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Lutto nazionale

Post n°111 pubblicato il 10 Aprile 2009 da DocGull

PROFONDA COMMOZIONE PER LE VITTIME DEL TERREMOTO IN ABRUZZO

Partecipo con profondo dolore, purtroppo sincero e quindi davvero lancinante,  al lutto che ha colpito le famiglie delle vittime del terremoto abruzzese.

La vita di nessuno di noi vale di più di coloro che non ce l'hanno fatta, un elemento di riflessione per dire che vale la pena di vivere con rettitudine ma anche senza mai prendere nulla troppo sul serio.

 

 
 
 

Geopoliticando - Lega araba

Post n°110 pubblicato il 30 Marzo 2009 da DocGull

SUMMIT DELLA LEGA ARABA IN QUATAR, QUESTIONE PALESTINESE E MANDATO DI CATTURA DEL PRESIDENTE SUDANESE I PRINCIPALI ARGOMENTI  


Riporto parte di un interessante articolo tratto da Asia news di oggi


Inizia oggi un importante summit dei 22 Paesi della Lega Araba a Doha (Qatar). I leader arabi discuteranno della posizione dell’Iran e della situazione palestinese, ma anche del mandato di arresto internazionale contro il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir, qui arrivato già ieri.

Contro il presidente sudanese pende un ordine di arresto internazionale emanato dalla Corte Internazionale di Giustizia presso l’Onu per il genocidio in atto nel Darfur (circa 300mila e 2,5 milioni di profughi dal 2003, secondo fonti Onu). Molti Paesi arabi criticano la misura, considerata un’ingerenza dell’Occidente in uno Stato arabo, e l’Arabia Saudita chiederà la solidarietà dell’intera Lega Araba.

All’incontro partecipa anche il segretario generale Onu Ban Ki-moon. Le Nazioni Unite sperano che gli altri Paesi chiedano comunque al Sudan di trovare una rapida soluzione per il problema del Darfur, come pure per la carestia che minaccia un milione di persone in Sudan.

Ieri al suo arrivo al-Bashir è stato ricevuto all’aeroporto con grandi onori dallo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani, emiro del Qatar. Poi si è incontrato con Amr Moussa, capo della Lega Araba.

Peserà comunque l’assenza del presidente egiziano Hosni Mubarak, che ha inviato una delegazione di basso profilo. Allo stesso modo il re di Marocco Mohammed VI ha mandato il fratello Moulay Rachid che non ha una funzione ufficiale e ieri ancora non era sicura la partecipazione dei re di Giordania e Bahrain. E’ invece arrivato il re saudita Abdullah, strenuo sostenitori dell’unità tra Paesi arabi.

Purtroppo, aggiungo che anche questa volta sembra mancare l'unità tra i leader arabi, ma su questo non ci stupiamo più di tanto, in fondo la lega araba, a pensarci bene, è una lega etnico-religiosa, non geografica come può essere ad esempio la com,unità europea.

Ritengo che sia questo uno degli elementi che faccia di una struttura artificiosa una struttura poco efficiente.

 
 
 

Geopoliticando - IRAQ 8

Post n°109 pubblicato il 15 Marzo 2009 da DocGull
 
Tag: Iraq

La sede dell'Assemblea nazionale del Kudistan iraqueno, ad Erbil

Nella foto la sede dell'Assemblea nazionale del Kurdistan iraqueno, ad Erbil

PROBLEMI TRA IL RAFFORZATO GOVERNO CENTRALE IRAQUENO E I CURDI NEL NORD DEL PAESE

L'oggettivo miglioramento della situazione a Baghdad e nelle altre aree centro meridionali del Paese, ha fatto dimenticare ai più i problemi che il governo centrale affronta, e soprattutto dovrà affrontare, con i curdi nel nord del Paese.

