Creato da angelsredhair il 28/12/2012
Riccioli Rossi
Non so che blog sarà... se l'avessi saputo forse non sarei stata qui adesso.
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Non è bello ciò che è bello...
Post n°116 pubblicato il 16 Giugno 2014 da angelsredhair
A parte il fatto che essere simpatiche non vuol dire essere cesse e viceversa. Tutti sti luoghi comuni sull'aspetto fisico delle persone: se sei grassa punta sulla simpatia che hai più possibilità di acchiappo, se sei magra puoi permetterti di tirartela, tanto è sicuro che acchiappi. Ecco, su questo non sono d'accordo. Punto primo, ringraziando il cielo, non tutti la pensano allo stesso modo, c'è chi riesce ad andare oltre ai rotolini e alle famose maniglie, riuscendo a carpire nella persona innanzitutto ciò che ha dentro, che finché si riesce a trovare qualcosa di buono, è sempre quasi un miracolo. Perchè, in quanto a vuoti a perdere il globo ne è pieno. Punto secondo, chi l'ha detto che le belle non sono simpatiche? Ma sfatiamo sto mito delle belle madonne algide, esistono anche belle donne che davanti al proprio aspetto mettono il carattere. Poiché la bellezza è anche sapersi approcciare: una donna ha una luce diversa negli occhi quando è capace di sorridere e far sorridere. Non bastano un buon trucco e parrucco per apparire ed essere belle. Ma volete mettere la bellezza di un sorriso acqua e sapone, piuttosto che il broncio di una bocca rossa in posa o paresi da rimorchio? La cosa triste è che ci sono uomini che giudicano le imperfezioni femminili in base alla legge del pirla che dice: "c'è chi può e chi non può" e consigliano a loro persino di coprirsi, puntando su altri aspetti, in quanto verrebbe leso il senso del decoro. Ma il cattivo gusto da dove nasce? Da un nostro concetto o preconcetto inculcato molto probabilmente dalle mode e divulgato dai mass media. Personalmente penso che la libertà sia alla base delle scelte: una persona è libera di scegliere come mostrarsi fisicamente, poi tutti gli altri, in base alla propria libertà di vedute, sono liberi di apprezzare oppure no. Il giudizio in questo caso è un limite personale: una persona che giudica un'altra per il suo aspetto fisico, nutre in verità una propria paura: "ti giudico perchè non sono come te e non vorrei mai essere come te." Chi non ha paure e si accetta per quello che è, di certo non fa caso ai rotolini degli altri, pensa a sè stesso fondamentalmente. Il decoro fa parte della cultura, non della libertà di un individuo. |
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