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Creato da virginiagrey il 02/12/2008

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« DAL CILINDRO DI SOLICSCARPEMANIA »

IO E LA FEDE

Post n°1705 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da solic1

 

 

Come Gabriella qualche giorno fa anch'io oggi parlo di scelte religiose personali, ad un certo punto uno si pone degli interrogativi su varie questioni tra cui quella religiosa.

Esistono i credenti, gli agnostici e gli atei, all'interno di queste categorie ci sono monoteisti e politeisti perchè non scordiamoci che diversi popoli credono in diverse divinità ed ogni religione quindi è atea rispetto ad un'altra perchè non crede agli dei altrui ma solo ai propri.

Io mi definisco agnostica in quanto non posso provare o meno l'esistenza di un dio e di conseguenza non sono in grado nemmeno di escluderlo, non credo sicuramente alla religione organizzata ma d'altra parte non ci credono nemmeno molti credenti che si guardano bene dal seguire determinati dogmi.

Sono stata battezzata e quindi appartengo alla chiesa Cattolica perchè il mio nome compare su un registro e se un domani ciò costituisse un motivo di persecuzione anch'io verrei immolata benchè non metta mai piede in una chiesa se non per ammirarne l'architettura o assistere a qualche cerimonia tipo matrimonio o battesimo.

Non ho alcuna diffficoltà ad entrare in una chiesa e farmi il segno della croce, dal momento che quando si entra in un luogo di culto è giusto adattarsi, farei lo stesso se entrassi in moschea o in sinagoga, mi adatterei alla liturgia.

Sono cresciuta tra un padre ateo ed una madre credente ma anticlericale, nessuno mi ha mai imposto niente e la mia nonna paterna, molto religiosa, mi ha sempre portata alle cerimonie religiose dandomi modo di avere una certa dimestichezza con il clero, oltretutto in famiglia c'era anche una cugina suora, sono sempre stata libera di frequentare o meno e ciò forse mi ha dato un certo equilibrio nei giudizi, condivido molti dogmi cristiani che poi appartengono all'umanità in generale, il difficile è seguirli almeno per molti.

Condivido l'ordine e la disciplina dei vari ordini religiosi, sono andata all'asilo dalle suore e mi sono trovata bene al contrario di molti, condivido anche il celibato dei preti perchè una famiglia sarebbe d'ostacolo nell'esercizio di determinate funzioni, certe scelte una volta fatte andrebbero mantenute ma non concordo sul pontificare della chiesa su questioni familiari, solo chi ha una famiglia conosce i sacrifici che bisogna fare per mantenerla.

La fede è una cosa molto personale ed in molti casi aiuta, ho visto gente buttarsi nella religione dopo una disgrazia ed altri, nella stessa condizione, perdere la fede, l'umanità ha da sempre bisogno di qualcosa in cui credere se non altro per avere la forza di andare avanti, alcuni questa forza la trovano dentro di se, altri nella speranza di un dio misericordioso che prima o poi metterà fine alle ingiustizie.

Non temo in manifestarsi di un'entità divina e non ho pregiudizi nemmeno sui Testimoni di Geova con i quali a volte ho parlato, stranamente sono proprio i più strenui difensori del cristianesimo che li cacciano e ciò mi stupisce dal momento che si presentano educatamente con una Bibbia in mano, misteri della fede.

Gesù è esistito, non credo alla sua natura divina ma ha fondato una dottrina rivoluzionaria che predicava l'uguaglianza, peccato che i suoi seguaci abbiano poi stravolto i suoi insegnamenti.

Una volta ho assistito ad una battaglia per un simbolo religioso, insieme a mio padre stavamo uscendo da un ospedale quando si è verificato un trambusto dovuto ad una persona di fede musulmana la quale pretendeva venisse rimosso il crocefisso dalla parete, prete e primario assistevano impotenti e quasi imbarazzati senza sapere cosa fare, mio padre intervenne con una veemenza che non gli avevo mai visto, minacciò l'uomo di tagliargli le mani se avesse osato toccare il crocifisso e lo avrebbe fatto da come era infuriato, mai visto un ateo convinto difendere così un simbolo religioso ma quel giorno mi ha dato una grande lezione, combattere sempre le prevaricazioni anche se non riguardano noi stessi direttamente, oggi perseguitano gli altri, domani perseguiteranno te..