Certo, i due maggiori partiti curdi sono membri effettivi ed importanti del governo del Primo Ministro Nuri al-Maliki, ma gli stessi diventano invece molto refrattari al governo centrale quando quest'ultimo in qualche modo "minaccia" le tre regioni a maggioranza cirda del nord dell'Iraq, di fatto semi indipendenti, in quanto sotto il controllo diretto degli stessi curdi.

In particolar modo la situazione è delicata a Kirkuk, che molti curdi considerano la propria capitale politica ed economica, ma dispute tra curdi ed arabi vi sono anche intorno alle città di Mosul, vicina al confine turco e di Khanaquin, non lontana dal confine iraniano.

Il controllo dei curdi nelle aree sotto il loro potere è dovuto in particolar modo al fatto che i combattenti curdi, chiamati peshmerga, hanno attivamente collaborato con l'esercito americano durante la guerra contro Saddam Hussein e, come secondo elemento, che le elezioni provinciali del 2005 sono state boicottate dai sunniti (arabi) delle zona.

Che cosa hanno guadagnato i sunniti da questo Aventino?

Naturalmente niente di niente, esattamente come accadde in temi lontani nel nostro Paese.

La situazione è molto delicata, ci vorrà la massima diplomazia, ma soprattutto alte percentuali, a favore dei curdi, sui proventi petroliferi delle zone sotto il loro controllo, per sperare di evitare futuri scontri armati tra sunniti/governo centrale e curdi.

 
 
 

Geopoliticando

Post n°108 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da DocGull
 

GLI STATI UNITI SCAGIONANO IL GOVERNO PAKISTANO DAGLI ATTENTANTI DI MUMBAY (EX BOMBAY)

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INDIA 2 - PAKISTAN 3

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Non ci sono evidenze che il governo del Pakistan sia coinvolto negli attentati di Mumbai. È la posizione ufficiale della Casa Bianca espressa dalla portavoce Dana Perino. Il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, in una dichiarazione separata ha detto che il Pakistan deve garantire una totale cooperazione nelle indagini.

Direi che gli Stati Uniti hanno atteso anche troppo per effettuare questa dichiarazione, nel frattempo il governo indiano ha già inviato protesta formale a quello pakistano. Proprio ciò che volevano i terroristi.

Certo Nuova Dheli subisce le pressioni del proprio popolo in tal senso, ma seguire la rabbia popolare sarebbe la strada più sbagliata.

Meglio tardi che mai l'intervento americano.

 

 

 
 
 

Post N° 107

Post n°107 pubblicato il 13 Novembre 2008 da DocGull
 

"I MISSILI AMERICANI IN POLONIA SONO STATI UNA PROVOCAZIONE AI DANNI DELLA RUSSIA"

(Mossa di Berlusconi sullo scudo missilistico americano in Polonia, ragionata, rischiosa ma con notevoli potenzialità di sviluppo)

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RUSSIA 6 - INTERESSE NAZIONALE

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Chiedo intanto sucsa della prolungata assenza, dovuta a concorso pubblico vinto, ho studiato come un pazzo e non potevo proprio scrivere.

Detto questo ricomincio parlando della mossa a sorpresa di Berlusconi ieri a Smirne, in Turchia.

Il Presidente del Consiglio ha di fatto affermato un'ovvietà e cioè che i missili americani posti in Polonia e nella Repubblica Ceca nei mesi scorsi erano una provocazione nei confronti dei Russi.

Un'ovvietà che però richiede una buona dose di coraggio e di rischio calcolato per essere pronunciata.

Il nostro Presidente del Consiglio sta cercando di ritagliare un ruolo di una certa rilevanza nel "nuovo mondo obamiano". Le disfatte finanziarie degli USA hanno portato e porteranno gli americani a dover scendere maggiormente a patti con le altre potenze internazionali su vari fatti del mondo.

Il rapporto privilegiato dell'Italia con la Russia porta Berlusconi a rischiare.

