VORREIpace e tranquillità in tutto ilmondo |
I COMMENTI SONO BEN ACCETTI GLI INSULTI NO SIAMO TUTTI ADULTI E SAPPIAMO ESPRIMERE I NOSTRI CONCETTI SENZA OFFENDERE GRAZIE ,NONNAFRA
MENU
I MIEI LINK PREFERITI
- VORREI un mondo in pace
- 7 DAYS
- SOCIAL PAYS
- LT
- VIRGILIO
- FB
- m5s
- M5S
- CITTADINI M5S L'ALTRA POLITICA
NON SOLO PETTEGOLEZZI
IL MIO BLOG CONTRO LA PEDOFILIA
VORREI
CITTADINI
ROSSELLA PIROVANO
Questo blog non è una testata giornalistica, esso viene aggiornato senza alcuna periodicità stabilita. Ai sensi della legge n° 62 del 7 marzo 2001 e non è un prodotto editoriale.
Messaggi del 12/07/2014
Post n°639 pubblicato il 12 Luglio 2014 da nonna.fra
"MAESTRA POSSO DIRLE UN SEGRETO?". BIMBO DI 9 ANNI
Sabato 12 Luglio 2014
di Olivia Bonetti VALBELLUNA - Cinghia, ciabatte, bastone e bruciature. Sono questi i terribili strumenti di violenza contenuti nelle accuse alla madre 44enne che avrebbe maltrattato il proprio figlioletto. Comportamenti venuti alla luce grazie alle confessioni del piccolo allamaestra delle elementari, che lo ha avuto in classe dalla prima alla terza. «Un giorno - ha raccontato l’insegnante ieri in aula a Belluno, nel processo alla madre - il bambino mi chiede se può raccontarmi un segreto. Usciamo dalla classe ha alzato la maglietta e vedo lividi nella parte bassa della schiena: era tutta un livido. Mi disse che era stata la mamma». Il 13 febbraio 2013 i racconti della maestra finiscono nel verbale di segnalazione degli episodi. Segue l’audizione protetta con l’agente della Mobile della Questura, le indagini della Procura, la perizia della psicologa e alla fine il rinvio a giudizio della mamma di 44 anni, che è difesa dall’avvocato Alessandra Conti. |
Post n°638 pubblicato il 12 Luglio 2014 da nonna.fra
Tag: Badoo, CINQUANTINA, EUROPA, Facebook, ITALIA, MSN Spaces, Netlog, PEDOFILI, RETE, SMASCHERATI, STATI UNITI UNA CINQUANTINA I PEDOFILI IN RETE SMASCHERATI TRA ITALIA, EUROPA E STATI UNITIL’operazione, condotta dalla Polizia postale di Venezia, ha permesso l’individuazione di ‘affiliati’ al circuito in 11 Paesi oltre al nostro. Le numerose perquisizioni effettuate hanno portato al sequestro di migliaia immagini e video di natura pedopornografica. All’origine di tutto l’indagine su un presunto pedofilo che frequentava diversi social network - Facebook, Netlog, MSN Spaces, Badoo e altri - spacciandosi per una bambina alla ricerca di foto di altri bambini Polizia postale (foto LaPresse) ROMA - Importante risultato nella lotta alla pedopornografia online. Grazie a un'operazione condotta dalla Polizia postale di Venezia, una cinquantina di persone dedite al traffico di immagini di minori in rete sono state individuate in Italia e in altri 11 Paesi. Perquisizioni sono state effettuate in una decina di Regioni italiane e hanno portato al sequestro di immagini e video di natura pedopornografica. Il successo delle forze dell’ordine è il frutto di un lungo lavoro investigativo durato mesi durato mesi e coordinato dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) presso il Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni di Roma che dava la caccia a una rete di pedofili in giro per il mondo. L'indagine, diretta dal pm lagunare Massimo Michelozzi, ha portato a 23 interventi della polizia di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Messico, Argentina, Russia, Spagna, Repubblica Ceca e, in Italia a 26 perquisizioni tra Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. Centinaia e centinaia i gigabyte passati al setaccio dagli investigatori informatici, varie migliaia i sequestri di immagini e video di natura pedopornografica. Le indagini sono iniziate con una perquisizione effettuata nell'ambito di un'altra operazione di contrasto alla pedopornografia, condotta nel 2013, dalla Polizia postale e delle comunicazioni di Venezia. Nel corso dell'analisi delle caselle di posta elettronica di un presunto pedofilo sono emersi decine di contatti con utenti della rete recanti nickname riconducibili a bambini e bambine (sono state 75 le caselle di posta elettronica oggetto di indagine). L'attività di analisi della corrispondenza dell'indagato ha fatto emergere una allarmante realtà. Il presunto pedofilo frequentava diversi social network - Facebook, Netlog, MSN Spaces, Badoo e altri - dove si spacciava per una bambina alla ricerca di foto di altri bambini. E nel corso della ricerca si era imbattuto in decine e decine di "fake" (ovvero di utenti del web che si nascondono dietro ad una falsa identità digitale) che si fingevano loro stessi dei bambini. Nasceva così una scellerata amicizia nella quale questi pedofili, sotto mentite spoglie, si scambiavano materiale pedopornografico. La rete di questi "fake" è stata annientata nell'operazione. Le perquisizioni hanno dato esito positivo portando al sequestro di copioso materiale pedopornografico. Inoltre, dall'analisi del materiale sequestrato, sarà possibile sviluppare ulteriori piste investigative sull'allarmante fenomeno della pedopornografia digitale. |
INFO
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: nonna.fra
|
|
Sesso: F Età: 73 Prov: MO |
AREA PERSONALE
ULTIMI COMMENTI
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
I MIEI BLOG AMICI
- LUCID MADNESS MONICA
- Navigare con ECPAT
- crederci LISA
- vita in agrodolce BIANCA
- Friuli
- Fatti e Misfatti MARY
- ISTANTANEE EMOTIVE renato
- BLOG DI CRONACA Alberto
- orangeville dealer
- PAESAGGI DELLANIMA DIANA
- Come una Fenice Angela
- CITTADINI
- Volevo fare la fashion blogger
- Paganini non ripete MELA
- Massimo Coppa
Inviato da: cassetta2
il 18/06/2023 alle 16:28
Inviato da: nonna.fra
il 31/05/2021 alle 13:30
Inviato da: massimocoppa
il 31/05/2021 alle 13:14
Inviato da: nonna.fra
il 31/05/2021 alle 11:33
Inviato da: apungi1950
il 29/05/2021 alle 20:40