Un blog creato da icszeta il 14/02/2008

NO NO E POI NO (VAT)

una notizia al giorno toglie il vaticano di torno...

 
 
 
 
 
 

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Questo blog intende raccogliere notizie e riflessioni sul Vaticano: a partire dalla considerazione che il sistema informativo italiano funziona sempre più come velina dei poteri forti, e che il massimo potere in Italia è proprio il Vaticano, cerca di diffondere notizie sulla Santa Sede e sulle sue derivazioni, sulla loro organizzazione e sulla loro attività, che non trovano spazio sui media.
E' un blog di parte ed ha come obiettivo politico dichiarato l'informazione e la denuncia della non neutralità e non eticità di uno dei maggiori poteri economici, politici e militari globali.
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Messaggi del 03/03/2008

 

Parole di un buffone e bombe di Torquemada

Post n°12 pubblicato il 03 Marzo 2008 da icszeta
 


Questo video è la versione ridotta di un documentario di Leo Bassi*, e si riferisce ad un caso di violenza clerical-fascista che, per puro caso, non si è trasformata in una strage.
Si tratta di una storia che ha avuto inizio a Madrid nel 2006, ma che - fra alterne vicende - continua anche oggi.
In Italia se ne e' parlato molto poco, e crediamo valga la pena di spendere 10 minuti (tanto dura il video) per capire il perche' del silenzio stampa. E' in spagnolo, ma il clima da inquisizione traspare in ogni gesto (
se poi ci fosse chi è disponibile a fornire nozioni tecniche per la sua sottotitolazione può lasciare un messaggio).
Il documentario è impressionante ma nello stesso tempo chiarificatore dei legami fra integralismo cattolico ed estrema destra: preghiere si mescolano infatti a slogan fascisti e terminano con il braccio alzato nel noto segno. La gerarchia cattolica svolge - da un lato - il ruolo di legittimazione della violenza e - dall'altro - di istigazione a delinquere.

La descrizione dei fatti è tratta dal sito spagnolo Ateologia

Di come un'opera teatrale, "La Rivelazione", fu oggetto
dell'ira e della violenza dei neocattolici fondamentalisti,
compreso un ordigno esplosivo


Il 1 marzo del 2006, un lavoratore del teatro Alfil di Madrid scoprì una bomba incendiaria con un chilo di esplosivo collegata a una bottiglia piena di benzina, dove si stava svolgendo la rappresentazione di La Rivelazione di e con Leo Bassi. La miccia era già accesa e la bomba incendiaria si trovava sopra una pila di vecchi rotoli di carta bagnati di benzina, a soli tre metri dal camerino dell'artista. Il tempo di arrivo della miccia - molto lenta - all'ordigno era stato calcolato per quando Leo Bassi sarebbe rientrato nel camerino. Più di duecento persone gremivano il teatro.
Un tale gesto terrorista non si era più visto in Spagna dal tempo della transizione. Un gesto che indubbiamente non ha suscitato nella società civile l'indignazione che avrebbe meritato.
Dietro al paranoico autore dell'attentato agivano diversi gruppi della destra cattolica spagnola, che si muovevano nel contesto di una strategia politica.
Qualche giorno dopo il fallito attentato al Teatro Alfil, il vescovo Cañizares dedicò parte della sua prima omelia come cardinale a criticare lo spettacolo. Parlò della Rivelazione come di un attentato alla libertà religiosa. Il cardinale aggiunse che, a differenza di quanto accade nel mondo mussulmano, i cattolici non si mostravano sufficientemente severi quando occorreva punire chi li insultava.
Il Vicepresidente della Conferenza Episcopale Spagnola fece pressione sul Comune di Toledo (PP) e sul Governo della Comunità di Castilla-La Mancha (PSOE) per ottenere il ritiro della sovvenzione al Festival della Scuola di Teatro della città, dove si doveva svolgere la rappresentazione. Alla fine lo spettacolo si pote' svolgere grazie all'aiuto del sindacato CC.OO., che mise a disposizione il proprio spazio.
Nel novembre 2007, il Comune di Toledo, stavolta governato da Emiliano García-Page (PSOE), tentò nuovamente di proibire la rappresentazione, prevista come parte delle attività del Primo Concilio Ateo de Toledo organizzato dalla FIdA.
Ancora una volta gli ostacoli furono superati, e Bassi potè finalmente recitare nell'antica chiesa sconsacrata di San Vicente, attualmente sede del Circolo dell'arte di Toledo.

*Leo Bassi proviene da una famiglia italiana che svolge attività circense da sei generazioni. Debuttò nel circo a 7 anni, ma a 24 lasciò la famiglia per iniziare la sua carriera come attore comico, animatore e promotore culturale. Si è caratterizzato per lo stile provocatorio con critiche alla destra politica e alla religione, in particolare cattolica. Ha lavorato in Spagna come attore teatrale e cinematografico ed ha portato i suoi spettacoli in giro per l'Europa, dove ha vinto numerosi premi. E' considerato uno dei più grandi comici mondiali e si definisce un buffone.
Vive a Palma de Mallorca.
Uno spettacolo di Leo Bassi è previsto in Italia, a Torino, dal 19 al 24 maggio prossimi.

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