Il Silenzio...

...di Capodanno

Filastrocca di capodanno:
fammi gli auguri per tutto l'anno:
voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
( Gianni Rodari )

Ricordo quando da piccola la dovetti imparare a memoria per recitarla la sera di San Silvestro davanti a tutta la famiglia riunita. Ricordo il mio Maestro delle elementari, uomo severo con un cipiglio degno di un istitutore medievale, che con una lunga bacchetta di legno ritmava la cadenza della poesia. Ricordo anche la sua passione per Rodari. Ricordo mia madre, che sottovoce mi aiutava quando dimenticavo qualche parola. Ricordo, al termine della recita, rossa come un peperone di Voghera,  il grazioso inchino e l'applauso da parte di tutti, ma ciò che ricordo con più piacere era la mancia dei nonni....
Ricordo.....
Chissà perchè a fine anno si ricorda inevitalbilmente, gli anni passati.
Dicono che siano giornate frenetiche, quindi la mente dovrebbe essere impegnata in facezie, faccende di ogni tipo...eppure... si ricorda.
Si dovrebbe fare il classico bilancio di fine anno.. ed invece...mi sovvengono pensieri e ricordi d'infanzia...
Sono stata molto fortunata...ho avuto una infanzia magnifica...ho ricordi intrisi di dolce malinconia...di voglia di tornare indietro per riviverli...a quell'applauso...ai nonni...ricordi...di fine anno.
Il 2008 è alle porte...che questa poesia...balbettata da una bimba occhialuta e paonazza possa essere di ottimo auspicio...
Vs. Giglio

Caro Babbo Natale,
perdona il sunto, in questa mia letterina, ma come tu ben sai mi manca sempre quella benedetta mezz'ora sulla mia vita.
Quindi bando alle ciancie, mi accingo ad elencare i miei desideri...
Prendi carta e penna e leggi attentamente...
Essendo arrivata alla conclusione che a 40 anni con la Barbie non ci gioco più, con il Dolce Forno nemmeno e se voglio qualcosa me la compero con mia grande soddisfazione... ciò che desiderei di più al mondo è che mi venisse data quella mezz'ora che vado da anni chiedendo, se poi fosse possibile facciamo 1 ora... ma si abbondiamo... sia mai detto che tu Babbo possa essere tacciato di spilorceria.
Se proprio non riesci ad esaudire il 1° desiderio ecco la 2° opzione: metti un pò di sale in zucca a chi sai tu, utilizzando pure le maniere forti, perchè il soggetto è decisamente "de coccio"; non si accorge della delizia, grazia, affabilità, intelligenza ecc. ecc. che ha vicino.
Detto questo, caro Babbino, restiamo sempre intesi che se hai troppo lavoro, questi miei desideri verranno rimandati all'anno prossimo. Non ho fretta, perchè, come ben sappiamo io e te, ho dinanzi a me tutta l'eternità.
Un abbraccio caloroso a te ed alla Signora Mamma Natale
una stretta di zampa alle renne...
una tiratina di berretto agli gnometti....
Sempre tua,
Giglio

P.S.
E' giusto che tu sappia che nemmeno quest'anno ho fatto la brava, anzi sono peggiorata sempre più...ma come in ogni processo vengono prese in considerazione le attenuanti.. beh.. tu ricordati delle mie...
P.P.S.
Per tutto il resto: la pace nel mondo, facciamo l'amore e non la guerra, chiudiamo il buco nell'ozono, caliamo le tasse ecc. ecc. penso che l'abbiano già scritto molte altre persone, per cui non ripeto ciò che tu avrai letto, riletto, arciletto durante tutto il 2007.

