Veloce come una furiosa saetta che irrompe nel cielo, scaturisce un bagliore nel profondo blu di questa magica notte. Struggente, ma dolce è l'attesa del fulmine tuo sul mio corpo assopito. Risveglia i miei sensi, ridammi la vita, tu che sei acqua e fuoco, un Dio mascherato da demonio crudele.
Sibili di vento infinito giacciono senza fermata, viandanti assatli rincorrono il tuono. Ecco lo senti...piomba sovrana la luce nello scuoter di foglia, ombreggia la nuvola scuotendo la luna. Ecco la vedi...è apparsa all'imbrunire nel cielo si è distesa, un istante e l'ho persa ma lassù da sempre mi sorveglia
Ama ragazza, ama perdutamente e, se ti dicono l'amore è peccato, ama il peccato e sarai innocente
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Post n°64 pubblicato il 20 Luglio 2012 da eheheh1234
In riferimento al post n° 50 e seguenti, dove si parla della sig. Tromba, a qualcuno può sorgere spontanea la domanda: ma come ha fatto a farsi quelle belle proprietà? vi illumino subito! Un giorno si presentò alla BCE con una borsa piena di ritagli di giornale dalle dimensioni simili ai 100 E ed insistette per parlare con il presidente della Banca in persona. Dopo varie discussioni, un impiegato la condusse dal presidente e lei affermò di voler depositare 500.000 E, poggiando la borsa, in bella vista, sulla scrivania. Curioso, lui le chiese come fosse riuscita a risparmiare tanto! Lei gli rispose che faceva scommesse. Sorpreso, il presidente le chiese il genere di scommessa, a cui prontamente rispose: "del tipo: "scommetto che i suoi testicoli sono quadrati"! "Certo, rispose il presidente, scommetto 100.000 E che i miei testicoli non sono quadrati"! la sig. Tromba: " Siamo d’accordo. Ma vista l’entità della scommessa, ritorno domani alle dieci con il mio avvocato come testimone, se non ha niente in contrario". Durante la notte, il presidente era molto preoccupato per la scommessa e passò molte ore davanti allo specchio esaminando i propri testicoli, girandoli da un lato all’altro, tantissime volte, assicurandosi, senza possibilità di errore, che i gioielli di famiglia non potessero essere quadrati, sicuro di vincere la scommessa. Il giorno dopo, puntuale alle dieci, la sig. Tromba si presentò, con il suo avvocato per confermare la scommessa ed anche il presidente confermò che la scommessa era valida. Lei gli chiese di abbassare i pantaloni, affinchè l’avvocato potesse vedere tutto. Il presidente accettò di sua libera e spontanea volontà. La furba allora si avvicinò e gli chiese se poteva toccarli. "Certo, rispose seccamente il presidente, considerando la somma, ha il diritto di controllare personalmente"! Il presidente notò che l’avvocato prendeva la rincorsa e sbatteva la testa contro il muro, incuriosito chiese alla signora perchè lo faceva…e lei rispose : " Probabilmente, é perchè ho scommesso con lui 300.000 E che, intorno alle dieci, io avrei preso per le palle, nientepopòdimeno, il presidente della BCE. C’è più di una morale in questa storia, ma quella che più piace è che nulla è impossibile quando si usa il cervello...ahahah bacioni Cocò! |
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