Creato da russocaio il 19/03/2007
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AsiaNews 05/04/07: Dietro le grandi manovre economiche fra Russia e Italia, nel settore del petrolio, gas, energia elettrica e linee aeree vi è forse una strategia politica. La notizia del giorno è che Eni ed Enel (quotate in borsa, entrambe controllate dallo Stato italiano) hanno costituito una società, la Eni Neftegas, controllata per il 60 % dall’ Eni ed il 40 % dall’Enel, che si è aggiudicata uno dei più importanti lotti messi in vendita dal governo russo dopo lo smembramento della Yukos. L’Eni Neftegas ha acquisito per 5,83 miliardi di dollari il controllo di tre società, Artic Gas, Urengoil e Neftegastechnologia, appartenenti all’ex impero Yukos, più il 20 % della Gazprom Neft, la società petrolifera della Gazprom, il gruppo metanifero appartenente allo Stato russo. Eni ed Enel hanno concordato con Gazprom la possibilità per quest’ultima di esercitare un’opzione d’acquisto per 51 % del capitale della Eni Neftegas entro due anni. Una simile opzione sarà esercitatile entro due anni da Gazprom per il 20 % della Gazprom Neft. A conti fatti le riserve acquisite oggi da Eni ed Enel, e che rimarranno di loro proprietà dopo l’esercizio del diritto d’opzione, vengono pagate ad un prezzo che definire "vantaggioso" è perfino riduttivo: per delle riserve provate ed estraibili, si paga appena 40 centesimi di dollaro per barile di petrolio o di gas equivalente. Vale la pena anche sottolineare il grado di integrazione e di favori reciproci tra le società controllate da Italia e Russia. Oltre al notevole livello di fiducia reciproca implicato dal diritto d’opzione, non va dimenticato che in seguito alla recente visita di Putin in Italia, Gazprom ha ottenuto di commercializzare direttamente sul mercato italiano il proprio gas naturale, a prezzi ben più remunerativi di quelli ottenuti in base ai contratti con l’ex monopolista italiano del gas naturale. Inoltre, mediante l’accordo con RosAtom, l’Agenzia federale per l’energia nucleare della Federazione Russa, l’Enel è l’unico gruppo non russo al mondo cui Mosca abbia aperto il mercato delle proprie centrali nucleari. L’intesa firmata prevede: 1) lo sviluppo congiunto del sistema elettrico e dell’energia nucleare in Russia e nell’Europa Centro Orientale; 2) la realizzazione di nuovi impianti nucleari di generazione e la gestione di centrali nucleari già esistenti; 3) l’impegno congiunto a rafforzare le reti di trasporto dell’energia elettrica. di Maurizio d'Orlando Ripropongo una vecchia notizia (sempre attuale) in relazione all'annuncio che presto caleranno il prezzo di elettricità e gas! La domanda che vi pongo è (dopo avere letto l'articolo e fatto quattro conti). Perchè i prezzi sono aumentati, visto che Eni ed Enel avevano il gas quasi gratis?
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