Sono basita.
Ultimamente noto che la domanda maggiormente posta in chat è: "che cosa cerchi qui?"
Vediamo... ora:
l'orologio è sul comodino...
il portafoglio nella borsa...
le chiavi dell'auto al loro posto..
mi pare che non debba cercare nulla di così urgente o basilare.
Cercare: verbo molto interessante, mi fa pensare a qualche sbadato personaggio delle favole sempre distratto, con la testa fra le nuvole o il naso nei libri che dimentica, lungo l'arco della sua vita, piccole cose trascurabilissime.
Cercare: che cosa si cerca in chat?
Ora, riflettendoci molto seriamente magari si cerca del relax, magari una evasione simpatica dalle fatiche della vita moderna, magari solo il poter resettare il cervello.
Lo so, non sono nata ieri, sono a conoscenza di ciò che succede in chat, non ci vuole una laurea in psicologia applicata ai chatters:
- a volte si cerca quel qualcosa che nella realtà non lo si ha (nessuno lo ammette)
- a volte si cerca quella trasgressione che non si ha coraggio di praticare nella realtà (nessuno lo ammette)
- a volte si cerca una nuova maschera da indossare, un ruolo che non ci appartiene, tra i tanti ruoli che abbiamo nella realtà (nessuno lo ammette)
- ed a volte si cerca uno sfogo, magari psicopatico-paturnioso, cosa che nella vita reale difficilmente possiamo permettercelo (nessuno lo ammette)
Forse sarebbe meglio, invece di porre questa domanda agli altri, iniziare a domandare a se stessi: "cosa cerco in chat?"... penso sarebbe decisamente molto più utile per noi, e meno stressante per chi sa già ciò che vuole/cerca.
Ops... si una cosa cerco.. anche io sbadata con il naso tra i libri...cerco i miei occhiali...

Relax...

Carta dorata con nastro marrone.
Pareva un lingottino d'oro, ma profumava troppo di cacao...
Allora ricordai della domanda fattami il giorno prima...

Non me l'aspettavo..
Mi pareva di essere tornata bambina la mattina di S. Lucia, quando scalza scendevo le scale e mi scapicollavo in cucina, godendo in anticipo dei doni, dolci che avrei trovato sul tavolo.
Con la cautela di un archeologo ho scartato il lingottino e l'aroma del cioccolato fondente si è sparso nella stanza...
Cioccolatini di varie forme, con ripieni vari: dal liquore alla nocciola...
Ho sorriso... gli ho sorriso... impacciata, lo ammetto... riesce sempre a togliermi la sicurezza di "donna matura" che vanto ai quattro venti (ma quando mai!!!!!!! a volte mi meraviglio delle scempiaggini pensate...)

Avrei voluto correre saltargli in braccio e ringraziarlo come si deve.. invece con un autocontrollo degno di una Imperatrice galattica, dosando parole, tono di voce, andatura, mi sono avvicinata e due baci sulle guance, sussurrando "Grazie"....(quando si dice essere dementi!!! eppure non credo avrebbe apprezzato la mia passionale gioia).

Poi andammo a cena...

Decisamente un Uomo fuori dall'ordinario... logorante, difficile, a volte impossibile, ma sempre capace di sorprendermi come solo lui sa fare....

Relax...

William: "Non è quello che dici di Drew: è quello che non dici."
Susan: "Forse non ascolti."
William: "Oh sì invece. Non un'ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione. Questo rapporto ha la stessa passione di una coppia di nibbi reali. Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio."
Susan: "Ah, tutto qua!?"
William: "Sì e abbi una felicità delirante o almeno non respingerla."
Susan: "Va bene... Abbi una felicità delirante, vedrò di fare il possibile."
William: "Lo so che ti suona smielato, ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Beh, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non hai tentato, non hai mai vissuto."
Susan: "Bravo!"
Wlliam: "Ah, sei una dura!"
     (Vi presento Joe Black)

E ci sono ricascata.. passano gli anni ma il masochismo resta.
Sono cosciente che questo film mi fa e farà star male gettandomi nel più profondo abisso, ma non resisto.
E' come essere attratti da un buco nero e per quanto la ragione elenchi motivazioni logiche oltre ogni limite per evitare il tracollo, tutto il resto di me si getta a capofitto nella misera disperazione... tra cleenex, nutella e fette biscottate.
Dicono che tutto serva per crescere, ma forse stavolta si esagera........
Eppure, a volte vorrei che le parole di William si avverassero, perchè è ciò che bramo di più al mondo... altrimenti che vita sarebbe? mah........

