Creato da bambiblu1310 il 12/11/2009
Riflessioni semiserie in pinzimonio di semiconfusione.
 

 

« RarefattaBuon Natale »

Uno specchio di acqua calma e la scoperta di sé

Post n°130 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da bambiblu1310
 
Foto di bambiblu1310

Fare lezione con Marco Mandrino è prima di tutto un viaggio dentro sé stessi. In quella parte di noi stessi che non guardiamo quasi mai, ma anche in quella che invece incontriamo tutti i giorni. E' l'incontro con uno specchio, che fermo e sincero ti rimanda esattamente ciò che sei, nel bene e nel male. E non ti giudica mai.

Come sapete frequento il primo anno di corso per insegnanti di Yoga, e nel corso di questo primo anno, ho avuto la fortuna e l'onore di passare due fine settimana di studio con Marco.

La prima sensazione al ritorno a casa, il lunedì mattina, è che qualcosa sia cambiato in maniera indelebile. E' sempre qualcosa di impercettibile: la vita è sempre la stessa, e so che la sensazione di pace e quiete che mi porto dietro piano piano passerà, risucchiata dal rumore della vita quotidiana. Ma so anche che qualcosa, dentro, è mutato, che ogni volta qualcosa muta, di un millimetro, di un piccolo soffio, e nulla di ciò che ero prima tornerà più. Perché ora è dopo, e io sono diversa.

Intanto, la pratica.

Ogni giornata del corso inizia con una Master class di tre ore. Sono tre ore intense, rigeneranti, necessarie e difficili allo stesso tempo. Io pratico ogni giorno, e penso di conoscermi un po', penso di sapere cosa mi piace di più, quali asana(posizioni) invece mi mettono in difficoltà, quale pratica è più vicina al mio modo di essere, e quale invece devo sforzarmi un po' per portarla fino alla fine.

Con Marco nessuna mia certezza rimane tale. Asana che ho sempre amato mi risultano ostiche, faticose, difficili, altre che ho sempre pensato di amare meno sono agevoli e semplici. Soprattutto, la sensazione di fondo, in generale, è quella della novellina, di chi non sa nulla, come fossi al primo giorno di pratica, e completamente, assolutamente, incapace.

Per me è una sfida. Non mi è mai successo, tranne che con lui. Anche il mio primo giorno di pratica, il primo in assoluto, ormai un po' di tempo fa, è stato più facile. Le asana mi venivano meglio, il mio corpo rispondeva come pensavo avrebbe dovuto rispondere.

Con Marco no. Con Marco, l'ho detto, la pratica porta dentro sé stessi, e chiama a nuove sfide. Ogni asana è una scoperta, è cosa nuova, in un corpo nuovo. Fino all'origine, fino a dove non sai di poter arrivare. O di poter essere.

E così ho ricominciato ad ascoltarlo, il mio corpo, ad ascoltarne le difficoltà, i movimenti, a renderli più vicini alle asana, a percepire il ritmo del mio respiro, ad ascoltare il mio cuore, e la mia mente che piano piano cercavano un unico punto in cui fermarsi. Insieme.

E' stata una scalata, una scoperta. Un meraviglioso regalo.

Poi, la lezione.

Dopo la Master class e una breve pausa, si comincia con la parte teorica. Abbiamo parlato di yoga, e degli otto passi dello yoga secondo lo Yoga Sutra di Patanjali, ma è stato detto molto di più.

E' stato un dialogo continuo, un flusso di pensieri e di energie che circolavano, palpabili, nella stanza. Marco è quieto, sincero, e gentile. Pacato in tutto ciò che fa, ha la rara capacità di dire sempre ciò che pensa, con fermezza, ma sempre con grande gentilezza.

L'ho detto, l'incontro con lui è un viaggio dentro sé stessi, e io mi sono guardata in quello specchio di acqua calma che è Marco, e ho visto un mondo, in parte sconosciuto, e che in parte sto imparando a conoscere in questo mio percorso. Ho visto e sentito la sete di tutto ciò che ancora voglio scoprire e sapere, ho visto chi sono, chi sono stata, cosa mi ha portata lì. Ho ricordato di nuovo a me stessa perché amo tanto lo yoga, e perché ho deciso di farne la mia vita. Ho visto anche ciò che vorrei diventare, ma so che quella visione cambierà ancora e ancora, perché il fine in realtà è il viaggio, e non la meta.

Grazie, Marco. Om

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

Seguimi su Twitter

Il Caos Regna..

Si dice che occorre perdersi, per potersi ritrovare. 

Io ho deciso di lasciarmi andare, di seguire il vento e di smarrirmi, per scoprire se riuscirò a ritrovarmi.

Questo blog vuole essere un po' un diario di viaggio, un compagno che passo passo mi accompagna lungo la strada, ma anche una piccola ancora di salvezza che, come i sassolini di pollicino, possa aiutarmi a tornare a casa, se dovessi perdermi troppo... 

 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Ultime visite al Blog

Ego_Shamalamariomancino.milsilenzionellanottecorazzapaolaMikAngg.cilogiada_marina10il.mio.viaggiomenta_menterasflapezzi.divetroanmicupramarittimablacksadangelALDABRA72mipiace1956
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 27
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963