Creato da: Ladridicinema il 15/05/2007
Blog di cinema, cultura e comunicazione

sito   

 

Monicelli, senza cultura in Italia...

 
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30      
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

tutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata.
Ladridicinema

 
 

Ultimi commenti

Contatta l'autore

Nickname: Ladridicinema
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 40
Prov: RM
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

FILM PREFERITI

Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere

 

Ultime visite al Blog

vento_acquaalex.18trancoacer.250AVV_PORFIRIORUBIROSATEMPESTA_NELLA_MENTESense.8cassetta2surfinia60monellaccio19iltuocognatino1mario_fiyprefazione09LiledeLumiLMiele.Speziato0Ladridicinema
 

Tag

 
 

classifica 

 

Messaggi del 10/04/2015

 

Morte accidentale di un anarchico

Post n°12285 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 
Tag: libri, news




Descrizione

"Come ci è venuto in mente di allestite uno spettacolo legato al tema della strage di Stato? Anche in questo caso siamo stati spinti da una situazione di necessità. Durante la primavera del '70 gran parte del pubblico che assisteva ai nostri spettacoli... ci sollecitava a scrivere un intero testo sulla strage alla Banca dell'Agricoltura di Milano e sull'assassinio di Pinelli, che ne discutesse le cause e le conseguenze politiche. La ragione di questa richiesta era costituita dal pauroso vuoto d'informazione attorno al problema. Passato lo shock iniziale, la stampa taceva... Si aspettava che "luce venisse fatta". Aspettare, purché non si facesse caciara..." (Dario Fo e Franca Rame)


 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Uno anzi due

Post n°12284 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

In piedi sul parapetto di Ponte Milvio, Maurizio (Maurizio Battista) minaccia di farla finita. Al pubblico di passanti assiepatosi intorno all'aspirante suicida, racconta il tragicomico percorso che l'ha portato sin lì...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Se Dio vuole

Post n°12283 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Tommaso è uno stimato cardiochirurgo, anche se il suo rapporto con il "cuore" si limita alla sala operatoria. Una vita fa ha conosciuto sua moglie Carla, affascinante e "pasionaria", oggi sfiorita come gli ideali in cui credeva. Tommaso e Carla hanno due figli; la più grande Bianca non ha interessi, non ha idee, non ha passioni: una simpatica mentecatta. Andrea invece è un ragazzo brillante, iscritto a Medicina, pronto a seguire le orme del padre, con suo grande orgoglio. Ultimamente Andrea però sembra cambiato: è spesso chiuso nella sua stanza e la sera esce senza dire a nessuno dove va. Il dubbio si insinua strisciante: Andrea è gay! Chiunque sarebbe entrato in crisi, ma non Tommaso. Lui detesta ogni forma di discriminazione: siamo tutti uguali. E il giorno del "coming out" arriva... Andrea raduna la sua famiglia, prende il coraggio a quattro mani e finalmente si apre: "ho incontrato una persona che ha cambiato la mia vita e quella persona si chiama Gesù. Per questo ho deciso di diventare sacerdote!" Per Tommaso, ateo convinto, un figlio prete è una mazzata terribile. Mentre finge di dargli appoggio totale decide di capirci di più e inizia a seguirlo di nascosto. Arriva così a Don Pietro, un sacerdote davvero "sui generis"...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Qualcosa di noi

Post n°12282 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Un gruppo di allievi di una scuola di scrittura di Bologna, "Bottega Finzioni", una signora di quarantasei anni che fa la prostituta da undici, Jana, si incontrano in un borgo sulle colline di Sasso Marconi, in una casa che fu teatro d'incontri d'amore a pagamento. Il corpo, azienda di Jana, e il denaro sono gli elementi da cui parte il racconto. Gli allievi sono dodici, sui trent'anni più o meno, in cerca di ispirazione, lavoro, certezze. Jana, con la sua presenza maliziosa e rassicurante, rimuove le timidezze come un cavatappi. L'incontro mette in gioco e in comune diversi nodi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La dolce arte di esistere

Post n°12281 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Il film racconta la storia d'amore tra Massimo e Roberta, i due protagonisti, che soffrono entrambi di invisibilità psicosomatica. Roberta, scompare se nessuno le dà attenzione, e Massimo, ragazzo ansioso che, al contrario, scompare se sente attenzione su di sé. Una storia interessante, affrontata in chiave parodistica, che invoca una profonda riflessione su come giovani d'oggi possano reagire di fronte alle difficoltà della società moderna.

