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Un blog creato da Ampere73 il 08/04/2007

La Mucca Mediana

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« La macchinetta distribut...L'entropia »

La tempesta Perfetta

Post n°6 pubblicato il 14 Aprile 2007 da Ampere73
 
Foto di Ampere73

Avete mai visto il film?
Un insieme di nefasti eventi che si concatenano tra di loro originando una tempesta perfetta. Quasi tutti l'avranno subita, chi non l'ha mai provato, lo farà. L'unico modo per evitarla è prevederla.

Ore 7:58 di un giorno lavorativo qualsiasi. Apro gli occhi, guardo l'orologio e comincio la giornata con una sana imprecazione, in questa sede irripetibile.........la sveglia del cellulare ha fatto cilecca, il telefonino era scarico, PANICO, ritardo.
Vabbè penso tra me e me, recupererò il ritardo............il caffè lo prendo in ufficio, i denti li lavo li, il viso...dai non è sporco...ho fatto la doccia ieri, i capelli?...quattro peli scomposti, chi vuoi che se ne accorga, un pò di superamento limiti di velocità e dovrei farcela. Le robe prendo quelle del giorno prima lasciate sulla sedia.
Ma un dito indagatore fuoriesce da sotto le lenzuola e comincia a comunicare, punta l'armadio, punta le robe del giorno prima e gesticola a mo di "NO". Poi una voce indefinita proveniente dal regno di Morfeo esclama:"non vorrai mica metterti il maglione di ieri con quella camicia".........ma possibile che con un ritardo del genere devo mettermi a fare il Valentino della situazione.......ma devo acconsentire, la moglie va ascoltata e riverita (anche perchè è sempre in attenta lettura blog, ciao amore!!!).
Approfitto di un cedimento di sonno della consorte, apro l'armadio mi vesto con il mio consueto stile.....stile casuale (nel senso proprio di "a caso").
Ore 8:15.....niente colazione, le chiavi del garage...dove saranno? faccio mente locale, giubotto, giubottino, nipotino...ieri ci giocava, marsupio....ore 8:20....pattumiera, tavolo, televisione, bagno....ci sono..tra i cuscini del divano.
Ore 8:22 sono fuori casa, procedo scendendo le scale a 2 a 2, mi sembra di essere Pantani in discesa in posizione aereodinamica....porca puttBEEP.......la nonna...noooo
Lentamente procede la signora anziana del secondo piano, con i suoi 90 anni, si gira mi guarda, la saluto, non mi riconosce e mi guarda in cagnesco......aspetto....fremo, guardo l'orologio, cacchio il cellulare è scarico, non ho orologio...sono fuori dal mondo, in una dimensione temporale sospesa.
Sono fuori dal condominio, la nonna assalita dal mio ansimare, ha acceso le quattro frecce lasciandomi passare.
Apro il garage, accedo allo spazio condiviso, un mezzo agricolo è tra me e la mia macchina. Un uomo abbronzato in maniche corte, braccia robuste agita il suo cappellino mentre deposita il suo veicolo, si raffredda il capo.....io lo guardo saluto, nel mio giubottino di pelle accuratamente abbottonato, rabbrividisco e starnutisco per l'aria fredda nel box sotterraneo. Mi scruta, c'ha l'aria di chi pensa...sto fannullone, per stare ore ed ore seduto alla scrivania si alza pure tardi. Non è un mezzo bucolico tra me e lui, è un intero quadro del quarto potere, una generazione di agricoltori contro i dipendenti fannulloni da ufficio.
Il mezzo è parcheggiato, io sono sul mio scatoletto, non aspetto che si riscaldi, sfreccio (si fa per dire) verso la libertà (ossia schiavitù). La spia rossa si accende, lo scatoletto esige il suo quotidiano sacrificio economico......10 euro di benzina, altro tempo perso dal benzinaio.
Guardo l'orologio della automobile, ore 8:40......ma è l'orologio della speranza, accuratamente messo avanti di un tempo sconosciuto ed indefinito per darmi la benevola sensazione di speranza, nei momenti di ritardo (sempre).
Sono sulla statale, sorpasso, veicolo lento, carrozzo, decellero, pullman di bambini in festa in gita, ignari  responsaibli del mio ennesimo ritardo.......mezzi agricoli (sembra la giornata nazionale del trattore).
Ore 9:20 fuso orario della speranza, sono nel parcheggio della azienda, esco dalla macchina, mi cadono in sequenza le chiavi, il cellulre che termina sotto la automobile, la valigetta. Raccolgo tutto, entro, il badge.....guardo la macchinetta, ore 9:00.....ce l'ho fatta, un'atro minuto è sarebbe stato l'ennesimo ritardo, timbro.......NOOOOOOO il verso è "USCIRE" invece che "ENTRARE".... immagine , lo stesso gelo provato laggiù nel garage mi assale, mi ritornano in mente le parole del mio capo "non ci saranno eccezioni, per il calcolo della busta paga varrà il badge".
Procedo lento e depresso verso la mia scrivania, saluto, mi siedo e penso che forse avrei fatto bene a salire su quel trattore nel mio garage.....la campagna....aria aperta, vento che ti scombina i capelli (si fa per dire), abbronzatura perenne.

Come si fa a prevedere la tempesta perfetta? Un  mio amico, parafrasando il consiglio di suo nonno, dice: "se il vicino vuoi fregare, presto al mattino ti devi alzare"....semplice.

 
 
 
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