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Messaggi del 20/02/2018

Accettare e lodare

Post n°2527 pubblicato il 20 Febbraio 2018 da namy0000
 

“Lodare è Accettazione totale e gioiosa del presente come facente parte della volontà perfetta d’un Dio d’Amore.

Quando accettiamo sinceramente le circostanze così come sono e ringraziamo il Signore nella certezza che egli ha permesso quelle cose, allora interviene una forza divina, soprannaturale, che trasforma gli avvenimenti al di là del loro logico e naturale sviluppo.

Dio è padrone di TUTTE le cose, nel senso che Dio fa cooperare TUTTE le cose al Bene di coloro che lo amano e che confidano in lui, ed egli desidera la nostra riconoscenza per TUTTE le cose (buone o cattive che siano), qualunque sia la difficoltà della nostra situazione. Lodare: essere riconoscente: Dio è onnipotente e ha il controllo assoluto sulle situazioni. L’importante è che Dio Amore sia in ogni situazione. Sicuramente tu, Padre, stai operando per il suo, per il nostro bene. E dalla Croce verrà la Risurrezione.

Avevo imparato che Dio desidera la nostra riconoscenza per TUTTE le cose. ‹‹Posai una mano sulla testa della giovane e pregai: “Grazie Signore, perché tu la guarisci in quest’istante stesso”››. Ella aprì gli occhi e mi guardò stupita, ‹‹Mi è successo qualcosa: per la prima volta ho chiuso gli occhi e non ho visto niente!››, lei era tormentata da incubi immagini animalesche che volevano aggredirla, per aver fatto uso di droga LSD. ‹‹Gesù vi ha guarita››, risposi ‹‹e ora desidera venire nella vostra vita come salvatore. Lo accettate?››. La giovane e suo marito accettarono subito. Sempre in ginocchio, chiesero a Gesù di entrare nella loro vita. Poi lasciarono il mio ufficio veramente felici. Le allucinazioni della giovane non ricomparvero più. È la forza divina che agisce nella vita umana. Ogni preghiera sincera libera e mette in atto la potenza di Dio nella nostra vita. La preghiera di lode è molto più efficace di ogni altra forma di supplica. Dunque Dio, con la sua potenza, è vicino a noi quando lo lodiamo.

Egli dimora, abita, risiede veramente nelle nostre lodi!

Gridare a Dio: ‹‹Siamo senza forza di fronte a questa situazione drammatica che s’avanza contro di noi e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su te!››

Lodare sempre, per non ostacolare la realizzazione del piano perfetto che Dio ha per quella situazione. Con la lode si permette a Dio di intervenire e di agire in quella situazione.

A noi spetta soltanto il compito di metterci completamente a servizio di Dio Amore.

Lodiamo Dio per la situazione così com’è e non per i risultati sperati!

Se lodiamo Dio con sincerità succede qualcosa: la sua potenza fa irruzione in una data situazione e ben presto notiamo un cambiamento sia in noi, sia attorno a noi.

Lodare Dio è trovare la nostra gioia in lui, come dice il salmista: ‹‹Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore›› (Salmo 37:4). Lodare, non mercanteggiare.

Lodare sempre in ogni situazione, sicuri che Dio ha realmente un piano perfetto per la vita dei suoi figli.

Lodare sempre in ogni situazione significa essere riconoscente per tutte le disgrazie che stiamo vivendo. Sembra una cosa insensata, ma più leggevo il libro Dalla prigione alla lode (Edizioni Uomini Nuovi) e più piangevo. A poco a poco mi resi conto che tutto quello che era scritto nel libro era vero.

Quando lodiamo Dio è essenziale distogliere lo sguardo dalle circostanze e guardare a lui. non chiudere gli occhi davanti al dramma che stiamo vivendo, ma riconoscere la propria impotenza e rivolgersi a Dio per ottenere aiuto come già ottenuto.

Dio interviene e controlla perfettamente il male. Non dobbiamo lasciarci intimidire da questo pericolo che ci attende nell’ombra, ma vederlo com’è, riconoscere la nostra impotenza nell’affrontarlo e rivolgerci a Dio. ‹‹Non temete e non vi sgomentate poiché questa non è battaglia vostra ma di Dio››. ‹‹Tenetevi fermi e vedrete la liberazione che l’Eterno vi darà››: “Celebrate l’Eterno perché la sua benignità dura in perpetuo”.

Noi abbiamo paura di affidarci completamente a Dio e alla sua potenza. Ecco il punto in cui ci lasciamo deviare dalla nostra ragione. Diciamo: “Non comprendo, quindi non oso credere”. Riconoscere che le promesse di Dio sono vere, accettarle e crederle, ci permette di comprenderle. Il principio biblico è molto chiaro: bisogna accettare e obbedire prima di poter comprendere. La proposta e la promessa di Dio urtano sicuramente contro la nostra logica. La ragione si deve sottomettere, avere fede e affidare tutto a Dio. Dio ci propone qualcosa che agli occhi di molti probabilmente appare ridicolo. Gli esempi, nella Bibbia, di Giosafat e di Giosuè dimostrano chiaramente che Dio trionfa mediante mezzi e principi apparentemente privi di senso e contraddittori per la saggezza e le strategie umane. Siamo chiamati a credere a ciò che Dio dice, a lodarlo e poi a vederlo agire. Ecco essenzialmente ciò che faceva Gesù Cristo durante il suo ministero terrestre. Egli riconosceva apertamente che da sé non poteva fare nulla. Il suo compito era dipendere dalla volontà di suo Padre celeste, in perfetta obbedienza, fiducia e fede, perché la potenza di Dio potesse venire incontro ai bisogni degli uomini. “In verità, in verità vi dico, chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò, affinché il Padre sia glorificato…” (Gv 14:12-13).

Il profeta Isaia predisse la venuta di Gesù e disse che egli sarebbe venuto “per recare una buona novella… per fasciare quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la libertà a quelli che sono in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri… per consolare coloro che fanno cordoglio, per mettere, per dare…l’olio della gioia in luogo di duolo, il manto della lode in luogo d’uno spirito abbattuto” (Isaia 61:1-3).

La lode è una reazione attiva a ciò che sappiamo che Dio ha fatto e fa ancora nella nostra vita e in questo mondo mediante il suo Figlio Gesù Cristo e la persona dello Spirito santo. Ma se nei nostri cuori dubitiamo dell’opera di Dio, non potremo lodarlo con tutti noi stessi. Se vogliamo essere in grado di lodare Dio per ogni cosa dobbiamo assicurarci che le nostre fondamenta siano solide, senza le crepe del dubbio e dell’incertezza.

(da La potenza della lode, Merlin R. Carothers, Edizioni Uomini Nuovi). 

 
 
 

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