  • FOTOGRAFIALuca Coassin
  • MONTAGGIOErika Manoni
  • PRODUZIONE: Adagio Film
  • DISTRIBUZIONE: Adagio Film
  • PAESE: Italia
  • DURATA96 Min

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il padre

Post n°12280 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Mardin, 1915. Una notte la polizia turca fa irruzione nelle case armene e porta via tutti gli uomini della città, incluso il giovane fabbro Nazaret Manoogian, che viene così separato dalla famiglia. Anni dopo, sopravvissuto all'orrore del genocidio, Nazaret viene a sapere che le sue due figlie sono ancora vive. L'uomo decide così di ritrovarle e si mette sulle loro tracce. La ricerca lo porterà dai deserti della Mesopotamia e l'Avana alle desolate praterie del North Dakota. In questa odissea, l'uomo incontrerà molte persone diverse: figure angeliche e generose, ma anche incarnazioni demoniache.

NOTE:

Presentato in concorso al Festival di Venezia 2014.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ci devo pensare

Post n°12279 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

Davide (Francesco Albanese) è un giovane napoletano, poco più che trentenne, che lavora come precario in un mobilificio ed è fidanzato con Alessia (Barbara Tabita). Quando lei lo lascia e lo sbatte fuori di casa, la sua vita cambia per sempre. Trovatosi in mezzo a una strada, Davide, insieme al gruppo dei suoi improbabili amici troverà una soluzione abitativa molto originale che gli darà anche un'idea per un nuovo business.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ameluk

Post n°12278 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Poster

E' Venerdì Santo. A Mariotto, un minuscolo paese della Puglia, tutto è pronto per la Via Crucis, ma l'interprete di Gesù, il parrucchiere Michele, si siede per sbaglio sulla corona di spine. E' l'inizio del calvario. Il tecnico delle luci, Jusef, detto Ameluk, è mandato inconsapevolmente allo sbaraglio dall'amico parroco per sostituirlo nel ruolo di Cristo, ma è un musulmano. La notizia desta scalpore e fa il giro del mondo e l'opinione pubblica del piccolo paese pugliese si spacca in due. Personaggi e momenti a volte esilaranti, calati in un'atmosfera variopinta, fanno da sfondo alle disavventure del povero Ameluk, che tra un colpo di scena e l'altro cercherà, a suo modo, di riportare la pace nel paese.

  • FOTOGRAFIAMarcello Montarsi
  • MONTAGGIOLuciana Pandolfelli
  • PRODUZIONE: Rm Consulting
  • DISTRIBUZIONE: Flavia Entertainment in collaborazione con Draka Distribution
  • PAESE: Italia
  • DURATA98 Min