Concludo con le parole di Pitagora che, per il suo ateismo, fu cacciato dagli ateniesi ed i cui libri furono bruciati :

INTORNO AGLI DEI NON HO ALCUNA POSSIBILITA' DI SAPERE NE' CHE SONO NE' CHE NON SONO.

MOLTI SONO GLI OSTACOLI CHE IMPEDISCONO DI SAPERE, SIA L'OSCURITA' DELL'ARGOMENTO SIA LA BREVITA' DELLA VITA UMANA.

 

BUONA DOMENICA.

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Commenti al Post:
scarpecomode
scarpecomode il 23/01/11 alle 12:11 via WEB
BELLISSIMO BELLISSIMO POST. CIAO A TE.
 
 
solic1
solic1 il 23/01/11 alle 17:18 via WEB
Ti ringrazio, una buona serata.
 
virginiagrey
virginiagrey il 23/01/11 alle 19:51 via WEB
Parlare di fede non è come parlare di un'ideologia politica: va ben oltre la ragione, e il cosiddetto buon senso non è applicabile. Fede significa credere senza aver bisogno di prove. E' aver fiducia, come un bambino che muove i primi passi verso la mamma. Non sa camminare, ma vede davanti a sé l'oggetto primario del suo amore, che lo chiama e lo incita ad avanzare. Il bambino sa che lei è presente ed ha fiducia che non gli capiterà nulla di male. Quando cadrà, lei sarà lì ad aiutarlo ad alzarsi. Magari potrai rispondere che la mamma si vede e Dio no. Dio non si vede con gli occhi ma col cuore. Dicono che la fede sia una grazia, cioè un dono gratuito, e non è vero che c'è chi ce l'ha e chi no. Tutti lo abbiamo. Sta a noi decidere di accettare o meno questo dono. La fede è stata spesso oggetto di superstizione, di bene di scambio. Quella non è fede,ma pratica. La vera fede ti dà una pace che non sai spiegare, e soprattutto ti da la capacità di abbandonare la tua vita nelle mani di Dio. Abbandonare la nostra vita non significa farsi abbindolare da una Grande Fratello, come invece sta accadendo in questi tempi di oscurantismo. Chi fa la guerra in nome di un credo religioso non ha vera fede. Non penso che venga considerato ateo colui che professa un credo diverso, semmai sarà un pagano (se politeista9 oppure un miscredente o un infedele. Il vero Cristiano non condanna né combatte le altre fedi. Fino al Concilio Vaticano II esisteva una formula, recitata mi pare il giovedì o venerdì Santo: ... i perfidi Ebrei. Grazie a Giovanni Paolo II, gli Ebrei sono oggi considerati i nostri fratelli maggiori. La chiesa Cattolica ha chiesto perdono per le persecuzioni perpetrate ai danni di protestanti, Ebrei ed altri.Da qualche anno, in questi giorni si celebra la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Mi piacerebbe non avere a che fare più con le frasi fatte, come: "Sono cristiano ma non credo nei preti" E' come se dicessi: "Sono incinta, ma solo un poco."
 
