Veloce come una furiosa saetta che irrompe nel cielo, scaturisce un bagliore nel profondo blu di questa magica notte. Struggente, ma dolce è l'attesa del fulmine tuo sul mio corpo assopito. Risveglia i miei sensi, ridammi la vita, tu che sei acqua e fuoco, un Dio mascherato da demonio crudele.
Sibili di vento infinito giacciono senza fermata, viandanti assatli rincorrono il tuono. Ecco lo senti...piomba sovrana la luce nello scuoter di foglia, ombreggia la nuvola scuotendo la luna. Ecco la vedi...è apparsa all'imbrunire nel cielo si è distesa, un istante e l'ho persa ma lassù da sempre mi sorveglia
Ama ragazza, ama perdutamente e, se ti dicono l'amore è peccato, ama il peccato e sarai innocente
Messaggi di Marzo 2014
Post n°92 pubblicato il 30 Marzo 2014 da eheheh1234
Una coppia si reca in un consultorio sessuale. |
Post n°91 pubblicato il 25 Marzo 2014 da eheheh1234
Da un paio di giorni sono a Milano per lavoro e ci resterò per un mesetto, credo. Così stamattina alle sei, tanto per familiarizzare con la città, sono uscito, promettendomi di fare il giro dell'isolato, come i cani quando li si porta a fare i bisogni...e subito ho avuto un impatto positivo: passa una figona e mi guarda dalla testa ai piedi, più avanti la stessa cosa con una donna normale, avanti ancora con tanti altri, uomini pure. Penso tra me e me, deve essere una città davvero aperta, se la gente elargisce sguardi a go go, nonostante io non sia minimamente paragonabile all'attore figaccione di turno. Poi entro nel bar, chiedo un caffè e noto che anche il barista mi scrutava esterrefatto. Un po sospettoso della cosa chiedo: ma che avete tutti da guardare stamattina? lui risponde: devi essere un tipo stravagante per andartene in giro con gli occhiali al contrario. Oh e che m'ero accorto di aver messo sulla testa, a mò di frontiera per tener fermi i capelli, gli occhiali da vista al contrario? E' che non ci sono ancora abituato, dato che li ho presi un paio di mesi fa. :-)) E' che ultimamente sono tanto distratto, spero, una delle prossime mattine, di ricordarmi di non uscire come da foto profilo ahahah. Inizia a piacermi questa città. Un saluto a tutti Cocò. |
Post n°90 pubblicato il 20 Marzo 2014 da eheheh1234
Navigando a zonzo per il web, ieri mi sono imbattuto in un sito dove, udite udite, le cure parentali spettano al maschio. Non nego che mi sono emozionato di fronte a cotanta saggezza della natura. Il primo della lista è papà aotide. Parliamo di una scimmia sudamericana che forma coppie stabili per tutta la vita. Quando nascono i cuccioli è il padre che si occupa del loro allevamento; li trasporta e li pulisce mentre la madre si limita ad allattarli. Negli uistiti, altre scimmie sudamericane, invece, il papà non si limita a nutrire, spulciare e trasportare i piccoli ma collabora anche nel parto, spesso gemellare, della femmina. La ragione evolutiva di questo coinvolgimento sta forse nella difficoltà della gestazione. I cuccioli appena nati pesano un quarto della madre, come se una donna di 56 Kg partorisse un bambino di 15 Kg! L’ippocampo si occupa dei piccoli ancor prima della loro nascita! La femmina, dopo l’accoppiamento, deposita le uova in una sacca speciale del maschio nella quale 2000 uova vengono covate per circa venti giorni. Cosa abbia spinto i cavallucci marini a intraprendere questa stranissima strategia evolutiva è proprio la rarità. Il maschio ha scelto di prendersi cura, personalmente, di quelle uova che, sicuramente, hanno ereditato il suo stesso patrimonio genetico, garantendo così il proprio successo evolutivo. Anche se in quasi tutte le specie di uccelli è la femmina a occuparsi dei piccoli, è facile incontrare coppie che, una volta formate, rimangono fedeli per la vita. Tra i cigni collonero, ad esempio, il papà ha un ruolo fondamentale nella cura dei piccoli che rimangono con i genitori per circa un anno. Durante i primi giorni poi, mamma e papà, si dividono equamente il carico della cucciolata. A volte anche letteralmente perché i piccoli, ancora fragili, hanno bisogno di essere trasportati sul dorso dei genitori! In ambienti particolarmente ostili, però, può succedere che i maschi assumano dei comportamenti particolarmente attenti nei confronti dei propri pulcini. E’ questo il caso del maschio di grandule di Namaqua che nidifica nel deserto del Kalahari, in Sudafrica. Per poter dissetare i propri piccoli, il ventre del maschio ha la capacità di assorbire grosse quantità di acqua. Quando trova una pozzanghera vi si accovaccia e ne raccoglie con le sue piume anche 40 litri. Carico di liquido vola verso il nido e con un richiamo particolare attira i pulcini che accorrono a bere dal ventre del papà. Il nandù, grosso uccello simile a uno struzzo, ha un comportamento tutto particolare. Durante la stagione degli amori le femmine si accoppiano con molti maschi. I maschi quindi, costruiscono i nidi e diverse femmine vi depositano le loro uova. Il maschio cova fino a 50 uova alla volta per sei settimane e dopo la schiusa si occupa dei pulcini, difendendoli da qualsiasi animale vi si avvicini. Tra gli uccelli, il papà più eroico, è sicuramente il pinguino imperatore, Dopo che la femmina depone il suo unico uovo, il compagno lo nasconde sotto una piega della pelle dove proteggerà anche il pulcino dopo la schiusa. Da questo punto di vista somiglia molto al cavalluccio marino se non fosse che, per proteggere l’uovo, è obbligato a restare immobile e digiuno quattro mesi nell’attesa della compagna che, nel frattempo, è nell’oceano a rimpinzarsi di cibo da offrire al nuovo nato.
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Post n°89 pubblicato il 04 Marzo 2014 da eheheh1234
Un giorno un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi pedi ed un pezzo di cartone con su scritto: ''sono cieco aiutatemi per favore''. Un pubblicitario che passava di li, si fermò e notò che nel cappello vi erano pochi, miserabili, spiccioli. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase. Nel pomeriggio il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il cappello era stracolmo di monete ed addirittura banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e chiese se era stato lui a scrivere sul cartone e soprattutto cosa. Egli rispose: ''nulla che non sia vero, ho solo riscritto la tua frase in un altro modo''. Sorrise e se ne andò. Il non vedende non seppe mai che sul pezzo di cartone c'era scritto: ''oggi è primavera ed io non posso vederla''. Morale: se si ampliano i punti di vista, le cose possono prendere una piega diversa. |
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