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Bastardi in divisa

Post n°12277 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

 
Locandina Bastardi in divisa

Per Ryan e Justin è un momento di svolta nella vita: passata la soglia dei trent'anni, dopo una serie di piccoli e grandi fallimenti, è giunto il momento di decidere se rimanere a Los Angeles nella speranza di sfondare o tornare in Ohio e ammettere la propria sconfitta personale. L'ennesima umiliazione durante una rimpatriata con gli ex-compagni di college si trasforma per la coppia in un'idea di riscatto: fingere di essere agenti di polizia per guadagnare il rispetto e la popolarità fin qui mai raggiunta. Un gioco che Ryan comincia a prendere maledettamente sul serio, fino a entrare in collisione con il racket di un criminale efferato, lo psicotico Mossi.
Protrarre una gag per l'intera durata di un film può sembrare una prospettiva tutt'altro che allettante. Ma il fatto sorprendente diBastardi in divisa è la sua capacità di reggere, benché a un ritmo spesso blando, fino alla fine, senza che le crepe nel ritmo generale dell'opera abbiano definitivamente la meglio. Le pretese di Luke Greenfield sono basse e tali devono essere anche le aspettative: la vis comica del buddy movie è ampiamente sfruttata (ad esempio, e molto recentemente, da Quentin Dupieux conWrong Cops) e i limiti autoimposti del politicamente corretto si fanno sentire, ma è innegabile ed encomiabile lo sforzo del duo di protagonisti di riportare a pagine auree della comicità a stelle e strisce, dalle parti di Eddie Murphy e Dan Aykroyd
Senza riuscirci, ma quantomeno provandoci, in un tacito accordo con il pubblico, a cui è garantita quella fetta minima di risate spensierate, garantite da uno Wayans jr. in forma, specie nella fisicità di alcune sequenze (il travestimento da killer e i tragicomici tentativi di arresto, oltre al consueto repertorio sul suo lato più femminile con corredo di gag sugli stereotipi gay). La coppia, prelevata di peso dalla serie Tv New Girl, si avvale di una chimica collaudata, che riesce a rimediare qualche sorriso anche quando si aprono voragini nella brillantezza dello script. 
L'intento semi-nascosto di emulare le gesta della premiata ditta Seth Rogen/Jonah Hill si ferma a metà strada, ma è significativa la ripresa - ancora una volta, dopo Facciamola finita - delle hit dei Backstreet Boys, emblema del trash pop anni Novanta. Una rivalutazione strisciante che dice molto, dentro e fuori daBastarsi in divisa, sull'eredità, difficile da rimpiazzare persino nei suoi lati apparentemente più deteriori, di un decennio fondamentale quanto "ingombrante".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Inception

Post n°12276 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Locandina Inception

Dom Cobb possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Viene contattato da Saito, un potentissimo industriale di origine giapponese, il quale gli chiede di tentare l'operazione opposta. Non deve prelevare pensieri celati ma inserire un'idea che si radichi nella mente di una persona. Costui è Robert Fischer Jr. il quale, alla morte dell'anziano e dittatoriale genitore, dovrà convincersi che l'unica cosa che può fare è distruggere l'impero ereditato. Saito avrà allora campo libero. In cambio offrirà a Cobb la possibilità di rientrare negli Stati Uniti dove è ricercato per omicidio. Cobb accetta e si fa affiancare da un team di cui entra a far parte la giovane Ariane, architetto abilissimo nella costruzione di spazi virtuali.
In principio era Calderon de la Barca con il suo "La vita è un sogno". Ma in principio era anche Memento che, visto alla luce diInception può essere riletto come un banco di prova per quell'illusionista ad alto livello (vi dice niente The Prestige?) che risponde al nome di Christopher Nolan. Se, come molti dei film scritti e riscritti per troppo tempo, anche questo rischia a tratti il cerebralismo autoreferenziale, è però indubbio che il triplice salto mortale (tre sono i livelli da esplorare nell'inconscio onirico di Fischer) è perfettamente riuscito. 
Nolan affronta le dinamiche della psiche nello stato di sonno con la competenza di un esploratore dotato di mappe sconosciute ai più ma anche con la consapevolezza di chi è altrettanto a conoscenza delle alchimie più segrete della macchina-cinema i cui elementi sa distillare con sapienza, cercando anche di evitare il più possibile il ricorso agli effetti speciali. Perché Inception è al contempo una detection, una riflessione sul funzionamento della psiche, un melodramma, un film d'azione. Il tutto inserito nell'ambigua cornice di quella incapacità di distinguere tra apparenza e realtà che è propria di ogni essere umano quando, nel sonno, crea mondi tanto inesistenti quanto assolutamente 'reali'. Nolan si concede anche ammiccamenti mitologici (Arianna) e cinefili (ad esempio scegliere "Je ne regrette rien" come canzone in un film che vede presente Marion Cotillard non dev'essere stato propriamente casuale) ma lo fa senza esagerare. 
Ci permettiamo di dare qualche consiglio: 1) Non fatevi raccontare (e non raccontate dopo la visione) nulla dello sviluppo delle vicende. Non capireste e/o non riuscireste a spiegare togliendo comunque il gusto della sorpresa. Un sogno raccontato in anticipo si trasforma in un incubo. 2) Diffidate dalle imitazioni che, quasi inevitabilmente, seguiranno. 3) Se amate le trame lineari andate a sognare altrove.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Un natale stupefacente

