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Creato da: lully_rossa il 14/11/2005
Comunista, atea, femminista e zapatista. Ho tutto!

 

 
« Il Bau-BauIl suicidio maschilista »

Tutti uguali?

Post n°307 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da lully_rossa

La discussione prende una bella piega, per questo vorrei riprendere qui alcune mie riflessioni.
Premetto, per l'ennesima volta, che non voglio fare l'avvocato di Stalin. Sarei ridicola. Voglio però provare a capire se gli si può dare una nuova collocazione della storia, o se ancora deve sedere accanto a Hitler e Mussolini. Questo perchè ci son cose che io stessa ancora fatico a comprendere. Sarebbe semplice archiviare questa "scomodissima" vicenda. E vabbè, Stalin è stato un neo (grosso grosso però) nel passato sovietico. Di certo Stalin ha rinnegato il comunismo trasformandolo da sogno di libertà a incubo tremendo. Questo non possiamo perdonarglielo. Come non possiamo perdonargli tutti i morti.
Ma siamo certi che, pur continuando a indicare Stalin come personaggio negativo ( e qui non cito il fatto che ha contribuito ad arrestare il nazismo, cosa che di fronte a quel che ha commesso, sbadisce parecchio), forse qualche posizione è da rivedere?
Ma perchè, forse qualcuno si domanda, ci tengo così tanto a spostare Stalin dalla sua collocazione? In fondo, un dittatore lo era, un sanguinario pure, uno psicopatico forse, mica sta tanto male insieme agli altri due. Il motivo per cui voglio provare a farlo sarà chiaro in seguito.
Il mio quesito è: la motivazione che porta un individuo a compiere una determinata azione conta qualcosa nella valutazione che noi facciamo di quella azione e di chi l'ha compiuta?
I morti innocenti sono tutti uguali. Per noi persone civili si intende. Detto questo però nella valutazione di personaggi che hanno mutato i destini del mondo, come appunto Hitler e Stalin, forse occorre qualche analisi in più.
Come scrivevo a Nacho, c'è differenza tra il conquistare un paese perchè altrimenti lo conquisterà il tuo nemico oppure conquistarlo per depredarlo delle sue risorse o nell'intento di conquistare quello e tutti gli altri nel mondo?
C'è differenza tra l'uccidere tutti coloro che appartengono a una categoria (nella quale tu gli hai messi), ad esempio sono ebrei, oppure ammazzare o rinchiudere tutti coloro che non la pensano come te e costituiscono quindi un pericolo per il tuo "governo"? C'è differenza tra l'eliminare un individuo per quello che è, indipendentemente da quel che fa o pensa, o eliminare chi si pone tra te e il perseguimento dei tuoi fini di potere (e che quindi per te è un pericolo)?
Assimilare gli intenti di Hiter e Stalin è corretto oppure è un mettere nello stesso calderone fatti, certamente gravi e orrendi allo stesso modo, ma comunque con motivazioni differenti? E ripeto, insisto con questo quesito solo perchè di Stalin e di Hitler stiamo parlando. Due uomini che hanno condizionato decenni di storia, la vita di tante donne e uomini, due esseri che vorremo non fossero mai esistiti.
E noi comunisti non ci dobbiamo forse un pò di chiarezza?

 
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Commenti al Post:
yche2
yche2 il 03/10/06 alle 01:30 via WEB
Ciao compagna, sei sempre la migliore! Cmq sono Mimmo, questo è il mio nuovo nick, anche se simile al primo. (ho creato un'altro blog).
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 03/10/06 alle 10:55 via WEB
Grazie compagno! ti vengo a trovare nel nuovo blog. Besos
(Rispondi)
 
dante_mutante
dante_mutante il 03/10/06 alle 10:55 via WEB
ti stai chiedendo se il fine giustifica i mezzi? il fine di realizzare una società perfetta giustifica qualche crimine?? io non credo.
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 03/10/06 alle 11:19 via WEB
No no assolutamente no! Non c'è nulla che somigli alla società prospettata dall'ideologia comunista nel progetto di Stalin. NUlla che giustifichi i suoi crimini. Lo stalinismo, per me, è cosa molto diversa dal comunismo. Quello che sto cercando di capire è per quale motivo mi suona stonata la collocazione di Stalin accanto a Hitler e Mussolini. Compagni, noi ce lo dobbiamo questo. Non per Stalin, ma per noi!Per fare giustizia e per fare chiarezza. Non so voi, ma io ne sento il bisogno!
(Rispondi)
 
