DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

PENTIMENTO

         

Io rimpiango

 

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Panico

Post n°281 pubblicato il 07 Maggio 2020 da mygangsta

Periodi difficili.

Così nel micro come nel macro, ama dire il mio Maestro.

La montagna mi ha salvato da quanto sta avvenendo là fuori ma non ancora da quanto è avvenuto dentro di me.

Terremoto? Scosse di assestamento?

Non so dirlo, ma non è facile.

"Devi farcela con le tue forze. E non credere di non averle" mi ha detto il mio Maestro e io ci provo, eccome se ci provo.

Sono tornati con prepotenza gli attacchi di panico in questi mesi. E ogni volta è come se fosse la prima volta.

"Il senso di colpa" dice il mio Maestro. "La paura di una punizione per quello che hai fatto a cui l'inconscio, ancora, si ribella".

Paura. Già, paura. La paura di essere scoperto per quello che facevo, la paura per quello che ero diventato, per tutto l'annientamento che ho provato.

Il senso di colpa. La paura di una punizione.

L'attacco di panico è un tornado che passa e spazza via certezze, sorriso, amore. Il giorno dopo ho un'amarezza che nessuno, se non c'è passato, può comprendere.

"Il tuo inconscio si ribella all'idea della tua attuale felicità. Hai il lavoro che volevi, la moglie che volevi, la casa che volevi. Il tuo inconscio crede di non meritarsi nulla di tutto questo e ha paura che tutto crolli, come un castello di carte a causa delle tue colpe passate" così ha detto il mio Maestro.

Eppure tutto andava già meglio. Ce la sto mettendo tutta, voglio riappropriarmi del benessere psicologico e fisico.

Ce l'ho fatta una volta. Lo farà ancora.

 
 
 

Anno nuovo, problemi vecchi

Post n°280 pubblicato il 04 Gennaio 2020 da mygangsta

Anno nuovo, problemi vecchi.

Già.

Purtroppo tutto ciò che ho combinato in passato mi ha lasciato degli strascichi di cui sto pagando le conseguenze ora.

A livello fisico ed emotivo.

Purtroppo tendo ad avere problemi di equilibrio, quando cammino mi sembra spesso di essere su una barca e di non riuscire a rimanere in piedi come dovrei.

Può anche capitare, e capita con frequenza irregolare per cui non so mai quando, che perda per qualche secondo l'equilibrio come se vivessi uno "svenimento cosciente", con tutto che gira per qualche istante e o mi siedo o "cado a terra".

Mio padre non mi parla e ho saputo da una delle mie sorelle che, venuto a conoscenza di questa mia problematica, si è messo a ridere dicendo che "la giustizia esiste".

E' felice che io inizi a pagare le conseguenze dei miei trascorsi come se non le avessi già pagate abbastanza in rimorsi e rimpianti.

Occorre sempre farsi coraggio ma non sempre è facile.

 

 
 
 

Natale si avvicina

Post n°279 pubblicato il 17 Dicembre 2019 da mygangsta

Natale si avvicina.

Aldilà del credo di ognuno (io sono buddista ad esempio), questo periodo dell'anno sembra significare qualcosa per tutti, insomma è difficile che le famiglie non si riuniscano il 25 dicembre.

Bene, io ho trascorso tanti di quei 25 dicembre a camminare per i sentieri solitari di montagna che ne ho perso il conto.

La questione era semplice: o lo trascorrevo da solo io o lo trascorreva da solo mio padre.

Infatti, lui fu da subito molto chiaro non appena lasciai la comunità: dove c'ero io non ci sarebbe stato lui (e viceversa).

Mia mamma e le mie sorelle (e relative famiglie/compagni) arrivarono anche a propormi di venire da me (quando abitavo ancora anche io nella città natia) ma ho sempre rifiutato, ho sempre detto loro di stare con mio padre, che non doveva passare il 25 dicembre in solitudine.

Me ne sono sempre andato io in montagna, qui dove abito ora, e ho trascorso i giorni delle festività osservando il corso dei torrenti, ascoltando il silenzio delle vette, imparando a non sentirmi solo ma trovando in ogni albero, paesaggio, animale e nel vento un amico.

