Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Febbraio 2018

Un cuore in grado di dare risposte...

Post n°8324 pubblicato il 28 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

 

Ho da fare!
Sto fabbricando
un modello di cuore
interamente nuovo!

Un cuore
per il futuro, con cui sentire
e amare, un cuore
con cui capire gli uomini

e anche in grado di dirmi a chi
io possa liberamente
stringere la mano
e a chi,
non dovrei tenderla
mai.

 


 

Semën Kirsanov

 

 
 
 

Una necropoli egizia dell’epoca di Cleopatra intatta, con decine di mummie...

Post n°8323 pubblicato il 27 Febbraio 2018 da nina.monamour


 

Nonostante si trovasse a soli pochi chilometri da una delle più note necropoli egizie, quella di Khum Tuna el-Gebel, un cimitero contenente decine di mummie è rimasto insepolto per circa 2.000 anni. Neppure tombaroli di provata esperienza sono mai arrivati a metterci le mani. E per questo la scoperta di un gruppo di archeologi egiziani risulta di particolare importanza.

La necropoli, che si trova a sud del Cairo nel Governatorato di Minya, risale al tardo periodo faraonico, in particolare alla dinastia tolemaica, dal nome del capostipite Tolomeo Sotere, che governò l’Egitto ellenistico dal 305 a.C. al 30 a.C., cioè fino alla conquista romana e alla morte dell’ultima regina tolemaica, Cleopatra.

Stando al Ministro delle Antichità Kaled el-Enany la necropoli contiene otto tombe, con all’interno 40 mummie, ma ne potrebbe nascondere altre non ancora portate alla luce.

Secondo il Ministro risulta particolarmente interessante una tomba che dai primi rilievi sembra appartenere a un sommo sacerdote di Thoth, l’antico Dio Egizio della Luna, della sapienza, della scrittura, della magia della misura del tempo, della matematica e della geometria. E’ rappresentato con una testa di Ibis, uccello che vola sulle rive del Nilo. Il sacerdote, identificato dai geroglifici sui vasi canopi come Djehuty-Irdy-Es, ricevette il titolo di “Uno dei Grandi Cinque”, che veniva riservato al più anziano dei sacerdoti del dio.

Quattro dei vasi canopi, scolpiti in alabastro e rivestiti con le teste dei quattro figli del dio Horus, sono stati portati in superficie ancora in buone condizioni, con all’interno gli organi conservati del sacerdote mummificato.

Il gruppo di archeologi ha portato alla luce anche un migliaio di “ushabti”, (in egizio significava “quelli che rispondono”), piccole figure di terracotta smaltata che costituivano un elemento integrante del corredo funebre, in quanto rappresentavano forze costruttive positive che aiutavano il defunto nel passaggio verso l’aldilà.

 


Di solito le ushabti rappresentano servi o seguaci che venivano collocati nelle tombe egizie per accompagnare il defunto nell’aldilà. Non c’è dubbio che Djehuty-Irdy-Es apparteneva all’alto rango della società, in quanto era ornato con un collare di bronzo raffigurante la dea Nut che apre le ali per proteggere il defunto nel suo viaggio. Sulla mummia vi erano anche perline blu e rosse di pietre preziose, due occhi di bronzo decorati con avorio e cristallo e quattro amuleti di pietre semipreziose.

In un’altra tomba è venuto alla luce quel che sembra un gruppo familiare, ma è ancora presto per capire i rapporti esistenti tra le varie mummie. Duranti gli scavi sono stati rinvenute anche delle ossa di persone che non erano state mummificate. Lo scavo è iniziato alla fine dell’anno scorso ed è guidato da Mostafa Waziri, Segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità.

Quanto è venuto alla luce finora, richiederà almeno 5 o 6 anni di studi per arrivare ad avere un quadro della situazione, ma la ricerca potrebbe portare altre sorprese e tempi di studio molto più lunghi”.


 
 
 

Una star del web..

Post n°8322 pubblicato il 26 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Narnia è un gatto "chimera".

La sua testa è divisa perfettamente a metà da un pelo di due colori, grigio nella parte destra e nero sulla sinistra. E a rendere ancora più sorprendente questo felino è il fatto che solamente la testa sia divisa a metà, il resto del corpo è di un color nero intenso e omogeneo.

A rendere famoso Narnia, che vive in Francia, è stata la proprietaria Stéphanie Jimenez, che ha aperto su Instagram un profilo di questo bellissimo animale. In poco tempo l'animale è diventato una star del web.


 

 
 
 

Il mondo in mano ai robot ...

Post n°8321 pubblicato il 25 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Dormono sonni tranquilli le cameriere d’albergo (difficilissimo insegnare alle macchine a rifare i letti), temono il peggio le professioni intellettuali. Jack Ma, il fondatore di Alibaba, ha esortato a insegnare ai bambini a dipingere e a suonare uno strumento musicale, "è ciò che ci rende umani". La musica è fra le più straordinarie creazioni dell’uomo, ma nessuno aveva mai pensato a Stravinskij come antidoto per la disoccupazione. 