 
solic1
solic1 il 23/01/11 alle 20:59 via WEB
Il punto è proprio questo, la fede non ha bisogno di intermediari, non vedo perchè una persona come me debba ascoltare la confessione dei miei peccati, se desidero alleggerirmi la coscienza o parlare di qualcosa che mi turba non vedo perchè il prete sia quello più qualificato a farlo, se voglio pregare lo posso fare tra le mura di casa mia ed il dialogo riguarda me e la divinità in cui credo. Seguire cerimonie in pompa magna toglie alla fede il suo significato, sembra di assistere a delle adunate dove ognuno vuole mettersi in mostra, come dici tu la religione non dovrebbe essere un'ideologia politica ma nei fatti lo è perchè prende posizione anche in politica e non sempre per difendere i più deboli, di fatto anche Gesù Cristo faceva politica quando cacciava i mercanti dal tempio, la sua era la posizione del populista che difende gli oppressi, del resto il cristianesimo è nato proprio per questo, una comunità che rifiutava le regole dell'epoca. Sapessi quanti preti comunisti ho conosciuto quando c'erano i preti operai che dicevano messa nelle fabbriche, non trovavano le due cose inconciliabili in quanto anch'essi predicavano la giustizia sociale e quindi l'obiettivo era lo stesso.
 
   
Vince198
Vince198 il 24/01/11 alle 13:36 via WEB
"Il punto è proprio questo, la fede non ha bisogno di intermediari, non vedo perchè una persona come me debba ascoltare la confessione dei miei peccati.." Questa è una delle prerogative del Luteranesimo.. Quando si inizia a mettere in dubbio di tutto e di più in fatto di religione, c'è sempre lo zampino, a mio avviso, di quella specie di individuo, le cui strade, casa sua, sono animate dalle migliori intenzioni..
 
 
Vince198
Vince198 il 24/01/11 alle 14:04 via WEB
"Grazie a Giovanni Paolo II, gli Ebrei sono oggi considerati i nostri fratelli maggiori.." Gesù lo ha sempre detto che gli ebrei sono i fratelli maggiori dei cristiani. Lui era di origini giudaiche, oltretutto..
 
antonella.dalbuono
antonella.dalbuono il 23/01/11 alle 19:58 via WEB
ciao quand'ero piccola credevo di più nella chiesa ma poi ho avuto in incidente a 17anni ed il prete dell'ospedale dove ero ricoverata faceva lo scemo con le ragazzine e devo dire ke poi ho creduto meno nei preti,diciamo ke a me ha alzato il lenzuolo ed io non potevo muovermi faceva molto caldo era luglio ed io ero in mutande e lui aveva guardato la..................ciao Anto
 
 
virginiagrey
virginiagrey il 23/01/11 alle 20:18 via WEB
E per un prete scemo tu butti all'aria tutto?
 
   
solic1
solic1 il 23/01/11 alle 21:01 via WEB
Non bisogna fare di tutta un'erba un fascio, ho conosciuto dei preti perbene ma non cambio opinione sul clero in generale, ce ne sono indegni ma chi ha fede non cambia opinione per questo.
 
   
antonella.dalbuono
antonella.dalbuono il 23/01/11 alle 23:19 via WEB
............no ma diciamo io credo in qualcosa ma non in tutti i preti ........credo ke ci deve essere qualcosa ma è molto più grande e importante di ciò ke ci viene insegnato......
 
P.P.65
P.P.65 il 23/01/11 alle 20:01 via WEB
Un bel post, molto sentito. Per quanto mi riguada sto attraversando un periodo di tregua con la fede, mi ritengo credente... ma non mi ritengo più cattolico se non per gli insegnamenti che ormai fanno parte della mia vita perché inculcati in infanzia.
 
 
solic1
solic1 il 23/01/11 alle 21:04 via WEB
Pochi hanno delle certezze assolute e molti hanno attraversato dei periodi intermedi in cui si ponevano degli interrogativi, talvolta si viene condizionati nelle proprie scelte dall'ambiente familiare, altre volte si percorre un cammino spirituale interno ma tutto deve sgorgare da noi.
 
