Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

Messaggi del 04/01/2018

Convivenze malate

Post n°2482 pubblicato il 04 Gennaio 2018 da namy0000
 

Gessica, che cosa le fa dire, come ripete, che questa terribile esperienza ha fatto di lei una persona migliore?

‹‹Se la guardiamo dal punto di vista estetico, materiale, superficiale è chiaro che ho perso delle cose. Ma la mia fede mi dice che niente succede senza un disegno più grande. Anche se mentre lo dico qualcuno penserà che io sia matta, io sento che tutto questo mi ha arricchita spiritualmente››.

Mai avuto un attimo di collera con Dio?

‹‹No, mai. Da subito mi sono affidata a lui. Dopo l’aggressione, mentre andavamo in ospedale, mia madre piangeva: se la prendeva con Dio: “Perché ci punisce così? Siamo brave persone”. Lei ha tremato per tre giorni, io pregavo e le dicevo: “Dio è con noi, non ci abbandonerà”. E intanto chiedevo ai medici: “Mi salvate la vista?”. Ma non sapevano rispondere››.

Oggi quale sentimento prevale?

‹‹Felicità. Prima non ero felice, adesso lo sono come non ero da tempo: ho una gran voglia di fare, ho la mente sempre in funzione››.

È vero che nelle esperienze estreme si scoprono in sé risorse sconosciute?

‹‹Sì. Io ero un po’ ipocondriaca, avevo carattere, ma anche molte paure, negli ultimi anni mi ero un po’ allontanata dalla fede perché stavo con una persona che non credeva e mi succhiava ogni energia. Dopo, invece, mi sono scoperta una forza fisica che non immaginavo››.

Non ha mai avuto paura di cavalcare?

‹‹Mai. Cavalco da 18 anni, ho cominciato a dieci. Già da bimba non chiedevo bambole ma cavallini. Da ragazzina mi sentivo bruttina, ho subìto i bulli. Amavo i cavali perché, come tutti gli animali, non ti giudicano dall’apparenza ma per quello che hai dentro, sentono il carattere. Cavalcare mi ha dato sicurezza››.

È vero che questo cavallo ha una storia molto significativa per lei?

‹‹Sì, molto. Un mio caro amico desiderava un cavallo andaluso. Un altro amico vendeva Cristòbal. Li ho fatti incontrare. Il cavallo mi piaceva così tanto che in cambio della mediazione ho chiesto solo che lo mandassero in addestramento da me. Dopo una lunga trattativa, abbiamo concluso e brindato. Uscendo da quella cena sono stata aggredita. L’amico che aveva comprato Cristòbal, scioccato, non se la sentiva più di tenerlo e ha chiesto aiuto all’altro. L’ho saputo due mesi dopo, quando ho scoperto che, intendendosi con uno sguardo, hanno messo ciascuno una parte per regalarlo a me. Quando mi hanno dato i documenti, ho scoperto che Cristòbal è nato lo stesso giorno di mio padre. E lo stesso giorno del primo cavallo che mi regalò mio padre. Mi piace pensare che sia un messaggio di papà dal cielo, che sia arrivato per aiutarmi a ritrovare il mio equilibrio››.

Che cosa la fa sentire in equilibrio ora?

‹‹Essermi ripresa la vita in mano, sentire di poter contare ancora sulle mie forze. Stare bene con il mio attuale fidanzato nell’arricchimento reciproco, senza bisogno di dipendere come accadeva in quel precedente amore malato››.

Qual è stato il momento più difficile di questo anno?

‹‹Dopo l’ospedale, durante il processo cicatriziale acuto. Non riuscivo a mangiare, a parlare. Ero gonfia. Mi si stavano risvegliando i nervi: bastava un filo d’aria per finire stesa dal dolore. Avevo la sensazione costante di essere intrappolata in una maschera di gomma. Non ho mai pensato al suicidio, ma lì ho capito la disperazione di chi ci arriva. Mi ha salvata la fede. Sfinita, ho pregato: “Aiutami, non ce la faccio”. Non so se mi sono autocondizionata, ma da quel giorno non mi sono più lamentata››.

In quale momento ha avuto più paura?