Dicono che la vita inizi a 40 anni.

Se riguardo agli anni trascorsi, vedo una vita frenetica, alla ricerca di: cosa sono io?
Nessun rimorso; forse qualche rimpianto, uno in particolare, ma oggi scopro che poi non ha così importanza, forse perchè  era solo un sogno e si sa.. i sogni si possono sempre avverare...volendo... ma voglio??

Oggi bellissima giornata di sole, dopo uragani, tempeste e temporali, tutti presi con pochisisma soddisfazione se non il saltellare qua e la come una cavalletta per evitare pozzangere... inutile. Quando piove, per una legge fisica del tutto a me estranea, senza ombrello ci si bagna... ma è stato un tornare bambina, molto divertente, specialmente nel vedere gli sguardi innorriditi di passanti frettolosi!
Forse sarà questo il segreto dei miei prossimi, come minimo 80 anni: divertirmi, prendere la vita per quello che è: un filo sottilissimo su di un baratro, l'abilità sta nel camminarvici sopra in modo naturale, magari aggiungendoci capriole, salti mortali,  il tutto tenedo in mano un bellissimo ombrellino colorato, e con uno sguardo divertito, magari un pò beffardo.
Bene, che si diano le carte...e che il gioco incominci...
Auguri Giglio...

Relax...

Ho raccolto il testimone di questo " gioco" da scilla5
Si tratta di postare 5 incipit di libri che abbiamo letto che ci hanno colpito.
Io ho usato l'ordine mnemonico:

Rigenerazione - Pat Barker

Basta con la guerra
Dichiarazione di un soldato

Rendo pubbliche le mie opinioni, come consapevole atto di sfida alle autorità militari, perchè penso che la guerra venga volontariamente prolungata da coloro che avrebbero il potere di porle termine.
Sono un soldato, e credo di parlare a nome di tutti i soldati. (...)
Ho visto e patito sulla mia pelle le sofferenze delle truppe, e non posso più accettare di rendermi complice di chi prolunga questi patimenti per fini che ritengo malvagi ed ingiusti. (...)

La foresta della notte - Djuna Barnes

L'amore diventa il sedimento del cuore, del tutto analogo ai "reperti" di una tomba. Come in questa si può tracciare il posto preso dal corpo, dalle vesti, dagli utensili necessari all'altra sua vita, così nel cuore dell'amante si ritrova, come un'ombra indelebile, l'impronta di ciò che ama. Nel cuore di Nora c'era il fossile di Robin, la gemma su cui era intagliata la sua identità, e tutt'intorno, per conservarla intatta, scorreva il sangue di Nora. (...)

Invisible Monster - Chuck Palahniuk

Vai alla verità. Quella stupida sono io.
Vai alla verità. Mi sono sparata da sola. Ho lasciato che Evie pensasse che era stato Manus e che Manus pensasse che era stata Evie. (...)

La lettera scarlatta - Nathaniel Hawthorne

(...) Si vide allora sul suo corpetto, intagliata in una bella stoffa scarlatta, circondata da ricchi e fantasiosi ricami d'oro, la lettera A: il lavoro era così accurato e di tal pregio il ricamo, che in nessuna altra occasione la rigorosa legge della colonia avrebbe tollerato un ornamento femminile di così raffinata eleganza. (...)

Il Circolo Dante - Matthew Pearl

(...) "Il nostro Lucifero non vuole solo che le sue vittime muoiano, ma anche che soffrano come le ombre nell'Inferno. Uno stato tra la vita e la morte che contenga entrambe e non sia nessuna delle due. " (...)