enna68
enna68 il 23/01/11 alle 22:59 via WEB
..non sono un"vasa valati(da noi si chiamano così i bigotti)",sono un peccatore..ma sono molto critico verso chi se ne esce dicendo di essere credente "a modo mio"..cioè il modo più semplice,quello meno faticoso,una fede dove si può pregare Dio in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo,tanto mi ascolta lo stesso,poi confessarsi??e con chi,con uno che ne fa di tutti i colori e poi dall'altare mi chiede di fare la carità mentre lui accatasta soldi alle spalle di chi sta male?beh..questo non è appartenere a un credo,a una religione..ogni religione ha delle regole,delle costrizioni che servono a vedere quanto sei in grado di sacrificare un po del proprio"io"..i preti sono degli uomini,fatti di carne e di difetti come tutti noi..ma quando indossa la stola per celebrare una funzione o impartire un sacramento in quel momento io in lui DEVO vedere il Cristo..se poi lui sbaglia è un problema suo e della sua coscienza.. Non fare parte del tuo credo non rende ne meglio ne peggio,solo diversi..d'altronde,se Giovanni Paolo II ha abbracciato il Dalai Lama(che col Cattolicesimo e le religioni monoteiste non c'entra nulla)chi sono io per poter giudicare e pensare che chi appartiene ad altre fedi sia peggiore di me? Non mi si venga a dire che la scienza esclude o ha escluso la fede..chi la pensa così lo invito a leggere"Perchè credo in colui che ha fatto il mondo"di A.Zichichi(che non è l'ultimo scemo del villaggio).. ..nel mio profilo ho messo un versetto del vangelo..a prescindere da chi abbia pensato e detto quelle frasi penso che sia un insegnamento di vita universale,non l'ho messo per redimere qualcuno ne per far capire che si ha a che fare con un profilo mistico..In conclusione direi che comunque è meglio scommettere sull'esistenza di Dio,se Dio esiste mi è andata bene..se non esiste non ci ho perso nulla,anzi..:-)
 
 
virginiagrey
virginiagrey il 24/01/11 alle 23:07 via WEB
Antò, vedi che se ti applichi, dici cose buone e non vastase... :)
 
enna68
enna68 il 23/01/11 alle 23:13 via WEB
Nella mia città(Enna,per chi non lo avesse capito)esistono 15 confraternite religiose,reminiscenze della dominazione spagnola..la loro vita ruota maggiormente attorno alla settimana Santa..si entra a far parte di queste confraternite per tradizione familiare,ma non solo,quindi magari fino a una certa età il fatto di "Vestirsi" della Confraternita è solo un tramandare un fatto di famiglia,poi crescendo ci si rende conto se continuare o smetterla..per tanti è solo folklore,per me è qualcosa in più,se fosse solo folklore staremmo tutti a suonare tamburelli e marranzani(scacciapensieri per i celtici :-) ),invece io la vedo come una manifestazione di fede,ne meglio ne peggio di chi non lo fa,solo diverso..e il venerdì Santo ci ritroviamo in tremila circa a partecipare in mesto silenzio ad una processione per le strade della città..qualcosa che ci spinge c'è,il solo folklore non basta..
 
