Creato da vivirencamino il 01/08/2006
...per conoscere l’Italia che non si vede in tv e sui giornali...Grande e umile, eroica e mite, fatta di padri, madri, figli, di laboriosità e generosità. Di Fede.

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"Non abbiate paura"

 

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« "NON ABBIATE PAURA"L' AMBIENTALISMO »

IL "CATTO-COMUNISMO"

Nel 1938 Pio XI con la Divini Redemptoris aveva definito il comunismo “un flagello satanico”.
Scriveva: Il comunismo è intrinsecamente malvagio e nessuno che voglia salvare la civiltà cristiana deve collaborare con esso in qualsiasi impresa”.

A 50 anni dalla rivoluzione bolscevica, dopo il più immane macello di cristiani della storia della Chiesa, mentre il comunismo aveva appena divorato mezza Europa, aveva appena soffocato nel sangue la rivolta d’Ungheria; mentre aveva conquistato la Cina facendo carneficine orrende, mentre era arrivato in Corea, a Cuba e divampava in Vietnam...; e in Italia centinaia di sacerdoti e seminaristi cattolici venivano massacrati (come dimostrano i libri di Pansa...) dalle brigate partigiane comuniste...In questa situazione, nel gennaio del 1959, Giovanni XXIII annuncia il Concilio Vaticano II.
Tre anni di lavori, la promulgazione di quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti...
...Mai viene pronuciata la parola comunismo...! In tutti i documenti conciliari non si trova più il vocabolo che era presente regolarmente nei documenti papali sino a quel momento. La grande Assemblea si pronunciò specificatamente sul totalitarismo, sul capitalismo, sul colonialismo, ma celò il suo giudizio sul comunismo dentro il giudizio generico sulle ideologie totalitarie... Com'è possibile?
Il regime sovietico riuscì con il controllo diretto sulla Chiesa Ortodossa ad imporre una tragica condizione: che il Concilio si astenesse dal condannare l’ideologia marxista e i sistemi comunisti. Grave fu la decisione di rimanere in silenzio e di compromettere la libertà morale della Chiesa. Quando fu depositata una petizione, firmata da 450 padri conciliari, nella quale si chiedeva la condanna esplicita e rinnovata del comunismo, anziché essere messa ai voti fu 'insabbiata'. La Segreteria del Concilio si nascose dietro incredibili scuse. Fu un’autentica e clamorosa violazione della legalità conciliare.
E questa sciagurata abdicazione, questa decisione di non illuminare i cristiani ebbe effetti disastrosi, che continuano tutt'oggi...

Quanti sacerdoti conquistati dall'utopia marxista si allontanarono a poco a poco dalla Chiesa quasi senza volerlo... (ce n'è un esempio evidente nei blog di Libero QUI...)
Quanti credenti con complessi di inferiorità nella capacità di leggere la storia e la società...! Come se i comunisti avessero i criteri di giudizio più corretti in ambito sociale e politico...
Quanti cattolici videro nel socialismo l'unica speranza per i poveri dimenticandosi di Cristo e della sua Buona Notizia...

Il primato era da dare alla dimensione orizzontale della vita, ai problemi sociali...
E' una linea di pensiero che si è propagata fino ai giorni nostri con le verità fai-da-te, con il dialogo a tutti i costi, con il relativismo morale e il disprezzo delle nostre radici.

La prospettiva religiosa che illumina le coscienze, la Rivelazione, l'Annuncio di salvezza vengono ingabbiati all'interno di un'utopica prospettiva politica fondata su una lettura economicista e ideologica della povertà e del terzo mondo...

Ecco così che si trasforma la Chiesa in un'agenzia umanitaria ideologizzata dimenticandosi della sua missione fondamentale che è quella di annunciare all'uomo la salvezza, l'Amore di Dio e la vita eterna... Molti sacerdoti non hanno più nulla da dire all'uomo, non hanno più nessuna novità da testimoniare...A volte è meglio ascoltare un comizio politico piuttosto che l'omelia della domenica..!

