TE LO DICO SOTTOVOCE

Fantasmi a Torino e d'intorni

Cari amici/che voglio prendervi per mano e portarvi in luoghi dove il brivido correrà lungo la vostra schiena, ho detto di portarvi perché io resterò all’esterno hi hi hi ( risata lugubre), allora siete pronti?  Ci vediamo a fine gita…forse…hi hi hi ( altra risata lugubre).

La Reggia di Venaria: dove un fantasma si aggira per le stanze, avvolto in un lungo mantello di colore nero. Con la mano sinistra conduce un cavallo bianco mentre con la destra regge una candela.  Si dice che sia il fantasma di Vittorio Amedeo II.

Passiamo ora a Palazzo Barolo( Torino) : dove il fantasma di Elena Matilde Provana, figlia del conte Giacinto Antonio Ottavio si aggira per le stanze del palazzo. La figlia assecondò in tutto e per tutto il volere paterno, remissiva come imponeva il codice dell’epoca. Andò in sposa al cugino; Gerolamo IV Gabriele Falletti, marchese di Castagnole.

Il padre dopo un paio di anni la richiamò nella casa natia: Palazzo Barolo. Il motivo era semplice: egli era impossibilitato a versare la dote pattuita per il matrimonio. Ovviamente il marito andò a riprendersi sua figlia, ma la povera sventurata si era ormai suicidata credendo di passare il resto della sua vita nella casa paterna lontana dal marito e ai dai figli.

Rocca Canavese (Torino): Le tre donne sono mamma Maura e le sue figlie: Alice ed Elide. Morirono tutte e tre durante un incendio. Scoppiato nella casa dove abitavano, dopo che un ladro vi penetrò per svaligiarla. I fantasmi delle tre donne passeggiano di notte, lungo il corso del torrente Malone.

Palazzo Levaldigi ( Torino)): intorno a palazzo Levaldigi, uomini e dame erano soliti darsi appuntamento galante. Ancora oggi, molte persone affermano di aver visto i fantasmi di dame e cavaliere darsi appuntamento in questo luogo.

Il Castello di Moncalieri: sembra aggirarsi il fantasma della “Bella Rosin”.
Un’antica leggenda narra che si aggira ogni notte turbando il sonno degli allievi Carabinieri del Battaglione Piemonte camminando lungo il perimetro del muraglione di cinta del Castello Reale; pare che anche sua figlia fosse stata uccisa, mentre il Re riuscì a fuggire da una delle varie gallerie sotterranee che, narra sempre la leggenda, collegavano il castello alla Cittadella di Pietro Micca.
Anche in questo caso si narra del fantasma del Re che appare nelle gallerie sotterranee sulla carrozza trainata da dieci cavalli.

Abbadia di Stura ( Torino): una costruzione diroccata, dove il vecchio priore, di notte, torna a celebrare la messa con i suoi confratelli. Lo si vede in un corridoio, intento a guardare i quadri che ritraggono i suoi familiari, come se nulla fosse. E poi scompare nel nulla.

Castello di Avigliana ( In Valle di Susa): del castello di Avigliana oggi restano appena pochi ruderi. Ma un tempo non era così, sotto le sue mura furono combattute aspre battaglie, che videro i francesi vincitori nel XVII secolo.

Battaglie che si continuano a combattere.  Delle persone dicono che intorno al castello è stato visto un soldato munito di alabarda, con altri armati di spada, vi è anche una dama, bellissima ed eterea. Vestita di un abito verde, con i capelli biondi. È accompagnata da due damigelle, scortata da una guarnigione di soldati. Questo gruppetto viene attaccato da una moltitudine di nemici. Il combattimento che ne segue è cruento, poi le figure scompaiono tutte nel nulla.

La Chiusa di San Michele( Valle di Susa): un castello arroccato su un’altura, suggestivo come pochi. Dieci secoli fa qui si svolse la battaglia che coinvolse le truppe del re Desiderio. I morti furono centinaia. Anche in questo caso si possono vedere soldati che ancora oggi compaiono nei pressi del castello, combattendo ancora la loro battaglia per poi sparire nel nulla.

