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Monicelli, senza cultura in Italia...
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Messaggi di Marzo 2018
Post n°14375 pubblicato il 28 Marzo 2018 da Ladridicinema
- DATA USCITA: 26/03/2018
- GENERE: Commedia, Drammatico
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2017
- REGIA: Giorgio Amato
- CAST: Carlo Caprioli, Anna Maria De Luca, Giulia Gualano
Ready Player One Ready Player One - DATA USCITA: 28/03/2018
- GENERE: Azione, Thriller, Fantascienza
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2018
- REGIA: Steven Spielberg
- CAST: Tye Sheridan, Olivia Cooke, Simon Pegg
- DATA USCITA: 29/03/2018
- GENERE: Commedia
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2018
- REGIA: Antonio Albanese
- CAST: Antonio Albanese, Alex Fondja, Aude Legastelois
Era giovane e aveva gli occhi chiari Era giovane e aveva gli occhi chiari - DATA USCITA: 29/03/2018
- GENERE: Sentimentale
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2017
- REGIA: Giovanni Mazzitelli
- CAST: Mario di Fonzo, Iole Casalini, Orazio Cerino
- DATA USCITA: 29/03/2018
- GENERE: Commedia
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2018
- REGIA: Alessandro Aronadio
- CAST: Edoardo Leo, Margherita Buy, Giuseppe Battiston
L'ultimo viaggio Leanders letzte Reise - DATA USCITA: 29/03/2018
- GENERE: Drammatico, Sentimentale, Guerra
- NAZIONALITA': Germania
- ANNO: 2017
- REGIA: Nick Baker-Monteys
- CAST: Jürgen Prochnow, Petra Schmidt-Schaller, Suzanne Von Borsody
Molly Monster Molly Monster the Movie - DATA USCITA: 29/03/2018
- GENERE: Animazione, Avventura, Family
- NAZIONALITA': Svizzera, Germania, Svezia
- ANNO: 2016
- REGIA: Matthias Bruhn, Michael Ekbladh
Nelle Pieghe del Tempo A Wrinkle in Time - DATA USCITA: 29/03/2018
- GENERE: Avventura, Family, Fantasy, Fantascienza
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2018
- REGIA: Ava DuVernay
- CAST: Chris Pine, Reese Witherspoon, Storm Reid
Post n°14374 pubblicato il 28 Marzo 2018 da Ladridicinema
La domenica ribalta completamente i dati del resto della settimana e, come avevamo previsto, vede passare in testa Una festa esagerata e Peter Rabbit (guarda la video recensione), mentre sul computo totale del weekend a spuntarla è Pacific Rim - La rivolta, unico film a superare il milione di euro, davanti a Il sole a mezzanotte con 995mila euro. Sul podio generale, grazie all'exploit domenicale, salgono, appunto, anche Una festa esagerata e Peter Rabbit, che chiudono il loro primo weekend rispettivamente con 847mila e 736mila euro. Metti la nonna in freezer (guarda la video recensione) è quinto, seguito dall'ex leader Tomb Raider (guarda la video recensione), Hostiles - Ostili (guarda la video recensione), Maria Maddalena e La forma dell'acqua (guarda la video recensione), arrivato a 8,5 milioni circa, e Red Sparrow (guarda la video recensione). I film prepasquali non riescono a generare incassi particolarmente alti e la settimana termina con quasi il 20% in meno rispetto all'anno scorso e una perdita di oltre il 5% su base annua. Servono uscite forti per recuperare. Nessun cambiamento ovviamente nella classifica generale di stagione, che vede presenti, per ora, solo due film italiani: Come un gatto in tangenziale e A casa tutti bene (guarda la video recensione), entrambi sotto i 10 milioni di euro. Difficile che La forma dell'acqua riesca a raggiungere la decima posizione, Muccino può stare tranquillo per ora (la perderà quasi sicuramente a favore di Avengers: Infinity War). Questa settimana le due uscite "forti" pasquali saranno Ready Player One e Nelle pieghe del tempo, mentre tra i titoli italiani ci sono Io c'è con la Buy e Contromano con Albanese che potrebbero far bene. Da segnalare anche l'arrivo in sala di Tonya (guarda la video recensione) e degli animati Rabbit School - I guardiani dell'uovo d'oro e Molly Monster.
Post n°14373 pubblicato il 26 Marzo 2018 da Ladridicinema
Questa notte, se ne è andato Fabrizio Frizzi. Se ne è andato una brava persona, un grande professionista a cui tutti erano legati. Non è retorica o buonismo ipocrita che si usa quando una persona viene a mancare. Non per lui, non per Fabrizio. Non esiste una persona che possa dire male di lui, non esiste una persona che possa dire di essere stato trattato male da lui, che invece da mamma rai è stato trattato malissimo negli anni. Tutti gli volevano bene, ed oggi tutti ci svegliamo senza un amico, senza un fratello. Voglio ricordarlo con gli splendidi programmi della mia infanzia, quando la rai ancora faceva vedere una tv educatrice o che comunque intratteneva senza prendere in giro i telespettatori, senza insulti o senza alzare la voce, perchè come diceva Fabrizio, nella casa degli italiani si deve entrare in punta di piedi. E' proprio quel modo di vivere, quel rispetto quasi silenzioso, quel modo di condurre senza mai alzare la voce, senza insulti che ci mancherà. Luna Park, scommetiamo che?, i suoi telethon solo per citare qualcosa... e quella risata quando era in imbarazzo, che contagiava tutti. CIAO FABRIZIO, ci mancherai tanto!!!
