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Francesco Saviano

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Dedicata a tutti i bambini scomparsi

Post n°739 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da stefan.o
 

FIABA

Da un libro di fiabe un giorno di giugno

scappò dal suo foglio sulla montagna

un orco gigante e nascose il suo grugno

tra gli alberi fitti nella boscaglia.

Coprì con il manto la luna, fu notte.

Nell’ ombra staccò la tenera  gemma

sul ramo lasciò ferite d’ amore,

sparì nel mistero in fondo alla grotta.

 

Angela aveva le trecce di sole,

la pelle di luna, gli occhi del cielo,

un viso d’ incanto, un cuore di bimba,

Angela era la primavera.

 

Vagò nella notte l’ orco malvagio,

cercò il sentiero per fare ritorno

sul foglio del libro dov’ era la fiaba,

tra gli alberi folti  nella boscaglia.

Il libro era chiuso, steso per terra,

la porta del foglio già era sbarrata

la fiaba da un pezzo era finita.

 

Angela aveva le trecce di sole,

la pelle di luna, gli occhi del cielo,

un viso d’ incanto, un cuore di bimba,

Angela era l’ ingenuità.

 

Bussò alla porta con tocco feroce,

nel libro dormiva l’intera tribù.

Nemmeno il guardiano  potè  più sentire

la voce dell’ orco sempre più fioca.

Scappò  tra i monti senza una meta,

stringendo la rosa tra le sue mani.

Trovò nella grotta un antro profondo,

sparì con il fiore dentro il mistero.

 

 

Angela aveva le trecce di sole,

la pelle di luna, gli occhi del cielo,

un viso d’ incanto, un cuore di bimba,

Angela era  fresca rugiada.

 

 

 

 
 
 
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