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Questo blog non è una testata giornalistica, esso viene aggiornato senza alcuna periodicità stabilita. Ai sensi della legge n° 62 del 7 marzo 2001 e non è un prodotto editoriale.

 

Messaggi di Luglio 2014

" Forza Etna, Vesuvio e Marsili " arriva la condanna choc del giudice, e razzismo

Post n°658 pubblicato il 31 Luglio 2014 da nonna.fra
 

 

 

Su facebook questa frase e stata usata spesso , l'ignoranza e la cattiveria  fà dire cose troppo grosse ,e giusto fermarle.E vero , molte volte si e tacciati di razzismo per molto meno ma augurare che tre vulcani spazzi via il sud con i suoi abitanti e cattiveria pura.

 Eleonora Tedesco

Leghisti e anti meridionalisti possono iniziare a tremare. L’avvocato Angelo Pisani, presidente della Ottava Municipalità di Napoli, insieme all’avvocato Sergio Pisani ha denunciato una internauta di stampo leghista residente a Desio in provincia di Milano, perché autrice di post sui social network in cui si augurava una catastrofe naturale tale da distruggere l’Italia meridionale ed i suoi abitanti. Pisani, che ha ottenuto la citazione diretta a giudizio della donna, si costituisce parte civile nel giudizio aperto al Tribunale di Monza e devolverà il risarcimento danni ad opere di scopo sociale o beneficenza . “Intendiamo lanciare un segnale forte per far capire a tutti che la dignità dei cittadini italiani, siano essi meridionali o settentrionali, va rispettata e la violenza va ripudiata. E se non lo si comprende per senso civico, gli artefici lo capiranno pagando di tasca propria per le offese pagandone i danni”. La signora, dopo aver diffuso sul web la sua assurda propaganda xenofoba contro i meridionali, dovrà ora rispondere del reato di discriminazione territoriale e risarcire le parti offese . Nella citazione a giudizio della Procura di Monza si legge infatti che D. G. è imputata “perché propagandava idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali e commetteva atti di discriminazione razziale ed etnica fondata sulla superiorità sopra indicata”. A ottobre 2012 – ricorda il pubblico ministero Emma Gambardella – la signora aveva inserito nel suo post una foto satellitare dell’Italia dal Lazio in giù, commentandole con frasi come “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”.
Il riferimento legislativo è in primo luogo alla violazione della Legge n. 164 del 1975, con la quale il nostro Paese ratifica la convenzione internazionale sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. Pisani, che nel giudizio si è costituito parte offesa come presidente della Municipalità a nome dei cittadini meridionali, sottolinea come questa decisione potrebbe rappresentare un precedente importante: “Dobbiamo adottare la stessa difesa anche contro chi offende discrimina e sviluppa odio negli stadi a scopo anche educativo. La condanna che potrebbe arrivare in questo processo rappresenterà un importante argine alla violenza, anche di connotazione razziale, che avvelena lo sport italiano, il web e la convivenza civile. E’ ancora forte – aggiunge Pisani – l’onda emotiva nel Paese per il ferimento a morte di un giovane, innocente tifoso di Scampia dinanzi allo stadio Olimpico. La famiglia di Ciro Esposito ha impartito al Paese una grande lezione di civiltà con i suoi ripetuti inviti alla non violenza. In tal senso con la nostra denuncia, e ora con la costituzione di parte offesa a Monza, intendiamo dare un segnale forte a tutti coloro che offendono i valori dello sport con atti di discriminazione e razzismo. Vogliamo contribuire concretamente ad arginare simili focolai e a riportare l’attenzione di tutti sul rispetto della dignità. Chi fomenta l’odio, d’ora in poi imparerà le regole del comportamento civile a suon di risarcimenti danni, pagando di tasca propria. Sarà il modo migliore per farli smettere”.

 

 
 
 

Sicurezza stradale, giro di vite sulle patenti: nuove regole per anziani e giovani

Post n°657 pubblicato il 30 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Sicurezza stradale, giro di vite sulle patenti: nuove regole per anziani e giovani

Rivoluzione sulle patenti. Prende forma il nuovo Codice della Strada. Per arrivare alle norme definitive l’iter è ancora lungo, ma la Commissione Trasporti della Camera ha approvato altri punti della legge delega al Governo sull’argomento. Cambiamenti importanti sui documenti di guida. Le ultime novità riguardano i permessi di guida. Verrà introdotta la formula dei punti sulla patente che finora ha dato risultati di rilievo anche per i minorenni, cioè quelli che possono guidare i ciclomotori fino a 50 cc, le "minicar”, oltre a ciclomotori e scooter di cilindrata fino a 125 cc.

L'età - I neopatentati e gli over 80 potranno guidare solo veicoli con potenza contenuta, per i primi non ci sarà questa limitazione quando saranno affiancati da una persona che non ha superato i 65 anni di età e abbia la patente da dieci anni con una validità di almeno sei mesi. Contemporaneamente chi è al volante non deve essere incappato in infrazioni al Codice che prevedano la decurtazione dei punti. Gli over 80 dovranno rinnovare la patente annualmente con visite mediche più accurate, se non lo faranno il permesso di guida rimarrà valido per altri 12 mesi ma solo per guidare ciclomotori a tre ruote o quadricicli leggeri (categoria AM).