Il fatto è che vogliamo tutti un mondo nuovo, migliore, più giusto... Ma a partire da Cristo! Non dall'analisi scientifica e marxista della società.
Come ha recentemente affermato il pontefice:
"L'evangelizzazione deve avere la precedenza perchè il Dio di Gesù Cristo deve essere conosciuto, creduto e amato, deve convertire i cuori affinchè anche le cose sociali possano progredire".
E ancora:
"Occorre testimoniare la carità mantenendosi liberi da suggestioni ideologiche e simpatie partitiche” e “soprattutto misurando il proprio sguardo sullo sguardo di Cristo".

Maria Teresa di Calcutta diceva :"La più grande disgrazia del terzo mondo è di non conoscere Gesù Cristo".
I cattolici hanno bisogno di recuperare questa verità per dare a tutti l'unico orizzonte autentico di speranza per un futuro migliore.

 
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Commenti al Post:
edmondo2000
edmondo2000 il 28/10/06 alle 15:48 via WEB
Caro ViV , anzitutto ciao! Ho letto con grande attenzione questo tuo post, un post che vuol riflettere sul tema del catto-comunismo alla luce di oggi ma partendo da situazioni storiche, culturali e politiche ben diverse da quelle attuali. Interverrò su questo tuo post, se me lo consenti, “un po’ per volta” perché tocca temi e momenti che si legano assieme, come tu hai fatto, ma che è giusto affrontare in proprio. Ad esempio il tuo passaggio, particolarmente caustico, sul Concilio Vaticano II°. Un momento, quello del Vaticano II°, nel quale la presenza dello Spirito Santo non può non essere colta da parte di un credente, di un uomo di Fede come te. Certo oltre allo Spirito Santo c’erano anche uomini e pressioni ma . . . tocca a noi guardare alle cose importanti che i Padri Conciliari ci hanno lasciato in eredità. Giovanni XXIII°, il Concilio Vaticano II°, Paolo VI°: la Chiesa nel suo insieme tendeva in quegli anni a farsi interprete dell’ansia di rinnovamento e di giustizia sociale di quell’epoca. All’interno della Chiesa erano varie le posizioni che si stagliavano al proprio interno, qual’era quella giusta e quale quella sbagliata?. Oggi, “alla mia veneranda età”, continuo a dire che la situazione politica e sociale determinava molto il senso della spinta di laici e sacerdoti. Essere in America Latina, piuttosto che in Belgio; essere in Africa, piuttosto che in Austria, portava a chiedere un intervento . . . piuttosto che un altro. Mi rendo conto che già qui avremmo bisogno di uno spazio immenso per dibattere. In quegli anni il mondo non era quello di oggi, le tensioni sociali ed ideali che si vivevano in quegli anni non sono assolutamente descrivibili perché tutto era speciale. E in questo “speciale” ci stanno i pensieri e le azioni positive come quelle negative: tutto veniva ampliato e dilatato dall’ansia che prendeva tutti. Forse perché mentre ti scrivo torno ai miei ricordi ma mi vini proprio da dire, con grande rispetto per tutte le altre generazioni, che quegli anni non potranno più tornare per intensità e partecipazione. Un esempio banale? Ai cortei e alle manifestazioni trovavi le magliette con il volto del Che, come quelle del volto di J. F. Kennedy; quelle con l’effige di Mao Tse Tung (proprio lui!) e quelle di Giovanni XXIII°. Io, giovane attivista dell’Azione Cattolica (responsabile diocesano del settore giovani), mettevo insieme i documenti di Santa Romana Chiesa, lo dico sorridendo ma con grande rispetto!, con libri editi dalla Coines , stampava i “Quaderni del centro operai”, libri di Jacques Duquesne, libri di Giulio Girardi, francois Refoulè e. . . la Bibbia! Scusa Viv ma mi sono perso nei miei ricordi! Adesso mi fermo ma ritornerò perché credo che si debba affrontare il tema dell’Evangelizzazione, della Dottrina sociale della Chiesa, del ruolo dei laici nella politica (importanti le parole spese al recente convegno acclesiale di Verona). Insomma, se avessi il tempo passerei “qualche giornata” a scrivere sul tuo post ma . . . tranquillo, non lo farò. Ciao e . . . a presto! edmondo.
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 30/10/06 alle 15:11 via WEB