Post n°14372 pubblicato il 26 Marzo 2018 da Ladridicinema
"Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano". Così la Rai commenta la notizia. "Non scompare solo un grande artista e uomo di spettacolo, con Fabrizio se ne va un caro amico, una persona che ci ha insegnato l'amore per il lavoro e per l'essere squadra, sempre attento e rispettoso verso il pubblico - si legge in una nota -. Se ne va l'uomo dei sorrisi e degli abbracci per tutti. L'interprete straordinario del coraggio e della voglia di vivere. E' impossibile in questo momento esprimere tutto quello che la scomparsa di Fabrizio suscita in ognuno di noi. Così la Rai tutta, con la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Mario Orfeo, può solo stringersi attorno a Carlotta e alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore". DA MAX GIUSTI A RUFFINI, SUI SOCIAL IL DOLORE PER LA SCOMPARSA (LEGGI) Il direttore generale della Rai Mario Orfeo, visibilmente commosso, poco dopo la notizia è giunto all'ospedale Sant'Andrea. Dopo una breve visita ha lasciato l'ospedale, senza voler dare dichiarazioni che, ha spiegato, aveva già affidato ad una nota ufficiale. Tra i commenti, il doloroso ricordo di Pippo Baudo. Il doppiaggio di Frizzi del cowboy 'Woody' in 'Toy Story' (daYouTube)
Post n°14371 pubblicato il 26 Marzo 2018 da Ladridicinema
Fabrizio Frizzi, conduttore gentile, uno dei volti più amati della tv italiana, è morto questa notte a Roma a 60 anni.
Frizzi ha esordito in Rai con la tv dei ragazzi con Il barattolo, una trasmissione andata in onda nel 1980. Da Scommettiamo che a Europa Europa, dal preserale Luna park alla maratona benefica Telethon, in 40 anni di carriera è diventato uno dei volti più popolari di RaiUno. Ha condotto per 15 anni Miss Italia (e proprio al concorso nel 2002 ha conosciuto la moglie, giornalista a Sky Tg24).
Grande appassionato di musica, fratello di Fabio il musicista autore di grandi colonne sonore, ha conquistato il pubblico giovane mettendosi in gioco come concorrente di Tale e quale show condotto da Carlo Conti, di cui era grande amico, con cui ha fatto la staffetta per L'eredità. Frizzi è stato anche doppiatore dei film d'animazione: la sua voce è indissolubilmente legata al cowboy di Toy Story.
Il suo stile di conduzione era ispirato a Corrado e la sua fama è tale da essersi meritato una citazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009, infatti, è stata pubblicata la storia «I Bassotti e gli insoliti ignoti», dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti-Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, versione topoliniana del Frizzi nazionale. Malgrado siano 73 i programmi condotti quello in cui il pubblico lo ricorderà sempre è Miss Italia: Fabrizio, infatti è stato il padrone di casa del concorso di bellezza per ben sedici edizioni, dal 1988 al 2002 e dal 2011 al 2012. Seppure la sua carriera sia indissolubilmente legata al piccolo schermo e, in particolare, al ruolo di conduttore, Frizzi negli anni si è distinto anche come doppiatore e, in qualche caso, come attore di fiction. Non solo, ha anche partecipato in qualità di concorrente in programmi di successo, come Ballando con le stelle. Ma nella carriera di Frizzi anche l'Arena di Verona nella Vedova Allegra nel ruolo del barone Mirko Zeta, con Cecilia Gasdia e Luca Canonici e la partecipazione di Andrea Bocelli. Romano, è stato sposato in precedenza con Rita Dalla Chiesa con cui è rimasto in ottimi rapporti al punto da condurre insieme anche la Posta del cuore. L'unico programma che manca nel palmares di Frizzi è il Festival di Sanremo.
Post n°14370 pubblicato il 26 Marzo 2018 da Ladridicinema
Fabrizio Frizzi, dalla tv dei ragazzi al prime time - LA CARRIERACarriera di 40 anni in Rai, volto pulito e amato dal pubblico Volto molto amato dal pubblico, Fabrizio Frizzi ha esordito in Rai con la tv dei ragazzi nella trasmissione a 20 anni con 'Il barattolo' nel 1980. Da 'Scommettiamo che' a 'Europa Europa', dal preserale 'Luna park' alla maratona benefica 'Telethon', è diventato uno dei volti più popolari e amati di RaiUno. Ha condotto per 15 anni Miss Italia (e proprio al concorso nel 2002 ha conosciuto la moglie, giornalista a Sky Tg24). Grande appassionato di musica, fratello di Fabio il musicista autore di grandi colonne sonore, ha conquistato il pubblico giovane mettendosi in gioco come concorrente di 'Tale e quale show' condotto da Carlo Conti, di cui era grande amico, con cui ha fatto la staffetta per L'eredità. Frizzi è stato anche doppiatore dei film d'animazione: la sua voce è indissolubilmente legata al cowboy di Toy Story. Il suo stile di conduzione era ispirato a Corrado e la sua fama è tale da essersi meritato una citazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009, infatti, è stata pubblicata la storia "I Bassotti e gli insoliti ignoti", dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti-Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, versione topoliniana del Frizzi nazionale. Malgrado siano 73 i programmi condotti quello in cui il pubblico lo ricorderà sempre è Miss Italia: Fabrizio, infatti è stato il padrone di casa del concorso di bellezza per ben sedici edizioni, dal 1988 al 2002 e dal 2011 al 2012. Seppure la sua carriera sia indissolubilmente legata al piccolo schermo e, in particolare, al ruolo di conduttore, Frizzi negli anni si è distinto anche come doppiatore e, in qualche caso, come attore di fiction. Non solo, ha anche partecipato in qualità di concorrente in programmi di successo, come 'Ballando con le stelle'. Ma nella carriera di Frizzi anche l'Arena di Verona nella Vedova Allegra nel ruolo del barone Mirko Zeta, con Cecilia Gasdia e Luca Canonici e la partecipazione di Andrea Bocelli. Romano, è stato sposato in precedenza con Rita Dalla Chiesa con cui è rimasto in ottimi rapporti al punto da condurre insieme anche la 'Posta del cuore'. L'unico programma che manca nel palmares di Frizzi è il Festival di Sanremo.