Le multe - Novità anche sul fronte delle multe. L'attuale normativa prevede che una parte degli introiti vengano investiti per migliorare la circolazione, ma non sono previsti controlli e sanzioni che invece verranno introdotti. I proventi delle sanzioni, inoltre, dovranno essere destinati per almeno il 15% ad un fondo utile a intensificare i controlli su strada e per il 20% ad un fondo per la sicurezza stradale. Le altre novità del Codice dovrebbero riguardare l’omicidio stradale e l’ergastolo per la patente, la possibilità di andare in autostrada e sulle tangenziali con scooter e ciclomotori di 125 cc. Tutti i veicoli a due, infine, verranno considerata “categoria protetta” per la loro vulnerabilità.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11663353/Sicurezza-stradale--giro-di-vite.html

 
 
 

Laura Pausini e l'accappatoio birichino , video

Post n°656 pubblicato il 29 Luglio 2014 da nonna.fra

BELLA , BRAVA E IRONICA 
 “Beh, se si è visto, s’è visto. Io la tengo come tutte. Buona notte”
GRANDIOSA!!!!
Laura Pausini nuda sul palco: galeotto fu l’accappatoio (VIDEO)
Piccolo inconveniente per Laura Pausini durante la tappa peruviana del suo tour. La cantante, infatti, è rimasta per un secondo nuda, quando girandosi verso il pubblico le si è aperto l'accappatoio mostrandola senza intimo. Imbarazzo da cui la cantante se n'è uscita in maniera ironica.

 


Momento imbarazzante per Laura Pausini durante il concerto in Perù – una delle tappe del suo “The Greatest Hits World Tour” che sta portando da mesi in giro per il mondo – che però la cantante ha affrontato con autoironia e senza scomporsi troppo. Durante il concerto di Lima, infatti, è successo che alla cantante si aprisse l’accappatoio mostrando le zone intime non coperte da slip. Può capitare che nella fretta del tour, dei cambi d’abito e degli orari da rispettare qualcosa possa sfuggire a quello che è l’ordinaria amministrazione e così è successo alla cantante faentina che dopo un attimo di imbarazzo ha ripreso il controllo dicendo al pubblico: “Beh, se si è visto, s’è visto. Io la tengo come tutte. Buona notte”. La cantante si stava esibendo nell’ultima canzone in scaletta, ovvero ”Jamás abandoné” in accappatoio, quando dopo una giravolta per rivolgersi al pubblico, dopo aver salito delle scalette, le si è aperta la parte bassa dell’indumento mostrandola nuda. Occhi sbarrati per un secondo, attimo di imbarazzo e poi la frase che ha rimesso tutto a posto.

Approfondimenti: Laura Pausini



continua su: http://music.fanpage.it/laura-pausini-nuda-sul-palco-galeotto-fu-l-accappatoio-video/#ixzz38rBtR7h5 
http://music.fanpage.it




 
 
 

IL MERITO DI SCHETTINO SUL RECUPERO DEL CONCORDIA

Post n°655 pubblicato il 29 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Renzi che fà la passerella e cattura tutta  l'attenzione come piace a lui ma dice non c'è niente da  festeggiare 

 

Schettino che si prende il merito del recupero a buon fine per aver  fatto adagiare la nave nel basso fondale

 

a me viene un dubbio 
non e che la Concordia si sia affondata da sola stanca di avere un genio a bordo?  
 Recupero Concordia, Schettino si prende il merito: "Ho agito bene"

 

 

 

Matteo Renzi aveva frenato gli entusiasmi nella giornata di ieri quando a metà pomeriggio, nelle ore in cui la Costa Concordia ormeggiava nel porto di Genova, aveva commentato con un certo rammarico: "Quello di oggi (ieri, domenica 27 Luglio, ndr) non può essere certo definito un giorno a lieto fine. Credo che nessuno possa festeggiare o essere felice perché andiamo a chiudere una vicenda che ha portato alla morte di 33 persone".

Silenzio, parla Schettino - Non della stessa opinione pare l'ex-comandante della sfortunata nave da crociera Francesco Schettino, che ha al contrario rivendicato, in modo alquanto ingarbugliato, i suoimeriti nella sua successiva operazione di recupero. In soldoni, il comandante ha fatto sapere che: "L’esito positivo ed encomiabile della complessa operazione, che ha consentito di recuperare la Concordia senza creare danni ambientali, ha rafforzato la mia convinzione di avere compiuto la giusta decisione, nel lasciarla adagiare sul basso fondale anziché correre il rischio che potesse inabissarsi". Praticamente il fatto che non si sia inabissata totalmente, aggravando perciò il bilancio delle vittime è un punto a favore del comandante. Che ci potrebbe pure stare se non fosse vero, al contrario, che evitando quel dannato inchino si sarebbe evitata totalmente la tragedia. Questo però pare passare in secondo piano nell'analisi tecnica sviluppata dall'ex comandante, che sommessamente aggiunge: "Durante il trasferimento non ho mai avuto dubbi in merito al buon esito dell’operazione e rivedere la Concordia in porto credo possa essere ragione di riflessione in merito alle scelte compiute, dopo l’urto con il basso fondale delle Scole". Il processo sul disastro della Costa Concordia è tuttora in corso per accertare le responsabilità su quanto accaduto.