E’ curioso che molti siano pronti a immaginare iniziative straordinarie contro un problema che ancora non c’è, e pochissimi a occuparsi di una questione sempre più evidente. L’impressione diffusa è che la scuola sia in crisi un pò in tutti i Paesi occidentali. Che gli insegnamenti non siano ben calibrati su esigenze e sensibilità contemporanee. Che ci siano difficoltà legate alle modalità di trasmissione della conoscenza (anche ma non solo perché vivere attaccati agli smartphone influisce sulla capacità di concentrazione).

Che l’istruzione sia in larga misura burocratizzata, artificialmente protetta dalla concorrenza e retta da incentivi che difficilmente premiano lo sforzo e il merito dei singoli docenti e si potrebbe continuare. 

Statene certi, nel futuro del lavoro, come nel suo presente, non mancheranno i problemi, una scuola che funziona meglio potrebbe aiutare a risolverli. 

Quali sono le alternative? Separare lavoro e pane, con il reddito di cittadinanza? Rallentare l’innovazione (cosa che alla politica riesce benissimo, anche senza volerlo)?

Dimentichiamo sempre che il miglioramento delle condizioni di vita delle persone è stato reso possibile dall’incremento del prodotto per ora lavorata, frutto del progresso tecnologico, e senza il quale non ci sarebbe stata alcuna crescita dei salari.

Una delle caratteristiche dell’innovazione tecnologica è proprio quella di rendere obsoleti alcuni mestieri. Il telefono mise fuori mercato i telegrafisti, il computer ha mandato in pensione le dattilografe. Una volta le chiamate interurbane passavano per l’intervento di un plotone di centralinisti, con la teleselezione "integrale", negli Anni Settanta, ciascuno poteva finalmente telefonare ovunque sul territorio nazionale senza l’intervento di un addetto. 

Scoperte e invenzioni cambiano anche l’organizzazione del lavoro. La fabbrica e l’ufficio non sono realtà "naturali" essi nacquero proprio perché le tecniche di produzione erano diventate più complesse e avevano bisogno del coordinamento di diverse competenze. Nell’800, ciò significava il controllo e la supervisione diretta, la fabbrica e già oggi, in molti settori, la prossimità fisica è sempre meno rilevante. 

I produttori di "scenari" sembrano ragionare come se la tecnologia andasse avanti da sola. Come se non dipendesse dalle idee degli esseri umani, come se essa non riflettesse la conoscenza sempre più precisa dei fenomeni naturali e delle loro regolarità (la scienza), che a sua volta ci conduce a capire come sfruttarli a nostro vantaggio. 

 Sono terrorizzata quando penso a 7 miliardi di bocche da sfamare, ma dimentico che sono anche 7 miliardi di teste; progresso è tutto quel che può accadere grazie al loro contributo. Certo diventa ogni giorno più difficile, se li convinciamo che sono vittime predestinate della tecnologia, e non protagonisti dell’economia della conoscenza.

 

 

 
 
 

Amelia Windsor, la sexy cugina di William e Harry che scandalizza la famiglia reale..

Post n°8320 pubblicato il 24 Febbraio 2018 da nina.monamour

Amelia Windsor, la sexy cugina di William e Harry che scandalizza la famiglia reale

 

È solo trentaseiesima nella linea di successione al trono, ma da tempo ha scalzato Harry dal titolo di membro più ribelle della famiglia reale britannica ecco chi è la sexy Amelia Windsor, che da qualche tempo sta conquistando l'attenzione finora riservata a Kate Middleton e Meghan Markle.

Amelia, 22 anni, è cugina di William e Harry ed è la terza figlia di George Windsor, conte di St Andrews, e di Sylvana Palma Tomaselli, una nobildonna di origini austriache e italiane. Bella e stravagante, studia latino all'Università di Edimburgo e ha la passione per la moda.

 


La giovane Amelia, molto attiva sui social, Instagram in primis, non ama i protocolli della famiglia reale e nello scorso dicembre, ai Fashion Awards 2017, ha scandalizzato tutti con un abito Dior decisamente trasparente. Dopo quell'effetto "vedo-non vedo", infatti, un pò tutti hanno iniziato a interessarsi a questa biondina.

 
 
 

Non siamo invincibili...

Post n°8319 pubblicato il 23 Febbraio 2018 da nina.monamour




Le cose belle accadono per farci amare la vita e capire che ci sono situazioni e persone per cui vale la pena viverla.

I fallimenti servono per farci capire che non siamo invincibili.

Non guardiamo il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, guardiamolo come se ci fosse dentro del rum, va bevuto e assaporato.

La vita è così, è un bicchiere di rum.

Bisogna viaggiare e conoscere nuovi orizzonti, bisogna allontanarsi dai soliti luoghi.

Non va bene arrivare agli ottanta anni e non avere quasi nulla da raccontare, le cazzate vanno fatte, ma con moderazione; bisogna sorridere sotto il sole e ballare sotto la pioggia.

E amare, e piangere, e correre, e ridere.





