Viva l'italia

ANSA 01/06/2007

ROMA - "La situazione era diventata insostenibile". Queste parole, utilizzate da Enrico Letta e da Tommaso Padoa-Schioppa, rendono il senso della scelta fatta da governo e maggioranza. Il comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale viene rimosso (al suo posto Cosimo D'Arrigo), Vincenzo Visco rimette la delega sulle Fiamme gialle.

Il viceministro dell'Economia incassa la fiducia di Romano Prodi, di Padoa-Schioppa e di molti esponenti di governo e maggioranza e si difende: "Contro di me una campagna di disinformazione e accuse false". Il premier e con lui i Ds hanno tentato di fare pressioni su Antonio Di Pietro perché l'Italia dei valori ritirasse l'ordine del giorno presentato al Senato contro Visco e sul quale il governo rischiava di cadere, ma tutto è stato inutile. E allora la valutazione è stata una sola: non si può rischiare la crisi. La mediazione è stata conseguente: Visco rinuncia alla delega, il suo nemico e accusatore Speciale via dalla Guardia di Finanza. La giornata dell'Unione comincia presto.

A Palazzo Chigi c'é un vertice di tutti i segretari con Prodi. All'ordine del giorno la grana del momento: bisogna evitare di andare a Palazzo Madama mercoledì e farsi 'impallinare' dall'opposizione. E' infatti in calendario il dibattito sul 'caso Visco' (le presunte pressioni sui vertici delle Fiamme gialle per fare trasferire i finanzieri che indagavano sulla vicenda Unipol-Bnl). La Cdl chiede le dimissioni del viceministro e soprattutto c'é un ordine del giorno dell'Idv che prevede il ritiro della delega sulle Fiamme gialle.

Come si fa a chiamare tutto questo democrazia, come si fa a non accorgersi che questo è un principio di dittatura, prima si occupano i posti del potere, poi si rimuovono le cariche importanti che non appoggiano il governo, la prossima mossa quale sarà?

E poi questo governo mercenario che per due poltrone e quattro spiccioli sarebbe pronto a dire tutto e il contrario di tutto nello stesso istante...