 
 
 

Pedofilia: preso il rigattiere che violentava i bambini nel suo garage

Post n°654 pubblicato il 27 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Pedofilia: preso il rigattiere che violentava i bambini nel suo garage

violenza-sui-bambini

Gubbio. Attraverso l’ausilio di una psicoterapeuta infantile, due bambine e il fratellino hanno raccontato agli inquirenti la verità su quanto accadeva nell’ormai ribattezzato “garage degli orrori” di un rigattiere di 65 anni, arrestato dai carabinieri mentre abusava del bimbo di nove anni e mezzo. La scena è stata ripresa dalle telecamere piazzate dalle forze dell’ordine nello scantinato utilizzato dal mostro per i suoi atti libidinosi.

Sempre secondo quanto riportato dalle giovani vittime dell’orco, gli agenti hanno scoperto che il sessantacinquenne avrebbe compiuto violenze anche con altri suoi amici, a questo proposito si sta seguendo una pista tra Fabriano e Ancona. Il pm Valentina Manuali, titolare delle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Gubbio del capitano Piergiuseppe Zago e della stazione di Fossato di Vico, ha chiesto e ottenuto dal giudice Andrea Claudiani l’immediata fissazione del processo. Non si escludono, comunque, nuove contestazioni di reato nei confronti del rigattiere, difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, che riguarderebbero ulteriori episodi di violenza sessuale sui minori. Nelle ultime ore la magistratura ha dato un’accelerazione verso il giudizio immediato, possibile solo quando la prova è evidente, come in questo caso, e come riportato nel provvedimento del giudice. La prima udienza del processo è stata fissata al 3 marzo 2015.

Dopo l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa, il gip ha ordinato una perizia medico-legale, dopo aver confermato che “permangono le esigenze cautelari del pericolo di inquinamento del reato e di reiterazione”. Questa mattina l’incarico sarà conferito alla dottoressa Eleonora Lumare, che dovrà stabilire la sussistenza dell’incompatibilità tra le condizioni di salute dell’indagato e la conseguente permanenza in carcere. Era stato l’avvocato Minelli a depositare la documentazione sanitaria per avvalorare la tesi che il 65enne fosse affetto da una grave psicopatologia. Per la difesa sono stati confermati i consulenti Angelo Rella,psichiatra, e Monica Salciarini, medico legale.

Ieri i carabinieri della stazione di Fossato hanno svolto una nuova perquisizione nello scantinato dell’indagato, cui sono stati apposti i sigilli contestualmente all’arresto. Proprio in quel luogo il soggetto invitava i bambini per poterne abusare liberamente in cambio di qualche regalo. A rinforzo della tesi di abuso su minori, sono stati rinvenuti appunti riconducibili a proprio ai “doni” fatti alle giovani vittime di cui abusava, talvolta in compagnia di altre persone.

L’operazione è partita attraverso una segnalazione sull’anomalo andirivieni di bambini. Le forze dell’ordine, agendo con discrezione e con continui appostamenti atti a registrare ogni movimento intorno all’abitazione dell’incriminato – in cui vivono anche sua moglie e la figlia – hanno portato alla decisione di microfonare la stanza in cui avvenivano gli incontri a sfondo sessuale, consentendo in tal modo l’intervento immediato degli agenti per evitare il perpetrarsi di questo tipo di violenza.

Davide Lazzini
26 luglio 2014

 
 
 

MSG PRIVATO X LA LEADER MARINELLA

Post n°653 pubblicato il 26 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Prima mi sputani dicendo che  io vivo con la pubblicità del blog , avrai sicuramente detto che mi hai mandato dei soldi SENZA DIRE CHE  HAI INSISTITO UN ANNO E  MEZZO per avere il conto corrente bancario, ti incazzi perchè non chiudo il blog ma non mi hai mai detto niente , non avevi tempo, siete diventate le paladine del portale tu e la tua acerrima nemica ,poi pretendi che stia zitta? 
Hai eliminato la mina vagante? ahahah , dovresti eliminare te stessa , allora si che staremo tutti tranquilli.
Marinella che tu fossi una attaccabrighe ho sempre avuto il sospetto ma ti volevo bene e  non abbiamo mai avuto un rapporto stretto , sapevamo che c'eravamo sempre 'una per l'altra ma la cosa finiva li , non sono troppo intelligente per te e sopratutto per la tua nuova amica, chi se ne frega.
Ah il tuo numero di telefono non c'è lo , stai tranquilla , non sono abituata a chiamare , mi hai chiamato 2 volte tu e basta, sei troppo banderuola per i miei gusti, ti attacchi troppo facilmente e volano i tvb come fossero dei palloncini, fino a una parola capita male, allora cominciano i guai .
Mi hai messo in lista  nera, mi raccomando non devi togliermi assolutamente per nessun motivo ok? devi lasciarmi li in eterno, forse staremo tranquille, io si, tu fino al prossimo litigio con l'amica del cuore di turno, non troverai mai pace.