D'altronde, prima che io facessi ciò che ho fatto, il 25 dicembre la mia era una famiglia felice, mio padre allentava la severità e le regole e ci divertivamo tutti insieme.

Poi io, per ribellione alla sua autorità, ho intrapreso il tunnel delle sostanze e questo errore non ha fatto il bene di nessuno ma ha soltanto rovinato tutto e tutti.

Non ho mai voluto che lui rimanesse solo il giorno di Natale, era giusto fossi io lontano dalla famiglia che avevo duramente colpito.

Dall'anno scorso, trascorro il 25 con mia moglie e la sua famiglia e vediamo la mia famiglia la sera del 24 quando, tornati in città, passiamo da loro mentre mio padre è al circolo.

Continuo a regalargli ciò che vuole: non vedermi, non incontrarmi, non parlarmi.

Buone feste.

 
 
 

Compleanno

Post n°278 pubblicato il 02 Novembre 2019 da mygangsta

Fa sorridere.

Oggi nel giorno del mio compleanno mi è tornato in mente anche questo blog non perchè lo avessi dimenticato ma perchè ho dovuto lottare molto in questi mesi.

Lottare ancora una volta per uscire dal tunnel degli attacchi di panico.

E' stato un anno dove ho dovuto di nuovo riprendere in mano la mia vita, troppo stress, troppi sensi di colpa, insomma tutto mi ha di nuovo travolto con una tale forza che non ho potuto uscire di casa per molto.

Ho da qualche mese ripreso in mano la situazione, sono tornato a fare volontariato, a uscire, al mio amato lavoro, a camminare in montagna.

Mi dispiace che tutta la filosofia che avevo acquisito non sia stata sufficiente a tenermi al riparo da questo contraccolpo.

Gli anni trascorrono. Anche quest'anno mio padre non mi ha chiamato per farmi gli auguri.

Non lo farà mai.

 
 
 

Pensare

Post n°277 pubblicato il 16 Dicembre 2018 da mygangsta

 

Forse non dovrei pensare troppo.

Anzi, non dovrei pensare proprio, come mi dice il mio maestro, "Tu pensi troppo e ti rovini le giornate inutilmente tra ansie e preoccupazioni".

Eppure, io penso. Penso e torno indietro a momenti bui del mio passato e mi tormento il presente e anche il futuro che neppure c'è ancora.

Non mi vergogno a dire che, in questo periodo iniziato con l'estate, certi pensieri sono di nuovo più forti di me.

In linea teorica io non avrei avuto, in questi 38 anni, problemi gravi, né personali, di salute, né familiari. Avrei potuto fare una vita finora tutto sommato tranquilla e normale.

Eppure no, sono stato io stesso a distruggere i miei anni più belli. Io ho distrutto con le mie stesse mani gli anni della mia giovinezza portandomi sofferenza, panico, paura, dolore, angoscia e lo spettro di malattie, nevrosi e guai irrisolvibili.

E non riesco a smettere di dirmi tutto questo. Anche perchè, ok che sono uscito dal tunnel della dipendenza, ma il benessere totale non l'ho mai riconquistato del tutto.

Faccio il mio lavoro, ammiro la mia montagna, coltivo gli hobby, il mio matrimonio ma c'è sempre un malessere di fondo perchè non ho mai recuperato la serenità nè la salute integralmente.

Questi sono i fatti, non posso cambiarli ma solamente governarli come meglio riesco. Ci sta, perchè con le dipendenze che ho avuto è ancora il minimo che mi sia capitato e lo accetto.

Ma se penso che sono stato io a farmi questo... Posso soltanto alzare il volume del metal e cercare di non pensare.

Cosa farei se tornassi indietro? Non toccherei un solo grammo di nessuna sostanza e non riesco a capire perchè invece l'ho fatto a soli 17 anni. Perchè sono stato così stupido e senza coscienza. A quell'età pensi che nulla ti possa toccare, che è bello farla pagare agli adulti in qualche modo, che sei infallibile e puoi permetterti di calpestare te stesso e gli altri senza conseguenze.

Ma a 38 come cambiano le cose. Rimangono soltanto rimorsi, rimpianti, conseguenze e dolore.

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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