Creato da Ilariapensieribimbi il 22/02/2008

Esperienze d'Aborto

La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.

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Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti

 

 

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ILARIA UN'ABORTO SPONTANEO DOPO UN IVG

La storia di questo aborto, l'inizio della gravidanza, la speranza e infine la delusione ...

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« sei con me sempreOgni giorno della mia vita »

Margherita, perdonami.

Post n°43 pubblicato il 12 Agosto 2016 da franci_icnarf

Ho 26 anni, un lavoro a tempo indeterminato, con tutte le agevolazioni che può dare una grande azienda, due genitori che stravedono per me.

Eppure 14 giorni fa mi sono sottoposta ad un intervento per l'IVG, perchè una volta che ho scoperto di essere incinta ho capito che non avrei potuto dare ciò che più conta a Margherita (così, l'avrei chiamata), e non me lo sarei mai potuta perdonare: una famiglia.

Sono l'amante di un uomo che lo scorso anno è diventato padre di una bambina meravigliosa, per la quale lui stravede. Non l'abbiamo fatto apposta - l'amore succede, poi lo si può o accettare e vivere, oppure fuggirne: ci siamo conosciuti, uno sguardo, un sorriso, una parola, due, mille.. un bacio: ci siamo innamorati.

Prendo la pillola da anni, e per anni sono sincera di non averla mai presa alla stessa ora del giorno. Vuoi lo stress accumolato negli ultimi mesi a lavoro, vuoi un po' di sbalzo ormonale chissà perchè e per come, a giugno mi sono sentita male. Il farmacista, dopo avergli detto i sintomi e i malesseri dei giorni precedenti, mi ha consigliato il test di gravidanza. "Ma io prendo la pillola" ho affermato. Me lo ha fatto fare ugualmente: test positivo.

Non so spiegarvi come mi sono sentita. Ho pianto, e mi sono vergognata per questo. Ho rotto con lui, non chiedetemi perchè, la sera stessa, per poi sentire il giorno dopo di non potercela fare senza di lui - anche se non gli ho detto niente, e credo che non saprà mai niente. 

Ho passato dei giorni a chiedermi cosa fare o cosa non fare di Anna (perchè Anna, all'inizio avrei voluto chiamarla), iniziando a pensare (molto egoisticamente lo so) a come la mia vita sarebbe cambiata e a cosa avrei avuto da offrirle; ed è stato lì, in quel "cosa potevo offrile" che ho deciso di negarle la vita: perchè non avrei sopportato di vederla crescere senza un padre, mentre lui cresceva l'altra bambina (che avrebbe avuto solo un anno e mezzo più di Anna) e rimaneva sempre a suo fianco. Ho pensato che tra crescere "male", in modo poco presente e scostante due bambine, sarebbe stato meglio che ne crescesse una, davvero, regalandole la gioia di avere un padre non presente ad ore.

Stavo passeggiando sulla spiaggia quando ho capito che non era il momento di diventare la madre di Margherita (sulla spiaggia ho capito che un giorno, mia figlia, la chiamerò così): non era il momento per Margherita di venire al mondo, perchè il mondo, e la sua mamma, non erano pronti a darle ciò che si sarebbe meritata.

E quindi dopo un mese di accarezzamenti della pancia (è incredibile quante volte mi sia accarezzata la pancia in quel mese!!), un mese senza sushi, senza alcol, senza troppi sforzi (mi stancavo di niente!) ho fatto l'ivg.

L'ho fatto entro l'ottava settimana, ed è quello che "auguro" a tutte: isterosuzione è molto meno invasiva del raschiamento.

Sono scoppiata in un pianto infinito una volta che ho realizzato, in ospedale, che stavo per perdere mia figlia, ed infine in sala operatoria, prima che mi addormentassero. é vero quello che dicono: ti addormentano in dieci secondi (forse meno) e poi non ricordi più nulla, non senti più nulla. Perdi tua figlia per sempre e tu nemmeno te ne accorgi, non sei conscia. Forse se una mamma lo fosse, non lo permetterebbe.

Mi sono svegliata e perdevo un sacco di sangue: le perdite sono durate 2 giorni, non di più; i dolori al ventre una mezz'ora, forse meno, quando ero ancora in ospedale. La dottoressa mi ha prescritto un antibiotico che ho preso per 3 giorni, nessuna controindicazione.

La facilità con quale si possa rinunciare al proprio figlio è quasi surreale: un paio di visite prima (una volta che si è incinta si va in consultorio, da lì ti prendono tutti i dati e fissano il giorno dell'operazione); un incontro breve con una psicologa (con la quale si può davvero parlare di tutto); la preospedalizzaizone, il giorno del'intervento (dalle 7:00 alle 15:00 circa), il controllo ecografico post intervento.  Anche la cifra è irrisoria: circa 26€ per l'esame dell'HCG, circa 5€ per l'antibiotico.

é così facile che ancora stento a credere che sia successo davvero a me: dopo quindici giorni ho il seno sgonfio, ho perso il chilo che avevo messo, i brufoli sono scomparsi, mi è tornata l'energia di un tempo. è destabilizzante per me pensare che ho perso mia figlia, che non le ho dato la possibilità di venire al mondo, e che nel mentre la mia vita è ricominciata come nulla fosse, scorre regolare. 

Mi sento un mostro.

Però so che non avrei potuto fare diversamente: non era pronta per diventare mamma, non ero pronta per darle quello che le spetta, non ero pronta per te, Margherita. Perdonami.