 
 
 

Case a 1 euro se le ristrutturi: Ecco l’elenco dei comuni che le regalano

Post n°652 pubblicato il 26 Luglio 2014 da nonna.fra
 

   Acquistare una casa spendendo solo 1 euro? Un sogno per molti, soprattutto per i giovani che la possibilità di comprare una causa non ce l’hanno. Un sogno che potrebbe trasformarsi in realtà  grazie all’iniziativa di alcuni comuni italiani che così intendono contrastare l’abbandono da parte della popolazione e far rivivere le aree in difficoltà. Le case sono di proprietà di privati che vogliono disfarsene e indicano il Comune come intermediario: chi vuole acquistarle non deve far altro che assumersi gli oneri di ristrutturazione. Oneri che tra l’altro grazie agli incentivi statali ed europei potrebbero essere tranquillamente finanziati soprattutto per coppie giovani.  I comuni coinvolti nell’iniziativa, come riporta Yahoo, sono tre: Salemi (Trapani), Gangi (Palermo) e Carrega Ligure (Alessandria). A Salemi, dove hanno avuto come sindaco anche Vittorio Sgarbi, “l’iniziativa era nata per rimediare all’abbandono del centro storico, devastato dalterremotodel Belice nel 1968.” Anche a Gangi il Comune ha inteso “recuperare immobili fatiscenti nel centro storico”, mentre per Carrega Ligure il problema riguarda lo spopolamento del paese, “che oggi ha soltanto 98 abitanti, da oltre 3mila che ne aveva”. Per chi fosse interessato consigliamo di contattare direttamente gli uffici preposti delle relative amministrazioni comunali.

 COMUNE DI GANGI, CASE A 1 EURO –PER INFO CLICCA QUI 
COMUNE DI SALEMI, CASE A 1 EURO –PER INFO CLICCA QUI 
COMUNE DI CARREGA LIGURE,CASE A 1 EURO – PER INFO CLICCA QUI

 
 
 

La nuova moda arrivata in Italia ,sexxo in pubblico tra sconosciuti

Post n°651 pubblicato il 23 Luglio 2014 da nonna.fra
 

tutte in Italia arrivano? 
  beh bisogna dire che a prendere su tutte le brutte abitudini noi siamo i primi 
leggi anche  questo articolo se vuoi ridere 
http://reporters.blogosfere.it/post/407159/firenze-fanno-sesso-in-strada-e-in-ospedale-lui-scusate-ho-preso-il-viagra?utm_source=fb&utm_medium=ed&utm_campaign=Facebook:%20Blogo

Sesso libero in pubblico e tra sconosciuti: La moda arriva anche in Italia. Ecco le foto e come funziona

Sesso libero e pubblico e non atto d’amore, bensì incontro casuale tra due sconosciuti. E’ una moda che ormai ha raggiunto anche l’Italia, poco importa che sia il Paese del Papa, all’amor non si comanda e men che meno al sesso. L’ultimo caso, dopo quello di Firenze, Bologna e Milano è accaduto a Perugia. Anche il capoluogo umbro, ha dovuto fare i conti, infatti, con due giovani “calienti”, pizzicati a fare sesso libero in Piazza Italia, precisamente davanti al portone del Consiglio regionale, come riporta il Corriere dell’Umbria. Inutile dire che era semplice sesso e non il frutto della passione di due innamorati. I due infatti, una volta, consumato l’amplesso si sono ricomposti e, senza neanche salutarsi, hanno preso ognuno la propria strada, come se nulla fosse successo.

http://www.retenews24.it/rtn24/inchieste/sociale/sesso-libero-in-pubblico-sconosciuti-moda-arriva-in-italia-foto-come-funziona/

 

 
 
 

"Se vuoi prendere il treno devi pagare il pizzo"

Post n°650 pubblicato il 23 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Viaggio nelle stazioni ferroviarie italiane tra gang che ti obbligano a pagare per comprare un biglietto e gruppi di "facchini" molesti. Buon viaggio, se ci riuscite

"Se vuoi prendere il treno devi pagare il pizzo"

Gang organizzate nel minimo dettaglio. Con compiti ben precisi e modus operandi definiti. Un gruppo "aiuta" i passeggeri a portare le valigie. Il secondo si occupa dei ticket alle biglietterie automatiche. Gli uomini, quasi sempre, fanno da "facchini". Le donne da "addette alle biglietterie". Si sono spartite così il territorio le gang che "comandano" nelle varie stazioni italiane. 

Nino Materi, giornalista di Libero, ha provato a fare un giro nello scalo fiorentino di Santa Maria Novella e il risultato è stato preoccupante. 

Si avvicinano e ti chiedono di portarti i bagagli o di inserire il danaro nelle macchinette dei ticket, ma, se ti azzardi a rifiutare, il minimo che possa capitarti e di beccarti uno sputo in faccia. A volte va decisamente peggio e così, dagli sputi, si passa direttamente alle aggressioni. Di notte nei sottopassaggi ferroviari sono spesso volate anche le coltellate, tanto che la sera gli ingressi vengono addirittura transennati.

Il tutto, incredibilmente, sotto gli occhi di carabinieri e poliziotti che, ormai, sembrano essersi rassegnati. 

Chiediamo spiegazione agli agenti della Polfer. Allargano le braccia: «Qui è territorio loro. Per un balordo che allontaniamo, ce ne sono dieci nuovi che arrivano». I giovanissimi vengono utilizzati per i borseggi, le donne vengono messe a presidio delle biglietterie automatiche, mentre gli uomini marcano stretto i turisti.

Ma questa non è certo un'esclusiva di Firenze. Lo stesso scenario urbano ritorna infatti anche nella gran parte dei principali scali ferroviari italiani, Milano, Roma, Napoli in testa. 