Carissimo Edmondo, grazie per il tempo che dedichi al mio blog.. I tuoi approfondimenti sono sempre molto interessanti e pieni di spunti sui quali riflettere.. Ci sarebbero tante cose sui cui dibattere, parlare, scambiarsi idee e opinioni.. Purtroppo non è questo il luogo più adatto.. Vorrei solamente tornare al tuo passaggio sul Concilio Vaticano II.. In realtà nel mio post ho sottolineato solo un aspetto marginale di questo straordinario evento per la storia della Chiesa..Un errore insignificante ma, purtroppo, importantissimo per le conseguenze che ha avuto sulla società.. Riconosco la grandezza di quegli anni e non metto assolutamente in dubbio la presenza viva dello Spirito Santo.. Grazie al Concilio Vaticano II è nato il cammino di fede di cui faccio parte..Grazie ad esso la liturgia è stata rinnovata facendo concretamente partecipe l'uomo della morte e resurrezione di Cristo..Il Concilio Vaticano II ha portato una nuova Pentecoste nella Chiesa..I suoi frutti sono ancora vivi.(Ci vorrebbe un altro post per parlare delle sue meraviglie...). Ti sono grato per le testimonianze che hai riportato, per i ricordi di quegli anni straordinari per intensità e partecipazione..Mi fai partecipe di un pezzo di storia che ho solo letto sui libri e non ho avuto il privilegio di farne parte.. Spero ci saranno presto altre occasioni per dicutere su questi temi, sull'importanza dei movimenti all'interno della Chiesa, sull'Evangelizzazione e sul ruolo dei laici.. Ti abbraccio. vIv
(Rispondi)
luloca
luloca il 30/10/06 alle 16:45 via WEB
ciao viverencamino. Una curiosità: cosa pensi del catto-fascismo? So bene che per la chiesa del ventennio è stato un fenomeno importante. Alcune congregazioni religiose, come ad esempio i salesiani, nel ventennio fascista erano molto vicine al regime. Forse non lo sai, ma al fianco di don bosco, negli oratori, spesso c'era l'immagine del duce. Ricordo un vecchio salesiano nostalgico che raccontava sempre delle magnifiche parate alle quali partecipavano gli oratori. Poi mi piacerebbe sapere un'altra cosa: dal momento che so già cosa pensi del comunismo, mi piacerebbe conoscere cosa pensi del collettivismo.
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 30/10/06 alle 23:15 via WEB
Ciao. Hai posto numerose questioni nel tuo commento..non penso riuscirò ad rispondere in maniera esauriente a tutte le tue domande.. Personalmente credo che la questione dell'ideologia comunista all'interno della Chiesa sia molto più attuale di quanto possa esserlo il fascismo.. Purtroppo sono ancora molti i religiosi che antepongono la prospettiva politica all'annuncio della Buona Notizia.. Che credono nell'utopia marxista piuttosto che alla conversione dei cuori, che si spendono in analisi economiciste della società piuttosto di parlare dell'Amore di Dio. Comunque, venendo alle tue domande, credo che chi esaltò la figura del duce abbia commesso un grave errore, che va condannato al pari di chi abbraccia l'ideologia comunista.. In ogni caso i casi di cui parli sono stati molto circoscritti e non hanno mai rappresentato una 'minaccia' per il messaggio cristiano.. Il fatto è che il comunismo mina le basi della cristianità, cancella la libertà, attacca la spiritualità e la religiosità, chiude il cielo.. Mentre l'apologia del fascismo si è conclusa con la caduta di Mussolini, il pensiero di cui parlo nel post è ancora vivo in buona parte di chi si dice cattolico e per questo mi sono sentito in dovere di evidenziarlo.. Quanto al collettivismo, ci vorrebbe una lunga discussione per poterne discutere con la dovuta attenzione.. Mi limito qui a sottolineare che qualsiasi tentativo di 'bypassare' il processo di evangelizzazione (la conversione dei cuori all'Amore di Dio) servendosi dello stato per 'imporre' o determinare una visione della società, produce una distorsione del messaggio evangelico, che è in primo luogo spirituale e non politico. Con ciò non intendo negare l’esistenza di una dimensione politica del cristianesimo; in ogni caso ritengo sia necessario limitare l'invasività dello stato nell’economia e nella politica. Il messaggio cristiano aspira alla liberazione dal potere e al fiorire della santità in un contesto di libertà culturale, politica ed economica.
(Rispondi)
 
