Un mondo nuovo

Donne in Europa

Quella rivoluzione “gentile” delle donne che parte dall’alto

In tutto il Vecchio Continente si rafforza la loro presenza ai massimi livelli delle istituzioni.

(FC n. 28 del 14 luglio 2019)

Saranno le donne a salvare l’Europa, minacciata da un fronte sovranista e da nazionalismi che minano i principi e i valori dell’Unione europea, la sua stessa identità storica? Con la nomina di Ursula Von der Leyen, erede di Angela Merkel, e di Christine Lagarde, si è rafforzata una presenza femminile europea ai massimi livelli politici, che vede Kolinda Grabar-Kitarovic presidente della Croazia e Zuzana Caputova a guida della Repubblica Slovacca. Due donne che dimostrano di essere convinte europeiste e perseguono una politica in difesa dei diritti delle persone, a cominciare dalle più fragili.

Kolinda Grabar si è distinta per il sostegno a favore dell’ambiente e della sicurezza. In un discorso alle Nazioni Unite ha denunciato il cambiamento climatico, “la più potente arma di distruzione di massa”. Zuzana Caputova, definita la ‹‹Erin Brockovich›› della Slovacchia, per il suo impegno in favore della gente comune, ha vinto, a sorpresa, le elezioni, con una determinata campagna politica contro la corruzione. Questo drappello di donne ha dinanzi una grande sfida: riconsegnare all’Europa un’anima sociale e solidale, quelle radici culturali che pongono al centro il bene comune. Ridare alla politica un volto umano, attraverso valori che arrivano “dalla testimonianza resa dalla vita delle donne, senza i quali l’umanità si chiuderebbe nell’autosufficienza, nei sogni di potere e nel dramma della violenza”, come scrisse Benedetto XVI nella “Lettera ai Vescovi” del 2004.

Sono i valori dell’accoglienza dell’altro, del diverso, degli ultimi, del diritto alla vita, della condivisione, dell’ascolto, del rifiuto di quella finanza che determina drammaticamente l’economia. Ma queste leaders corrono anche il rischio di lasciarsi condizionare da un modello maschilista, più che mai presente, che identifica la politica con il potere del più forte, da mantenere con ogni mezzo, a cominciare dalla corruzione, dalla menzogna, da una visibilità dietro alla quale c’è un vuoto assordante. L’Europa ha bisogno di donne che vincano quella sfida ed evitino questo rischio.