Stazioni ferroviarie come camere iperbariche in cui la decompressione del male rischia di esplodere ogni minuto. Buon viaggio, se ci riuscite.


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/rassegna/rapine-stazioni-biglietti.html
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Irene, da anni sulla sedia a rotelle, al matrimonio entra in chiesa camminando

Post n°648 pubblicato il 19 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Un bel regalo di nozze ha fatto al suo sposo, immagino l'emozione.
Tantissimi auguri  Irene e Jeff 

Una storia commovente quella di Irene Zamengo e Jeff Eustis, i due si sono sposati lo scorso sabato a a Padova, nella chiesa di Reschigliano.

 

Lei, padovana, era rimasta coinvolta in un incidente in moto che l'aveva paralizzata e costretta su una sedia a rotelle. Lui, americano, è un sopravvissuto dell'uragano Katrina, che gli ha stravolto la vita. I due si sono conosciuti e innamorati a San Francisco.

 

Sabato scorso Irene ha sorpreso e commosso tutti: è arrivata all'altare camminando grazie all'aiuto di un esoscheletro.

 
 
 

Fortuna Loffredo, le indagini, violentata e uccisa a 6 anni

Post n°647 pubblicato il 18 Luglio 2014 da nonna.fra
 



“Omicidio colposo e violenza sessuale”: terribile svolta nelle indagini sul volo della bambina nel parco Verde

Terribile svolta nelle indagini sulla morte della piccola Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni precipitata da un edificio nel parco verde di Caivano. Come anticipato tempo fa da Retenews24 (clicca qui per leggere l’articolo) la caduta della giovanissima potrebbe non essere stata accidentale. Le ipotesi di reato su cui stanno lavorando i pm Bisceglia e Moena sono infatti  “omicidio volontario e violenza sessuale”, al momento ancora proiettate verso ignoti. Dall’autopsia effettuata sul corpo di Fortuna, potrebbero essere stati rilevati segni di abusi, circostanza che avallerebbe l’agghiacciante scenario della presenza di un orco. Intanto ieri pomeriggio,  la Procura di Francesco Greco ha notificato ai difensori dei genitori di Fortuna l’avviso di un accertamento tecnico irripetibile. Il prossimo 23 luglio quindi, nel laboratorio della sezione biologia dei carabinieri del Ris di Roma, verranno effettuate nuove analisi, per capire se quello scenario tanto terribile potrà essere confermato.

 
 
 

Torino: due anziani dopo due sfratti vivono in una cantina in condizioni disumane

Post n°646 pubblicato il 16 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Che vergogna !!!!!!!!
CI SAREBBE DA DIRE TANTE COSE
MA  E MEGLIO DIRE SOLO
CHE VERGOGNA !!!!!!!!!!!! 


Francesco e Elena: settanta anni lui, due in più lei, anziani e stanchi, disperati, odpo due sfratti e altri sinistri si sono ritrovati a vivere in una cantina a Torino, due figli grandi che vanno e vengono ma che non stanno meglio di loro, uno si arrangia nella cantina a fianco di quella dei genitori, l’altro vive in una comunità. Le condizioni di questi due poveri vecchi sono indecenti, hanno un pò di luce nell’angusto seminterrato perchè gli hanno concesso di attaccarsi a un generatore, vivono in pochi metri quadri senza finestre, con poche cose regalate da qualche persona di buon cuore, non hanno riscaldamento d’inverno e poca aria, tutto quello che si nota su uno scaffale sono pochi ricordi di una vita normale e del cibo regalato da anime pie: pane e frutta, un piccolo fornello con la bombola gli permette di cucinarsi un poco di pastina la sera. E’ incredibile che nessuno dia un aiuto concreto e una casa a due italiani che hanno lavorato una vita intera.

 

Ecco cosa hanno raccontato a un giornalista i due anziani:
“Mese dopo mese ci è caduto il mondo addosso. Siamo qui dallo scorso novembre, dentro una cantina umida e senza alcun comfort. All’inizio non c’era nemmeno la luce, io ho chiesto il permesso e mi sono attaccato al generatore. La sera riusciamo persino a cucinarci qualcosa. D’estate il tempo è mite ma non possiamo non guardare al futuro con paura . Abbiamo bisogno di un aiuto perché in queste condizioni non dureremo ancora per molto. Eppure nonostante i miei appelli nessuno del Comune si è preso a carico il mio problema”.

http://www.informazionelibera.info/torino-due-anziani-dopo-due-sfratti-vivono-in-una-cantina-in-condizioni-disumane/

 
 
 

Pedofilia, l'ex sacerdote Aldo Nuvola condannato a 6 anni e 4 mesi

Post n°645 pubblicato il 15 Luglio 2014 da nonna.fra
 

 

GIUSTIZIA

Pedofilia, l'ex sacerdote Aldo Nuvola condannato a 6 anni e 4 mesi

Arrestato l'anno scorso nell'ambito delle indagini sull'omicidio dell'imprenditore Massimo Pandolfo, l'ex parroco di Regina Pacis è accusato di istigazione alla prostituzione minorile. Dovrà risarcire le vittime e dopo la pena per due anni non potrà frequentare luoghi con minori

 L'ex sacerdote ed ex parroco della chiesa di Regina Pacis, Aldo Nuvola, è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere per induzione e istigazione alla prostituzione minorile dal giudice per l'udienza preliminare Riccardo Riccardi che lo ha giudicato con il rito abbreviato.