Pare evidente che il nostro Presidente del Consiglio abbia concordato la mossa con i Russi i quali, se rispetteranno i patti, accetteranno anche a livello di immagine una certa mediazione italiana.

Se così sarà, e dè qui a nostro parere il rischio calcolato, anche gli Stati Uniti dovranno non solo accettare critiche come quella italiana, cioè da un Paese alleato in toto, ma dovranno anche farlo col sorriso sulle labbra.

Staremo a vedere.

 
 
 

Post N° 106

Post n°106 pubblicato il 04 Settembre 2008 da DocGull

CONDOLEEZZA RICE A TRIPOLI

(Gli Usa, preoccupati dell'iniziativa italiana, corrono ai ripari in Libia)

Coondoleezza Rice sarà oggi a Tripoli.

Le dichiarazioni che accompagnano l'evento destano dimostrano la fretta di correre ai ripari dopo gli accordi tra l'Italia e Gheddaffi.

Considerando che sono 55 anni che un Segretario di Stato americano non mette piede in lbia, a Washingoton parlano addirittura di "successo fantastico".

Un viaggetto della Rice visto addirittura come "successo fantastico".

Non crediamo alle coincidenze quindi è ovvio che il viaggio del Segretario di Stato americano è un tentativo di non essere completamente lasciati fuori dalla "nuova Libia", quella disposta a riaprirsi al mondo.

E' palese che sono stati in molti, in Europa e negli Stati Uniti a guardare con fastidio al successo italiano e ora si cerca di correre ai ripari.

Gheddaffi per ora è tiepido: "con gli Stati Uniti non siamo nè amici nè nemici".

 
 
 

Post N° 105

Post n°105 pubblicato il 01 Settembre 2008 da DocGull

LA BUFALA DELL'URAGANO GUSTAV

(secondo Geopoliticando non accadrà proprio nulla di particolare)

Scommettiamo, cari lettori di Geolipiticando, che a New Orleans non succederà proprio nulla?

La sciatteria, mediocrità, cattiva fede del giornalismo italiano e internazionale gioca ormai sulle emozioni della gente e, in questo caso, stessa sorte seguono alcune istituzioni americane che per motivazioni loro hanno cavalcato questa siocchezza.

Un pò come per un periodo muiono tutti in montagna, cadono solo aerei, tutti i giovani italiani si drogano, ecc., ecc.

Quali le motivazioni in questo caso?

Al di là della sciatteria e mediocrità del giornalismo italiano, in questo caso particolare probabilmente anche la volontà di mettere in ombra la convention repubblicana e qui c'è stata sicuramente la mala fede dello stesso Bush che si vendica di Mc Cain che lo ha dimenticato nelle ultime uscite. Idem per l'Italia ove ci hanno propinato per tre giorni come prima notizia la conventon democratica ora oscurano del tutto quella repubblicana ingigantendo gli effetti di Gustav.

 
 
 

Post N° 104

Post n°104 pubblicato il 01 Settembre 2008 da DocGull
 

BUON ACCORDO TRA ITALIA E LIBIA

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INTERESSE NAZIONALE - LIBIA 1

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Ben venga l'accordo firmato tra i due presidenti.

Più volte si era giunti quasi a firmare un documento definitivo tra Italia e Libia ma, per un motivo o per un altro, non si era mai giunti a concluderlo.

Complimenti a Berlusconi che chiude il cerchio ma il merito è da condividersi anche con i governi precedenti che hanno tutti lavorato per questa positiva conclusione.

La conferma che la politica estera deve essere il più possibile bipartisan.

All'Italia l'onere di contribuire con 5 miliardi di dollari con i quali l'Italia finanzierà infrastrutture ed investimenti.

Il costo sarà spalmato in 25 anni, in cambio un maggiore controllo sull'immigrazione clandestina, e priorirtà italiana col petrolio e il gas libico.