Post n°14369 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
Di seguito la lista di tutti i vincitori dei David di Donatello 2018: MIGLIOR FILM Ammore e malavita dei Manetti Bros. MIGLIOR REGIA Jonas Carpignano per A Ciambra MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE Nico, 1988 MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE Sicilian Ghost Story MIGLIOR PRODUTTORE Gatta Cenerentola MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA Jasmine Trinca per Fortunata MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA Renato Carpentieri per La tenerezza MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Claudia Gerini per Ammore e malavita MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Giuliano Montaldo per Tutto quello che vuoi MIGLIOR FOTOGRAFIA Napoli velata MIGLIORE MUSICA Ammore e malavita MIGLIOR CANZONE ORIGINALE Ammore e malavita MIGLIORE SCENOGRAFIA Napoli velata MIGLIORE COSTUMISTA Ammore e malavita Riccardo va all’inferno MIGLIOR TRUCCATORE Nico, 1988 MIGLIORI ACCONCIATURE Nico, 1988 MIGLIOR MONTAGGIO A Ciambra MIGLIOR DOCUMENTARIO La lucida follia di Marco Ferreri MIGLIOR EFFETTI DIGITALI Gatta Cenerentola MIGLIOR SUONO Nico, 1988 MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA The Square di Ruben Ostlund MIGLIOR FILM STRANIERO Dunkirk di Christopher Nolan
Post n°14368 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
di Alberto Negri*
Quando hai tra gli investitori la Cia e sei all’incrocio dei poteri non puoi dire di non sapere: o sei fesso o vuoi fare fessi gli altri. Il primo investitore di Facebook è il cofondatore di PayPal, Peter Thiel, nato a Francoforte, laureato in filosofia a Stanford, è un neo-con membro del gruppo Bilderberg, dove inoltre troviamo il fondatore di LinkedIn, Reid Hoffman, Erich Schmidt, presidente del consiglio di sicurezza di Google, Bill Gates, presidente di Microsoft, Jeff Bezos, fondatore di Amazon e Chris Hughes, altro fondatore di Facebook. Il Bilderberg è una congregazione che annovera rappresentanti del mondo della finanza, della politica e dei media.
Scorrendo l'elenco degli altri investitori di Facebook notiamo la Greylock Partners. Uno dei soci della Greylock è Howard Cox, ex membro del business board del Pentagono e del consiglio della In-Q-Tel. La In-Q-Tel, un nome sconosciuto ai più, è dal 1999 il braccio imprenditoriale della Cia e gestisce l'outsourcing per la ricerca. La In-Q-Tel consente alla Cia di tenersi al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico.
Post n°14367 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
Per capire, ancora una volta, come funziona il rapporto tra certi media e la Juventus. Ricordiamo le varie fasi: a) Alcuni mezzi di informazione (Il Fatto Quotidiano capostipite assoluto e leader incontrastato, Dagospia a ruota e staccati di una sola incollatura i vari profili social che ben conosciamo) sono convinti di avere uno scoop e raccontano un problema più o meno vero, inventato o verosimile legato alla Juve, che può andare dai presunti scazzi in società alle inchieste che riguardano più o meno da vicino i bianconeri. b) Si enfatizza e drammatizza la vicenda. c) Si danno per pressoché certe conseguenze nefaste: Agnelli già fatto fuori da Elkann da almeno 3-4 anni per una quindicina di litigi furiosi; stadio a un passo dal crollo; 3 anni di paventata squalifica per Bonucci e Pepe; 3 anni per Conte; mesi di anticipazioni sui 3 anni per Agnelli, ecc. d) Diversi tifosi di calcio italiani ritrovano quell’entusiasmo perso sul campo da troppo tempo, bevendosi tutto e considerando ancora affidabili quei media che portano sempre buone nuove. e) Qualche tempo dopo, nei trafiletti, arriva l’amara verità: Agnelli ed Elkann non si sono ancora fatti fuori a vicenda in un duello rusticano, lo stadio regge ancora, il giudice si è fatto una risata sui 3 anni per Bonucci e Pepe, ha ridotto a 4 mesi la squalifica di Conte, la super inibizione di Agnelli è diventata una banalissima multa, e così via. Nulla di nuovo, lo so, però c’è la nuova puntata e non vorrei mai che i lettori di Juventibus rischiassero di perdersela. Correva l’ottobre del 2016 e, amareggiato per i risultati sul campo, “Il Fatto” si scatenava, con “Libero” e altri mezzi di informazione pronti a recepire acriticamente: “Agnelli denunciato per falso in bilancio”; “il tempo del bluff è terminato anche per la Juve”; “il drammatico errore di Agnelli: ora la Juve rischia il disastro” ; penalizzazioni in vista, “la giustizia sportiva non potrà dormire”, insomma tutto il necessario per creare il solito clima che ben conosciamo. Il problema, ci spiegavano con la consueta completezza e imparzialità quei media capitanati da Ziliani e colleghi, consisteva nel non avere, la Juventus, disposto degli accantonamenti in bilancio a seguito della richiesta di risarcimenti di Gazzoni. Tweet, articoli, ogni giorno un allarmismo in più, proseguiti imperterriti fino al giugno del 2017, nell’ebbrezza del post Cardiff, con un titolo dei loro: “Calciopoli e falso in bilancio: la Juve davanti al giudice”. Ebbene, oggi sul Fatto c’è un trafiletto, se lo cercate bene: il GIP ha disposto l’archiviazione relativamente alla richiesta di falso in bilancio, come peraltro già richiesto dal PM. Non basta: il tono della “brevissima”, mesi dopo quei titoloni, è funereo e contiene un solo estratto: “non può essere iscritto a bilancio un fondo rischi e oneri per rilevare passività potenziali ritenute probabili ma il cui ammontare non può essere determinato, se non in modo aleatorio”. Bello, avranno pensato, quel “ritenute probabili”: magra soddisfazione, ma meglio di niente. Hanno scelto quello, ma l’archiviazione dice anche, soprattutto altro: per esempio, che “nel caso di specie, non può dirsi né certa né probabile l’esistenza di una perdita o di un debito né è certamente stimabile l’ammontare della passibilità”. Oppure, se preferite, la parte in cui si afferma che “non risulta, infatti, nessuna condanna della Juventus Fc Spa a risarcire un danno determinato, neppure da parte di un Giudice Civile, ma non vi è stata neppure alcuna condanna generica in sede penale che consenta di ritenere certa o probabile l’esistenza di un debito”. No, queste non sono piaciute. Ora, nessuno sa come finiranno le richieste di danni di Gazzoni and co: se saranno rigettate o accolte, se del tutto o parzialmente. Non si gioca a fare pronostici su sentenze e processi, non si tifa, non si fanno auspici sotto forme di previsioni, come accade troppo spesso dalle nostre parti. Ciò che è certo, ma lo era già un anno e mezzo fa, è che la Juve non rischiava alcunché, ma si è trovata sui giornali per settimane (mesi) con titoloni su rischi di “disastro”, “penalizzazioni” e di ogni genere, con migliaia e migliaia di appassionati di calcio pronti a crederci e a rilanciare la fake news alimentata dai soliti noti. Che poi, quando arrivano le notizie, quelle vere, le nascondono in un trafiletto, in cui inserire l’unica frase che in fondo non sa proprio di disfatta.