 
 
 

Il bullismo è un fenomeno razionale...

Post n°8318 pubblicato il 22 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Minacce, percosse, molestie, commesse, però, non per mano maschile ma, stavolta, da donne, spesso adolescenti o persino bambine. L’allarme l’aveva lanciato per prima, qualche anno fa, la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Milano, che aveva denunciato un aumento della violenza femminile, arrivata a riguardare il dieci per cento dei casi, nonostante lo sforzo della scuole e dei servizi sociali.

Nel tempo la percentuale di ragazze che bullizzano altre ragazze è cresciuta, tanto che, secondo i dati di una ricerca della Polizia Postale, portata avanti due anni fa e legata ad una campagna educativa, il fenomeno riguarderebbe un terzo dei casi totali di bullismo.

Stenterete a crederci..

Il dato mi sembra sovrastimato, ma è probabile che la crescita registrata sia dovuta al fatto che ormai quando si parla di bullismo si intende anche, senza distinzioni, il cyberbullismo, dove le ragazze appaiono maggiormente protagoniste(un libro da leggere dal titolo "Comprendere il bullismo femminile", una delle prime ricerche italiane sulla violenza per mano femminile.

D'altronde, ormai non c’è più differenza tra i due fenomeni per i nostri ragazzi che sono "nativi digitali", o meglio la differenza è solo qualitativa, visto che nel cyberbullismo cade ogni remora, non essendoci vicinanza fisica. Il che consente di non vedere la sofferenza causata nell’altra e di poterla perseguitare ovunque, anche se cambia scuola.

Sul tema della violenza femminile, comunque, i numeri sono scarsi, poche ricerche, pochi libri, nessun osservatorio nazionale che raccolga i dati, perché ancora il bullismo è considerato una prerogativa maschile, “mentre le donne continuano ad essere descritte come dolci e collaborative”.

E poi si fa fatica a definire cosa sia violenza nel caso delle donne, perché alle forme evidenti si aggiungono quelle nascoste, il pettegolezzo, l’esclusione dal gioco, il "furto" di un fidanzato, l'utilizzo di messaggi anonimi, insomma cose che, in apparenza, non lasciano segni, anche gli studiosi sono d’accordo nel dire che la violenza fisica e verbale sia in aumento, come dimostrano i casi di cronaca.

 

 

Le due cose interessanti che gli studiosi di questo fenomeno mettono subito in chiaro, criticando il proliferare di siti in rete a sfondo psicologico, che si occupano di bullismo come una patologia individuale, una malattia legata insomma alla “bulla” che va curata con una psicoterapia “privata”, è che il bullismo da un lato è un fenomeno paradossalmente razionale.

 
 
 

L'Italia è sempre più razzista e cattiva..

Post n°8317 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

L'Italia "sembra concentrare più di altri Paesi europei le tendenze a odio, razzismo e xenofobia" che si registrano nell'opinione pubblica mondiale. E' quanto emerge da un rapporto di Amnesty International Italia. Se nel 2014 il nostro Paese era "orgoglioso di salvare i rifugiati e considerava l'accoglienza un valore importante", oggi "è intriso di paura ingiustificata dell'altro" non solo nei confronti dei migranti, ma anche di Rom e Lgbt.

Secondo Amnesty, la tendenza all'ostilità verso l'altro "non riguarda solo i migranti, ma anche i rom, le persone Lgbt, riguarda le donne" e anche "i poveri". C'è una parte di Paese che si ritiene "bella, pura, italiana, mentre il resto non merita di condividere il territorio". Un fatto che "sta rendendo il clima impossibile in questo Paese, uccidendo ogni possibilità di confronto".

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Ormai "si ricorre all'incitamento alla violenza, ma anche alla sua esecuzione, come abbiamo visto a Macerata", o in altre città italiane, tra oppositori politici. Per combattere contro questo trend, Amnesty ha lanciato una task force che da diversi mesi, in particolare da giugno dello scorso anno a oggi, "ha lavorato su internet per contrastare fake news, discorsi d'odio e i pregiudizi verso le categorie vulnerabili". L'obiettivo è quello di "riaprire spazi di dialogo sui social network, che sembra essere il coagulo dell'odio che sta avvelenando la società".

Che ne pensate?


 
 
 

Questo male spesso incurabile...

Post n°8316 pubblicato il 20 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

"Le emozioni inespresse non moriranno mai.
Sono sepolte vive e usciranno più avanti
in un modo peggiore".

 Sigmund Freud

 

Quante volte ci è capitato di dire, in un momento non particolarmente felice della nostra vita, o di sentir dire a qualcuno: "Sono depresso"!, intendendo con ciò essere di umore triste ed abbattuto? Spesso, credo, è un modo di dire entrato a far parte del linguaggio comune, tanto che già diversi anni fa ebbe molto successo una canzone di un gruppo italiano che si faceva chiamare Prozac+, nome di un noto farmaco antidepressivo.