Vince198
Vince198 il 24/01/11 alle 14:00 via WEB
Essendo cattolico praticante, mi permetto di scrivere - come ho già fatto in altri blog e in poche parole, il "messaggio" della morale cristiana: Facendo gli opportuni distinguo fra Dio e i ministri del culto cattolico, che sono solamente degli "estensori" del Suo pensiero, essa (la morale cristiana) ha la sua Magna Charta nel "sermone della montagna", pronunciato da Gesù sulle rive del lago di Tiberiade, in cui si dichiaravano "beati i miti perché erediteranno la terra, beati i poveri perché di essi è il regno dei cieli, beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio, beati gli affamati di giustizia perché saranno saziati". L’Amore verso Dio e verso il prossimo è il primo compito del cristiano: "ama e fa ciò che vuoi". In questo senso non c’è una morale cristiana precisa ma esiste il continuo invito a perfezionarsi "amandosi gli uni con gli altri" e riflettendo , perciò, l’amore di Cristo per l’uomo. Vivere secondo una morale cristiana significa conformarsi all’esempio di Gesù e imitarlo nei suoi comportamenti.
"La fede è sempre vissuta in una cultura. La storia della religione ci mostra che una comunità di credenti procede per gradi di fedeltà piena a Dio, prendendo dalla cultura che incontra e plasmandola." Benedetto XVI!
Credo proprio che sia questa la via da seguire, non già mettendo in dubbio questo o quell'altro, ma lasciandosi condurre dolcemente sulla via della salvezza della propria anima proprio dalla fede in Dio! Al tempo in cui Gesù si sacrificò per salvare gli uomini, molti lo presero in giro, lo derisero, gli misero una corona di spine in testa, lo flaggellarono e, alla fine, lo crocifissero - per espressa volontà del "consesso" ebraico guidato dal sacerdote Caifa - eseguendo quella condanna in modo estremamente barbaro! Alla sua morte, però e ad esempio, si verificarono alcuni fenomeni terrestri da lui predetti.. Insomma potrebbe dire tanto e di più, però io sono convinto di come la fede sia un dogma da prendere così com'è: è l'ispirazione e la convinzione intima in ciascuno di noi che ci fa strada e ci avvicina molto più di quello che riusciamo ad immaginare, a Dio e al regno dei cieli. Ovvio, tutto questo vale per chi ci crede..
Un abbraccio, Vince
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 24/01/11 alle 14:37 via WEB
Che aggiungere al tuo post? nulla perchè condivido tutto. Condivido l'assenza di pregiudizi verso qualsiasi forma di religione così come la necessità di adattarsi al culto di altri quando si entra in un luogo sacro. Condivido il non credere all'organizzazione religiosa perchè quella è fatta da uomini spesso dal comportamento non irreprensibile. E lo penso io che credente lo sono...Buona giornata
 
PoveroPiero
PoveroPiero il 24/01/11 alle 15:00 via WEB
E'pura comodità restare tiepidi cristiani se non addirittura freddi, accampando scuse di miseria clericale. Preti così..preti colà..quello mi ha fatto..quell'altro mi ha detto..sono umani con tutti i loro traumi e problemi! Grazie a Dio sono una percentuale irrisoria, perchè migliaia e migliaia combattono ogni giorno le tentazioni terrene vincendo nel nome di Gesù. Ma, comunque, tutto questo è la madre chiesa con tutte le sue opere buone e con tutte le sue contraddizioni, la FEDE è ben altra cosa! La FEDE è il contatto che ognuno di noi ha nel suo cuore con Gesù, è l'abbandono totale in Lui e questo non DEVE essere assolutamente messo in discussione! Chi ha ricevuto questo incredibile DONO non sta certo a cavillare su questo o su quel prete ma prega per loro. Ognuno cerchi la propria Via Spirituale, ognuno è libero di pregare o adorare chi meglio crede, ma nessuno si permetta di scambiare la religiosità per FEDE!
 
kimberlynn
kimberlynn il 24/01/11 alle 18:16 via WEB
Sono una cattolica “poco praticante”, ma questo non vuol dire non credere in Dio e nemmeno non osservare i suoi insegnamenti, ma semplicemente non frequentare ogni domenica la chiesa. Io credo, ma non mi rispecchio assolutamente nelle ideologie della chiesa. Se una persona prega per conto suo, se onora il volere di Dio ogni giorno con il suo operato in tutti i modi in cui può farlo, allora secondo me è molto più praticante di tante persone che vanno la domenica a battersi il petto in chiesa e che poi nella vita di tutti i giorni si comportano in maniera diametralmente opposta dal vero volere di Dio. Ho insegnato a mio figlio le regole giuste di vita, di rispetto reciproco e amore; sin da piccolo gli ho insegnato la preghiera, Dio è sempre presente nella mia vita e credo che a Lui interessi la sostanza di una persona più della forma.
 
 
virginiagrey
virginiagrey il 24/01/11 alle 23:06 via WEB
La verità? Non giudicare, non sentirsi mai dalla parte giusta. Il vero praticante lo deve sapere, e non deve sentirsi migliore di chi è osservante solo nella forma, o credente fai da te.
 
kimberlynn
kimberlynn il 25/01/11 alle 16:13 via WEB
La mia era solo una considerazione Gabry, non mi sento migliore di nessuno, solo al Signore spetta questo compito.
 
