Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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Messaggi del 30/09/2017

Paese che vai, usanze che trovi..

Post n°8138 pubblicato il 30 Settembre 2017 da nina.monamour




La mancia all'estero è obbligatoria? Non sempre, pensare che in alcuni Paesi può essere perfino vista male o essere giudicata offensiva. Meglio, quindi, informarsi bene prima di fare gaffe. Ad aiutare chi sta per partire e non sa come comportarsi al momento del conto interviene in aiuto il Good Housekeeping Institute che ha stilato un elenco, pubblicato dal Daily Mail, sulla percentuale di mancia da lasciare a camerieri, tassisti, facchini etc...

Mancia negli Stati Uniti... dal 15 al 20% obbligatorio?


 

mancia


Il caso più emblematico è quello degli Stati Uniti, la mancia, parte da un minimo del 15% ma spesso è consigliata nella misura del 18% o superiore, molto spesso viene già inserita nel conto. In ogni caso è sempre scritto in maniera esplicita se la mancia è già inclusa o, in caso contrario, se è obbligatoria o facoltativa.


In Europa i clienti sono “meno generosi”, la media delle mance si aggira intorno al 10% del conto e tra i Paesi in cui si guadagna meno con le mance extra c’è proprio l’Italia.





Ecco quando non lasciare la mancia all’estero..

Aldilà dei casi in cui la mancia non va lasciata perché già inclusa, ci sono Paesi, e ci riferiamo in particolare a Giappone e Cina, in cui lasciare soldi extra rispetto al conto, può essere considerato perfino offensivo.





Quanto lasciare di mancia? Non solo camerieri..

Quando si parla di mance si pensa spesso ai ristoranti ma ci sono tanti servizi turistici legati alle vacanze che possono far gradire qualche spiccio in più. Negli hotel la famosa catena Marriott lascia ad esempio nella stanza una busta da riempire con una mancia per il personale che rassetta il letto e la stanza, 10 dollari a settimana sono considerati mediamente una cifra adeguata. A chi porta i bagagli in camera bisognerebbe dare da 1 a 5 dollari a bagaglio, in proporzione al peso.


Una regola vale sempre e ovunque, se non trovate il servizio soddisfacente, a meno che la mancia obbligatoria non sia già stata inclusa, non la lasciate. Se il personale si convince che l’attenzione al cliente non fa la differenza in termini di mancia non sarà spronato a dare del suo meglio per la massima soddisfazione.



 


 
 
 

Il ritorno del Capitano..

Post n°8136 pubblicato il 30 Settembre 2017 da nina.monamour

 

 

Il tweet è di un certo Andrea.. “Ci sono 21 ex in campo e un calciatore ancora in attività”. La sintesi del pensiero di tanti romanisti in fondo è tutta qui, Francesco Totti ha smesso quattro mesi e un giorno fa, ma per tanti tifosi della Roma è come se ancora non l’avesse fatto. E, in fondo, a vedere i sorrisi con cui scende in campo nell’amichevole organizzata in Georgia da Kaladze, è come se fosse così anche per lui, che si regala, due giorni dopo i 41 anni, un assist e un gol con una gran botta da fuori di collo esterno destro dal limite dell’area che non lascia scampo ad Abbiati.

E’ la prima volta che lo storico capitano giallorosso torna in campo dopo l’addio dello scorso 28 maggio e lo fa nello stadio di Tbilisi davanti a 50mila persone, impazzite per lui, che è davvero l’ospite d’onore dell’ex milanista, candidato Sindaco della capitale georgiana. Totti, maglia numero 10 e fascia al braccio, guida una selezione piena di talento, con Rivaldo, Salgado, Toni e Candela, tanto per fare alcuni nomi, e si vede che si diverte.

D’altronde, quel “mi mancherai” scritto sull’ultimo pallone della carriera non era casuale, a Totti il calcio manca davvero e allora si è preparato per fare bella figura. Ha perso qualche chilo messo su durante l’estate, si è allenato con un preparatore personale, e ha indossato i suoi scarpini personali come se si fosse allenato fino a ieri a Trigoria.

In campo, nonostante i ritmi blandi, Totti serve un assist d’oro, passaggio filtrante dal limite dell’area, si concede qualche colpo di tacco e impegna Sebastiano Rossi con un tiro da 20 metri. I tifosi georgiani ogni volta che tocca il pallone esultano (e un invasore di campo corre ad abbracciarlo), molti dei calciatori presenti lo coccolano fin dalla merenda del pomeriggio (Maldini fa un selfie all’ingresso in campo), lui gioca e sorride davvero tanto.

Come gli altri, tutti impegnati, chilo più chilo meno, a darsi da fare, da segnalare la corsa sempre uguale di Pendolino Cafu e il piede meraviglioso di Shevchenko, autore di un pallonetto (alla Totti) che Frey è stato bravissimo ad intercettare. Alla fine Totti rimane in campo quasi 90’ ed esce solo per prendersi la standing ovation finale.

 

Buon Sabato..

 

 
 
 

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