Creato da: Ladridicinema il 15/05/2007
Blog di cinema, cultura e comunicazione

sito   

 

Monicelli, senza cultura in Italia...

 
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

tutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata.
Ladridicinema

 
 

Ultimi commenti

Contatta l'autore

Nickname: Ladridicinema
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 40
Prov: RM
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

FILM PREFERITI

Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere

 

Ultime visite al Blog

vento_acquaalex.18trancoacer.250AVV_PORFIRIORUBIROSATEMPESTA_NELLA_MENTESense.8cassetta2surfinia60monellaccio19iltuocognatino1mario_fiyprefazione09LiledeLumiLMiele.Speziato0Ladridicinema
 

Tag

 
 

classifica 

 

Messaggi del 19/10/2015

 

Box Office Italia, Hotel Transylvania 2 batte anche Suburra - Inside Out miglior incasso del 2015

Post n°12671 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Inside Out miglior incasso Pixar di sempre in Italia con 23.670.626euro. Superati anche i Minions, ora secondi nel 2015 a quota 23.240.198euro.1118full-inside-out-screenshot-26.jpg

 

E sono 8. Due mesi pieni di primati animati. Hotel Transylvania 2 ha infatti mantenuto la vetta del botteghino italiano per il suo secondo fine settimana consecutivo, l'ottavo con un cartoon davanti a tutti, arrivando ai 6.467.329 euro d'incasso totale. Ad un niente i 6.633.000 euro finali del primo capitolo, con Suburra di Sollima, lanciato in 500 copie dalla 01, sconfitto ma felice. 1.958.832gli euro rastrellati dalla pellicola in 5 giorni di programmazione, due dei quali a prezzi ridotti grazie all'iniziativa CinemaDays, con 369.547 spettatori paganti. Quasi doppiato il debutto di ACAB - All Cops Are Bastards, partito nel 2012 con poco più di un milione in tasca. A completare il podio del weekend colui che è diventato il miglior incasso di tutto il 2015, Inside Out.

 

Il capolavoro Pixar ha raggiunto i 23.670.626euro totali, superando i 23.240.198 euro de I Minions Universal, che fino ad un mese fa si pensavano irragiungibili. E invece settiana dopo settimana il titolo di Pete Doctor ha continuato a far cassa, riuscendo in un'impresa. Era dal lontano 2010/2011, infatti, che due film non riuscivano ad abbattere la soglia dei 20 milioni. In quel caso ce la fecero addirittura in 4. Inside Out, tra le altre cose, è diventato il maggior incasso Pixar di sempre in Italia. Superati i 21.886.747 milioni di euro targati Alla Ricerca di Nemo.

 

Bene, benissimo anche The Martian - Sopravvissuto, arrivato ai 6.136.782euro d'incasso, con Maze Runner: la Fuga esordiente a quota 1.318.308euro. Battuti i 908.000 euro dello scorso anno de Il Labirinto. Woman in Gold della Eagle, invece, è partito con 432.090euro, mentre Lo Stagista Inaspettato ha debuttato con 824.808euro. Se Padri e Figlie di Gabriele Muccino è arrivato ai 2.937.688euro totali, Everest 3D ha toccato quota 4.533.940euro, con Black Mass arrivato ai 2 milioni e Poli Opposti al milione e mezzo. Fine settimana assai ricco il prossimo grazie agli arrivi di Crimson Peak, Game Therapy, The Walk 3D, Dheepan - Una nuova vita, Dark Places - Nei luoghi oscuri, Viva la Sposa, The Wolfpack e Io che amo solo te.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ellen Page: fare coming-out mi ha avvantaggiata da cinecittà news

Post n°12670 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

Andrea Guglielmino18/10/2015
Ellen Page torna dopo 10 anni alla Festa di Roma dopo essere stata protagonista della seconda edizione con Juno, dove interpretava una dodicenne rimasta incidentalmente incinta del suo migliore amico. Oggi, maturata e accettata definitivamente la propria omosessualità, torna non solo come interprete ma anche come produttrice in Freeheld di Peter Sollett, in uscita con Videa il 5 novembre, vera storia di un’investigatrice gay che cerca di ottenere i diritti civili per poter assistere la sua compagna (Julianne Moore) malata di cancro.   