Inoltre basta immettere la parola "depressione" in un qualunque motore di ricerca su Internet per venire letteralmente sommersi da siti che si occupano dell’argomento (non sempre a ragion veduta, peraltro!).

Tuttavia, il fatto che la depressione sia un fenomeno piuttosto diffuso ed abbastanza conosciuto, non implica necessariamente che chi affermi di essere depresso lo sia veramente, dato che nella maggior parte dei casi (per fortuna!) l’esclamazione sopra riportata non corrisponde a realtà, almeno per come si intende la depressione in ambito clinico. Tutti quanti, infatti, abbiamo l'esperienza di una giornata storta, in cui siamo giù di corda, tristi, più irritabili del solito e ci sentiamo “un po’ depressi”.
Molto probabilmente, però, non si tratta di un disturbo depressivo, ma piuttosto di un calo d’umore passeggero e, soprattutto, quando ci capita di provare queste sensazioni, di solito è perché ci è successo qualcosa e in genere sappiamo qual è l’origine della nostra profonda tristezza.
Nella depressione vera e propria, invece, giorni e mesi di paralizzante malinconia compaiono e perdurano senza motivo apparente (“è una cosa che mi è capitata addosso da un giorno all’altro ed è stato come scendere all’inferno”), le circostanze di vita non la giustificano ed è troppo marcata o si prolunga troppo nel tempo rispetto a quanto le persone in genere ritengono sia abituale e sensato.

Meditate, meditiamo..



 
 
 

Dritta per la mia strada..

Post n°8315 pubblicato il 19 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Vedi, ci sarà un giorno in cui dovrai davvero fare una scelta, e il confine fra te e la caduta sarà fragile e quasi invisibile. Dovrai scegliere chi sei, non chi vorrai essere, e a cosa sei pronto a rinunciare.
A chi.
Deluderai qualcuno e devi capire se potrai convivere con questa colpa, o se invece non reggerai il peso.
Forse sarà una amica, forse tutti quelli che ti conoscono, o ancora tua madre, le persone a cui devi più di quanto tu possa esprimere, magari
Farai saltare in aria dei piani, perchè per quanto uno dica di avere un sogno, ce ne sono altri mille intorno a lui e dentro il suo cuore. Alcuni li si perde, altri li si incontra, altri ancora ti verranno a trovare di notte anche anni dopo. Saranno fantasmi, perciò assicurati di non averne paura.

E vedi, io sono qui a chiedermi se non avrei potuto fare di più prima, prima dei casini, delle colpe, delle litigate. Perchè lui non saprà ascoltare, ma io non so parlare. Mai imparato a esternare i sentimenti, mi nascondo dietro sorrisi di circostanza e sarcasmo. Mi sto chiedendo se sarebbe cambiato qualcosa se avessi fin da subito fatto chiarezza con me stessa e con chi sono.

Se, forse, in fondo, avrebbe avuto il tempo per venirne a patti prima che io fossi pronta a prendere la mia strada, ad andamene e mollare tutto. Perchè avrò chiuso la valigia ma non avevo fatto i conti con quello che non ci sarebbe entrato.
Sono anni che pianifico e organizzo, e sono anni che mi tengo a distanza dalle persone che so non reggerebbero, che io non reggerei.

So chi sono, l'ho sempre saputo.
Sono una stronza, ambiziosa, pronta a calpestare (spesso ma non sempre) gli altri per raggiungere i propri scopi. Però sono anche gentile, mi rimbocco le maniche e lavoro sodo. Non ho paura di lavorare, di stare sveglia venti ore di fila per finire un progetto e so riconoscere i meriti quando sono degli altri e ne sono felice, anche se un pizzico di invidia non me la leva nessuno.
Ho un cuore grande, anche se sono analfabeta per quanto riguarda i sentimenti il più delle volte.
So chi sono, l'ho sempre saputo.
Ma non basta.

Vedi, ogni tua scelta si riercuote su qualcun altro, l'avevo pure studiato in Filosofia si chiama, se non ricordo male, teoria delle costellazioni familiari.
Quando tu prepari una valigia e parti non sei solo tu ad andartene, ti porti dietro pezzi di vita, echi di ricordi, pagine che non saranno scritte, giorni vuoti.
Allora, vedi, dovrai sapere chi sei per reggere il colpo. Ed essere un pà egoista, perchè agli altri devi molto a volte, ma non il tuo futuro, quello è tuo. E non te lo deve levare nessuno.

Perciò, chi sei?
Tu, chi sei?

 
 
 

Ma che bella giornata..

Post n°8314 pubblicato il 19 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

C'è il sole ma tanto vento..

Avete visto cosa fa
 la natura in Inverno?
Il vento prepara la trama
e crea sugli alberi
dei mervigliosi macramè

Buon inizio di settimana


 
 
 

Il nigeriano e il buonista..

Post n°8311 pubblicato il 18 Febbraio 2018 da nina.monamour


L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, folla e spazio all'aperto


PRIMO E SECONDO!

