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Leopardi: A Silvio

Post n°1371 pubblicato il 05 Ottobre 2011 da MANUGIA95

A Silvio.....

Silvio, rimembri ancora quel tempo della nostra vita normale, 
quando verità splendea negli occhi nostri ridenti e fuggitivi, e tu, lieto e pensoso, 
il limitare di gioventù salivi?

Sonavan le quiete stanze, e le vie d'intorno ad Arcore
al tuo perpetuo canto, allor che all'opre femminili intento sedevi, 
assai contento di quel vago avvenir che in mente avevi. 
Era il maggio odoroso: e tu solevi così menare il can per l'aia.

Noi gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte, 
ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte ancora senza Gelmini
d’in su i speroni del milanese castello 
porgea gli orecchi al suon della tua voce, 
ed alla man veloce che percorrea il membro flaccido
Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, 
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. 
Lingua mortal non dice quel ch’io sentiva in seno 
(ma avevo una gran paura).

Che pensieri brutali, che furbizia, che odi, o Silvio mio! 
Quale allor ci apparia la vita umana e il fato! 
Quando sovviemmi di cotanta speme, 
un odio mi preme acerbo e sconsolato, e tornami a doler di mia sventura. 
O giustizia, o giustizia, perché non rendi 
poi quel che prometti allor? 
perché di tanto inganni i figli tuoi?

Tu pria che l’erbe inaridisse il verno, 
da chiuso morbo di alzhaimer combattuto e vinto, 
gioivi, o porconcello. E non vedevi più il fior degli anni tuoi; 
non ti molceva il core la dolce lode or delle nigre e bionde chiome, 
or degli sguardi innamorati e schiavi dei tuoi soldi; 
né teco i compagni di merende ai dì festivi ragionavan d’amore e corna.

Anche perìa fra poco la speranza mia dolce: 
agli anni miei anche negaro i fati la libertà. 
Ahi come, come passato sei, caro compagno dell’età mia nova, 
mia lacrimata speme! Questo è il mondo? questi i diletti, 
il governo, l’opre, gli eventi, onde cotanto ragioni con Tremonti
questa la sorte delle umane genti italiche? 
All’apparir del vero tu, misero, cadesti: e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano.

Manugia

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Commenti al Post:
massimocoppa
massimocoppa il 06/10/11 alle 17:49 via WEB
ah ah ah! :-))
 
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