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Messaggi del 03/09/2014

Don Giorgio alla figlia del Marò; “Implora in ginocchio gli indiani e non dire stronzate”.

Post n°690 pubblicato il 03 Settembre 2014 da nonna.fra
 

Prete risponde alla figlia del Marò: “Implora in ginocchio gli indiani e non dire stronzate”. Leggi la lettera choc

 

 

A cura di Adriana Costanzo

“Implora in ginocchio gli indiani e non dire più stronzate”, sono queste alcune delle parole rivolte a Giulia La Torre figlia del Marò ricoverato per ischemia da don Giorgio De Capitani. Il prete, ordinato Sacerdote nel 1963 non è nuovo a questo tipo di polemiche. Già in passato si era reso “negativamente” noto tanto da essere stato richiamato dalla Curia per le sue invettive contro Silvio Berlusconi a cui spesso augurava ictus e malattie, odio verso il politico di cui non faceva mistero sui suoi numerosi gruppi e pagine Facebook. È stato anche criticato per le sue posizioni sui soldati italiani morti durante la “missione di pace” in Afghanistan, definiti come dei mercenari e dunque indegni di essere chiamati difensori della patria. Ma l’ultima gaffe ha fatto davvero scalpore.

Ecco il testo integrale della lettera presa dal profilo di facebook 

A GIULIA LATORRE
Ho letto i tuoi commenti deliranti sulla tua pagina di Facebook, contro l’Italia, gli italiani e così via. Sul momento, volevo scriverti una letteraccia. Poi mi sono detto: a che servirebbe? 
Ora con calma ti esprimo qualche mia considerazione, fregandomene delle tue maledizioni o delle tue eventuali denunce. 
Anzitutto, penso che tu sappia ciò che ha combinato tuo padre. Non intendo accusarlo. Spetta alla legge indiana stabilirne la colpevolezza. Comunque, non mi sembra che stesse per difendere la Patria italiana. I veri patrioti sono di ben altro calibro! 
Ciò che sinceramente voglio dirti è che questa storia dei marò mi sta annoiando e irritando per come viene pubblicizzata dai nostri mass media e gestita dalla politica: il Governo italiano avrà anche le sue buone ragioni per farne un caso politico, che però non condivido.
Ma ciò che veramente mi ha lasciato di stucco è vedere il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, prendere di corsa, di notte, l’aereo e volare in India per conoscere lo stato di salute di tuo padre. Cosa veramente allucinante! Da non credere!
E tu non accusare gli extracomunitari che non rispettano le leggi italiane! Tuo padre ha forse rispettato la legge indiana? Quando una persona è fuori dell’Italia chi è? Non fa parte degli extracomunitari?
Dàtti una calmata, rifletti, non scrivere stronzate, e implora in ginocchio la clemenza della giustizia indiana!

http://www.retenews24.it/rtn24/societa/prete-risponde-figlia-maro-implora-in-ginocchio-gli-indiani-non-dire-stronzate-leggi-lettera-choc/

 
 
 

il premio per aver pulito la spiaggia? una multa di 167 €, solo in Italia

Post n°688 pubblicato il 03 Settembre 2014 da nonna.fra
 

Ambientalista ripulisce la spiaggia dai rifiuti: multata di 167 euro

Il suo nome è Ilaria Montis, lavora con un contratto di ricerca da archeologa all'Università del capoluogo sardo. Lei stessa racconta a SardiniaPost come sono andate le cose

 

Raccogliere i rifiuti lasciati da bagnanti maleducati in spiaggia può costare caro agli amanti dell’ambiente: ne sa qualcosa Ilaria Montis, cagliaritana di 35 anni protagonista di una vicenda che ha del surreale.

Qualche giorno fa, mentre gettava a Cagliari bottiglie e altri oggetti in plastica “dimenticati” a Piscinas, è stata bloccata da una solerte squadra di poliziotti che le ha verbalizzato una multa di 167 euro. Il motivo? “Non residente a Cagliari, conferiva all’interno dei cassonetti stradali buste contenenti rifiuti”.

La Montis, archeologa con un contratto di ricerca all’Università di Cagliari e una grande passione per i temi dell’ambiente e della pace, è stata fermata a Cagliari davanti a un cassonetto in viale Poetto: colta sul fatto mentre gettava la spazzatura proveniente da lontano, un reato su cui evidentemente la Polizia municipale di Cagliari non transige.

“Domenica sera con un amico ci siamo fermati a fare un tuffo a Piscinas, andando via abbiamo deciso di pulire un po’ la spiaggia, cosa che mi capita di fare spesso, e abbiamo riempito un’intera cassetta di rifiuti vari tra cui bottiglie e flaconi abbandonati da altri bagnanti sulla sabbia. Guardandoci attorno ci siamo resi conto che non c’erano contenitori o cestini, così abbiamo caricato la cassetta in macchina. Il giorno dopo la Polizia di Cagliari mi ha visto mentre gettavo tutto e mi ha fatto la multa perché utilizzavo i cassonetti del comune di Cagliari pur non essendo residente in città. E’ vero, ho la residenza nel comune di Baratili San Pietro in provincia di Oristano, ma non sapevo di non poter gettare i rifiuti a Cagliari, del resto sui cassonetti non c’è alcun divieto. Sono rimasta sconcertata, ho spiegato che era spazzatura di altri raccolta in spiaggia a Piscinas e che stavo anche differenziando la plastica ma sono stati inflessibili: ho rifiutato di firmare il verbale, uno dei vigili si è alterato e mi ha insultato minacciando di portarmi in caserma e denunciarmi. Ho ritirato la multa, 167 euro da pagare entro 60 giorni”.

Ilaria Montis, che da anni è impegnata come volontaria nell’organizzazione di eventi dedicati a pacifismo, ambiente e meditazione (l’ultimo è il Wesak del Mediterraneo, attualmente è impegnata nella giornata di Meditazione per la pace e il disarmo che si terrà a Capo Frasca il prossimo 13 settembre) ha deciso di non fare ricorso: “Non racconto questa brutta storia per narcisismo ma per far riflettere sulla questione dei rifiuti in Sardegna: la mancanza di cassonetti stradali è un grave problema in tutta l’isola perché in tanti, Sardi e turisti, spesso lasciano i rifiuti dove capita non sapendo dove buttarli, e lo vediamo da spiagge, strade e cunette sporche e piene di spazzatura. Episodi come questo fanno pensare che forse è il caso di andare oltre le divise, oltre la burocrazia, oltre le regole e oltre le ideologie per usare il nostro buon senso quando le circostanze lo richiedono. Per tornare alle cose semplici e sensate in un momento in cui tante belle iniziative che nascono dal cuore, senso etico e senso civico delle persone vengono soffocate dall’eccessiva burocrazia che le rende inattuabili”.

Francesca Mulas

http://www.sardiniapost.it/cronaca/cagliari-divieto-gettare-i-rifiuti-per-i-non-residenti/

 
 
 
 
 

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