Non so a chi passare il testimone...

"...è una condizione nella mente degli uomini che cercano di pensare a qualcosa di diverso e di migliore... Buffo" - disse in tono tagliente - "che un uomo non si accorga mai quando ha trovato quello che ha sempre cercato".
  ( da "La foresta della notte" Djuna Barnes )

Ultimamente mi sto dedicando a letture particolari, oserei dire "gotiche"; ed in questo libro mi sono imbattutta in frasi che mi tarlano la mente. Una di queste è la frase sopra citata. Sono del parere che abbia doppia valenza, ossia, maschile che femminile.
Possibile che siamo così ciechi?
Possibile che non vediamo ad un palmo del nostro naso?
Noi che sondiamo l'universo, non vediamo che a volte ciò che bramiamo è lì a portata di braccio, mano, sguardo, o che forse è già "nostro".
Perchè?
Forse perchè ciò che amiamo è la ricerca?
Forse che abbiamo paura del poi?
Può essere. Può essere che ciò che ci fa andare avanti è quella voglia di trovare, di ricercare, in 2 parole "l'attesa": come da bambini si attende Babbo Natale, per poi riporre il gioco subito dopo l'Epifania, perchè oramai è nostro; sappiamo dove lo riporremo.
Non so, ma tutto ciò mi sgomenta.
Io sono una ricercatrice per natura, adoro incasinarmi la vita fino ad arrivare all'ultima domanda, e non contenta riuscirei a trovare ancora domande, strade, viuzze, pur di continuare questa "folle ed insana mania".
Chissà quante persone mi sono passate accanto, con le quali ho incrociato lo sguardo senza fermarmi, intenta a scrutare il mondo o che mi sono state vicine e delle quali ho mai capito nulla.
E chissà... forse lo stesso è successo a loro miei confronti (il che è più plausibile.. lasciatemelo dire)
Irrequetezza, Tu che sorgi nella mia anima quando meno me lo aspetto, quando sono "equilibrata", quando una apparente serenità mi avvolge...dimmi... perchè continuo a correre con il vento?
Forse che ciò che bramo sta ancora nascosto, celato al mio sguardo?
Domande e pensieri, mentre il tempo si mette al brutto, e nuvoloni neri sovrastano l'orizzonte; gli stessi che sento nell'anima......
Ci vorrebbe il ringhio del "Lupo"... ritornerà....

Latitante dal blog, per mancanza di Tempo.
Tornerò?....
Forse....
Ho la mente lontano ed il cuore la segue...

Relax...

Coloro che hanno per mantello lenzuoli funerari
provano la voluttà divina di essere solitari.
La loro castità ha pena dell'ebbrezza delle coppie
della stretta di mano, dei passi dal ritmo lieve.
Coloro che nascondono la fronte nei lenzuoli funerari
sanno la voluttà divina di essere solitari.
Contemplano l'aurora e l'aspetto della vita
senza orrore, e chi li compatisce prova invidia.
Coloro che cercano la pace della sera e dei lenzuoli funerari
conoscono la spaventosa ebbrezza di essere solitari.
Sono i beneamati della sera e del mistero.
Ascoltano nascere le rose sottoterra
e percepiscono l'eco dei colori, il riflesso
dei suoni...Si muovono in un'atmosfera grigio-viola.
Gustano il sapore del vento e della notte,
hanno occhi più belli delle torce funerarie.
                          ( Renée Vivien )

Trovata per caso, letta d'un fiato, fatta mia...

Relax...

Stranamente non ho nulla da dire, sarà che ultimamente apprezzo quel Silenzio discreto che solo poche persone hanno il privilegio di avere innato.
Un Silenzio che lascia spazio ai pensieri, alle meditazioni, alle riflessioni e perchè no... a quella quiete dello spirito che tanto amo.
Adoro le serate trascorse ad occhi chiusi, vino bianco, plaid, musica di sottofondo ed occhi chiusi, fino ad assopirsi... in una sorta di pace interiore....

