Messaggi del 11/05/2017
Post n°2184 pubblicato il 11 Maggio 2017 da namy0000
“Lo scrittore spagnolo Martin Descalzo iniziò il suo volume Le ragioni della gioia con queste parole: ‹‹Se dovessi chiedere a Dio un dono, un unico dono, un regalo celeste, gli chiederei, senza alcun dubbio, che mi concedesse l’arte suprema del sorriso››. Lo scrittore allude a quel sorriso che è il riflesso della bontà e soprattutto dell’amore, della gioia. Esagerazioni? Nella Bibbia vi sono 826 esortazioni alla gioia. Un bel gioioso sorriso è un dono del cielo, ma è un’arte da assimilare con pazienza, umiltà e amore. E qui riaffiora una difficoltà: nel nostro tempo, segnato da un micidiale e crescente terrorismo, oltre che dalla crisi economica, sociale e politica diffusa in vari paesi… come è possibile annunciare e testimoniare la gioia del Vangelo? Il sorriso gioioso di un autentico cristiano riesce, con l’aiuto di Dio, a illuminare e trasformare, nonostante tutto, un’esistenza? Un giorno, portarono a madre Teresa di Calcutta una giovane dal corpo devastato, avvolta in pochi stracci. Le sue condizioni erano disperate. La Madre tenta di rianimarla con un brodo e un grande sorriso pieno di amore. La poveretta guarda e mormora in un soffio: ‹‹Perché fai questo?››. ‹‹Perché ti voglio bene››. Una luce di gioia si riverbera su quel viso scavato dalla morte che è in arrivo. ‹‹Oh, dillo ancora!››. ‹‹Perché ti voglio bene!››. La morente stringe le mani di madre Teresa e l’attira a sé… Nonostante il dolore, quel sorriso gioioso è importante per vivere in pienezza e gioia la fede. Quale credibilità può avere un testimone triste? Ricordiamo l’affermazione di Nietzsche: ‹‹Bisognerebbe››, dice parlando ai cristiani ‹‹che mi cantassero qualche canto migliore, perché io potessi credere al loro Salvatore. Bisognerebbe che i suoi discepoli avessero un’aria più da salvati››. Indubbiamente, incontrando certi cristiani, grigi e ammusoniti (forse anche noi?), vien da chiedersi se il loro Dio sia stato eclissato, lasciandoli orfani. Papa Francesco ha sottolineato: ‹‹Un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale. Ricuperiamo e accresciamo il fervore, la dolce e confortante gioia di evangelizzare››. – Renato P.-Verona” (FC n. 19 del 7 maggio 2017). |
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