Post n°12275 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

 
Locandina Un Natale stupefacente

Matteo ha 9 anni e i suoi genitori, per un equivoco, sono stati appena arrestati dai Carabinieri, l'accusa è detenzione e spaccio di Marijuana. Per non fargli scoprire nulla e passare un Natale tranquillo i suoi due zii mettono da parte le loro vite turbolente e decidono di dedicarsi a lui, almeno fino a che non si risolverà il disguido legale. Si crea così un Natale in campagna con una strana famiglia allargata: uno zio è un single che non ha intenzione di legarsi troppo alla nuova fidanzata che porta con sè (anche se forse per la prima volta sente qualcosa), l'alt ro è stato mollato dalla moglie e la coinvolge per riconquistarla nonostante lei abbia già accanto un nuovo compagno più rude. Agli inganni per far credere a Matteo che i genitori sono in vacanza si sovrappongono così quelli per far tornare con la moglie lo zio separato e sistemare quello single.
Dopo 3 anni di prove e sperimentazioni il film di Natale prodotto da Aurelio De Laurentiis è definitivamente passato dal genere comico alla commedia, ovvero è passato da modelli esagerati e carnevaleschi a commedia ripulita. A non cambiare è invece la realizzazione rapida e poco curata come la ricercata banalità delle situazioni. Le medesime componenti che rendevano quei film comici poco divertenti, sono infatti le stesse che rendono questa commedia poco sofisticata.
Prendendo in prestito volti e nomi dai film più anonimi ma di successo degli ultimi anni e mettendo Lillo e Greg a tirare il gruppo, Un Natale stupefacente non vuole proporre nulla di diverso, anzi vuole essere molto simile alla concorrenza che vediamo tutto l'anno. La commedia vive di piccoli momenti e intuizioni degli attori anche se l'impressione è di vedere un nuovo vestito sullo stesso film nelle sale da 30 anni.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

I Signori della Green Economy

Post n°12274 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

www.emi.itNeocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali di resistenza

Autore: Di Sisto MonicaZoratti Alberto 
Introduzione di: Maurizio Landini 
Prefazione di: Maurizio Gubbiotti 
Anno: 2013 
Pagine: 176 
Formato: 14 x 21 

Prezzo: 13,50€

 

Collana: Cittadini sul Pianeta

  • ISBN: 978-88-307-2097-8
  •  
  • Lingua: italiano
  •  
  • Disponibilità: Subito disponibile
  •  
  • Argomenti: EconomiaBeni comuni

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Nelle mani dei mercati Perché il TTIP va fermato

Post n°12273 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

Nelle mani dei mercatiPerché il TTIP va fermato

Autore: Bersani MarcoDi Sisto MonicaZoratti Alberto 
Postfazione di: Ugo Biggeri 
Anno: 2015 
Pagine: 96 
Formato: 14 x 21 
Data di pubblicazione: April 2, 2015 

Prezzo: 9,00€ 10,00€

Collana: Cittadini sul Pianeta

  • ISBN: 978-88-307-2266-8
  •  
  • Lingua: italiano
  •  
  • Disponibilità: Subito disponibile
  •  
  • Argomenti: EconomiaBeni comuni
http://www.emi.it/

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La stampa italiana adotta i principi di Goebbels per la propaganda anti-Putin

Post n°12272 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

da http://veritanwo.altervista.org/la-stampa-italiana-adotta-i-principi-di-goebbels-per-la-propaganda-anti-putin/

Precipitare il 21esimo secolo nella guerra fredda del 20esimo: l’Occidente ci si mette d’impegno per caricare questa terribile eredità sulle spalle dei suoi figli.