Post n°14366 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
Vladimir Putin ha ottenuto un plebiscito di consensi, eppure in occidente molti giornalisti, oltre a nutrire i soliti dubbi sulla legittimità del voto, gioiscono per i risultati modestissimi dell'opposizione. di Andrea Salerno - 20 marzo 2018 È da poco calato il sipario sulle elezioni russe e, come ampiamente pronosticabile, i cittadini russi, con un vero e proprio plebiscito, hanno riconsegnato le redini del Paese aVladimir Putin. Il presidente, potrà così proseguire il suo percorso alla guida della Federazione russa, iniziato nel duemila e portato avanti – esclusa la parentesi del delfinoMedvedev – sino ad oggi, consapevole ancora una volta, dell’appoggio incondizionato della stragrande maggioranza del suo popolo. La formidabile percentuale ottenuta dallo “Zar” – 74% – ha letteralmente annichilito gli altri concorrenti. Per dare una misura ancor più lampante di quello che è stato il successo del Presidente rieletto, è sufficiente avere sott’occhio le tabelle delle preferenze e osservare che, il secondo classificato, ossia il comunista Pavel Grudinin, si è fermato appena al 13,5%. Gli altri pretendenti, con la sola eccezione del nazionalista Vladimir Zhirinovsky – che ha portato a casa un onorevole il 6,3% – non hanno raggiunto nemmeno la soglia del due percento. Ciò significa che, del 67,47% che si è recato alle urne, uno su tre ha votato il presidente uscente. Come da copione, non appena si sono chiusi i seggi ed hanno cominciato a circolare le prime proiezioni favorevoli a Putin, sui media occidentali i soliti paladini della “vera” democrazia – che è considerata tale solo quando a vincere le elezioni sono forze fedeli ai poteri globalisti – si sono affrettati a mettere in moto la macchina del fango, iniziando a sollevare dubbi in merito alla regolarità delle operazioni di voto. Il modus operandi, d’altronde, è costantemente il medesimo; basterà ricordare, per esempio, il caso dei famigerati pirati informatici russi che, secondo i vari “j’accuse” delle testate europee e a stelle e strisce, avevano osato interferire nelle presidenziali del 2016, contribuendo, in modo determinante alla vittoria dell’allora spauracchio di turno del mondo liberal-progressista, Donald Trump. Tutte queste accuse, ovviamente, sono ben lungi dall’essere provate e contribuiscono soltanto a far serpeggiare, nell’opinione pubblica occidentale, i sospetti ed i pregiudizi nei riguardi di Mosca. Oltre a ciò, è interessante constatare come le notizie vengano confezionate a seconda di chi è il protagonista. Prendendo ad esempio la Germania, in cui frau Merkel, dopo aver sudato le proverbiali sette camicie per mettere in piedi un governo di larghe intese, si appresta a governare per la quarta volta. In questo frangente l’evento è stato accolto positivamente, poiché letto come un segno di continuità. Viceversa, il quarto mandato di Putin, è stato presentato come il chiaro segno di una tirannide inestirpabile. Focalizzandosi sulla realtà italiana, è possibile notare come alcuni giornalisti abbiano gridato allo scandalo, anche in maniera abbastanza scomposta, dopo aver appreso della schiacciante vittoria Putiniana. Le imputazioni, anche in questa circostanza, sono le stesse: brogli elettorali e intimidazioni, più o meno palesi, verso l’elettorato e non meglio precisati “osservatori indipendenti”. In taluni casi, da fonti inaspettate, si è giunti, paradossalmente, a tessere le lodi di quei “coraggiosi russi” che, in barba al sistema dittatoriale vigente, hanno orientato il loro voto verso altri candidati. Fornendo una simile lettura si capisce, una volta di più, quanto parziale e frivola sia la percezione di questi individui. Infatti, da una parte vedono in Putin un ostacolo al processo democratico, tacciandolo di dispotismo, dall’altra rendono omaggio agli elettori che – almeno nel caso dei due partiti posizionatisi sul secondo e terzo gradino del podio – hanno espresso la loro preferenza a partiti che, se al potere, rappresenterebbero una minaccia ben più grave dello Zar per le democrazie atlantiche. Difatti, basterebbe non fermarsi ai nomi dei candidati per osservare che: il secondo classificato è il Partito Comunista della Federazione Russa, che ha mantenuto fondamentalmente idee di stampo leninista, mentre, in terza posizione si trova il Partito Liberal-Democratico di Russia, fortemente conservatore e nazionalista. Tutto ciò aiuta a comprendere quanto poco coerenti e lungimiranti siano questi figuri che pur di sputare veleno, per loro tornaconto, su quello che considerano, o che i loro padroni reputano, il principale antagonista, non esitano a mistificare la realtà – cosa che ricorda molto i ribelli “moderati” siriani o le armi chimiche irachene, tanto per fare un esempio – e a santificare personaggi che diverrebbero interlocutori molto più scomodi per le nazioni europee. Queste elezioni palesano una volta di più, se mai ce ne fosse ancora il bisogno, quanto sianomenzogneri certi giornalisti. Questo deve servire a comprendere che le cosiddette notizie, pur provenendo da testate ritenute “affidabili”, devono essere prese con le pinze e che è necessario avere una conoscenza d’insieme per poter giudicare, senza correre il rischio di cadere in facili preconcetti, specialmente quando ci rapportiamo con realtà diverse dalla nostra.
