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Messaggi del 05/03/2014

Ha reso la sua anima a Dio.

Post n°1033 pubblicato il 05 Marzo 2014 da melen.me

Ormai e' risaputo che tra me e la morte intercorre un filo sottile di ironia,basti vedere quanti post mortuari ho creato nel corso degli anni...(questa interpretatela ad libitum).

Questa mattina mi sono ritrovata a leggere un cartello funebre e soffermandomi sulla frase :ha reso l'anima a Dio mi e' scattato un commento  ad alta voce;il commento era in dialetto,pero' lo riporto in italiano perche' altrimenti mi capisce solo Pinuccio e pochi intimi.

Anzi vi scrivo prima la versione in Foggiano : E VI^T A TE CHE ALMEN U S^J A CHI C^L'E' D^T!

Beato te che almeno sai a chi l'hai data...L'ANIMA...

In effetti sembrava un commento scemo ma...

1) Siete sicuri che riuscirete a consegnare l'anima a qualcuno?

L'anima si puo' perdere in mille modi,te la possono rubare cosi' come la si puo' vendere.

Siete sicuri di possedere ancora la vostra anima?

2) L'anima potrebbe non esistere.

Siete sicuri di avercela  l'anima?

No perche' se cosi' fosse mi sa che l'unico convinto e' quello che scrive i cartelli.

 


 

 
 
 

La caccia ai profili fasulli.Ore contate per le false identita'.

Post n°1032 pubblicato il 05 Marzo 2014 da melen.me
 

Le bugie su Twitter hanno le ore contate. Un gruppo di ricercatori europei della Sheffield University, infatti, ha messo a punto un programma che promette di debellare le false informazioni sulla piattaforma di micro-blogging. Si chiama Pheme, nome della mitologia romana che indicava la personificazione divina della voce pubblica, e permetterà di dividere le notizie che transitano su Twitter catalogandole come speculazione, controversia, informazione sbagliata e disinformazione.

L'algoritmo creato dagli studiosi andrà alla caccia di profili fasulli, creati deliberatamente per diffondere il falso; per scovarli farà affidamento su una serie di fonti ritenuti autorevoli, come esperti, giornalisti o testimoni oculari. Il progetto è uno spin-off del lavoro del professor Rob Procter, dell'Università di Warwick, che studiò i rumors su Twitter dopo le proteste al Londra del 2011 in seguito alla morte di un giovane di colore per mano della polizia.

E qua?

Meglio che non indaghino altrimenti si scoprirebbe che in realta' gli iscritti sono 10 ognuno di loro si e' iscritto 10 volte con identita' fasulle;per ogni identita' fasulla ci sono 7 nick da poter creare...fate un po' i conti e ditemi voi...

BUONGIORNO.


 
 
 

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