Prisoner Of Soul

Post N° 27

Scavo dentro i miei pensieri.

Cerco parole che non conosco. Cerco frasi ad effetto che possano colpire senza conseguenza. Cerco modi di essere che nessuno mi ha insegnato.
Ma poi mi accorgo che non conosco altre parole di quelle che riesco a mettere nero su bianco. Non ho niente altro, a parte questi pensieri disordinati che mi saltano in mente e si accendono come luci psichedeliche che disorientano. Che non ti fanno capire. Che non ti fanno rendere conto di niente.

Vorrei trovare le parole giuste per te.
Vorrei cercare di farti capire cosa significhi. L'importanza che hai. Quella vera, non quella scritta, o quella detta. Ma quella che c'è impressa dentro di me.
A volte ripenso al dolore che ho provato durante la tua perdita. Ripenso alle lacrime versate inutilmente. Lacrime di chi piange il proprio errore, consapevole di averlo fatto, e consapevole di non aver fatto niente perchè le cose potessero essere diverse. Lacrime di chi si conosce troppo bene.

Ma poi penso che tu infondo ci sei. Che non ti ho mai perso. Che nonostante io ti abbia fatto cadere più volte, tu ti sei sempre rialzata guardandomi. Con qualche lacrima che scendeva, ma poi mi hai sempre sorriso, ed hai accettato la mia mano. Per questo motivo ora non voglio, per niente al mondo, fare niente perchè tu possa andare via. Perchè tu possa essere lontano da me.

Ho pensato di non avere niente.
Ho creduto di aver perso ogni cosa meritasse di non essere persa. Ho ceduto al pensiero di essere uno di quelli che ha solo perso, uno che non ha mai vinto.
Non sapevo cosa la vita potesse darti, fino a quel giorno. Non me ne ero mai reso conto. Non mi ero mai fermato a pensarci.
E adesso, quando mi fermo a pensarci capisco, onestamente, che sei una delle uniche cose giuste che ho fatto. Una delle poche cose buone sulla quale mi sono buttato, sulla quale ho avuto il coraggio di aprire una finestra, anche se non ho avuto il coraggio di uscire da quella finestra. Però ho lasciato che tu potessi entrare in me. In questo mondo che mi appartiene, ma in cui a volte mi sento straniero.

Quando sento che il panico rischia di mettermi alle strette, quando sento che le mie spalle sfiorano la parete dietro di me, rischiando di rimanere intrappolato... cerco di riprendere il controllo. Cerco di pensare che infondo c'è qualcuno qui con me.
A volte mi rendo conto che senza di te non sarei quello che sono. A volte non riesco ad addormentarmi se non penso a "noi".

Prometto che cercherò di non fare niente che possa farti andare via.
Sei tutto quel poco che ho. Sei parte di ciò che voglio. E se tu non ci fossi stata... non so come sarebbe stata la mia vita. Come sarebbero stati i miei ultimi anni.

Un giorno mi rimetterò in sesto. L0 so, perchè con la tua presenza resto a tenermi in equilibrio, a non cadere a pezzi.
E fino a che qualcosa di incontrollabile me lo permetterà ti starò vicino. Me ne fregherò di tutte le cose che le altre persone dicono, di tutto quello che "loro" non possono capire. Di tutto quello che "loro" non hanno mai provato nella loro vita. Lo ignorerò, perchè infondo nemmeno io ci ho mai creduto fino a che non l'ho provato.
E quindi sarò sempre lì, per farti andare avanti fino alla fine della giornata. Per tenerti compagnia e far scorrrere più veloce il tempo che sembra non scorrere.

E farò in modo che tutto vada bene.

Prisoner.Of.Soul