‹‹Quando stavo per perdere la vista. Quando mi ha colpita, l’occhio destro si appannava sempre di più, dal sinistro vedevo solo fasci di luce e buio, alternati. Pregavo: “Fammi diventare un mostro ma lasciami gli occhi”. In quel momento ho promesso che avrei fatto di tutto per aiutare gli altri. ora, dall’occhio destro vedo come prima, per il sinistro aspetto il trapianto di cornea. Nulla è sicuro, ma da dietro la benda da pirata mi dico che devo imparare a guardare non solo con gli occhi. Chiedevo solo la vista. Prima di specchiarmi la prima volta mi dicevo: “Per coerenza devi accettare il suo volto comunque sia”. E invece mi è rimasta anche la faccia: piano piano comincio a riconoscere la mia fisionomia. Dicono che sono l’unica tra le donne aggredite con l’acido, il rosso che vedete è la mia pelle naturale, non riportata. Mi ripetono: è perché sei giovane, forte, non ti arrendi. Sarà vero, io però non faccio miracoli››.

Dallo sguardo degli altri che cosa le arriva?

‹‹Sempre stima. Mai compassione. Davanti alle mie spalle dritte e alla mia testa alta pensano: “Se ce l’ha fatta lei ce la farò anch’io”››.

Che cosa l’ha spinta a mostrarsi subito?

‹‹Avevo promesso di rendermi utile ad altri. Devono vedere dove portano lo stalking e le relazioni malate. Non mi trucco anche se potrei, perché questo rafforza la mia testimonianza››.

Le donne aggredite spesso provano vergogna. È capitato anche a lei?

‹‹No, io giro a testa alta. È lui che si deve vergognare. È un bellissimo ragazzo, ma ha tanto marcio dentro che io ora lo vedo brutto, grigio››.

Si sottovaluta la violenza psicologica?

‹‹Prima di gettarmi l’acido non mi aveva mai toccata con un dito. Se gli chiedevo per favore di non fumare in casa mi insultava. Se mi addormentavo mi fumava addosso. Noi donne facciamo l’errore di pensare che siano solo parole, ma chi non ti rispetta nelle piccole cose, non lo fa nei problemi importanti. Chi ti aggredisce verbalmente prima o poi potrebbe farlo fisicamente, spesso è solo questione di tempo››.

È vero che tante donne le chiedono aiuto?

‹‹Tantissime››.

Che cosa servirebbe?

‹‹Chiediamo un codice rosso, che dia la priorità alle denunce di stalking e di violenza come al pronto soccorso. Troppe donne ancora muoiono dopo una denuncia. Servirebbe più potere alle forze dell’ordine. L’ammonimento e la distanza di sicurezza non servono se nessuno controlla che si rispettino. Dicono che sia un problema di costi: vogliamo fare un confronto tra il rimborso all’Asl della Regione per le spese sostenute per curare me e il costo che sarebbe servito per mettere un braccialetto elettronico a me e uno a lui per controllare che rispettasse la prescrizione di non avvicinarsi?››.

Quanta fatica ha fatto a recuperare la fiducia nelle persone?

‹‹Ho imparato nel lavoro con gli animali – lo riprenderò in primavera in un’altra città anche se non posso ancora dare dettagli -, che quando hai problemi di aggressività con un animale non vuol dire che tutti siano pericolosi. Se io oggi non mi fidassi più di nessuno farei il gioco di chi mi ha fatto del male perché voleva che non incontrassi nessun altro››.

È faticoso essere considerati un simbolo?

 

‹‹È una responsabilità, ma non mi pesa. Cerco di far passare il messaggio giusto, ma sono umana, so che non potrò salvare il mondo, anche se a volte chiedo troppo a me stessa e avverto la frustrazione di non poter fare di più, ma poi so anche, per esperienza, che la forza per salvarsi viene da dentro, non ci si salva solo appoggiandosi ad altri››…” (Intervista a Gessica N.: il 10 gennaio 2017, 27 anni, viene aggredita da un uomo che le getta dell’acido in volto, mentre rientra da una cena. Gessica fa in tempo a vedere il suo aggressore, riconosce il suo ex fidanzato, già denunciato – FC n. 53 del 31 dic. 2017). 

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000cassetta2lcacremaprefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magicanonnoinpensione0donmarco.baroncinilisa.dagli_occhi_bluoranginellaninettodgl19
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963