Post n°14365 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
8 minuti è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Dado Martino, con Alessandra Silvesti e Fabrizio Savegnago. Uscita al cinema il 22 marzo 2018. Durata 88 minuti. Distribuito da Cowsheepiii. - DATA USCITA: 22 marzo 2018
- GENERE: Drammatico
- ANNO: 2018
- REGIA: Dado Martino
- ATTORI: Alessandra Silvesti, Fabrizio Savegnago, Nico Alex Scagliola, Matilde Macinai, Fabrizio Mancia, Alessandro Santini, Riccardo Corredi, Nunzio Di Santo, Mirko Bongi, Matilde Fioravanti, Serena Bilancieri, Alberto Maione, Alessandro Ingrà, Mirko Ryva, Giuseppe Carta
- PAESE: Italia
- DURATA: 88 Min
- DISTRIBUZIONE: Cowsheepiii
Leonardo Carpi, giovane meccanico, lavora in un'autofficina e sogna di diventare qualcuno importante, anche se per il momento non sa ancora ciò che vuole davvero. Sara decide di prendersi una vacanza lontana da tutti, compreso il suo fidanzato: ha bisogno di staccare con il mondo per prendersi un momento per sé. Una vacanza di sano egoismo che le farà capire che l'altruismo non è solo il modo per aiutare gli altri, ma di riflesso è l'unico modo per poter essere se stessi. Solo allora capirà che per "salvarsi" dovrà salvare l'intera barca. Mattia è il figlio del proprietario di un hotel. Odia la struttura alberghiera di famiglia e spera di non lavorarci da grande. Ama disegnare i fumetti ma nel frattempo, durante il periodo estivo, è costretto a dare una mano a suo padre alla reception. Sofia, la figlia di Davide, ama ballare e cantare, è vegana anche se ha solo 8 anni. Trascorre una vacanza con il padre e, ignara delle sue truffe, crede che sia solo un ingenuo. Mirko è un bambino curioso e fastidioso che si diverte a dare fastidio alle persone che lavorano. Non ha amici, ad eccezione di suo nonno, morto da pochi mesi.
- PRODUZIONE: Cowsheep Film Production in collaborazione con Ros Group
Post n°14364 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
Fixeur è un film di genere drammatico, thriller del 2016, diretto da Adrian Sitaru, con Tudor Istodor e Mehdi Nebbou. Uscita al cinema il 22 marzo 2018. Durata 98 minuti. Distribuito da Lab 80 film in collaborazione con Bergamo Film Meeting. In Fixeur, il film di Adrian Sitaru, Radu è un giornalista rumeno giovane e ambizioso che lavora come praticante in una redazione di Parigi. Quando si presenta il caso di uno scandalo internazionale che coinvolge delle prostitute minorenni originarie del suo Paese, rimpatriate dopo aver sporto denuncia, sente che potrebbe essere l'occasione per dimostrare il proprio valore e dare una svolta alla carriera. Grazie alle sue conoscenze linguistiche e del territorio, viene ingaggiato come intermediario da una televisione francese, che lo invia in Romania per indagare sulla vicenda. Radu è deciso a superare ogni ostacolo e a consegnare ai colleghi francesi quella che nel mondo del giornalismo viene definita una "buona storia". Ma il compito si rivela più complicato del previsto, sia sul piano etico che su quello organizzativo: più Radu si avvicina all'obiettivo, più si rende conto che lui stesso sta traendo vantaggio dalle giovani donne sfruttando la loro vicenda…
Post n°14363 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
Una festa esagerata è un film di genere commedia del 2018, diretto da Vincenzo Salemme, con Vincenzo Salemme e Massimiliano Gallo. Uscita al cinema il 22 marzo 2018. Durata 90 minuti. Distribuito da Medusa Film. - DATA USCITA: 22 marzo 2018
- GENERE: Commedia
- ANNO: 2018
- REGIA: Vincenzo Salemme
- ATTORI: Vincenzo Salemme, Massimiliano Gallo, Tosca D'Aquino, Iaia Forte, Nando Paone, Francesco Paolantoni, Giovanni Cacioppo, Andrea Di Maria, James Senese, Antonella Morea, Teresa Del Vecchio
- PAESE: Italia
- DURATA: 90 Min
- DISTRIBUZIONE: Medusa Film
TRAMA UNA FESTA ESAGERATA:Una festa esagerata, il film diretto da Vincenzo Salemme, siamo a Napoli, dove a casa Parascandolo fervono i preparativi per la magnifica festa dei diciotto anni di Mirea ( Mirea Stellato). L'agitazione generale coinvolge l'ingenuo capo di famiglia Gennaro (Salemme), geometra e piccolo imprenditore edile, e la famelica moglie Teresa (Tosca D'Aquino), animata dalla feroce ambizione di ascesa sociale. Vedendo nella festa la grande occasione per emergere, Teresa ha deciso di fare le cose in grande e non ha badato a spese, dal catering agli arredi. Ha persino scritturato un cameriere indiano relegando in cucina la vecchia domestica non ritenuta abbastanza esotica per una festa così importante. Gennaro, pur di accontentare le donne della sua vita e supportato da Lello (Massimiliano Gallo), l'invadente aiutante del portiere, asseconda ogni loro capriccio e spendere una fortuna per la festa, nonostante lui stesso la ritenga "esagerata". Finalmente arriva il grande giorno. Tutto sembra perfetto, gli invitati iniziano ad arrivare. Ma un'inaspettata notizia giunge dal piano di sotto e sconvolge i programmi della famiglia: l'anziano signor Scamardella, che vive insieme alla figlia zitella, ha deciso di morire proprio il giorno della festa. Un lutto improvviso si trasforma così in un grande fastidio per casa Parascandolo e l'intera festa è messa a rischio. Cosa fare? Come si fa una festa con un morto sotto casa? Interessata solo all'apparenza, Teresa come gestirà la situazione. CURIOSITÀ SU UNA FESTA ESAGERATA: Il film è tratto dalla pièce teatrale scritta e diretta da Vincenzo Salemme. IL CAST DI UNA FESTA ESAGERATA:
- MONTAGGIO: Luca Montanari
- MUSICHE: Nicola Piovani
- PRODUZIONE: Una produzione Medusa film, realizzata da Valeria Esposito e Gianpiero Mirra per Chi è di scena srl
Post n°14362 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
Sotto il segno della vittoria è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Modestino Di Nenna, con John Savage e Flavio Bucci. Uscita al cinema il 22 marzo 2018. Durata 90 minuti. Distribuito da Event Horizon. TRAMA SOTTO IL SEGNO DELLA VITTORIA: La grande storia di Romolo Abis un diversamente abile che abbatte il muro della diversità nello sport professionistico. IL CAST DI SOTTO IL SEGNO DELLA VITTORIA:
- PRODUZIONE: Associazione Irpina "Noi con Loro" - Onlus
Post n°14361 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Ladridicinema
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2018
- REGIA: Dado Martino
- CAST: Alessandra Silvesti, Fabrizio Savegnago, Nico Alex Scagliola
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico, Thriller
- NAZIONALITA': Romania, Francia
- ANNO: 2016
- REGIA: Adrian Sitaru
- CAST: Tudor Istodor, Mehdi Nebbou, Nicolas Wanczycki
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': Israele, Francia, Germania, Svizzera
- ANNO: 2017
- REGIA: Samuel Maoz
- CAST: Lior Ashkenazi, Sarah Adler, Shira Hass
Hostiles - Ostili Hostiles - DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Avventura, Drammatico, Western
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2017
- REGIA: Scott Cooper
- CAST: Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi
Il sole a mezzanotte Midnight Sun - DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Sentimentale, Drammatico
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2018
- REGIA: Scott Speer
- CAST: Bella Thorne, Patrick Schwarzenegger, Rob Riggle
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': Romania, Polonia, Francia
- ANNO: 2016
- REGIA: Adrian Sitaru
- CAST: Adrian Titieni, Alina Grigore, Robi Urs
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico, Guerra
- NAZIONALITA': Belgio, Francia, Libano
- ANNO: 2017
- REGIA: Philippe Van Leeuw
- CAST: Hiam Abbass, Diamand Abou Abboud, Juliette Navis
Pacific Rim 2 - La Rivolta Pacific Rim: Uprising - DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Azione, Fantascienza
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2018
- REGIA: Steven S. DeKnight
- CAST: John Boyega, Scott Eastwood, Adria Arjona
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy
- NAZIONALITA': Australia, USA, Gran Bretagna
- ANNO: 2018
- REGIA: Will Gluck
- CAST: Nicola Savino, James Corden, Domhnall Gleeson
- DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': Francia
- ANNO: 2017
- REGIA: Hubert Charuel
- CAST: Swann Arlaud, Sara Giraudeau, Isabelle Candelier
Sotto il segno della vittoria Sotto il segno della vittoria - DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2018
- REGIA: Modestino Di Nenna
- CAST: John Savage, Flavio Bucci, Antonio Fiorillo
Un sogno chiamato Florida The Florida Project - DATA USCITA: 22/03/2018
- GENERE: Drammatico
- NAZIONALITA': USA
- ANNO: 2017
- REGIA: Sean Baker
- CAST: Willem Dafoe, Bria Vinaite, Brooklynn Prince
Post n°14360 pubblicato il 18 Marzo 2018 da Ladridicinema
Paralimpiadi invernali 2018: il resoconto della spedizione italiana a PyeongChang Si sono concluse le Paralimpiadi di PyeongChang: l’Italia porta a casa 5 medaglie con 2 ori, 2 argenti ed un bronzo. Spiccano Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal con 4 medaglie per una super Paralimpiade. Ottimo anche Manuel Pozzerle mentre sfortunato Jacopo Luchini nello snowboard. L’Italia dell’hochey si ferma al quarto posto. Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal (Credits: fisip.it) L’ITALIA SI RISOLLEVA DOPO LE ZERO MEDAGLIE DI SOCHI Le Paralimpiadi di PyeongChang segnano l’inizio di una rinascita per il movimento azzurro. L’Italia degli sport invernali paralimpici doveva fornire una prestazione di livello per far dimenticare Sochi 2014. I protagonisti assoluti della spedizione sono stati Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal: i due giovanissimi azzurri (entrambi classe 1999) gareggiano nello sci alpino visually imparied, essendo Giacomo ipovedente, dove hanno conquistato ben quattro medaglie per un poker fantastico con il bronzo alla prima gara in discesa libera, l’argento in super-g, per poi arrivare ai due ori conquistati in slalom e slalom gigante. I due giovani, amici da una vita, hanno dimostrato di essere ormai ben più che delle promesse malgrado la giovanissima età sfoggiando un’affinità perfetta, vero segreto della disciplina. Questi giovani ci hanno emozionato e probabilmente continueranno a farlo per molto tempo. ARGENTO DALLO SNOWBOARD CROSS CON MANUEL POZZERLE Manuel Pozzerle è l’altro medagliato azzurro alle Paralimpiadi con l’argento nello snowboard cross. L’atleta del 1979 conquista una strameritata medaglia con una grande gara. Compagno di Pozzerle nella squadra di snowboard è Jacopo Luchini che chiude con due quarti posti e qualche rammarico per non essere riuscito a salire sul podio. Molta attenzione era riposta sulla squadra di para hockey su ghiaccio, il team italiano capitanato da Florian Planker si è fermato solo alla finale terzo-quarto posto contro i padroni di casa della Corea del Sud; un grande cammino comunque per i ragazzi azzurri capaci di farci sognare contro avversari anche professionisti andando avanti con tenacia e coesione. UNA SPEDIZIONE COME PUNTO DI PARTENZA Il bilancio di PyeongChang 2018 è assolutamente positivo, forse anche oltre le attese. Detto ciò, queste Paralimpiadi invernali non devono assolutamente essere viste come punto d’arrivo. Rispetto a Sochi il movimento italiano si è riscattato, è vero, però ancora molti passi restano da fare. Dobbiamo ricordare che gli atleti selezionati erano davvero un numero esiguo ed era completamente assente la componente femminile; per questo ben vengano i risultati che possono dare visibilità ed avvicinare potenziali atleti agli sport invernali, perché lo sport può essere il giusto riscatto contro la sfortuna e i nostri atleti ce l’hanno dimostrato. Ci hanno fatto emozionare ed esultare e tutti noi di quelle emozioni non saremo mai sazi.
Post n°14359 pubblicato il 18 Marzo 2018 da Ladridicinema
Zerovskij - Solo per Amore è un film di genere musicale del 2018, diretto da Renato Zero, con Renato Zero. Uscita al cinema il 19 marzo 2018. Distribuito da Lucky Red. TRAMA ZEROVSKIJ - SOLO PER AMORE: Arriva nelle sale "Zerovskij - Solo per Amore", lo spettacolo ideato, scritto e diretto da Renato Zero. In una improbabile stazione ferroviaria, diretta dal misterioso Zerovskij, tra reale e irreale, in scena Amore, Odio, Tempo, Morte e Vita, non più come concetti astratti ma finalmente umanizzati, pronti al confronto amaro, ironico, tenero e spietato con un figlio di nessuno, Enne Enne, e i due viaggiatori di sempre, Adamo ed Eva. IL CAST DI ZEROVSKIJ - SOLO PER AMORE:
Post n°14358 pubblicato il 18 Marzo 2018 da Ladridicinema
Rumble: il grande spirito del rock Rumble: The Indians Who Rocked The World - DATA USCITA: 19/03/2018
- GENERE: Documentario, Musicale
- NAZIONALITA': Canada
- ANNO: 2017
- REGIA: Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana
Zerovskij - Solo per Amore Zerovskij - Solo per Amore - DATA USCITA: 19/03/2018
- GENERE: Musicale
- NAZIONALITA': Italia
- ANNO: 2018
- REGIA: Renato Zero
- CAST: Renato Zero
Gualtiero Marchesi - The Great Italian Gualtiero Marchesi - The Great Italian - DATA USCITA: 20/03/2018
- GENERE: Documentario
- NAZIONALITA': Italia, Gran Bretagna
- ANNO: 2018
- REGIA: Maurizio Gigola
Post n°14357 pubblicato il 18 Marzo 2018 da Ladridicinema
Post n°14356 pubblicato il 18 Marzo 2018 da Ladridicinema
Titolo originale: Mary Magdalene Maria Maddalena è un film di genere drammatico, storico, religioso del 2018, diretto da Garth Davis, con Rooney Mara e Joaquin Phoenix. Uscita al cinema il 15 marzo 2018. Durata 120 minuti. Distribuito da Universal Pictures. - DATA USCITA: 15 marzo 2018
- GENERE: Drammatico, Storico, Religioso
- ANNO: 2018
- REGIA: Garth Davis
- ATTORI: Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Ariane Labed, Chiwetel Ejiofor, Ryan Corr, Lubna Azabal, Tahar Rahim, Shira Haas, Charles Babalola, Denis Ménochet, Hadas Yaron, Tawfeek Barhom, Zohar Shtrauss, Uri Gavriel, Michael Moshonov
- PAESE: Gran Bretagna
- DURATA: 120 Min
- DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
TRAMA MARIA MADDALENA: Secondo film diretto da Garth Davis, Maria Maddalena è un ritratto autentico e umano di una delle più enigmatiche e incomprese figure spirituali della storia. Dopo numerosi film incentrati su Gesù di Nazareth, che relegavano Maria Maddalena a figura di contorno, questo nuovo lungometraggio a tema biblico la rende invece protagonista con il volto di Rooney Mara.