Un fardello ingombrante, quello del deterioramento delle relazioni diplomatiche post crisi ucraina, che si aggiunge a quello della progressiva cancellazione delle certezze valoriali che sono state per secoli il collante civile sia in Europa che negli Stati Uniti: la famiglia, il credo cristiano, i valori civici in tutte le loro forme e accezioni.

putin-37-702x336Siamo scioccati dalla serenità con cui un piccolo gruppo di leader del Vecchio e del Nuovo Continente, ben protetti e ben retribuiti da lobby e “poteri forti”,  stia devastando le conquiste sociali che negli anni i cittadini hanno ottenuto,  spesso a prezzo del proprio sangue. Ed è ancora più aberrante vedere come costoro diano voce alle proprie tesi attraverso una campagna mediatica contro la Russia e contro il suo presidente, Vladimir Putin: una campagna fatta di menzogna e di disinformazione, nella quale è impossibile non scorgere l’utilizzo dei principi fissati da Herr Goebbels per una buona propaganda degna del terzo Reich. Qualche esempio: l’iper-semplificazione e l’appiattimento dell’immagine del nemico pubblico, l’esagerazione, il travisamento, la diffusione e la ripetizione di notizie parziali o falsate, la presunta unanimità delle condanne, la volgarizzazione.

Non possono essere lette diversamente le notizie che i media dell’Occidente avanzato e democratico impongono all’opinione pubblica: in tutte l’unico bersaglio è la Russia, e preferibilmente la persona di Putin. Pensiamo al teatrino montato di recente sul silenzio del leader russo che durava da alcuni giorni; secondo autorevoli testate italiane poteva essere già stato destituito o tolto di mezzo grazie a un golpe bianco: ma la farsa si è rivelata in meno di 24 ore, salvo poi non smentire quelle tesi balzane. Riflettiamo sugli pseudo-dossier di provenienza americana, che sempre più spesso vengono diffusi dai quotidiani nazionali senza alcuna indagine sull’autorevolezza della fonte: inquietante quel fantomatico studio sulla salute di Putin, effettuato da un think tank vicino al Pentagono, che affermava come il Presidente russo soffrisse di disturbi autistici e che le sue azioni fossero perciò quelle di un individuo “alienato”.

imagesD’altra parte, comprendiamo bene quanto sia importante per certi “club” dell’Occidente delegittimare la figura di uno dei leader più amati dai cittadini europei. Parlarne male, sempre e comunque, è questo il dogma di un quotidiano come La Stampa: gli editoriali di Anna Zafesova sono colmi di acredine verso l’attuale governo russo. Una matita rotta o una battuta a un convegno diventano motivi serissimi per raccontare di un leader in caduta libera, possibilmente omofobo e guerrafondaio. Tutto ciò viene dato in pasto al pubblico italiano da un giornale che si presenta come moderno e indipendente, ma che risponde a interessi economici e politici talmente noti da non aver bisogno di essere citati.

Che fine ha fatto quel Quarto Potere che un tempo aveva capacità di critica e di ricerca della verità? Quello, ad esempio, che inchiodò l’allora Presidente degli Stati Uniti nel caso Watergate? Purtroppo oggi all’inchiesta si preferisce la velina, e alla verità si preferisce il verosimile. L’agenzia stampa Adnkronos ha battuto nelle scorse settimane una notizia peculiare: L’Ucraina ha creato un “Esercito di Internet” e cerca volontari per portare avanti una battaglia online contro la Russia. Il ministero per le Politiche dell’Informazione di Kiev ha aperto una pagina Internet e ha fatto sapere che gli interessati alla cyberguerra riceveranno tramite posta elettronica i compiti da realizzare. Ci si aspetterebbe quindi che ogni comunicato del Governo ucraino venga posto sotto la lente d’ingrandimento, per scoprirvi quale sia la quantità di propaganda di Stato insita nelle notizie diffuse: invece in Italia i giornali lo prendono per buono e lo diffondono, magari caricando gli aspetti russofobi. Questo si può definire giornalismo?

