Un blog creato da icszeta il 14/02/2008

NO NO E POI NO (VAT)

una notizia al giorno toglie il vaticano di torno...

 
 
 
 
 
 

PRESENTAZIONE DEL BLOG

Questo blog intende raccogliere notizie e riflessioni sul Vaticano: a partire dalla considerazione che il sistema informativo italiano funziona sempre più come velina dei poteri forti, e che il massimo potere in Italia è proprio il Vaticano, cerca di diffondere notizie sulla Santa Sede e sulle sue derivazioni, sulla loro organizzazione e sulla loro attività, che non trovano spazio sui media.
E' un blog di parte ed ha come obiettivo politico dichiarato l'informazione e la denuncia della non neutralità e non eticità di uno dei maggiori poteri economici, politici e militari globali.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge numero 62 del 7/03/01.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Messaggi del 18/02/2008

 

I BENI DEL VATICANO

Post n°1 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da icszeta
 
Tag: denaro
Foto di icszeta



Il Vaticano


La Città del Vaticano si estende su 44 ettari di terreno. Ha 911 residenti di cui 532 cittadini, il cui reddito pro-capite ammonta a 407.095 euro (stima a luglio 2003). Non produce beni e i suoi servizi sono per lo più gratuti. La sua economia (con i suoi profitti) si basa sugli investimenti, mobili e immobili, sul patrimonio esistente, le rendite e sulle rimesse delle diocesi sparse nel mondo; sono 4649 riunite in 110 Conferenze Episcopali. Il bilancio di tutto questo è tenuto dall'Apsa (Amministrazione patrimonio sede apostolica) e la Prefettura per gli Affari economici, guidata dal cardinale Sergio Sebastiani, lo controlla. A quest'ultima è anche demandato il compito di controllare i bilanci dello Ior (l'Istituto per le opere religiose), la banca Vaticana. Ogni diocesi inoltre gestisce un patrimonio a sé. Fatto di immobili, titoli e offerte dei fedeli. La Città del Vaticano è composta da tre parti (a volte considerate personalità giuridiche altre no). Lo Stato, la Santa Sede e la Curia. Il primo è l'entità territoriale, la seconda è il vertice della Chiesa e la Curia è la struttura organizzativa. Tutte le istituzioni vaticane spesso rivendicano l'extraterritorialità e la non rispondenza alle leggi degli altri Stati-Nazione.


L'Apsa


L'Apsa è in pratica la Banca Centrale della Città del Vaticano. Essa svolge funzioni di tesoreria e gestisce gli stipendi dello Stato. Fra i suoi compiti c'è anche quello di coniare moneta. Nel 1998 infatti, l'Ue ha autorizzato l'Apsa ad emettere 670mila euro l'anno. Con la possibilità di emetterne altri 201mila in occasione di Concili ecumenici, Anni Santi o in occasione di un'apertura della Sede vacante. Secondo quanto riportato dai dati ufficiali della Prefettura per gli Affari Economici, per il 2002 il Vaticano e la Santa Sede sarebbero in deficit. 29,5 milioni di euro. Nel bilancio però non figurano strutture come le università pontificie, gli ospedali cattolici (Bambin Gesù di Roma, ad esempio), i santuari (Loreto, Pompei). Ma soprattutto non figura l'obolo. Una pratica che ha portato nel solo 2002 un gettito nella casse della Città del Vaticano di 52,8 milioni di euro.
Notizie da: Marina Marinetti su Panorama Economy – 2004


3 luglio 2007 = Notizia Apcom:

Una riunione dei porporati si è svolta ieri ed "ha avuto inizio - si legge nel comunicato - con la presentazione da parte del Card. Sergio Sebastiani del Bilancio Consuntivo Consolidato 2006 della Santa Sede, dove figurano entrate per 227.815.031,00 ed uscite per 225.409.716,00, con un avanzo di 2.405.315,00".
Per quanto riguarda lo Stato della Città del Vaticano, "il 2006 si è chiuso con un risultato positivo di 21.849.155,00". I dipendenti dello Stato della Città del Vaticano sono 1.693.
Nel 2006 è aumentato, infine, il cosiddetto 'Obolo di San Pietro', costituito dall'insieme delle offerte versate al Papa dalle diocesi in giro per il mondo, dagli Istituti di vita consacrata, dalle fondazioni e dai singoli fedeli. Nel 2006 esse sono state complessivamente di 101.900.192,71 dollari Usa, "che il Sommo Pontefice ha destinato alle esigenze del Suo Ministero a servizio della Chiesa Universale". Nel corso del 2005 erano pervenuti donativi per un totale di 59.441.654,64 dollari Usa, con un aumento rispetto al 2004 del 14,95%.
A questo si aggiunge che a sostegno della struttura centrale della Chiesa, i vescovi, "per il vincolo dell'unità e della carità", hanno contribuito, "secondo le possibilità delle loro diocesi", con l'importo di 24.081.560,00 euro. "Come è noto - precisa il comunicato - tali contributi sono distinti da quelli stabiliti tramite accordi bilaterali con alcuni Stati, come ad esempio l'otto per mille in Italia", destinati alle rispettive chiese locali.


Lo Ior


E' la banca della Città del Vaticano. Dopo le vicende legate al banco Ambrosiano, al crac e al cardinale Marcinkus, nel 1990 papa Giovanni Paolo II lo ha riformato. Ora la responsabilità è stata affidata a persone laiche ma di credenze cattoliche; lo presiede infatti Angelo Caloia, professore dell'università Cattolica di Milano, ex presidente del Medio Credito Lombardo e attualmente a capo di due società di Banca Intesa. Lo Ior ha sede unica in Vaticano. Non ha filiali in nessun altro luogo. Non ha accesso diretto ai circuiti finanziari internazionali. Non aderisce alle norme antiriciclaggio sulla trasparenza dei conti. Il riferimento è la segreteria di Stato vaticana di monsignor Angelo Sodano. Oggi lo Ior amministra un patrimonio di circa 5 miliardi di euro. Ai suoi clienti (dipendenti del Vaticano, membri della Santa Sede, ordini religiosi, benefattori) garantisce un tasso annuo del 12%. Poco si sa sulle attività della banca; dove investa, a chi dia crediti. Nel 2002 il dipartimento del Tesoro americano ha segnalato che il Vaticano ha 289 milioni di dollari in titoli Usa. L'advisor inglese Guthrie Group ha reso nota una joint venture tra Ior e partner americani per un valore di 273,6 milioni di euro. Ultimamente, si sa che le isole Cayman, il noto paradiso fiscale internazionale, sono passate dal controllo della diocesi giamaicana, guidata dal cardinale Adam Joseph Maida, membro del collegio di vigilanza dello Ior, a quello diretto del Vaticano.

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