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« Fagiolini verdi al sugo ...Spinaci alla parmigiana »

Scelta, preparazione e lessatura degli spinaci.

Post n°12 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da old_eagle
 

Scegliete spinaci freschi di piccola taglia... se li trovate, sconsiglio i surgelati in quanto troppo cotti e sfibrati.
Mondateli tagliando la radice, vi resteranno delle foglie e il ciuffetto centrale, eliminate le foglie gialle o marce e i gambi più "robusti", infine fate un’incisione a croce sulla parte podale del ciuffo restante per facilitarne la cottura.
Lavateli con cura in abbondante acqua fredda, cambiando l’acqua fino a che non troverete più alcuna traccia né di terra né di torbidità (vedere anche Avvertenze e suggerimenti alla voce "ipoclorito di sodio").
Nella pentola ove intendete lessarli, mettete poca acqua fredda, in modo che copra il fondo per meno di 1 cm (c'è chi, addirittura, non mette acqua), quindi gli spinaci e il sale (grosso) e accendete il fuoco.
Durante la cottura abbiate cura di mescolare in modo che si cuociano uniformemente, quindi scolateli in un colapasta
.

piatti correlati: Spinaci alla parmigiana , agnolotti

N.B gli spinaci sono cotti quando le costole delle foglie più grandi risultano morbide al tatto e ai"denti". 

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PROVENIENZA GENTILI OSPITI

PROVERBIO 1

Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.

traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.

Per capire il  proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.

Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.

 

PROVERBIO 2

Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.

Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.

Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.

 

PROVERBIO 3

chi cia'l pà, n'cià i denti

traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.

Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.

 

PROVERBIO 4

chi sparte n'capa.

Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.

Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.

 

PROVERBIO 5

Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)

Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)

É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.

Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..

 

PROVERBIO 6

Quesso e gnente iè dà parente.

Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).

il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera

 

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