Nel cast anche Michael Shannon e Steve Carell. Per prepararsi alla parte Page ha incontrato la vera protagonista della storia, Stacie Andree, di cui dice: “E’ una persona straordinaria ed è stata fondamentale per tutti noi, me, il regista, lo sceneggiatore. Ho letto molto di lei e guardato molte volte un documentario che la riguardava ma starle vicino vale molto di più di tutto questo. Laurel Hester e Stacie sono un’ispirazione, hanno fatto una cosa cruciale, spostando l’opinione di un intero paese e accompagnandolo fino alla recente decisione della Corte Suprema che ha riconosciuto l’importanza dei matrimoni gay. E spero che partecipare a questo film dia anche a me l’opportunità di essere un riferimento per la comunità GLBT e soprattutto per i più giovani. Devo dire che uscire allo scoperto per me ha rappresentato un vantaggio. La mia carriera è stata molto più danneggiata negli anni in cui mi sono nascosta, perché stare nascosto non ti permette di crescere. E’ stato difficile recitare sapendo che tutto quello che si vede nel film è accaduto a persone reali, e che Stacie ha dovuto veder morire l’amore della sua vita. Ma Julianne è un’attrice umanamente molto generosa quindi abbiamo sviluppato una reale partnership e amicizia in maniera molto naturale. Eravamo in contatto molto intimamente, ci siamo toccate e accarezzate e interagito con facilità, siamo state fortunate ad avere questa intesa”. 

Steve Carell interpreta l’attivista Steven Goldstein, e aggiunge un tocco ironico a un impianto drammatico: “E’ un attore straordinario – dice il regista – e non ha avuto molto bisogno di supporto. C’è da dire che Goldstein ha molto apprezzato la sua interpretazione e anzi voleva che il suo personaggio fosse ancora più provocatorio e sopra le righe. Se lo poteva permettere perché non era un protagonista, era in fondo la storia di Lauren e Stacie”. 

“Infatti – continua Page – è una storia d’amore ma anche la storia di una comunità e sul percorso che si deve dare per raggiungere l’uguaglianza sociale. Per Stacie, che è una poliziotta, il punto è sempre stato questo. Uguaglianza. Per Steven la meta era il matrimonio gay. All’interno di questi movimenti ci sono sempre varie opinioni e aspetti diversi che si possono analizzare. Il mutamento è inevitabile, tutti dovranno rendersi conto che l’intolleranza incide negativamente sulla società. Essere gay e innamorarmi delle donne per me è la vita, è normale. Sono piena di ottimismo ed empatia, quindi posso capire anche quelli che non comprendono questo nostro modo di amarsi. Quello che non capisco e mi lascia sconcertata è perché queste persone non vogliano che gli omosessuali abbiano gli stessi diritti degli etero. Ancora in 31 Stati, in Usa, possono toglierti il lavoro o la casa se fai parte della comunità GLBT. Spero di poter tornare ancora sul tema come attrice o produttrice, non solo storie di diritti, anche semplici storie d’amore o di vita, riguardanti le persone gay”.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L’amico Confalonieri, l’acquisto del Milan, Bush il cowboy, ecc,... da alan friedman

Post n°12669 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da Ladridicinema
 

L’amico Confalonieri, l’acquisto del Milan, Bush il cowboy, Saddam e Gheddafi. Un assaggio di My Way: BERLUSCONI si racconta a FRIEDMAN

Screen Shot 2015-10-17 at 1.24.06 PM

In esclusiva per i lettori di alanfriedman.it alcuni brani tratti dal mio libro My Way: BERLUSCONI si racconta a FRIEDMAN, pubblicato da Rizzoli.

FEDELE CONFALONIERI, L’AMICO DI UNA VITA – Berlusconi ricorda il primo incontro con Confalonieri alla messa della scuola. «Io suonavo l’organo e dirigevo i ragazzi del coro. Poi è arrivato Fedele e fu chiaro fin dal principio che lui con l’organo ci sapeva fare più di me. Studiava già al conservatorio. Così fui lieto di lasciargli il posto». Da parte sua, Confalonieri descrive l’amico come un intrattenitore nato. «Era già uno che aveva le caratteristiche per piacere agli altri: faceva l’attore nelle commedie scolastiche, scriveva per il giornale della scuola… (…) Ma penso che sia stata la musica ad attirarci l’uno verso l’altro. Già al liceo improvvisavamo insieme. Io suonavo l’organo o il piano, e lui cantava. Si vedeva che aveva la vocazione dell’entertainer».