 

Pedofilia, un'accusa pesante per il prete arrestato l'anno scorso che dopo una serie di indagini è stato imputato di aver avuto rapporti sessuali con diversi ragazzini. Nuvola dovrà anche risarcire i sette minori costituiti parte civile con 10mila euro ciascuno. Il gup Riccardo Ricciardi ha anche disposto che, al termine della pena, Nuvola sconti una misura di di sicurezza di due anni: non potrà, in quel periodo, avvicinarsi a luoghi frequentati da minori.

 

I pm Geri Ferrara e Claudio Camilleri avevano chiesto la condanna del prete a nove anni di reclusione, dopo il fermo sospeso a divinis. L'ex sacerdotre era difeso dall'avvocato Nino Caleca, mentre i minori erano costituiti parte civile attraverso il curatore, l'avvocato Francesco Crescimanno, difeso dalla penalista Roberta Pezzano.

 

Le relazioni del sacerdote vennero fuori nel corso dell'indagine sull'omicidio dell'imprenditore Massimo Pandolfo, ucciso il 24 aprile dello scorso anno. I carabinieri intercettarono una telefonata tra un diciassettenne arrestato per il delitto e il prete. Il minorenne chiamò don Nuvola pochi minuti dopo l'assassinio. Interrogato dai carabinieri confessò i suoi rapporti col sacerdote che venne intercettato: da qui la scoperta del giro di prostituzione minorile che padre Nuvola frequentava. 

 

 

 
 
 

Uguali diritti, Obama al cassiere: "Sei gay?". La risposta: "Solo quando faccio sexxo"

Post n°643 pubblicato il 14 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Uguali diritti, Obama al cassiere:

Altro siparietto divertente per Barack Obama. Dopo la proposta nei giorni scorsi del cittadino del Colorado che ha chiesto al presidente di condividere con lui uno spinello, è stata la volta di discutere il tema dei diritti agli omosessuali. Neanche a dirlo, il risultato è esilarante.

Qui Austin - Durante la visita nel capoluogo texano per supportare il Partito Democratico, il Presidente Obama è passato al Franklin Barbecue a far incetta di costine, salsiccie e tacchino (trecento dollari di carne e ha pure pagato il pranzo a due clienti). In quel momento il cassiere Daniel Rugg Webb ha avuto la sua personale occasione di parlare in prima persona col presidente, al quale ha detto: "Equal rights for gay people!", "Uguali diritti per gli omosessuali!". Il presidente a quel punto, è stato costretto a chiedere al ragazzo: "Sei gay?"

La risposta - "Solo quando faccio sesso" è stata la brillante replica del cassiere. Il presidente ha ridacchiato per qualche minuto ma poi quando ha realizzato che c'erano dei bambini nei paraggi ha chiesto al comico part-time di parlare più piano.

 
 
 

LA VERITA' DI GIANLUCA GRIGNANI

Post n°642 pubblicato il 13 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Ti piace · 1 h
lunedì 14 luglio 
 

Questa è la mia risposta per ora.
Il resto arriverà a breve...

G
 — con e Fiorenza Tombolato

domenica 13 luglio

State leggendo un sacco di cose, e le state commentando, e per quanto vi garantisco che non ci si abitua mai ai giudizi sommari e a certe cattiverie gratuite, è giusto e normale che sia così. E lo accetto.
Non lo scoprite oggi e non ve lo devo raccontare che non sono una persona facile. E non lo sono né per me, né per chi mi sta intorno. Ma tant'è.
Non mi nascondo, credo di non averlo mai fatto (e credo ve ne siate accorti negli anni). Né tantomeno ho mai pensato di aver qualcosa da insegnare a qualcuno, né ho mai pensato di poter essere d'esempio per chicchessia.
Detto ciò. Non sono in questura né in ospedale, ma a casa con Francesca e i bimbi.
Ieri ho avuto una giornata difficile. Brutta. Si, perchè capita anche a noi privilegiati, quelli per intenderci baciati dalla fortuna e dal successo, quelli che non sono costretti ad alzarsi tutte le mattine all'alba per andare a lavorare e tutto quello che meglio vi viene da pensare.
Ero stanco, nervoso, ansioso, mi è venuto un attacco di panico, ho avuto paura, e ho perso il controllo.
Non ce l'avevo con nessuno, non ho alzato le mani su nessuno, stavo male, ho bevuto, quando Francesca ha capito la situazione si è allontanata con i bimbi e ad assistermi è rimasto un mio amico.
Mi mancava l'aria, mi mancava tutto, avevo evidentemente bisogno d'aiuto e abbiamo chiamato i carabinieri.
Non ho buttato nessun rappresentante dell'Arma giù dalle scale, non ho aggredito nessuno, ma ero in stato confusionale e caricarmi sull'auto non è stato semplice e probabilmente è volata qualche spinta.
Affronterò tutto questo esattamente per quello che dev'essere, e ne pagherò le conseguenze.
Su tutto voglio scusarmi con i Carabinieri intervenuti sul posto, e con chi ieri sera se l'è dovuta vedere col peggio di me. Che c'è, è sempre li, da doverci fare i conti tutti i giorni. E a volte esagera.

