Creato da Ilariapensieribimbi il 22/02/2008

Esperienze d'Aborto

La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.

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Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti

 

 

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ILARIA UN'ABORTO SPONTANEO DOPO UN IVG

La storia di questo aborto, l'inizio della gravidanza, la speranza e infine la delusione ...

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« Terzo figlioMargherita, perdonami. »

sei con me sempre

Post n°42 pubblicato il 24 Maggio 2016 da nuvola3dgl9

ormai hai 22 anni. Hai da un pò superato i 17, gli anni in cui ho subito una ivg, senza volerlo, senza fiatare, solo per obbedire a mia madre che in quel momento riteneva che quella fosse la decisione più giusta...solo per lei. Non mi fu chiesto niente, scoprì di aspettarti fin dal primo istante, poi la visita da quel maledetto medico, amico di mia madre, fu solo una conferma. Lei non mi guardò neanche in faccia, disse solo: "no, vabè...pietro - rivolgendosi al dottore - facciamo quello che dobbiamo fare". Io zitta. In una settimana organizzò tutto. Durante quei sette giorni, non una parola, neanche mi chiese se davvero volevo abortire. Io zitta, continuavo a fare finta che la cosa non riguardasse me, ma di notte e in ogni istante del giorno ti sentivo dentro di me...di notte mi svegliavo e ti accarezzavo, passavo le mani sul ventre che iniziava a diventare diverso e ti sentivo crescere. L'ivg è avvenuta quasi al terzo mese, stava finendo il secondo. Di sfuggita, mentre mia madre non c'era rovistando nel suo armadio vidi la tua ecografia, mi ricordo sai...la tua prima foto...l'unico ricordo visivo che conservo di te. Quel giorno, avevo 17 anni, mia madre venne a svegliarmi, disse: "andiamo, su oggi è tutto finito". Io mi vestì e senza parlare le obbedì. Mia madre a quel tempo aveva da 4 anni partorito mia sorella, più piccola di me di 12 anni...ora vorrei dirle solo: "come puoi portarmi ad uccidere mio figlio, tu che stringi tra le tue braccia mia sorella di 4 anni? Tu che non hai abortito quando mio padre ti chiese di farlo dopo aver scoperto che eri incinta a 41 anni? Aspettare un figlio a 41 anni, secondo te è diverso che aspettarlo a 17?"...Davide, io ti avrei chiamato così, non volevo, ho obbedito a mia madre ho fatto quello che lei voleva. Su quel lettino gelido dissi all'infermiera di staccare il lavaggio perchè avevo paura e le chiesi cosa mi sarebbe successo, ma venne l'anestesista, io mi addormentai, quando mi sono svegliata tu non c'eri più, solo il vuoto, te ne eri andato, ma sappi una cosa, lunedì 8 gennaio di 22 anni fa, con te sono morta anche io. Ora, Davide, tu hai due fratelli, di 9 e 6 anni, una femminuccia ed un maschietto, ma io ti sento, adesso sono certa che ci sei e non te ne sei mai andato, siamo finiti insieme nello spazio delle madri e dei figli strappati l'una all'altro dall'egoismo delle persone più grandi, nel mio caso di mia madre che non voleva che la tua nascita le rovinasse un matrimonio già distrutto al quale lei stessa dopo due anni dalla mia ivg ha messo fine. Oggi la odio profondamente, è lei la causa del mio dolore. Non mi chiese niente, per 22 anni nessuno mi ha consolata, neanche una lacrima ho versato rifiutando di accettare che il mio dolore fosse la nostra perdita. 4 giorni fa proprio, dopo 22 anni di silenzio, mia madre - la persona che ha organizzato il mio aborto - mi ha rinfacciato di essermi fatta mettere incinta da tuo padre, proprio quel giovane di 19 anni con il quale ero fidanzata da tre anni, all'epoca, che ebbe un moto di schifo quando gli chiesi di appoggiare la sua mano sul mio ventre per sentirti. Le parole utime di mia madre hanno risvegliato il mio dolore, lo hanno canalizzato. Ho trascorso 22 anni di crisi di ansia e panico, con problemi neurovegetativi ed un grande senso di vuoto ed insoddisfazione, nonostante abbia due figli e sia realizzata nel lavoro. Davide, sai mi sono anche sposata, ma con la persona sbagliata, oggi sono separata da mio marito. L'unico amore della mia vita siete tu e i tuoi fratelli, i miei tre figli stupendi ai quali ho dedicato la mia vita. Dopo le parole che ha pronunciato mia madre 4 giorni fa ho canalizzato tutto il dolore e la sofferenza di averti perso perchè ti hanno strappato dal mio ventre e perchè io non ho avuto nessuna forza di oppormi e ribellarmi a mia madre. Oggi, dopo 22 anni ho trovato la forza di scrivere, forse per sfogo. Dopo l'ivg mi dedicai agli studi ed al lavoro, in modo ossessionante tanto da raggiungere altissimi livelli professionali. La verità è che la mia rabbia è sfogata nel lavoro...Davide, amore di mamma, sono 22 anni che sono seduta dietro una scrivania come se ti aspettassi ancora e proprio come quando scoprì di aspettarti, frequentavo l'ultimo anno delle scuole superiori...da allora, studio, lavoro e vedo la mia vita scorrere in silenzio come se mancasse sempre qualcosa...oggi ne sono consapevole, mi manchi tu. Ti sento ogni giorno e ogni giorno ti rivolgo un pensiero di amore e la richiesta di perdono perchè non ho saputo proteggerti da tua nonna, la persona che doveva darmi affetto e sostegno e che, invece, mi ha distrutto la mia e la tua vita. Ma oggi ne sono consapevole, ho tre figli, il primo è un Angelo che mi avvolge con il suo amore innocente e che nel mio percorso fino ad ora mi ha salvata più volte. Davide non lasciarmi mai, perdonami per non aver disobbedito a mia madre il giorno in cui lei ha deciso che non ci saremo mai abbracciati e che non avrei mai avuto un posto dove versare una lacrima per la tua perdita, se non la mia mente, dove ti incontro ogni giorno.