(Brano tratto dal capitolo 1 “Seduttore nato”)

L’ACQUISTO DEL MILAN – Il momento cruciale fu alla fine del 1985, tra Natale e Capodanno. «Eravamo insieme nella casa di Berlusconi a St. Moritz» racconta Galliani. «Era la casa appartenuta allo Scià di Persia, e fu lì che Berlusconi prese la decisione. Io glielo sconsigliavo, perché sapevo quali spese comporta la proprietà di un club. Così gli dissi che era una bellissima idea ma gli sarebbe costata un mare di soldi. Berlusconi non mi rispose. Prendemmo il jet privato da St. Moritz a Milano, solo noi tre, io, lui e Confalonieri, e lui restò in silenzio tutto il tempo. Poi, mentre stavamo per atterrare all’aeroporto di Linate, dopo quaranta o cinquanta minuti di volo durante i quali non aveva aperto bocca, Berlusconi si mise a parlare. Per tutto il volo aveva ripensato al mio consiglio di stare molto attento, o magari all’entusiasmo del suo amico di gioventù Fedele Confalonieri, che a quel punto era a favore dell’acquisto, e proprio mentre stavamo atterrando, quando l’aereo ancora stava rullando sulla pista, Berlusconi ci annunciò la sua decisione: “Andiamo a prendere il Milan”».

(Brano tratto dal capitolo 4 “Il diavolo in corpo: il Milan dei sogni”)

L’AMICIZIA CON BUSH – «Bush entra, con quella tipica andatura da cowboy texano, in un salone dove i leader europei presenti, in larga maggioranza, non lo amano proprio» ricorda Valentino Valentini, il collaboratore più stretto di Berlusconi per le relazioni internazionali. «Entra e vede Berlusconi che gli sorride: è una delle poche persone lì dentro davvero felice di vederlo. Bush grida: “Ehi Silvio! Silvio Berlusconi!”. E comincia a farsi largo per raggiungerlo. Da come parlavano e scherzavano durante l’aperitivo, si capiva benissimo che si erano piaciuti a prima vista. E poi a cena Bush scopre che Berlusconi è l’unico leader in tutto il vertice disposto a sostenere la posizione americana, l’unico primo ministro europeo disposto a proclamare ad alta voce il suo supporto a Washington. Insomma, Bush sembrava molto felice di aver conosciuto Berlusconi. Dopo tutto, Berlusconi è filoamericano. È un campione dell’economia di mercato. È un alleato naturale. Per forza si sono subito piaciuti». Berlusconi ricorda di essere rimasto colpito soprattutto dal modo di parlare, così diretto, del nuovo presidente americano.
«Non ci sono molti politici come lui» dice sorridendo con nostalgia. «Ciò che mi è piaciuto più di tutto, in Bush, è che il suo “sì” significava sì e il “no” no, proprio come succede con me. Quindi avevamo molto in comune». Che la politica estera di Berlusconi fosse costruita sulle relazioni personali – valeva per Bush e sarebbe successo lo stesso con Putin – non è certo sorprendente.

(Brano tratto dal capitolo 6 “America primo amore”)

SADDAM E GHEDDAFI – «Io ero molto preoccupato» ricorda Berlusconi. «Ero preoccupato e volevo provare a far cambiare idea a Bush. Stavo cercando un’alternativa all’invasione dell’Iraq. Pensavo a un Paese in cui Saddam potesse andare in esilio, una via d’uscita per evitare la guerra. Così contattai Gheddafi e discutemmo della possibilità che la Libia accogliesse Saddam. Ne parlammo una mezza dozzina di volte, tra la fine del 2002 e l’inizio del 2003. Ed ero riuscito quasi a convincerlo ad accettare Saddam».
Berlusconi doveva essere ricevuto alla Casa Bianca il 30 gennaio. Nelle settimane che precedettero la visita si impegnò in una frenetica attività di diplomazia telefonica. «Fu un periodo pazzesco e Berlusconi parlò più volte con Gheddafi» ricorda uno dei suoi più stretti collaboratori. «Bush era disposto ad accettare la soluzione dell’esilio a patto che garantisse un vero cambio di regime in Iraq, ma non credeva che ce l’avremmo fatta. E Gheddafi era un uomo incontrollabile, imprevedibile. Telefonava a Berlusconi nel cuore della notte e gli promettevamo di richiamarlo subito mentre andavamo a recuperare in fretta e furia un interprete. Era davvero pazzesco, stressante».

(Brano tratto dal capitolo 6 “America primo amore”)

- See more at: http://www.alanfriedman.it/lamico-confalonieri-lacquisto-del-milan-bush-il-cowboy-saddam-e-gheddafi-un-assaggio-di-my-way/#sthash.LDUPMceh.dpuf

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963