 
 
 

Australia. Giudice sdogana incesto e pedofilia: «Non siano più tabù, come l’omosessualità»

Questo giudice e da internare 


Luglio 12, 2014 Leone Grotti

Il giudice Garry Neilson è stato posto sotto indagine. Ha aggiunto che gli effetti collaterali dell’incesto, cioè la nascita di bambini con anormalità genetiche, possono essere risolti «dall’aborto»

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Il giudice di Sidney Garry Neilson è stato posto sotto indagine in Australia per aver dichiarato, all’interno di un processo, che «incesto» e «pedofilia» non dovrebbero essere più visti come «innaturali» e considerati quindi un «tabù», «proprio come l’omosessualità», riporta The Sydney Morning Herald.

IL CASO DI INCESTO. Neilson è stato chiamato a giudicare il caso di un uomo che ha abusato ripetutamente della sorella. Prima nel 1973 e 1974, quando lui aveva 17 anni e lei 11, poi di nuovo nel 1981, quando lei aveva già compiuto i 18 anni e lui ne aveva ormai 26. Secondo il giudice quest’ultimo rapporto sessuale non dovrebbe essere condannato: «Erano entrambi adulti maturi a quel tempo. La querelante era ormai sessualmente attiva, avendo avuto due relazioni con uomini, poi abbandonate, ed essendo diventata di nuovo libera».

«NIENTE DA RIDIRE SULLA PEDOFILIA». Per Neilson, «se fossimo ancora negli anni Cinquanta e ci fosse una giuria di 12 uomini, loro direbbero che è innaturale che un uomo sia interessato sessualmente a un altro uomo o un bambino. Queste cose però sono ormai finite». Ecco perché, anche nel caso dell’incesto, «una giuria potrebbe non trovare niente da ridire sulle avances di un fratello alla sorella, una volta che questa sia matura dal punto di vista sessuale».

«TANTO C’È L’ABORTO». Il giudice australiano ha poi aggiunto che «l’unico motivo» per cui l’incesto è ancora considerato un crimine è rappresentato dall’alto rischio che il bambino nato dalla relazione presenti anormalità genetiche «ma anche questo rischio scompare vista la grande disponibilità di contraccettivi e del facile accesso all’aborto».
Il procuratore generale dello Stato australiano di New South Wales, Brad Hazzard, ha chiesto che il caso venga affidato ad un altro giudice e ha aggiunto che «per me la comunità farebbe bene ad essere scioccata dai commenti [di Neilson]. L’incesto è completamente riprovevole, inaccettabile, disgustoso e criminale».



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Arrestato Gianluca Grignani: ha aggredito due carabinieri

Post n°640 pubblicato il 13 Luglio 2014 da nonna.fra
 

 

Una vita spericolata. No, non è Vasco, ma Gianluca Grignani, la rockstar che nella notte tra sabato e domenica è stata arrestata dai carabinieri di Riccione per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il cantautore milanese, 42 anni, si trova in vacanza da un mese con la moglie e i quattro figli nella località romagnola, e secondo quanto si è appreso ha aggredito con violenza due carabinieri.

Le botte - Sempre stando ai dettagli che sono emersi, intorno alle 20.30 di sabato sera la moglie ha chiamato i carabinieri perché Grignani, in preda ad alcol e droga, stava dando in escandescenza, e la situazione stava degenerando. All'arrivo delle forze dell'ordine Grignani non si è calmato, anzi si è scatenata la rissa. Il cantante, dopo aver aggredito gli agenti, ha tentato la fuga in un hotel vicino dove, ancora fuori di sè, ha scaraventato un carabiniere per le scale dell'hotel. Per l'altro militare, invece, sono arrivati calci e pugni: l'uomo è stato ferito a una gamba.

Sedato - Quando gli agenti sono riusciti ad avere la meglio su Grignani, calmandolo, lo hanno prima accompagnato al Pronto soccorso del Ceccarini, dove i sanitari lo hanno sottoposto a flebo per sedarlo. Quindi il cantautore è stato portato in caserma, dove intorno alle tre del mattino è stato formalmente arrestato. Grignani è difeso dall'avvocato Mastracci del Foro di Rimini: ora si trova a casa, tecnicamente per detenzione domiciliare cautelare, e sarà giudicato per direttissima dal tribunale di Rimini.

http://www.liberoquotidiano.it/news/11653305/Arrestato-Gianluca-Grignani--ha-aggredito.html

 
 
 

"MAESTRA POSSO DIRLE UN SEGRETO?

Post n°639 pubblicato il 12 Luglio 2014 da nonna.fra
 

"MAESTRA POSSO DIRLE UN SEGRETO?". BIMBO DI 9 ANNI
MOSTRA I LIVIDI SULLA SCHIENA. "È STATA MAMMA"

 

Sabato 12 Luglio 2014

 

di Olivia Bonetti

VALBELLUNA - Cinghia, ciabatte, bastone e bruciature. Sono questi i terribili strumenti di violenza contenuti nelle accuse alla madre 44enne che avrebbe maltrattato il proprio figlioletto. Comportamenti venuti alla luce grazie alle confessioni del piccolo allamaestra delle elementari, che lo ha avuto in classe dalla prima alla terza. «Un giorno - ha raccontato l’insegnante ieri in aula a Belluno, nel processo alla madre - il bambino mi chiede se può raccontarmi un segreto. Usciamo dalla classe ha alzato la maglietta e vedo lividi nella parte bassa della schiena: era tutta un livido. Mi disse che era stata la mamma». Il 13 febbraio 2013 i racconti della maestra finiscono nel verbale di segnalazione degli episodi. Segue l’audizione protetta con l’agente della Mobile della Questura, le indagini della Procura, la perizia della psicologa e alla fine il rinvio a giudizio della mamma di 44 anni, che è difesa dall’avvocato Alessandra Conti.