Una cifra elevata che Geopoliticando condivide in quanto da considerare come un importantissimo investimento. Già da tempo l'Italia è a rischio di isolamento energetico, con l'accordo tra russi e algerini sul gas di due anni fa. Fondamentale quindi aprire nuovi canali di rifornimento, come anche, naturalmente, costruire rigassificatori che consentirebbero all'Italia di acquistare gas anche da Paesi privi di metanodotti.

Nel mondo di oggi, non più bipolare, si deve imparare a "fare da soli" e questo accordo non può che andare in questa direzione.

Anche le imprese italiana troveranno la strada spianata per nuovi investimenti in Libia.

Ci auguriamo che il governo pensi però annmche agli esuli e alle imprese che vantano vecchi crediti nei confronti di Tripoli.

 
 
 

Post N° 103

Post n°103 pubblicato il 28 Agosto 2008 da DocGull
 

LA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DEL KOSOVO "NON DETERMINA ALCUN PRECEDENTE INTERNAZIONALE" - MASSIMO D'ALEMA, Repubblica on line - 21/2/08

Ripubblichiamo il punto 4) del nostro articolo Kosovo 4, Serbia 7, pubblicato il 21 febbraio 2008 su Geopoliticando.

Il punto 4) corrisponde alle dichiarazioni dell'ex Ministro degli Esteri D'Alema, sotto seguiva il commento di Geopoliticando.

Beh, almeno questo Signore ha smesso di giocare alla politica estera senza capirne alcunchè.

Da qui, la parte che viene ripubblicata:

4) la dichiarazione di indipendenza proclamata unilateralmente da Pristina domenica è un "caso sui generis" che "non determina alcun precedente internazionale" che possa giustificare "effetti imitativi" da parte di altre realtà con ambizioni separatiste.

Geopoliticando: e chi lo dice che non determina alcun precedente internazionale? E' proprio questa la questione invece, però se lo dice D'Alema possiamo crederci.

Ad maiora!

 
 
 

Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 26 Agosto 2008 da DocGull
 

KOSOVO, ABKHAZIA E OSSEZIA DEL SUD, CHE CI ASPETTAVAMO?

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RUSSIA 5 - GEORGIA 1

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Non dite che almeno Geopoliticando non l'aveva detto (vd. artt. "Serbia 6 - Kosovo 3" e "Serbia 7 - Kosovo 4"), l'illegale secessione del Kosovo poneva grandissimi rischi all'ordine internazionale.

Un concetto banale, volutamente trascurato.

Ora è venuto il momento di pagare il conto con la secessione di questi territori ex georgiani.

L'unico modo per impedirlo sarebbe militare, ergo, la Georgia deve ridisegnare i confini. E' da tempo che la Russia manda segnali di insofferenza che sono stati comletamente trascurati, pare persino chiaro la volontà degli Stati Uniti di allontanare la Russia dall'Europa altrimenti non si capirebbero le continue ultime provocazioni (Kosovo, appunto, ma anche scudo spaziale in Polonia).

L'inesistente Europa, come sempre, non guarda al proprio interesse o sono i singoli Paesi europei a farlo, oguno per la sua strada. La follia, l'indecenza e l'assoluta illegalità dell'indipendenza del Kosovo ha aperto una  ferita che speriamo si chiuda solo con la questione georgiana.

Non credo chei Russi supereranno questo limite, ma sul Kosovo dovevano farla pagare all'Occidente, in qualche modo.

Urlare ora all'illegalità sulle due regioni ex georgiane sa di beffardo quando si è accettata, anzi spinta, l'illegalità del Kosovo.

Che questo serva di esempio a tutti, il diritto inetrnazionale non può essere violato a seconda delle convenienze, oggi può far comodo, ma domani può accader qualcosa che non ci piace.

Per ora siamo uno pari, speriamo che le parti tornino a ragionare, ma come per la Serbia, anche la Georgia deve certamente rassegnarsi.

 
 
 
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