Commenti al Post:
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 24/05/16 alle 10:00 via WEB
Carissima, ti ho risposto anche in privato, ma qui la tua storia mi fa venire le lacrime agli occhi, non meriti tutto questo dolore. Quando morì Linda, la mia prima figlia dopo l'IVG, la mia riconquista alla felicità dopo otto anni di rimorsi e rimpianti, il mondo mi crollò addosso e vissi tutto come una punizione divina "tu non hai voluto il figlio che io ti ho donato e ora che tu vuoi un figlio io te lo riprendo" così un giorno durante una confessione dissi questo al prete e lui mi disse, Dio ti ha già perdonato da tempo e anche tuo figlio,sei te che non hai perdonato te stessa. E' da quel giorno che iniziato il mio cammino per perdonarmi, e credo che anche tu lo debba fare e perdonare la colpa di tua madre, che non arriva a capire l'errore fatto, forse ha un cuore indurito dalle prove e non vede il tuo dolore e la tua sofferenza. Ma tu puoi essere diversa, hai una figlia e questa esperienza un giorno la condividerai con lei (anche io l'ho fatto con la mia figlia più grande) la condividerai per fargli capire che qualsiasi cosa le starai vicino e l'accompagnerai. Vivi con amore, perdona e vedrai che sarà la tua rinascita, non è giusto che ancora tu soffri così, il tuo Davide non lo vorrebbe! <3 Ilaria
 