virginiagrey
virginiagrey il 25/01/11 alle 18:50 via WEB
Carissima, non era affatto un appunto rivolto a te, ma un rafforzamento a quanto da te scritto.
 
sergiobianchi1968
sergiobianchi1968 il 28/01/11 alle 13:16 via WEB
Secondo il mio punto di vista una delle conquiste più grandi che l’uomo nel XIX prima e poi nel XX secolo ha conseguito è l’affermarsi dello stato laico, poi ognuno di noi può professare liberamente senza limitazione alcuna qualsiasi religione, ma sempre nel rispetto della laicità dello stato e delle leggi che governano la nostra società. Ciao
 
roberto.bera
roberto.bera il 28/01/11 alle 13:27 via WEB
sul tema le consiglio due libri che a me hanno aperto molti orizzonti: -Harvey Cox, la seduzione dello spirito. Penso sia introvabile perchè piuttosto vecchio. Vecchio anche come clima, l'ambiente libearl americano anni 60. Comunque interssante. -Luigi Giussani. Il senso religioso. Questo ri-editato di recente. Parla della persona davanti alla religione. Più che dare risposte, imposta un metodo di approccio. Inotre le faccio una domanda: l'onnipotente può creare una pietra così pesante da non essere egli stesso in grado di sollevarla?
 
Chiappamoscia0
Chiappamoscia0 il 28/01/11 alle 14:01 via WEB
Ciao. Mi chiamo Stefano e ho letto con curiosita' il tuo pezzo sul blog. Ti comprendo in parte, ma credo tu abbia delle idee un po' confuse sul concetto di Religione, abbiamo avuto (e abbiamo) uno straordinario Maestro che ha indicato la via, si chiama Gesu'. Lui e' l'esempio, se credi nelle Sue parole allora devi anche credere che Lui e il Padre Suo (e nostro) sono una sola cosa, la Sua natura Divina e' fuori discussione. Ricorda che la chiesa e' governata da esseri umani,i cui limiti e le imperfezioni sono note da sempre. ma la fede e' ben altro. Forse non hai in te quel dono, perche' chi lo possiede non ha bisogno di prove o eventi straordinari, e' una certezza e una consapevolezza interiore che forse a parole non e' facile spiegare.
 
 
solic1
solic1 il 29/01/11 alle 20:05 via WEB
Per i cattolici il maestro è Gesù ma per altre confessioni religiose i maestri sono altri, non mi sento di escludere niente, nessuno ha il monopolio della credenza assoluta, ovviamente se uno sente una fede interiore e si sente graziato per questo non vedo il problema ma non averla non significa sentirsi menomati o insoddisfatti. Ognuno sente il bisogno di qualcosa e lo esprime, sarebbe già tanto riuscire a convivere pacificamente, purtroppo non sempre la fede smuove le montagne.
 
brasfanile
brasfanile il 28/01/11 alle 15:36 via WEB
Libro Titolo: DEUS um delírio (DIO un delirio) Autore: Richard Dawkins (scienziato americano) Casa editrice: Companhia das Letras (in brasile), in italia non saprei dire ma una buona libreria dovrebbe incontrare il libro. In questo libro la credenza religiosa é denudata senza pietá, cosí come i crimini commessi in suo nome. Per chi ancora crede alle fate!!!
 
 
Vince198
Vince198 il 28/01/11 alle 16:18 via WEB
Sal momento che sono cattolico, praticante, prendo nota del tuo libro, però intanto ti consiglio di leggere "Gesù di Nazareth" scritto da Benedetto XVI. Altro che le fate..
 