Ma nonostante le prese in giro, Putin riscuote simpatie sempre maggiori tra i cittadini europei, che ammirano proprio ciò che viene stigmatizzato dalla stampa nostrana  (naturalmente da quella più “libera” e “seria”): il suo essere “uomo forte”, la sua difesa dei valori nazionali, il suo non piegarsi alle richieste di un’Europa appiattita sugli umori obamiani. Ormai molti europei sono convinti che l’attuale escalation di tensione sia frutto di una provocazione USA, e che l’UE debba avere un ruolo terzo nel conflitto ucraino, invece di accodarsi a quelle stelle e strisce che con le primavere arabe hanno contribuito alla destabilizzazione di un’area delicatissima.

FONTE: it.sputniknews.com

VIA: Morasta.it

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

"Gomorra - La serie", si riparte: il primo ciak il 14 aprile da la repubblica

Post n°12271 pubblicato il 10 Aprile 2015 da Ladridicinema
 
Tag: news, novità, tv

Aggiornato il 09 aprile 2015

La serie italiana più amata e venduta nel mondo tornerà con la seconda serie probabilmente nel 2016. A giorni si comincerà a girare in Germania

L'unica cosa certa, per ora, è che due dei personaggi più amati, il Don Savastano interpretato da Fortunato Cerlino e il Ciro impersonato da Marco D'Amore, saranno ancora gli indiscussi protagonisti. E che il primo ciak sarà il 14 aprile non in terra italiana ma in Germania. Il resto è top secret, anzi, come direbbero i protagonisti diGomorra - La serie, "aumm aumm". I nomi degli altri attori che saranno impegnati a girare le nuove puntate non sono stati rivelati, ma i fan (ormai di mezzo mondo, vista la fortuna che la serie ha avuto all'estero) sono in trepidante attesa di sapere quale sarà la vendetta di Mr. Savastano contro l'infame Ciro.

A gennaio cominceranno le riprese del film che racconta la vicenda Eternit a Casale Monferrato. Protagonista e produttore di "Un posto sicuro" è Marco D’Amore, il Ciro della serie tv "Gomorra", che interpreta Luca, un trentenne il cui padre si ammala di cancro causato da esposizione ad amianto. Il regista Francesco Ghiaccio e D’Amore sono già da tre mesi a Casale Monferrato dove hanno seguito la sentenza della Cassazione / LEGGI L'ARTICOLOintervista di Rosita Fattore riprese di Livia Crisafimontaggio di Elena RosielloRNews, il tg quotidiano di Repubblica Tv, è in onda ogni giorno alle 13.45 su Repubblica.it e su laEffe, canale 50 del digitale terrestre . Alle 19.45 su laEffe va in onda "RNews: Le firme, Le storie", con le analisi e gli avvenimenti più interessanti della giornata


Intanto, la gloria per Cerlino e D'Amore è arrivata anche su altri set: Marco D'Amore, prima di tornare a Gomorra, è stato impegnato in Alaska, per la regia di Claudio Cupellini, uno dei registi, insieme a Stefano Sollima e Francesca Comencini, degli episodi di Gomorra - La serie e nel film da lui co-prodotto Un posto sicuro, di Francesco Ghiaccio.

Fortunato Cerlino racconta come è stato ingaggiato dagli americani per la produzione tv "Hannibal". L'attore che nella serie tv "Gomorra" incarnava il boss Savastano, sul set di Toronto interpeta un detective idealista. Il suo cuore resta per la fiction italiana, ma recitare in Italia - spiega - è sempre più difficileintervista di Arianna Finosmontaggio Giulio La MonicaRNews, il tg quotidiano di Repubblica Tv, è in onda ogni giorno alle 13.45 su Repubblica.it e su laEffe, canale 50 del digitale terrestre . Alle 19.45 su laEffe va in onda "RNews: Le firme, Le storie", con le analisi e gli avvenimenti più interessanti della giornata


Fortunato Cerlino si è invece trasformato nell'ispettore Pazzi nella truculenta serie statunitense prodotta da NBC, Hannibal, mentre sul grande schermo lo vedremo neIl ministro di Giorgio Amato e ne Il vuoto di Raffaele Verzillo.

 


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963