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Una comica spaventata guerriera

Post n°226 pubblicato il 25 Marzo 2009 da MabelRock

Sono tornata per restare.
Qui, lontana dal fragore, che ho scelto di ripudiare.
Ho vissuto a lungo e faticosamente, nello spazio angusto di un tendone da circo, attorniata da logori clown, qualche zebra a pois e una mezza dozzina di ballerine zoppe.
Non ho offerto sostegno fisico, nè dimostrato compassione, giacchè nessuna di loro ne ha avuta per le mie ustioni immaginarie.
Ho subìto interventi e cambiato identità.
E ho resistito al dolore.
Fino ad oggi.
Quando svegliatami da una notte senza sogni ho preso a frugare convulsamente nei miei cassetti caotici.
Ci ho trovato dentro gli occhi che avevo perduto e qualche lacrima cristallizzata, sfuggita chissà come alla grande mutazione, che mi voleva sempre altrove, sempre forte, invulnerabile, magnifica.
Sono tornata per restare.
Tienimi.

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Commenti al Post:
sham.rock
sham.rock il 26/03/09 alle 18:45 via WEB
Sono contenta. E' l'ultima settimana nella mia "casa sulla rotatoria", ci sarebbero un sacco di cose da dire! Progetti e progetti e la base per realizzare inizia ora..
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 31/03/09 alle 11:17 via WEB
sono contenta anch'io e spero che ti tenga !!!
 
jamesmarshall.c
jamesmarshall.c il 14/04/09 alle 17:43 via WEB
Ehi... troppe cose da fare ci hanno portati fuori di qui... ma va bene :) Spero solo tu stia bene... un bacio
 
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IO NON SONO UNA MAB.
IO SONO MAB.

 

Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti ad un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirar su due soldi. Ti regali una cena fuori, ti tingi i capelli. Tanto, ringiovanire non ringiovanisci. Quello che succede qui, all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.

 

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A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto.
Così appesa sopra un concerto di David Bowie lei si apriva lasciandomi cadere.
Io sono Demon e la luna è mia madre

 

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REVOLVER - Isabella Santacroce

"L'abbandono che sento. Ora. Dopo quanto è successo.
Il senso d'esserne vittima. D'essere orribile.
L'amplificazione a dilatarmi la solitudine.
Diventa una macchia indelebile.
La vesti quasi fosse il tuo abito della domenica.
Quello coi nastri nel collo. T'appende. T'impicca lontano da tutti.
Nel regno dei crocifissi. Hai il marchio.
Quasi fossi una vacca da carne in attesa del boia che ti costringe in ginocchio. Ti spara alla testa.
Senti ciò che per te è stato scelto.
Nascere e sentire in maniera costante la morte".


 

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OCEANO MARE - A. BARICCO
Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.

 

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... forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, lèggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità. Un libro aperto è sempre la
certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una
stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia ... [A.B.]
 

 
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