Creato da old_eagle il 08/10/2009

i fornelli di gio'

Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato

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Spaghetti al sugo di tonno e alici - primi piatti -

Una ricetta semplice e neanche tanto originale, ma era il sugo dei giorni di magro (il venerdì tanto per precisare), è comunque un primo piatto saporito e accattivante

pasta da abbinare: solo ed esclusivamente spaghetti (n°5)

 Ingredienti per 6 persone:
150 gr di tonno in olio di oliva.
250 gr. di  concentrato i pomodoro.
    1 bel ciuffo di prezzemolo.
    2 spicchi di aglio rosso. 
 7-8 alici sotto sale.
 4-5 cucchiai di olio extravergine di oliva.
 O,5 litri ca di acqua

Preparazione:
pulite le alici sotto acqua fredda corrente, apritele e spinatele, a parte fate un trito con l'aglio e il prezzemolo.
In un tegame unite l'olio, il trito e le alici, mettete il tutto sul fuoco e lasciate soffriggere per circa 3 minuti.
A questo punto unite il tonno (scolato bene) e sbriciolatelo, subito di seguito, il concentrato di pomodoro e l'acqua.
Incoperchiate e lasciate cuocere per circa 30-45 minuti.


N.B. Non ho messo il sale in quanto le alici sono già salate del loro, comunque a fine cottura assaggiate ed eventualmente correggete.


Consigli:
In base ai vostri gusti, potete aumentare la quantità di aglio, ma poi non vi lamentate se vi va... buca ;-)
Potete unire delle olive nere (in salamoia, ma senza di essa), ci stanno bene..

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PROVENIENZA GENTILI OSPITI

PROVERBIO 1

Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.

traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.

Per capire il  proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.

Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.

 

PROVERBIO 2

Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.

Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.

Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.

 

PROVERBIO 3

chi cia'l pà, n'cià i denti

traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.

Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.

 

PROVERBIO 4

chi sparte n'capa.

Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.

Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.

 

PROVERBIO 5

Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)

Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)

É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.

Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..

 

PROVERBIO 6

Quesso e gnente iè dà parente.

Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).

il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera

 

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