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OGGI PARLIAMO DI........UN CASTELLO

Post n°196 pubblicato il 07 Novembre 2011 da mina_1954

 

Su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m. Si trova  Castel del Monte   nel comune di Andria in provincia di Bari è un’ edificio del XIII secolo costruito dall'imperatore Federico IIa metà strada tra la cattedrale gotica di Chartres, una delle più belle della Francia, e la piramide di Cheope. Monumento nazionale e patrimonio dell’UNESCO

 

 

La sua forma e la posizione lo rendono una presenza imponente e vagamente inquietante..Si potrebbe definire un affascinante teorema di pietra La costruzione offre una grande quantità di suggestioni simboliche, matematiche, geometriche, astronomiche e geografiche, che la rendono il segno concreto e tangibile di una conoscenza “diversa” e, come è stato detto spesso, un “edificio filosofico” noto per la sua inconfondibile forma ottagonale, per le suggestioni simboliche e per essere il più misterioso tra gli edifici commissionati da Federico II di Svevia, Castel del Monte è la principale meta turistica della Puglia.

Ma parliamo di questo Castello e dei suoi misteri…..

 

E’ un castello dove forse l’imperatore non soggiornò mai ma dove, paradossalmente, l’immaginario collettivo ne avverte più che altrove la presenza incombente La struttura consiste fondamentalmente in un monumentale blocco di forma ottagonale, ai cui otto spigoli si appoggiano altrettante torri della stessa forma. La distribuzione dello spazio interno si articola su due piani, ognuno dei quali presenta otto stanze di forma trapezoidale raccolte intorno ad un cortile (ovviamente ottagonale). Il lato ad est, è dominato da un maestoso portale unisce reminiscenze classiche ad anticipazioni rinascimentali. ma il portale di Castel del Monte lo si può vedere anche con una stella a cinque punte sovrapposta, più precisamente un regolarissimo pentagono stellato che detta le proporzioni della costruzione. Il cortile, compatto e severo, che ripete nella forma ottagonale alleggerisce la sua massa muraria solo in corrispondenza dei tre portali di comunicazione con le sale del piano terra, e delle tre porte finestre corrispondenti ad altrettante sale del piano superiore Tre sono i materiali da costruzione utilizzati nel castello: la pietra calcarea locale, il marmo, bianco o leggermente venato, la breccia corallina, nota di colore usata nella decorazione delle sale al piano terra e nelle rifiniture di porte e finestre, interne ed esterne, dando un’ effetto prezioso e vivace reso da un conglomerato di terra rossa e calcare cementati con argilla ancora reperibile in cave presenti nel territorio circostante.

 

 

La prima volta che visitai il castello rimasi colpita dal percorso obbligato nel suo interno, come se il castello imponeva il suo tragitto al visitatore ma ciò che colpì maggiormente la mia attenzione fu immaginarlo al tempo del suo splendore illuminato al suo interno da piccole torce nelle notti trasformando il suo perfetto disegno geometrico in un labirinto del misterioso e oscuro XIII secolo.  Il castello, spogliato e depredato dei suoi meravigliosi arredi nel corso dei secoli, non vi è nessuna traccia dell’Imperatore. Ma con un attenta ricerca  si possono rinvenire tre impronte lasciate dall’imperatore nell’antico castello che dimostrano e confermano il legame con la costruzione. La prima di queste impronte è riscontrabile nella sesta sala, quasi nascosto da un gioco di luce, precisamente nel lato interno della bifora

”Bifora: porta o finestra con due aperture chiuse ad arco, affiancate sotto un unico archivolto, separate generalmente da una colonnetta”

 

nella sezione circolare, è scolpito un giglio 3 foglie con stelo….Comunque non si sa quale fosse il vero scopo dell’edificio, che non presenta le tipologie abitative e militari caratteristiche dell’epoca. Viene chiamato ‘castello’ per convenzione, in mancanza di altri termini più adeguati, perché in effetti riprende alcune caratteristiche delle architettura  medievali torri alte e  minacciose cortine, scarsità di aperture. Ma non ha fossato, non presenta alcuna difesa del grande, elaborato portone d’ingresso non mostra tracce di merlature, anche se è difficile dire come fosse il coronamento originale, andato perduto nel corso dei secoli. Quest’ edificio a forma di prisma ottagonale raggiunge i 20 m di altezza e 40 di larghezza.

Gli angoli dotati di otto torri ottagonali, larghe 8 m  il cortile interno, ottagonale, è largo 17 m. in origine all’esterno dell’edificio esisteva una recinzione ottagonale (distrutta nel 1897) e al centro del cortile si apriva una vasca anch’essa ottagonale. È, insomma, la celebrazione dell’otto, e dei significati + o –  esoterici che questo numero sottende.

 

TEOREMA DELLA CORDA

 

Il castello potrebbe essere uno ‘gnomone solare’, le cui misure sarebbero state concepite in modo che il moto solare e le ombre da esso proiettate ne definissero tutte le proporzioni. Anche la posizione geografica scelta per la costruzione non sarebbe casuale. Il castello si trova infatti a una latitudine di 41° 5’, dove durante gli equinozi, nelle due ore a cavallo del mezzogiorno, il Sole percorre un arco di 45°, corrispondente a un lato di ottagono. I quattro punti in cui il Sole sorge e tramonta, durante i solstizi d’estate e d’inverno, tracciano sul terreno un rettangolo i cui lati sono in rapporto aureo tra di loro.

Davvero una meraviglia….ma si continua con……..

L’esasperata, quasi ossessiva geometria di Castel del Monte ha affascinato molti studiosi, che trovavano difficile credere alla casualità di una simile serie di rapporti matematici collegati. Soprattutto, lo si è interpretato come un’architettura esoterica collegata al moto del Sole e degli astri. L’ottagono del cortile non è regolare gli angoli sottesi dai lati est e ovest corrispondono non a 45°,  ma a 47°. Un valore, come afferma lo studioso Umberto Cordier, che è “esattamente doppio dell’inclinazione dell’asse terrestre Sempre seguendo le osservazioni di Cordier si può rilevare che tutto il castello è orientato sui punti cardinali, con un scarto di 5° che corrisponderebbe all’inclinazione dell’orbita lunare rispetto all’eclittica

Una vera Magia…….ma tutto questo è casualità o esoterismo ?

A Castel del Monte non ci sono solo rapporti geometrici . Ci sono anche curiosità che possono essere lette

come elementi dal significato esoterico. Tutti gli ambienti, per esempio, comunicano l’uno con l’altro

e hanno due porte, una per entrare, l’altra per uscire. Due sale però obbligano i visitatori a tornare indietro.

 

 

Si tratta proprio di quelle rivolte verso i punti dell’orizzonte in cui il Sole sorge ai solstizi d’inverno e d’estate

i giorni, cioè, in cui l’astro ferma la sua corsa stagionale e torna indietro. E alla fine troviamo un’altra impronta dell’Imperatore guardando il portale ponendoci di fronte ed immaginandolo diviso in 2 parti uguali da una linea verticale, apparirà sul lato sinistro una grande “ F ” che indica l’iniziale di Federico di Svevia

 

 
 
 
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