Creato da S_O_T_T_O_V_O_C_E il 07/01/2011

TE LO DICO SOTTOVOCE

Un viaggio nelle Regioni della bella Italia

 

« HALLOWEEN.........vista ...NON VI DIMENTICHEREMO MAI »

OGGI PARLIAMO DI.....

Post n°193 pubblicato il 01 Novembre 2011 da S_O_T_T_O_V_O_C_E
 

L’istituzione della “Fiera dei morti” di Perugia coincide con l’età comunale, in epoca medievale.

Il suo nome era “Fiera di Ognissanti”, così denominata poiché la Fiera era collocata in calendario nel periodo di tale ricorrenza religiosa.

Le fiere dell’epoca possedevano la funzione prevalente di scambio dei prodotti agricoli e del bestiame. Non a caso avvenivano nel periodo estivo e autunnale, sia per l’ampia disponibilità dei prodotti agricoli raccolti durante l’anno che per consentire alla popolazione locale il “rifornimento” prima delle difficoltà invernali.

Le fiere godevano di esenzioni particolari come la franchigia sulla merce venduta, cioè la dispensa da qualsiasi dazio o imposta, e la pace di fiera, ossia la libertà di commerciare per chiunque, anche per coloro che avevano problemi con la giustizia per cause civili.

 Erano quindi una grande opportunità, che il potere politico adoperava per incrementare le attività commerciali della città al fine di favorire lo sviluppo del mercato locale.
Fiera significava anche grande evento per la città che la ospitava, data anche la durata notevole di tali avvenimenti (mensile, quindicinale) che determinava un grande afflusso di persone che vi soggiornavano.

C’era poi l’aspetto collegato alla natura degli scambi: i mercanti provenienti dalle regioni vicine portavano con sé sovente merci nuove o irreperibili sul mercato locale, tecniche di vendita sconosciute, allargando i confini culturali, oltreché economici, della società urbana che organizzava la fiera.

Solo a partire dal ‘600 la Fiera di Ognissanti verrà denominata “dei defunti”, mentre nell’800 prenderà il nome attuale di “Fiera dei morti”. Il significato di questa scelta sembra voler esprimere il desiderio di rendere compatibile il ricordo e il rituale ricongiungimento con gli antenati con l’esigenza di attenuare il sentimento di tristezza comunque presente nella memoria dell’assenza. Il rituale collettivo della festa prevede addirittura l’usanza di mangiare dolci denominati “stinchetti”, “ossa dei morti”, “fave dei morti”, quasi alla ricerca di una “comunione” laica e festosa con i defunti.

 

 
LA STORIA CONTINUA FINO AI GIORNI NOSTRI ....

 

Oggi, la Fiera dei morti rappresenta una tradizione molto sentita dalla popolazione: è difficile che un perugino non faccia almeno una visita alla Fiera e non acquisti qualcosa. La Fiera rappresenta quindi un rituale simbolico di appartenenza alla comunità, che si ripete regolarmente ogni anno, e che sembra segnare nell’immaginario collettivo i cicli della vita, di cui il ciclo stagionale - il passaggio dalla bella stagione a quella invernale – è da sempre fattore di identità con la propria terra e le sue consuetudini.

La funzione simbolica e di aggregazione cittadina sopravanza così quella economica, dando un senso compiuto ad una attività commerciale che, sul piano economico, non potrebbe certamente competere con i centri commerciali o la grande distribuzione.

Il progressivo incremento di qualità dell’offerta commerciale, sempre più orientata a proporre prodotti tipici, rari e di provenienza locale, promuove l’attuale Fiera dei morti anche presso le città vicine, da cui si registra un buon afflusso. In tal senso, tale evento comincia ad acquisire anche una sua rilevanza turistica entrando a far parte del calendario delle grandi e tradizionali manifestazioni della città di interesse turistico.