 
nuvola3dgl9
nuvola3dgl9 il 24/05/16 alle 13:01 via WEB
grazie Ilaria per le tue parole...è il primo conforto che ricevo dopo 22 anni. Non lo so se potrò mai perdonare mia madre, la vedo accanto ai miei figli e la disprezzo per il dolore che mi ha dato e per il figlio che mi ha tolto. Io non lo so se riuscirò mai a perdonarmi, oggi non vedere mio figlio più grande accanto a me è un dolore troppo grande che non riesco a superare, forse perchè per 22 anni non ho versato neanche una lacrima...sono appena 5 giorni che,però, dopo quelle parole orribili, le piango tutte e non lo so se riuscirò a smettere di piangere in silenzio e in solitudine, quando tutti se ne vanno e nessuno può chiedermi perchè, proprio come quando hanno deciso per me il da farsi. Io ho la colpa di non aver disobbedito, ogni tanto nella vita sarebbe giusto.
 
 
nuvola3dgl9
nuvola3dgl9 il 24/05/16 alle 13:10 via WEB
grazie Ilaria per le tue parole...è il primo conforto che ricevo dopo 22 anni. Non lo so se potrò mai perdonare mia madre, la vedo accanto ai miei figli e la disprezzo per il dolore che mi ha dato e per il figlio che mi ha tolto. Io non lo so se riuscirò mai a perdonarmi, oggi non vedere mio figlio più grande accanto a me è un dolore troppo grande che non riesco a superare, forse perchè per 22 anni non ho versato neanche una lacrima...sono appena 5 giorni che,però, dopo quelle parole orribili, le piango tutte e non lo so se riuscirò a smettere di piangere in silenzio e in solitudine, quando tutti se ne vanno e nessuno può chiedermi perchè, proprio come quando hanno deciso per me il da farsi. Io ho la colpa di non aver disobbedito, ogni tanto nella vita sarebbe giusto.
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 25/05/16 alle 13:14 via WEB
Perdona la tua gioventù e la mancanza di coraggio e perdona anche la mancanza di coraggio e di sensibilità di tua madre, che forse non pensava soffrissi così tanto. Prova a scrivergli una lettera con tutto quello che hai pensato ... poi dopo qualche giorno la rileggi e solo dopo decidi se dargliela ... almeno ti togli un peso e la rendi consapevole di quello che provi oggi e di quello che hai provato ieri ...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anna il 02/12/16 alle 12:58 via WEB
Mi rivolgo alla ragazza che rimpiange di aver fatto un ivg a 17 anni a causa della mamma. Mia cara, io sono invece una mamma che ha accettato il volere della figlia 17enne di tenere la sua bambina. Ti dirò, anche io credevo fosse la cosa giusta quella di ascoltare la figlia e seguirla e appoggiarla... ma la vita ci ha dato torto. Non sto qui a spiegarti le motivazioni ma ti assicuro che sono tante e valide e se le avessi ascoltate, oggi, mia figlia non starebbe come sta. 19 anni, incastrata in una vota che non è la sua. Incapace (ma è ovvio è piccola), ad affrontare i giorni tristi, quelli in cui vorresti essere tutto fuorchè ciò che sei. Ancora mezzA adolescente la vedo barcamenarsi tra cose più grandi di lei (nonostante il mio aiuto) e la voglia di scappare via (che non farebbe mai per un senso di dovere.) Vuole tantissimo bene alla sua bimba ma non era il momento. Se potesi tornare indietro deciderei io per lei e adesso starebbe godendosi la vita invece di essere in una forte depressione dalla quale non so se uscirà.
 
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 05/12/16 alle 09:16 via WEB
Credimi che sarebbe stata in una forte depressione ugualmente ed in più con l'odio verso di te che non l'hai supportata. Hai fatto bene a lasciare scegliere lei! Io ho vissuto l'IVG a vent'anni ed ho passato due anni tristissimi, di pianti e sconforto, mi sentivo assassina di mio figlio e non mi davo pace. Anche dopo, nonostante anni passavano, continuavo a soffrire, continuavo a non perdonarmi quel gesto. Il mio cuore si è placato solo dopo aver tenuto mia figlia tra le braccia. L'IVG non è mai la scelta giusta.
 