mister.gulp
mister.gulp il 28/01/11 alle 15:50 via WEB
tutti hanno detto tutto, bel post, se si seguisse ciò che tu hai scritto, non esisterebbero guerre di religioni, non esistrerebbero persecuzioni o altro, credo che esista un solo Dio (per chi ci crede) poi ognuno dà la propria interpretazione della religione che vuole seguire. Il rispetto è la base di tutto. Noi abbiamo una cultura antica cattolica abbiamo i ns simboli e dobbiamo rispettarli e far si che gli altri li rispettino. Una buona serata a tutti
 
 
solic1
solic1 il 29/01/11 alle 20:08 via WEB
Infatti la religione dovrebbe essere motivo d'unione ed ispirare la pace invece la si usa per fare guerre stupide per il predominio di un dio su un altro. Buona serata anche a te.
 
ernestino.miic
ernestino.miic il 28/01/11 alle 16:32 via WEB
il problema VERO è proprio la RELIGIONE! Dio non è una religione, è una PERSONA. come fare a conoscere DIO? semplice: attraverso la conoscenza del Figlio Gesù Cristo descritto nei Vangeli!! i Vangeli sono 4 (Matteo, Marco, Luca e Giovanni)e si trovano nella Bibbia, un po' dopo la metà, nella parte chiamata Nuovo Testamento. chi non ha in casa una Bibbia può andare su un qualsiasi sito biblico, (molto valido è www.laparola.net) Buona lettura a tutti! Gesù vi ama! ciao, ernesto.
 
 
brasfanile
brasfanile il 28/01/11 alle 19:34 via WEB
Ernestino, ho visitato il sito WWW.laparola.net Alla locazione" Le affermazioni delle Scritture riguardo sé stesse" 1-Prendi la Bibbia e lascia che parli per sé stessa. Afferma di essere la Parola di Dio? Sì! Più di 2000 volte solo nell'Antico Testamento, la Bibbia afferma che Dio ha detto quello che è scritto nelle sue pagine. Domanda: Come si puó credere in una autoreferenza? Saresti disposto a credere che se um ladro dice di non esserlo, lo sia veramente solo perché lo dice lui (autoaffermazione)? E se lo mettesse anche per iscritto? 2-La Bibbia ha passato per il processo di pubblicazione divina quando è stata data e distribuita all'umanità. Ora...vorrei sapere il nome della casa editrice, poiché anche io vorrei pubblicare un mio manoscritto sperando di renderlo divino com lo stesso processo. (ma se credi in questo, dovresti credere nelle fate) 3-La Bibbia è in realtà un unico libro con uno solo autore divino, benché fosse scritta in un periodo di 1500 anni tramite le penne di una quarantina di autori umani. Che confusione....manca la certezza!!! Um solo autore “divino” peraltro (ma chi há stabilito all’epoca che era divino? e ancora manca da sapere chi é) ma 40 scrittori. Chiunque com un minimo di sanitá ne dubiterebbe. Come si puó credere in tutto, soprattutto quando non dimostrato, ma non credere nelle fate? Eppure sono stati scritti libri, racconti, sceneggiate, storie passate di bocca in bocca, etc. esattamente come la bibbia. Con ció non voglio mancare di rispetto, ma solo mostrare la facile critica cui tutto si presta. Purtroppo non critica próprio colui che há paura di abbandonare la sua fede. È dimostrato che piú é elevato il livello culturale delle persone meno si incontrano persone disposte a credere nei vari dei. Um abraço
 
   
ernestino.miic
ernestino.miic il 29/01/11 alle 08:17 via WEB
ciao Bras, capisco il tuo discorso, lo facevo anch'io anni fa quando ero ateo. Ma poi un giorno ho seguito un consiglio: conoscere Gesù direttamente leggendo i Vangeli e poi tutta la Bibbia, ed ho capito che tale Libro era stato scritto da un unico autore ed era rivolto A ME! si! è un Libro d'Amore che Dio ha scritto per tutti coloro che decidono di ricambiare il Suo Amore. Attenzione ad unsa cosa: non va letto con spirito di contesa, bensì con il cuore di un bimbo che sta per ricevere un dono... Nella 1 Lettera ai Corinzi vi è poi scritto: "1Corinzi 1:21 Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. 1Corinzi 1:23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia" Luca 18:16 Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. Caro Bras, il mio consiglio è di lasciar perdere la tua intelligenza o quello che dicono altri "intelligenti" e di aprire il tuo cuore a Gesù come se tu fossi un bimbo.. ciò che avverrà ti sconvolgerà come è successo a me! Gesù stesso ti parlerà e capirai tutto! ;-) non sono io il pazzo, credimi... :-) Benedico te e tutti i lettori di questo blog nel nome di Gesù! ernesto.
 