Chieri( Torino): accade nelle ex carceri di Chieri. Rumori di passi lungo corridoi che dovrebbero essere ormai vuoti e solitari. Il fantasma di una giovane donna, ma evanescente, con il volto praticamente invisibile. Oggetti che volano da una parte all’altra delle celle vuote.

Castello di Caluso ( Torino): il  nome di questa donna è Diana Bezoches e appare in abiti bianchi, nelle sale e nei corridoi del castello di Caluso. Capelli neri raccolti in una treccia. La donna  era l’amante del marchese Gian Giacomo di Monferrato. Ma questi non era l’unico, la donna aveva anche una relazione con Roberto Le Goarant. Solo che questi l’abbandonò, gettandosi tra le braccia di una delle serve di Diana. Diana Bezoches, accecata dalla gelosia, avvelenò Le Gorant ma fu a sua volta avvelenata dalla suddetta serva che aveva avuto la stessa idea.

Castello di Trana( Valle di Susa): un luogo che fu teatro in passato di terribili vicende. Fatti di sangue, battaglie cruente svoltesi lungo le sue mura, turpi delitti perpetrati nelle sue stanze. Oggi il castello è ridotto a un cumulo di rovine fatiscenti. Abitate da fantasmi di donne, in particolare, due donne che si mostrano con una certa frequenza: bellissime ed eteree, una delle due ha dei lunghi capelli sciolti sulle spalle, che si aggirano tra le sale un tempo abitate. Oltre a spettri irrequieti avvolti sempre da un’accecante luminosità.

San Didero (Valle di Susa): Templi druidici, eretti in questa zona in un tempo ormai ancestrale. Dedicati al sole e alla luna. Luogo durante la notte di riti magici e proporzionatori, oppure di sacrifici in onore di dei ormai dimenticati. Riti che non sono cessati. Una lunga fiaccolata che appare dal nulla. Le torce rette da persone avvolte in lunghi mantelli. Un suono avvolgente di canti, litanie, salmodie religiose. Finché il corteo non si ferma. Un druido si rivolge agli altri in lingua celtica. Il corteo risponde e poi per magia scompare.

Sant’Ambrogio ( Valle di Susa):  un uomo e una donna. Innamorati, perdutamente. Lei è bellissima, una dama Bianca dai lunghi capelli neri. Si incontrano di notte. Avvolti da un’aurea accecante di luce, la stessa luce in cui si uniscono. Per poi passeggiare nella notte, a lungo, insieme, mano nella mano, prima di sparire nel nulla.

Comune di Sparone( Torino): litanie religiose, frasi in latino, suono di strumenti musicali. Fantasmi che cantano al suono di tali strumenti, prima di sparire nel nulla. Questo accade in una cappella dell’XI secolo.

Rivarolo Canavese ( Torino):  La sposa pensava che il suo matrimonio sarebbe stato l’inizio del periodo più bello della sua vita. Il castello di Rivarolo Canavese divenne per lei il luogo dove avrebbe coronato e consumato il suo sogno d’amore. Invece non fu così. La giovane sposa, dopo poco tempo, si rese conto che suo marito si era invaghito di un’altra donna. L’uomo ordì un atroce complotto per assassinare la sua giovane sposa.

La sposa vaga ancora per il castello e i suoi lamenti riecheggiano per le sale, e chi ha visto la povera sventura giura che dalla sua gola squarciata gronda ancora sangue.

La Certosa di Montebenedetto( Valle di Susa): Due monaci compaiono in una chiesa di Montebenedetto. Indossano i loro sai, sono inginocchiati e pregano. Si  possono sentire canti e salmodie intonate dalle loro voci per poi cessare e i monaci scomparire all’improvviso.

Piaciuto il giretto? Non mi dite che avete avuto paura?  Arrivederci alla prossima gita.. hi hi hi…..