Sento il vento...
e questo mi porta a voler andare via,
ovunque, purchè sia lontano
da quelle domande che mi assillano da sempre.
Camminare senza pensieri
sospesa tra le filigrane di ciò che appare e ciò che Sono...

Sento il vento...
la metamorfosi è in atto...

Quando si dice la casualità; questa mattina un impulso mi ha suggerito di accendere la tv ed ancora casualmente sentire questa frase, presa da chissà quale film, ma decisamente ed soggettivamente vera:

" L'uomo è il primo bozzetto di Dio,... è la donna la vera creazione..."

Egregio Signore,
Mi rivolgo a Lei, se mai leggerà questo mio blog. Si!... proprio a Lei.
Ora non voglio rigirar il coltellino svizzero nella piaghetta, ma come Vede la mia teoria è perfettamente ed indiscutibilmente esatta...e non vado oltre..sarebbe un ripetermi per l'ennesima volta ed entreremmo in una discussione nella quale Lei dovrebbe ammettere l'inevitabile... Lei mi capisce vero?
Eternamente ribelle...
Sua GiglioNero

P.S. Non Si arrampichi sugli specchi nel confutar ciò che è un'assoluta verità, non riuscirebbe mai a farmi capitolare.....
A buon intenditor, poche parole....

Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono.
(Voltaire)

No comment...

(...troppo presa dal lavoro, pensieri, affanni vari mi prendo una pausa...urge requilibrare la mente, l'essenza.. la deriva si avvicina inesorabile... e il porto sicuro ancora molto lontano...)

Si sa, quando si è fermi in colonna nel traffico mattutino, sovente ci si perde nei propri pensieri, dati da ricordi o da canzoni che hanno fatto da sottofondo alla nostra vita. Magari a volte, queste canzoni le abbiamo ascoltate senza capire le parole, solo per il gusto della loro sonorità, vuoi la giovane età, vuoi proprio la non voglia di impelagarsi in pensieri filosofici, o discorsi socio-pedagogici.
 Come oggi: alcune frasi di una canzone vecchia come il cucco, non riesco a togliermele dalla mente. La canzone è di Dalla "Com'è profondo il mare", cantata e ricantata infinite volte da ragazza, passata nell'oblio della memoria per lunghi anni, ed oggi spolverata e riascoltata con attenzione;  ed ora un passo ha catturato i miei pensieri:

E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare...

E' verissimo: i pensieri danno fastidio, siano essi pensieri di natura personale che di natura sociale. Chi pensa è pericoloso, ha coscienza di se, porta avanti le sue idee, ha qualcosa da dire.
Sovente mi capita di dover tacere, non solo i miei pensieri, ma anche l'espressione del viso, mascherare ciò che penso in una espressione da poker, indossare una maschera di ruolo, come un attore del teatro greco.
Il "cogito ergo sum" allora significa nulla? Perchè i pensieri fanno così paura? Perchè ci si barrica in una fortezza fatta di pareti insonorizzate, quasi a temere che la voce dei pensieri urti la nostra sensibilità? Grandi e grossi come siamo, superbi della nostra natura, temiamo anche solo l'esprimere dell'altro, anche solo l'ascoltare ciò che dice, ciò deve dire, esternare.
Mi fermo qui, la mia mente è in subbuglio, per tuti quei pensieri che non trovano spazio, vengono rinchiusi in stanze senza finestre della mia mente... giudicati poco opportuni e condannati senza appello al buio... ma non durerà a lungo... la ribellione è già in atto.
Lo so la canzone ha valenza socio-politica, ma come ogni arte... dal macro passa al micro con velocità inimmaginabili, adeguandosi al vissuto di chi ascolta...

Perchè i miei pensieri fanno così paura?..............
.......Ancora nessuna risposta da chi di dovere.

Relax...