La cultura culinaria, locale e da importazione, è anche quest'anno parte integrante del programma con i tradizionali porchetta, torta al testo e caldarroste, da gustare in loco, e gli stand con diversi prodotti alimentari, tra cui salumi, formaggi, dolciumi e frutta secca. Ceramiche, mobili, articoli orientali, in ferro battuto e vetro, oltre ai prodotti della terra, in prevalenza coltivati dagli stessi agricoltori presenti, completano l'offerta.

Nel centro storico sono in tutto 60 le bancarelle dedicate ad artigianato ed enogastronomia, insieme agli stand delle Gemelle, in piazza Italia con il Circolo micologico perugino.

Dalle penne fatte a mano ai saponi, con i presepi e le ceramiche inglesi.

La novità è che da quest'anno una Consulta di imprenditori promette una selezione ad hoc per i banchi dell'acropoli, rigorosamente riservati ad artigianato di qualità e prodotti tipici. Presente uno stand dell'Inps volto anche a illustrare le normative agli ambulanti

 

Sempre molto attesi gli operatori commerciali provenienti dalle città gemelle di Perugia, collocati in Piazza Matteotti. Quest'anno partecipano la slovacca Bratislava, la tedesca Potsdam e la francese Aix en Provence. (LV)


La Fiera dei morti che si svolge a Perugia dal 1° al 5 Novembre, è considerata, per la partecipazione di oltre 500 ambulanti, una tra le più grandi in Italia


DUE CURIOSITA'

 

 

 

Molte persone si chiedono a che cosa serva il minimetrò.

 Costa una cifra pazzesca, è aperto solo fino alle 21, collega il vuoto di un parcheggio al centro della città di Perugia.

Se c’è una sicurezza è che il minimetrò diventa indispensabile per la Fiera dei Morti. Dopo aver girato l’interminabile esposizione di bancarelle a Pian di Massiano, infatti, ve la sentireste di prendere l’auto così ben parcheggiata nell’enorme parcheggio gratuito per portarla fino in centro con l’incognita del parcheggio e con la certezza di una coda interminabile?

Ecco che vi basterà prendere il minimetrò da Pian di Massiano per arrivare in circa 11 minuti in centro, al capolina opposto (Pincetto). In centro potrete vedere le altre bancarelle, considerate l’eccellenza dei produttori artigianali presenti in questi giorni a Perugia.

Un giro finale, un aperitivo (o una squisita cioccolata calda) al Caffè di Perugia per consolidare un gesto diventato ormai tradizionale, e la gita si conclude con la discesa in minimetrò – come dire: andiamo sulle giostre

 

 

 

I BARACCONI

 

"Baracconi" è il nome delle giostre giostre del LunaPark che tra la prima settimana di ottobre sino alla prima di novembre sostano a Perugia in occasione della secolare Fiera dei Morti

 


dal web 

 

 

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

X IL NOSTRO DOLCE PAPERINO

 

 

.

 

CLICCA

SULLA GIF

E

VOTAMI

 

VOTAMI

VOTAMI

 

Dettagli blog.libero.it/dettosottovoce/

 

RICONOSCIMENTO A SOTTOVOCE

 

 

BLOG GOLD

 

 

 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

steloitsaverio.anconananilastregaMITE_ATTACHET_2laura.durigonMonaldo1500leoncinobianco1albertoschi1EBAroccobuttiglieristenogrhurricane.201ErnestoDario.Marinocarlo.bondi_2009rex20091camping
 

ULTIMI COMMENTI

Buongiorno
Inviato da: carlo.capra27
il 14/10/2017 alle 09:35
 
Buon fine settimana a tutti ciaoooooo
Inviato da: paperino61to
il 17/06/2017 alle 09:58
 
Ciao Rosa perchè glielo permettiamo noi..inutile girarci...
Inviato da: paperino61to
il 16/06/2017 alle 09:18
 
Buongiorno fanciulle e a tutti i turisti che passano di...
Inviato da: paperino61to
il 14/06/2017 alle 08:47
 
Ciao Paperino e dici perfettamente bene!! La stanno...
Inviato da: picciro
il 13/06/2017 alle 18:25
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963