   
nuvola3dgl9
nuvola3dgl9 il 06/12/16 alle 09:54 via WEB
Si Ilaria, la penso esattamente come te. L'ivg non è mai la scelta giusta, anzi...il dolore che provoca lo senti negli anni, mano mano che vai avanti avverti il peso di quella scelta che all'inizio sembra risolutiva, ma che, invece, è una scelta di morte nel cuore che lascia solo rammarico e silenzio.
 
 
nuvola3dgl9
nuvola3dgl9 il 06/12/16 alle 09:52 via WEB
Ciao Anna, oggi sono una donna che compirà 40 anni a marzo, credimi, rimpiango il gesto di andarmene da quel maledetto ospedale ogni mattina appena mi sveglio e ti assicuro che più passa il tempo e più mi manca mio figlio, lo vedo in tutti i ragazzi di 22 anni che incontro, nonostante oggi io abbia due bellissimi figli di 10 e 6 anni, un maschio e una femmina. Mia madre non la perdonerò mai, ora che è anziana provo pena per le sue scelte che, purtroppo, hanno devastato la mia gioventù e mi hanno negato per sempre l'incontro amorevole con il mio adorato figlio. L'ivg non è mai la scelta giusta. Vedrai che tua figlia supererà questi anni difficili in cui la bimba è piccola, quando crescerà e avrà con lei l'indissolubile legame di affetto e complicità che si instaura tra una madre ed una figlia (credimi, oggi io con mia figlia vivo un rapporto bellissimo), sarà felice di aver deciso per la vita e ti ringrazierà per esserle stata coraggiosamente accanto con la forza del sostegno che solo da una madre può venire, quando decide per l'amore verso i figli e verso i nipoti e non quando si fa guidare dall'egoismo o, forse, più semplicemente dalla paura e dalla leggerezza. Il dolore dell'ivg lo senti negli anni, con il passare del tempo, non nei primi giorni o nei primi mesi dove sei stonata e dove credi che la tua vita sia tornata ad essere quella che era. Un figlio quando entra in te non ti lascia mai più, neanche quando non nasce; anzi, quando non nasce ti manca così tanto che daresti qualsiasi cosa per abbracciarlo o solo per conoscerne il volto che, in fondo al cuore ogni madre perfettamente sa come sia non fosse altro che perchè lo ha tenuto in se, in quell'abbraccio indimenticabile che se la vita che prosegue non cancella come sensazione e come sentimenti. Vi auguro di superare tutte le difficoltà insieme.
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 06/12/16 alle 10:36 via WEB
<3 un abbraccio pieno di affetto e sono sicura che tuo figlio ti guarda orgoglioso di te e di come sei diventata. Sai anche io ho sempre creduto fosse un maschio e comunque avrebbe avuto 22 anni (l'IVG è stato l'11 luglio del 1994), forse abbiamo in comune più cose di quello che credevamo. Con tanto affetto. Ilaria
 
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QUESTA È LA MIA STORIA

Tanti anni fa 

Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.

Ilaria
ilab721@inwind.it 

 

NON SOLO CELLULE

E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.

 

TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA

06-3050077
Una linea telefonica dedicata a future e neo mamme.
E’ lo speciale servizio telefonico gratuito, il suo nome è Telefono Rosso, attivo presso l’Istituto di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica, con il sostegno della Regione Lazio, che offre informazioni e chiarimenti “a domicilio” per la prevenzione dei difetti congeniti del neonato e una valutazione dei rischi teratogeni (fattori che possono causare malformazioni dell’embrione), per esempio derivanti dall’assunzione di farmaci in gravidanza.
 

QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE

Riflessioni e testimonianze sulla perdita prenatale

Altri contenuti

 

MATERNITÀ INTERROTTE

Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG

Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO

Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.

Maternità Interrotte - Edizioni San Paolo

 

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GENITORI DI UNA STELLA

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Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e
provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.

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