Maria Maddalena racconta la storia di una giovane donna in cerca di una nuova vita, che sia finalmente libera dalle tradizioni famigliari e dalla società fortemente gerarchica e maschilista del suo tempo. Troverà l'occasione per intraprendere un cammino di crescita grazie al neonato movimento religioso e sociale fondato dal carismatico Gesù di Nazareth (Joaquin Phoenix). In questo contesto riuscirà finalmente a trovare il proprio posto nel mondo, avviandosi a un viaggio di maturazione interiore che culminerà nella città di Gerusalemme. PANORAMICA SU MARIA MADDALENA: Diretto dall'australiano Garth Davis, il film Maria Maddalena vede protagonista Rooney Mara, candidata all'Oscar per Carol e diventata famosa grazie alla Lisbeth Salander di Millennium - Uomini che odiano le donne. Per l'attrice, che ha accettato immediatamente la parte, le riprese non sono state una passeggiata, perché sembravano non dover finire mai e perché molte scene si dovevano girare fra le montagne (nella nostra Basilicata), dove non c'erano bagni nelle immediate vicinanze. Eppure, fra tante asperità, è arrivata per la brunetta dagli occhi azzurri una love story con Joaquin Phoenix, che impersonava Gesù.
Alla sua seconda collaborazione con Davis (dopo Lion), la Mara ha amato molto il messaggio femminista della storia, celebrazione dell'ingegno e del coraggio delle donne. Per lei Maria Maddalena è un film più spirituale che religioso, mentre per il regista a contare è soprattutto il lato umano della vicenda. Quanto a Joaquin Phoenix, era da tempo che aspettava un ruolo così consistente e che desiderava avere un'esperienza tanto forte e totalizzante. La parte non lo ha spaventato e, nell'accostarsi al personaggio di Gesù, l'attore ha lavorato "di pancia", affidandosi molto all'istinto.
Con un cast che può contare anche su Chiwetel Ejifor (Pietro) e Tahar Rahim(Giuda), Maria Maddalena è stato girato pure a Napoli: a Castel Sant'Elmo, nella Galleria Borbonica e soprattutto a Piazza del Plebiscito, dove il colonnato della Basilica Reale Pontificia di San Francesco di Paola è stato trasformato nel tempio di Gerusalemme per una scena che ha richiesto la presenza di 400 comparse. FRASI CELEBRI: Dal Trailer Ufficiale in Italiano del Film: Voce off: Hai disonorato la nostra famiglia. C'è qualcosa di non umano in te. Gesù (Joaquin Phoenix): Dicono che tu sia posseduta dal demonio... Maria Maddalena (Rooney Mara): Se c'è un demonio in me, c'è sempre stato Gesù: Non ci sono demoni qui, Maria di Magdala
Gesù: Lei farà la volontà di Dio
Giuda Iscariota (Tahar Rahim): Perché non dovrebbe seguirlo? Pietro (Chiwetel Ejiofor): Saremmo giudicati!
Maria Maddalena: A uomini e donne bisogna dare insegnamenti diversi?
Gesù: A volte è come se io non fossi qui Maria Maddalena: Si prova questo quando si è uniti a Dio? Gesù: Nessuno mi ha mai chiesto cosa si provi
Maria Maddalena: Le donne hanno paura a farsi battezzare con gli uomini Gesù: Va da loro, sii le mie mani
Pietro: Non è giusto che lui ti abbia scelta come nostra guida
Maria (Irit Sheleg): Tu ami mio figlio, vero? Devi essere preparata, come me! Maria Maddalena: A cosa? Maria: A perderlo!
Gesù: Il regno di Dio non si può comprare, nè vendere!
Maria Maddalena: Qualunque cosa succeda è Dio che glielo chiede
Gesù: Maria, sei la mia testimone Maria Maddalena: Sarò con te...fino alla fine
Pietro: Non parlare mai più...a suo nome Maria Maddalena: Il mondo cambierà solo se cambiamo noi
Maria Maddalena: Non resterò in silenzio! Mi ascolteranno FOCUS SU MARIA MADDALENA: Venerata come santa dalla Chiesa Cattolica e figura fra le più interessanti della tradizione biblica, Maria Maddalena fa la sua comparsa nel capitolo 8 del Vangelo di Luca come "una delle donne che assistevano Gesù con i loro beni" (insieme a Susanna e Giovanna). Si diceva che da lei fossero usciti sette demoni, il che significava che era stata colpita da un male fisico o morale da cui Gesù l'aveva poi liberata. Identificata con una prostituta che nel capitolo precedente dello stesso Vangelo aveva lavato i piedi di Gesù e si era convertita, è stata spesso confusa con Maria, la sorella di Marta e Lazzaro che lavò anche lei i piedi a Gesù. Fra coloro che, secondo i vangeli canonici, accompagnarono Gesù fino al Calvario e furono testimoni della crocifissione, Maria Maddalena assistette alla morte e alla deposizione di Gesù e, "nel giorno dopo il sabato", trovò il sepolcro vuoto ed ebbe in seguito una visione del "Signore risorto". Ritenuta da altri autrice del Vangelo di Giovanni e addirittura la sposa di Gesù, Maria Maddalena è apparsa in una lunga serie di film (fra cui Gesù di Nazareth, Jesus Christ Superstar, L'ultima tentazione di Cristo e La passione di Cristo), ritagliandosi però il ruolo della protagonista solamente nel poco conosciuto Maria Maddalena (di Raffaele Mertes e con Maria Grazia Cucinotta) e, appunto, in Maria Maddalena. In quest'ultimo il personaggio si chiama precisamente Maria di Magdala e sfida la retrograda società del tempo per unirsi a Gesù nel suo viaggio per diffondere la parola di Dio. IL CAST DI MARIA MADDALENA:
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45