Il primo è un nigeriano, il secondo è un buonista.
Il primo è un criminale, il secondo è un idiota.
Il primo fa lo spacciatore, a volte il ladro e forse anche l’assassino e il macellaio sui corpi di povere ragazze.
Il secondo fa il politico di sinistra, l’intellettuale impegnato, il volontario delle Ong con i soldi di Soros, il fighetto radical-chic con il culo degli altri.
Il primo è un nigeriano, il secondo è un buonista.
Il primo è un criminale, il secondo è un idiota

Il primo è un immigrato irregolare con precedenti penali che gira libero per le nostre città a spacciare e a delinquere come se niente fosse.
Il secondo è un italiano regolare a cui dell’Italia non frega nulla ma grazie alle sue idee sballate, alla sua ipocrisia pelosa, ci sta riempiendo di rifiuti umani che vengono a distruggere la nostra già difficile convivenza civile.

Il primo, il nigeriano, è scappato dal suo Paese a causa della guerra, ci dicono. Ma da che mondo è mondo dalle guerre scappano le donne e i bambini mentre lui è un uomo di 28 anni. E francamente è strana questa immigrazione che porta in Europa masse di giovani sani di corpo e di mente e lascia sotto le bombe e le persecuzioni i più indifesi.
Il secondo, il buonista, vive da sempre qui, gode della libertà e della sicurezza che gli sono garantiti ed è così stupido da convincersi che facendo entrare tutti, lui faccia il bene di queste persone e di se stesso, mentre fa solo il bene dell’élite globalista che pilota questo esodo di nuovi schiavi.

Il nigeriano, quello che si traveste da profugo, da povero, da diseredato, è solo uno schifoso delinquente che si approfitta della possibilità che noi diamo a lui per farsi manovalanza delle organizzazioni criminali, in cambio di facili guadagni.
Il buonista, quello che si veste di solidarietà, è solo uno schifoso schiavista, uno di quelli che è convinto che gli immigrati ci pagheranno le pensioni o che è meglio farli entrare tutti così li mettiamo a raccogliere i pomodori come dice Emma Bonino (e questo solo perché in Italia non coltiviamo cotone come nella Virginia del XIX secolo).

Il nigeriano non è solo il nigeriano; è anche il tunisino, il marocchino, il bosniaco insomma è tutti quelli che chiamiamo clandestini e che una volta in Italia si mettono a rubare, stuprare, spacciare, assassinare, rafforzando la già folta fauna di delinquenti nativi.
Il buonista non è solo il buonista, è anche l’antirazzista, il progressista, il catto-comunista, l’umanitarista, il prete arcobaleno, la femminista, insomma tutta quella poltiglia di retorica ed ipocrisia che alimenta una sottocultura che sta mandando in malora la nostra Nazione.

Sia chiara una cosa, il nigeriano e quelli come lui non hanno nulla da spartire con gli stranieri che in Italia vengono a lavorare, che rispettano le leggi e che magari sognano un giorno di diventare cittadini di questo Paese. A loro va il nostro aiuto e la nostra vera amicizia.

Mentre al contrario, il nigeriano e il buonista, l’irregolare e il suo complice italiano, il criminale che abusa della nostra libertà e l’idiota che lo legittima e lo fa entrare, rappresentano la feccia di questo Paese.

Entrambi vanno messi nella condizione di non nuocere, il primo, il nigeriano, ficcandolo in galera il tempo che occorre e poi rispedendolo a casa sua a calci nel sedere. Il secondo, il buonista, impedendogli democraticamente di continuare a governare questo Paese e a perpetrare i danni fin qui fatti.

Nonostante tutto....




 
 
 

Fredda come una lapide..

Post n°8310 pubblicato il 17 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Godetevi le persone care finché avete la possibilitè di farlo, perché poi la vita diventa fredda come il marmo di una lapide.
Il mio messaggio è rivolto a chi ha ancora la fortuna di poter fare due chiacchiere con la propria madre, col proprio padre o con un fratello (e nonostante tutto spesso non si rende conto dell'enorme fortuna che ha sotto il naso ogni giorno)..

Il mio messaggio è rivolto a chi ha ancora la possibilità di un abbraccio




o di una parola di conforto, sfruttate tutte le possibilità in vostro possesso, perché davanti a quel muro pieno di rimpianti non c'è pietà per chi resta e ogni frase non detta diventa un macigno che non smetterà mai di pesare sulla vostra vita.


 
 
 

Spes ultima dea..

Post n°8309 pubblicato il 17 Febbraio 2018 da nina.monamour





La spranza è l'ultima a morire..

Quante volte abbiamo sentito o ripetuto questo detto popolare?

La sua origine non è ben nota, sappiamo che i nostri antenati latini solevano affermare che "la speranza è l'ultima dea". Ed è forse da qui che l'aforisma odierno prende spunto.

I latini usavano la frase "Spes ultima dea" per significare che la speranza è l'ultima dea che siede al capezzale del morente, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta tra gli uomini a consolarli, anche quando tutti gli altri dèi abbandonano la terra per l'Olimpo. Viene ripresa da Foscolo nei Sepolcri, "Anche la speme, ultima dea, fugge i sepolcri".

