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A morte l'imperialismo!
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« BOLIVIA, VINCE IL SI! | LA CINA E LA CRISI » |
"Il nostro comunismo non può essere un comunismo dei poveri; un comunismo che mantenga la società in uno stato di povertà oltraggiosa. Le forze produttive vanno sviluppate. E accettare questo dato di fatto porta inevitabilmente ad accettare, almeno in parte, i modi di sviluppo capitalistici. Quindi, questa è la visione della lunga transizione, che è una nuova visione. Non è Samir Amin. E’ la ragione per cui mi considero un Maoista. Perché non dobbiamo fare altro che rendere esplicito ciò che è già implicito in Mao; ma in Mao, con rispetto per la Cina. Ed estenderlo, nonostante la varietà delle condizioni dell’intero Sud cioè Asia, Africa e Latin America. Ed ecco perché abbiamo bisogno di una nuova Internazionale".
Questa è solo una parte di una interessante intervista a Samir Amin nella quale il maoismo è individuato come necessità rivoluzionaria del nostro tempo: nel Sud, in Asia, Africa e in America Latina, periferie del capitalismo dove la rivoluzione è in agenda, la classe contadina assume centralità.
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Inviato da: cassetta2
il 13/10/2020 alle 09:42
Inviato da: Science fiction
il 01/08/2013 alle 09:22
Inviato da: puzzle bubble
il 03/05/2012 alle 15:51
Inviato da: l4g
il 30/07/2010 alle 10:19
Inviato da: npafriulivg
il 26/04/2009 alle 10:43