 
 
 

Pedofilia, disarticolata grande rete internazionale

Post n°638 pubblicato il 12 Luglio 2014 da nonna.fra
 

UNA CINQUANTINA I PEDOFILI IN RETE SMASCHERATI TRA ITALIA, EUROPA E STATI UNITIL’operazione, condotta dalla Polizia postale di Venezia, ha permesso l’individuazione di ‘affiliati’ al circuito in 11 Paesi oltre al nostro. Le numerose perquisizioni effettuate hanno portato al sequestro di migliaia immagini e video di natura pedopornografica. All’origine di tutto l’indagine su un presunto pedofilo che frequentava diversi social network - Facebook, Netlog, MSN Spaces, Badoo e altri - spacciandosi per una bambina alla ricerca di foto di altri bambini

Polizia postale (foto LaPresse)

ROMA -

Importante risultato nella lotta alla pedopornografia online. Grazie a un'operazione condotta dalla Polizia postale di Venezia, una cinquantina di persone dedite al traffico di immagini di minori in rete sono state individuate in Italia e in altri 11 Paesi. Perquisizioni sono state effettuate in una decina di Regioni italiane e hanno portato al sequestro di immagini e video di natura pedopornografica.

Il successo delle forze dell’ordine è il frutto di un lungo lavoro investigativo durato mesi durato mesi e coordinato dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) presso il Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni di Roma che dava la caccia a una rete di pedofili in giro per il mondo. L'indagine, diretta dal pm lagunare Massimo Michelozzi, ha portato a 23 interventi della polizia di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Messico, Argentina, Russia, Spagna, Repubblica Ceca e, in Italia a 26 perquisizioni tra Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. Centinaia e centinaia i gigabyte passati al setaccio dagli investigatori informatici, varie migliaia i sequestri di immagini e video di natura pedopornografica.

Le indagini sono iniziate con una perquisizione effettuata nell'ambito di un'altra operazione di contrasto alla pedopornografia, condotta nel 2013, dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Venezia. Nel corso dell'analisi delle caselle di posta elettronica di un presunto pedofilo sono emersi decine di contatti con utenti della rete recanti nickname riconducibili a bambini e bambine (sono state 75 le caselle di posta elettronica oggetto di indagine). L'attività di analisi della corrispondenza dell'indagato ha fatto emergere una allarmante realtà. Il presunto pedofilo frequentava diversi social network - Facebook, Netlog, MSN Spaces, Badoo e altri - dove si spacciava per una bambina alla ricerca di foto di altri bambini. E nel corso della ricerca si era imbattuto in decine e decine di "fake" (ovvero di utenti del web che si nascondono dietro ad una falsa identità digitale) che si fingevano loro stessi dei bambini. Nasceva così una scellerata amicizia nella quale questi pedofili, sotto mentite spoglie, si scambiavano materiale pedopornografico. La rete di questi "fake" è stata annientata nell'operazione. Le perquisizioni hanno dato esito positivo portando al sequestro di copioso materiale pedopornografico. Inoltre, dall'analisi del materiale sequestrato, sarà possibile sviluppare ulteriori piste investigative sull'allarmante fenomeno della pedopornografia digitale.

 
 
 

Piacenza, si lamenta di una multa su Facebook: i vigili la denunciano

Post n°636 pubblicato il 08 Luglio 2014 da nonna.fra
 

Su facebook si scrive di tutto , dal fidanzamento di un minuto prima, la litigata con il fidanzato, marito e amica del cuore,di solito accompagnato da troia  o puttana , da una multa insultando i vigili. Questo e quello che e successo a una donna di 36anni di Piacenza, però gli e andata male, e stata denunciata e rischiano una querela anche chi ha commentato il post.
IL web e diventato tanto reale che bisogna stare attenti  a quello che si dice 

Una donna ha accusato gli agenti per averle elevato una contravvenzione di 168 euro. Da lì lo sfogo. A rischio querela anche chi ha commentato il suo post

PIACENZA - Dopo aver preso una multa di 168 euro per alcune violazioni del codice della strada, ha commentato su Facebook l'episodio scrivendo offese e accuse agli agenti della polizia municipale. Una donna di 36 anni, professionista residente a Piacenza, è stata denunciata per il reato di diffamazione a mezzo stampa.

Il fatto risale a qualche giorno fa quando la donna era stata sanzionata dagli agenti con una multa di 168 euro dopo un controllo dal quale erano emerse alcune irregolarità, per una violazione amministrativa prevista dal codice della strada.

Infastidita, come ha definito il proprio stato d'animo sul social network, ha esternato sul web la propria rabbia e insofferenza, con una violenza verbale che le è costata la denuncia per diffamazione. La polizia municipale sta valutando la posizione di altre persone che, sulla stessa pagina del social network, hanno condiviso e commentato i post pubblicati dalla donna



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