Secondo altre fonti, l'aforisma fa riferimento al mito greco del vaso di Pandora, esso, secondo la mitologia, contiene tutti i mali del mondo. Venne donato da Zeus a Pandora, con la precisa indicazione che non doveva essere aperto. Pandora, però, a causa della sua smodata curiosità, disubbidì alle indicazioni del padre degli dei dell'Olimpo. Liberò, così, tutti i mali del mondo.

Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad uscire prima che il vaso venisse richiuso. Dopo l'apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche l'ultima, la speranza, che sarà anche poi l'ultima a lasciare gli uomini.

I cugini francesi d'oltralpe rendono l'aforisma come "on vive que avec l'espoir" (più o meno "non si vive se non con la speranza") o "L'espoir fait vivre" ("la speranza fa vivere"): forse rendono meglio il senso "speranzoso" dell'aforisma.

 

 


 
 
 

Humor inglese di cattivo gusto?

Post n°8308 pubblicato il 16 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Riservati, educati e con uno strano humor... Non sanno mangiare, guidano dal lato “sbagliato”, amano stare in coda etc...etc..

Dici Inghilerra ed ecco piovere stereotipi, tazze da té, fish and chips, giornate grigie...

La prima cosa da scoprire in una nuova Nazione è la gente che ci vive! Parlando in generale, gli inglesi son noti per essere rispettosi, educati e “politically correct”. Se c’è una cosa su cui tutti sono d’accordo è l’educazione degli inglesi! Sono gentili con i turisti e le folle, ma se provi a saltare una coda... allora si che diventano nemici a vita.

Nonostante questo c’è una bella differenza tra la popolazione del Nord e del Sud. I londinesi, infatti, sono ben noti per essere più dinamici e troppo impegnati a correre per fermarsi a interagire con gli altri, mentre in altre parti dell’isola lo stile di vita è più rilassato.

L'Inghilterra è rinomata per il servizio di trasporti pubblici, la famosa London Underground con l’iconico simbolo rosso e blu e i rinomati bus rossi a due piani, che viaggiano giorno e notte per il centro e le periferie della Capitale, sono simboli riconosciuti da tutti. Londra è orgogliosa dei propri trasporti pubblici. Se ti metti alla guida invece, ricordati di tenere la sinistra e abituati a vedere l’autista sedere sulla destra!




Una piccola “dritta”, se hai tra i 16-25 anni di età vale la pena investire in una Young Person Railcard. Pagando solo £26 all’anno, puoi infatti risparmiare fino al 34% sui viaggi in treno in tutto il Paese, un’ottima idea se viaggi parecchio in treno.

Gli inglesi sono rinomati per la riservatezza, in genere non fanno domande sulla vita privata degli altri. Argomenti come il peso, la professione, le relazioni e l’età, normalmente vengono evitati se non c’è confidenza. In genere per rompere il ghiaccio si inizia, come in Italia, dalle condizioni meteo per non sbagliare!



Se la prima immagine che ti viene in mente è la pioggia, non te ne facciamo una colpa! Il più famoso stereotipo sull’Inghilterra, però, talvolta può essere esagerato. Normalmente la temperature è media, nè troppo calda nè troppo fredda, in genere umido in autunno e primavera e abbastanza freddo in inverno. Una cosa davvero corretta riguardo questo stereotipo è certa: il meteo in Uk è completamente imprevedibile: può essere soleggiato e nevicare anche durante lo stesso giorno.

Un’immagine comune sulle abitudini culinarie degli inglesi è legata all’English Breakfast, colazione a base di salsicce e fagioli, e al fish and chips, in realtà non ci si sbaglia! Ciò nonostante l'Inghilterra offre un mix di tradizioni culinarie, legate alle innumerevoli culture che ospita. Ecco perchè puoi trovare ristoranti indiani, francesi, italiani, cinesi o libanesi e tanti altri. L’Inghilterra è anche la madrepatria dei sandwich come li conosciamo oggi, grazie al Conte di Sandwich.



Per quanto riguarda i drink, gli inglesi sono orgogliosi del loro Tè (di solito accompagnato con latte e zucchero) e della birra scura! L’alcool, infatti, insieme al sidro è una peculiarità; in estate, il Pimms è molto usato ai barbeque.

L'Inghilterra è anche nota per l'humour inglese, in genere tendente al sarcastico, cconoscono bene i propri difetti, per questo li usano per fare delle commedie. Può essere considerato di cattivo gusto, ma ha prodotto alcuni dei migliori umoristi al mondo. Buoni esempi nell’ambito dei media sono Monty Python, Fawlty Towers, Keeping up Appearances e Blackadder.

Anche il cabaret è popolare in questa Nazione con show live anche nel cuore di Londra, come quelli offerti al Comedy Club di Leice Square che ospita alcuni dei migliori talenti!


 
 
 

Produttrice si suicida dopo il caso Weinstein..