 

Commenti al Post:
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 18/08/16 alle 09:21 via WEB
Mi dispiace infinitamente, conosco bene il dolore e l'immenso vuoto dentro se stessi che rimane come un "mostro" e poi come una spina, nel nostro cuore. Il tempo aiuta, anche se il senso di colpa lo porterai allungo con te. Ci sentiamo assassine dei nostri stessi figli ed é una sensazione bruttissima. Poi un giorno quando capiamo nel profondo di aver sbagliato quando anche se sappiamo che nessuna ragione poteva giustificare quello che abbiamo fatto, ma comprendiamo la nostra umanità, iniziamo a perdonare noi stesse. Caro tesoro, l'unica cosa che posso dirti dopo aver letto la tua storia, se vuoi che un giorno Margherita cresca con un padre che la ami, che l'accudisca e la protegga, forse é davvero il caso che tu smetta di fare l'amante, perché un uomo diviso tra due donne non può essere un buon padre e tu eri arrivata a questa conclusione da sola, la conclusione che ti ha portato verso questa scelta terribile. Quindi coraggio riprendi in mano la tua vita e lotta per un sogno infranto, perché Margherita un giorno torni tra le tue braccia, con un uomo che possa essere al cento per cento tuo e di tua figlia, che il tuo sogno possa chiamarsi FAMIGLIA! Un grande abbraccio. Ilaria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Laura il 28/08/16 alle 22:59 via WEB
Ciao anch'io due giorni fa ho interrotto la gravidanza, la mia gravidanza, quando l'ho saputo mi è crollato il mondo addosso, un contratto a scadenza, mio papà che pochi giorni dopo che ho saputo di essere incinta è morto per un male incurabile, il mio fidanzato con un lavoro, ma con tanti debiti ed un figlio avuto da un precedente matrimonio. Io mi sentivo persa, non era stato cercato, so che non è la cosa giusta ma è così. Lui come me spaventato è preoccupato per la situazione economica. Io senza forze, e con la sensazione che non riuscivo a descrivere sentivo quel bimbo come non mio. Poi ho capito che per un figlio, il mio volevo una famiglia, un papà che c'era, una famiglia che poteva procedere economicamente a lui. Che in poche parole gli dava tutto quello che avevo avuto io..tanto tanto amore e da sola io Non potevo, gli sarebbe sempre mancato qualcosa. Mi sono sentita in colpa, per tutto questo per non avere un lavoro e una mia stabilità. Spero di potermi perdonare. Con lui non so come andrà, era l'uomo che avrei come padre dei miei bambini, ma non so se il futuro mi riserverà una gioia tale. Poi mi dico che magari non lo merito e che dovrò solo scontare. Ma sono una ragazza normale, con un sogno di una famiglia felice.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
maria il 29/08/16 alle 16:04 via WEB
Ciao, ti capisco perché ci sono passata da poco anche io. Il mio giorno da dimenticare è stato 12 giorni fa. Il mio fisico si sta riprendendo ma la mia mente è ferma a quel giorno, che è stato cosi surreale da sembrare quasi un incubo. Oggi quando sento il num. 4 piango, perché il 4 è il numero che mi era stato assegnato quel giorno. Penso costantemente alla mia Sofia (cosi avrei voluto chiamarla se fosse stata femmina)e a quanto mi senta vuota senza di lei. Le chiedo scusa in continuo per averla lasciata andare via da me. Sebbene la mia sia stata una scelta ragionata (per quanto possa essere ragionata una scelta del genere) e dettata dalla mia impossibilità psicologica ad essere mamma in questo momento, mi sento un mostro anche io. Davanti mi aspetta un lungo percorso, che ha come traguardo la famiglia che tanto desidero, alla quale ora ho dovuto rinunciare. Lo farò per me stessa, per il mio compagno e per il mio angelo custode Sofia. Ti abbraccio e ti sono vicina. Presto anche la tua Margherita tornerà da te. Dobbiamo solo essere forti.
 
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 02/09/16 alle 10:08 via WEB
Coraggio Maria, piano piano un giorno per volta saprai riconquistare la felicità e la tua famiglia che tanto desideri.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
disperata il 01/10/16 alle 00:17 via WEB
Sono disperata ho bisogno di aiuto...sto cadendo in depressione lo sento...e ancora attivo questo Blog?
 
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 18/10/16 alle 08:46 via WEB
Mi hai scritto in privato vero? comunque la mia mail è ilab721@inwind.it. Un abbraccio!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Lucia il 18/10/16 alle 20:24 via WEB
Ciao, vorrei poterti aiutare anche con sole parole di conforto. se ti va scrivimi su questa e-mail, sweet_lucy96@hotmail.it. Un forte abbraccio. TI SONO VICINA CON LA PREGHIERA
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Oliva il 26/04/17 alle 12:01 via WEB
Carissima Franci, sto vivendo una situazione molto simile alla tua. Sto molto male, possiamo parlarci? Fammi sapere se ti va, così ti lascio la mia mail Grazie
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

QUESTA È LA MIA STORIA

Tanti anni fa 

Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.

Ilaria
ilab721@inwind.it 

 

NON SOLO CELLULE

E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.

 

TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA

06-3050077
Una linea telefonica dedicata a future e neo mamme.
E’ lo speciale servizio telefonico gratuito, il suo nome è Telefono Rosso, attivo presso l’Istituto di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica, con il sostegno della Regione Lazio, che offre informazioni e chiarimenti “a domicilio” per la prevenzione dei difetti congeniti del neonato e una valutazione dei rischi teratogeni (fattori che possono causare malformazioni dell’embrione), per esempio derivanti dall’assunzione di farmaci in gravidanza.
 

QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE

Riflessioni e testimonianze sulla perdita prenatale

Altri contenuti

 

MATERNITÀ INTERROTTE

Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG

Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO

Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.

Maternità Interrotte - Edizioni San Paolo

 

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GENITORI DI UNA STELLA

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Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e
provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.

l'inizio dell'associazione

 

 
 
 

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