LaTramaDiPenelope
LaTramaDiPenelope il 28/01/11 alle 20:33 via WEB
Io credo in ciò che è dimostrabile. La razionalità purtroppo non arriva a spiegare tutto ciò che è umano. La scienza però osserva. La preghiera è un'usanza che migliora la condizione umana che si trova ad affrontare la vita, la morte, la vecchiaia e la sofferenza. Non aggiungo altre vicissitudini. Non serve pregare a qualcuno in particolare ma in qualcosa che viene riconosciuto come esistente. Io non credo in Dio ma credo in una parte divina dell'essere umano. Quella divinità di cui erano pervasi i grandi uomini della storia di qualsiasi credo. Sono per il buddismo di nichiren daishonin che non riconosce in budda un dio ma un uomo che è giunto alle stesse conclusioni 2.500 anni fa che solo ora capiscono perché... ma questa è tutta un'altra storia.
 
crocedelsud1949
crocedelsud1949 il 29/01/11 alle 12:12 via WEB
i tempi stanno finendo,è l'inizio di una nuova era,l'umanità si sta risvegliando ,ma non percepite il nuovo ?Ci attendono orizzonti infiniti,ma è una scelta,una grande opportunità offerta dall'universo,andiamo via ,nella quarta dimensione ,assieme alla nostra terra,...è una scelta
 
dembelsolaire
dembelsolaire il 29/01/11 alle 23:40 via WEB
belle parole , bellissime rispetto ... ma non condivido Senza la fede perdiamo il senso della vita e sopratutto l'opportunità di poter capire tanti "misteri" della vita, ( malattia, salute,ricchezza, povertà ecc..) Buona domenica
 
grabov
grabov il 29/01/11 alle 23:54 via WEB
Nelle tue parole si legge la razionalità del tuo pensiero, una esperienza di vita vissuta in un mondo che ci circonda e ci spenge. Credo che milioni di persone possano condividere il tuo punto di vista perchè ad esso non manca quasi niente se non la luce della fede. Senza questa non si riesce a dare una dinamica prospettica al nostro percorso di vita in cui si veda la bellezza della spiritualità. Molti degli interrogativi che ti poni con intelligenza possono trovare risposta non certo nelle mie parole, di uomo che ha creduto di avere una fede e che da anni vive nell'incertezza di una vita condotta ai margini dei suggerimenti di Gesù. Credo però che potresti trovare interessante la lettura di un libro molto recente di Antonio Socci "I segreti di Karol Wojtyla". Siamo da troppi anni caduti in un decadentismo che ha ridotto i valori reali alla marginalità senza la capacità di sostituirli con altri di indubbio e condiviso contenuto. Ascoltiamo solo inneggiamenti al denaro. al potere ed alla bellezza. Tutte espressioni di qualcosa che si può perdere in un attimo lasciando ferite amare. Educazione al fatuo senza cogliere il vero senso della vita e della dignità della persona. Tutte cose che scendendo a mille compromessi si possono avere in qualche misura, mentre la fede non si può comprare. O ci si apre a lei nel messaggio di Gesù senza farsi troppo distrarre da quei fatti o da quelle parole che vengono solo dagli uomini, laici o clericali non importa. La fede è l'amore verso tutti ed amando tutti si è amati da Dio che a sua volta ci ama. La vita di San Francesco fino a quella di Karol Wojtyla passando per San padre Pio, Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, sono delle testimonianze da capire perchè non sono così evidenti agli occhi della cronaca e così poco attraenti in termini di audience da non trovare la diffusione che meritano.
 
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