Post n°8307 pubblicato il 15 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Il caso Weinstein si macchia di un drammatico episodio, Jill Messick, produttrice di Hollywood ed ex agente di Rose McGowan (una delle alfiere del movimento contro Weinstein) si è suicidata. L’attrice l’aveva accusata di averla spinta, a suo tempo, a tacere delle molestie subite dal produttore. Adesso la famiglia di Jill Messick accusa Harvey Weinstein, Rose McGowan e la stampa di averla spinta a compiere questo estremo e tragico gesto.

Adesso, nel grave caso Weinstein abbiamo anche una morte. Jill Messick, produttrice cinematografica 50enne, ha perso la sua guerra contro la depressione e ha deciso di togliersi la vita. Il suo nome era saltato fuori nella bufera che mise in luce le molestie sessuali di Harvey Weinstein. Tra le principali vittime dell’importante produttore cinematografico c’era anche Rose McGowan, un nome importante, non più solo per la carriera cinematografica di successo.

Jill Messick è stata infatti agente dell’attrice, nella tempesta che è scaturita dalle accuse di molestie nei confronti di Harvey Weinstein, la donna suicida è stata accusata da Rose McGowan di averla invitata a non denunciare nulla e a tacere.

 

caso weinstein

 

I parenti di Jill Messick, però, non ci stanno ed accusano la stampa, Harvey e Weinstein e Rose Mcgowan di averla spinta al suicidio. Secondo loro, Jill è stata la prima ad alzarsi in piedi per proteggere Rose e lei ha mai utilizzato la parola stupro nella loro conversazione. Nonostante ciò, secondo i parenti, Jill riconobbe che Harvey avesse fatto qualcosa di sconveniente, se non illegale.

Andò quindi immediatamente dai suoi capi per raccontare quanto accaduto. “I successivi accordi tra Rose e Harvey vennero negoziati senza che lei ne sapesse niente. Lei seppe solo che la questione era chiusa e Rose continuava a fare film per lui. Non ha mai conosciuto altri dettagli sino a poco tempo fa, quando è stata Rose a renderli pubblici”.

Il vedere il proprio nome scritto sopra i giornali riguardo il caso Weinstein, avrebbe innescato un devastante effetto su Jill Messick. La donna ha tuttavia scelto di non difendersi, e di tacere dinanzi alle frasi diffamatorie di Rose McGowan. Questo per paura di nuocere alle altre donne che si erano fatte avanti per far sapere la verità.


 
 
 

E' una mia scelta...

Post n°8306 pubblicato il 14 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

L’amore è un sentimento universale ma San Valentino no, San Valentino è un martire troppo cristiano per incarnare il simbolo dell’amore globale e così, per il secondo anno di fila, oggi in Pakistan non si festeggia.

Lo hanno deciso le toghe dell’Alta Corte di Islamabad. Era il 13 febbraio di due anni fa quando il giudice Shaukat Siddiqui ha messo fine al dibattuto incendiario sulla presunta immoralità della festa degli innamorati con il suo verdetto: “Nessun evento si terrà a livello ufficiale e in qualsiasi luogo pubblico”.

Così è deciso e così sarà anche quest’anno. E l’autorità che regola le telecomunicazioni Pakistane prende nota e avverte l’intero circuito mediatico che le prescrizioni sono ancora in vigore. Né la carta stampata, né la televisione o la radio potranno fare propaganda anti-islamica oggi.

Sì perché è proprio di questo che si sta parlando, d’altronde è nato tutto dal ricorso di un cittadino pakistano che si era rivolto alla Suprema Corte sostenendo che la festa degli innamorati andrebbe “contro gli insegnamenti dell’Islam”. Sull’argomento si era espresso anche il presidente Mamnoon Hussain affermando che il giorno di San Valentino non ha alcun legame con la nostra cultura e dovrebbe essere evitato.

Cos’altro avrebbero potuto fare i giudici di Islamabad?

 


Padre Nasir Williams, direttore della Commissione per le comunicazioni sociali della diocesi di Islamabad-Rawalpindi, ha spiegato ad AsiaNews che il bando è l’ultimo esempio di ignoranza. Nel nostro Paese la libertà di pensiero è già limitata. Il ban è stato salutato con entusiasmo dal partito talebano “Jamiat Ulema-e-Islam” e dalle frange più conservatrici della popolazione che da sempre osteggiano la ricorrenza e chi la difende.

Nel 2015 l'attivista SabeenMahmud era a Karachi, a bordo dell’auto che l’avrebbe condotta a casa, quando è stata freddata da un fanatico proprio per aver criticato pubblicamente i tentativi di censura della festività. Ma non tutti si arrendono ai divieti e alla paura, e le ragioni sono diverse.

 



Per commercianti di fiori e gadget è questione di business, per i giovani è un grido di libertà. “Io festeggerò comunque”, ha confidato alla Reuters un studente di ventuno anni.. “È una mia scelta”.

 

 
 
 

La rabbia di un genitore..

