuo amore, amata,
come in una sorgente
o nel suono
di un campanile
lassù
tra l’odore del cielo
e il volo
degli ultimi uccelli,
amore,
odore,
parola
della tua pelle, dell’idioma
della notte nella tua notte,
del giorno nel tuo sguardo.
Dal tuo cuore
sale
il tuo aroma
come dalla terra
la luce fino alla cima del ciliegio:
sulla tua pelle io fermo
il tuo palpito
e odoro
l’onda di luce che ascende,
la frutta sommersa
nella sua fragranza,
la notte che respiri,
il sangue che esplora
la tua bellezza
fino a giungere al bacio
che mi attende
nella tua bocca.
(Pablo Neruda – Da "Nuove odi elementari" - 1956)
..
Stamani m’è capitato di leggere questa bellissima ode di Neruda e .. simil riflesso pavloviano la mia mente se n’è andata in breve per i fatti suoi, ingovernabile, tanto che mi sono ubriacato dentro senza neanche accorgermene.
Rimanere seduto e fissare quei versi .. poi il vuoto, quel vuoto che si è riempito di mani affusolate, di un corpo armonioso, di occhi profondi come una notte stellata d’agosto, fino alla fragranza di una bocca assetata di baci, è stato un tutt'uno.
Ahimè .. il tempo vola, non fa sconti a nessuno, però quello che ha marchiato a fuoco l’anima niente lo cancella, tutto rimane quasi per essere vissuto più e più volte.
La vita è anche questo: guardare, pensare, sognare e non riuscire a dominare le lancette del tempo che inesorabili procedono per quella via e che nessuno può fermare.
Solo l’anima riesce a cristallizzarla per qualche tempo: dopo di che tutto riprende e certa velata malinconia lascia una scia, respirata dolcemente e profondamente, di mughetti profumatissimi..
Inviato da: Vince198
il 20/09/2024 alle 11:58
Inviato da: Vince198
il 20/09/2024 alle 11:57
Inviato da: monellaccio19
il 20/09/2024 alle 11:35
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2024 alle 11:17
Inviato da: Vince198
il 20/09/2024 alle 08:53