Moses86
Moses86 il 03/10/06 alle 11:10 via WEB
Non penso che il fine di Stalin sia stato quello di creare una società perfetta. Certo, imbevuto com'era dell'ideologia rossa forse inizialmente era così... ma ci sono troppe cose in contrasto con la stessa. Su tutte il culto della personalità. Lo sterminio degli oppositori per mantenere un potere egemone centrale. Tutto il contrario del vero comunismo.
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 03/10/06 alle 11:22 via WEB
Io credo che il fine di Stalin sia quello che ha realizzato: una dittatura. Io credo che quando si fa una rivoluzione occorra mettere in conto un certo numero di vittime. Tuttavia non era la rivoluzione che voleva Stalin, bensì il potere.Quindi con il comunismo ha ben poco a che fare.
(Rispondi)
 
nacho4
nacho4 il 03/10/06 alle 11:49 via WEB
Hola lully, vorrei chiarire un paio di cose, sicuramente perche mi son fatto capire male..Allora, sul versante della cosidetta "espansione imperialista" certo che Stalin non e paragonabile a Hitler poiché questo aveva in testa una sorte di "strategia corporativa" della razza aria, una marca per capirci e quindi voleva andare oltre i suoi confini geografici e politici con questa impresa..Infatti, si dice che le sue tendenze paranoidi e psicpatiche aiutaronno a spingergli verso questo delirio..Stali, come giá e stato detto prima, voleva il suo spazio di potere, la sua dittatura attorno al culto della sua personalità e quindi ammazava a quelli che non ci stavano.. Detto questo, e fermo restando che il COMUNISMO NON È STALIN malgrado nuovi diletanti della politica giochino a fare lo storiatore, e quindi qualsiasi paragone parte della mala fede e dell'ignoranza..Ma queste premesse storiche non tolgono il fatto che per me, e questo e un giudizio personale, anzi personalissimo, che non va oltre le mie convinzioni, i crimini di Stalin sono cosi orrendi che i crimini di Hitler poiché , essendo per me tutti e due persone che nascondevano il suo totalitarismo sotto la copertura di presunti "legati ideologici", hanno usato la violenza con fini politici e personali..Certo che i crimini dal punto di vista formale hanno delle fonti d'ispirazione diverse ma il progetto criminale e comune e quindi per me restano due dittatori non AUTORITARI MA TOTALITARI..
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 03/10/06 alle 12:56 via WEB
Che siano dittatori e che siano totalitari non v'è dubbio: laddove non esiste uno spazio di discussione, seppure minimo, esiste il totalitarismo. Nel caso di Stalin non vi era il minimo spazio di discussione.E a volte nemmeno l'esser d'accordo con lui ti garantiva salva la vita. Tuttavia la differenza Nacho c'è. Sta nell'obiettivo finale. Non puoi non cogliere la differenza tra chi uccide coloro che ritiene mettano a repentaglio il proprio potere (Stalin era ossessionato dall'idea che potessero tradirlo) e chi progetta un genocidio per creare la stirpe perfetta. Se anche vi fossero stati tra gli ebrei individui desiderosi di aderire al nazismo non sarebbe stato possibile. Per loro non c'era salvezza, nemmeno giurando fedeltà al furer.Per quello che erano loro dovevano morire TUTTI.
(Rispondi)
 
poseidon_pr
poseidon_pr il 03/10/06 alle 12:51 via WEB
Diversi nel fine, diversi nei mezzi. I due sono imparagonabili. Due dittatori, paragonabili 'solo' in questo.
(Rispondi)
 
stalin1985
stalin1985 il 07/10/06 alle 10:07 via WEB
non permetto a nessuno di mettere in dubbio tutto ciò che di buon fece il COMPAGNO STALIN!!! ebbe il merito di attuare tutto ciò che il pavido Lenin non fece. Ricordiamoci Compagni che è solo grazie al Compagno Stalin che oggi siamo qui, a quest'ora parlavamo tedesco o non c'eravamo proprio. Alla forza del nazismo bisognava rispondere con una forza ancora più forte e con una disciplina ancor più ferrea, quel mollaccione di Lenin non visse sulla propria pelle la seconda guerra mondiale, Stalin riuscì a portarci alla vittoria con il dovuto vigore che la situazione richiedeva. Muscoli venivano richiesti e muscoli furono usati!! Saluti compagni!!
(Rispondi)
 
nugrim
nugrim il 09/10/06 alle 21:52 via WEB
non capisco dove vuoi andare a parare...... fra hitler e Stalin non penso ci siano differenze, avevano anche fatto un'alleanza militare.....
(Rispondi)
 
pennadifalcorosso
pennadifalcorosso il 15/10/06 alle 17:29 via WEB
Passando per il tuo blog mi erano sfuggite queste tue riflessioni su Stalin, ma che domande ti fai? dopo tutto quanto si è saputo, in una delle tue risposte, Moses86, dici che la rivoluzione mette in conto vittime, certo ma durante la rivoluzione che deve avere un inizio e una fine, per Stalin la rivoluzione non è mai finita anche dopo che ha conquistato il potere, come più volte ho ripetuto per me non esistono dittature leggere o violente la dittatura rimane dittatura. Premetto che quanto vado per affermare è sempre per assurdo, ma se dovessi esprimere un giudizio esprimerei un giudizio più favorevole a Hitler perchè ha si mosso guerra con l'intento di far trionfare la razza pura, ma lo ha fatto oltre che contro gli ebrei e affini in Germania anche contro altre nazioni che considerava inferiori le quali, per fortuna, hanno reagito e lo hanno sconfitto, Stalin queste cose le ha fatte contro il suo popolo con un regime di repressione che non concedeva scampo non fosse altro per non disponibilità di mezzi adeguati per difendersi e tutto questo fatto passare come volontà del popolo infangando così anche il nome comunista per chi sa quanto tempo ancora, hai voglia di dissociarti, agli avversari del comunismo questo non importa.
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