Post n°8305 pubblicato il 13 Febbraio 2018 da nina.monamour



Ha riportato 30 giorni di prognosi il vicepreside della scuola secondaria di I grado "Murialdo" di Foggia colpito sabato scorso alla testa e all'addome da pugni dati dal genitore di un alunno che il giorno prima era stato rimproverato. La notizia, già riportata dai giornali locali, è stata confermata ieri con ulteriori particolari su quanto avvenuto.
L'uomo si sarebbe scagliato contro il professor colpendolo, tra l'altro, con un pugno al volto.
Sabato scorso il genitore dell'alunno si è recato a scuola in orario di ingresso delle classi, ed, eludendo la vigilanza dei collaboratori scolastici, si sarebbe scagliato contro il vicepreside dell'istituto. Non è stato richiesto alcun colloquio, né c'è stata possibilità di dialogo con il genitore, il quale, viene spiegato in una nota della comunità dell'istituto scolastico, senza chiedere spiegazioni di sorta, come riportato nelle numerose testimonianze depositate in Questura, si è avventato sul professore.

A nulla è valso, viene detto nella stessa nota, l'intervento dei collaboratori scolastici e dei docenti presenti, che, data la rapidità con cui si mosso il genitore, non sono riusciti ad evitare l'aggressione. Il professore, nonostante tutto, non ha reagito in alcun modo ai numerosi e violenti colpi che gli venivano inferti alla testa e all'addome, fino a quando i presenti non sono riusciti ad allontanare l'aggressore. Sul posto sono accorsi la Polizia e gli operatori del 118.
Il giorno precedente il vicepreside, nelle sue funzioni di vigilanza e sorveglianza degli alunni all'uscita di scuola, aveva rimproverato l'alunno perch spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila davanti a lui. Per tutelare l'incolumità degli altri ragazzi, l'alunno, viene spiegato nella nota firmata dalla comunità dell'istituto scolastico, è stato preso per il braccio e allontanato dalla fila.

Da qui la rabbia del genitore che, ascoltando soltanto la versione del proprio figlio, senza chiedere chiarimenti di alcun genere, si è scagliato contro il prof.!!

 
 
 

Indignazione in tutta Italia..

Post n°8304 pubblicato il 12 Febbraio 2018 da nina.monamour

 


 

Sulla rappresentazione dei due magistrati simbolo della lotta alla mafia che fa bella mostra di sè in corso di Porta Ticinese, a pochi passi dalla Basilica di Sant'Eustorgio, ignoti vandali hanno tracciato una pistola con della vernice spray di colore arancione. Una pistola che punta dritta alla tempia di Borsellino e che è oscenamente impugnata dallo stesso Falcone.

A denunciare lo sfregio del murale opera del writer siciliano Tunus il palermitano Alvise Salerno, che su Facebook scrive: "Un simbolo, un segno di libertà e giustizia, massacrato brutalmente dalla mancanza di cervello di una testa di caxxo."

Milano, l'Italia intera, non può accettare questi gesti, dietro un gesto, tanto stupido quanto schifoso, si può nascondere qualcosa di ancora più tragico. Falcone e Borsellino, oggi, sono morti una seconda volta. Sul caso è intervenuto anche il segretario del Pd cittadino Pietro Bussolati che ha parlato di "atto orribile e indegno che oltraggia Milano e tutta Italia".

 


 

 
 
 

Un bimbo italiano ha scritto alla Regina, Lei ha risposto così...

Post n°8303 pubblicato il 11 Febbraio 2018 da nina.monamour

 

 

Voleva mandare una lettera alla Regina, ma forse non si aspettava una risposta il bambino di Goito, nel Mantovano, che a Elisabetta II ha rivolto una richiesta piuttosto precisa, allegando un disegno colorato fatto apposta per lei.

Il bimbo era rimasto particolarmente affascinato dai cagnolini di razza Corgi che seguono Sua Maestà ovunque. E alla sovrana d'Inghilterra aveva chiesto, in una missiva scritta di suo pugno in inglese, se fosse possibile averne uno in regalo.

In cambio aveva allegato un disegno di Elisabetta, accompagnata dai suoi fedeli cagnolini.

"Me ne potresti regalare uno? Comunque la Regina sei tu, quindi fai come vuoi!", scriveva il bambino, come racconta la Gazzetta di Mantova. La sua letterina è stata spedita il 13 gennaio e sebbene con un pò di ritardo, ma di corrispondenza a palazzo non ne deve arrivare poco, la risposta è arrivata ieri.



Georgina Seage, segretaria della Regina, ha risposto: "La Regina mi ha detto di ringraziarti per la tua lettera, nella quale esprimi ammirazione per la razza Corgi, ma sono dispiaciuta nel dirti che Sua Maestà non potrà soddisfare la tua richiesta, regalandoti uno dei suoi cani, ad ogni modo ti ringrazia molto per il bellissimo disegno colorato che le hai donato."

Adesso io mi chiedo, la Regina avrebbe dovuto regalare un cagnolino al bambino?!

1) No, è una richiesta fuori luogo?

2) Assolutamente sì ?

       E Voi che ne pensate?              



 

Buona Domenica


 
 
 

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