 
luloca
luloca il 31/10/06 alle 10:43 via WEB
ne deduco per per te l'unica libertà possibile è quella concepita dentro l'ambito della morale cattolica. Quindi avversi ogni libertà che non condividi, al pari di un qualsiasi regime totalitario sia di destra quanto di sinistra. Come sai per me la libertà ha un concetto molto diverso e prevalica la mia morale: sono un pluralista ed al contrario di te non credo di essere depositario della verità. Detto questo, credo che non fai buona informazione dicendo che tutti i regimi comunisti hanno avversato la chiesa: il regime dittatoriale di Castro non l'ha per nulla colpita, anzi chredo che cuba sia una delle nazioni più cattoliche dell'america latina. Da quanto so io, il personaggio dei vangeli e gli apostoli erano collettivisti... da quanto ho avuto modo di leggere vivevano in una specie di comune o qualcosa di molto simile ad una cooperativa. Ancora oggi, se vai in Israele esistono i Kibuz, non sono altro che villaggi organizzati in modo colletivo sullo stile socialista. A mio avviso gli ordinamenti politici della società non hanno nulla a che fare con la fede e se ritieni di dover "depurare" il cristianesimo da concetti politici, il primo a farlo dovresti essere tu. L'ideologia anticomunista è un'ideologia come un'altra, non credo che tu sia immune da un approccio di tipo politicizzato nei confronti della religione, anzi, proprio il contrario.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 31/10/06 alle 12:35 via WEB
..Prendo atto del tuo intento preciso a delineare il mio pensiero partendo da tue valutazioni personali, prescindendo del tutto dalle mie parole. Frasi del tipo: "Avversi ogni libertà che non condividi" e l'attribuzione di concetti che mai ho espresso nei miei commenti, palesano un pregiudizio profondo nei miei confronti. In ogni caso proverò ancora una volta a rispondere punto per punto ai tuoi interrogativi. Io credo che l'unico limite alla libertà sia la legge naturale figlia dell'esistenza stessa. Il libero arbitrio è un presupposto fondamentale per l'incontro con l'Amore di Dio. Credo nella libertà di fare ciò che vogliamo..di fare del bene come di odiare, di fare elemosina come di rubare, di credere nella vita come di disprezzarla, di amare come di giudicare,... Non siamo schiavi di nessuna morale.. Nulla di buono può venire dall'imposizione di un'etica. Il cristianesimo non è una morale, ma è un'incontro, un'esperienza di Cristo nella propria vita. Io credo nell'esistenza di una Verità ma non mi sogno di imporla a nessuno; posso solo cercare di diffondere e determinare le condizioni più agevoli affinchè questa Verità possa essere vista e compresa da più persone possibili. Per questo credo che la libertà culturale, politica ed economica (negata in ogni regime comunista) sia un presupposto fondamentale per l'esperienza dell'Amore di Dio e quindi per la felicità. L'associazionismo, la condivisione dei beni, la limitazione della proprietà privata, la cooperazione devono essere processi posti in essere in un contesto di libertà di iniziativa economica. Non si può imporre dall'alto un modello di società ritenendo che esso sia quanto di più giusto possa esserci per l'uomo, pretendendo di costruire paradisi in terra sulla base di analisi scientifiche dei rapporti economici.. Non c'è nulla di 'politico' nelle mie parole e il mio approccio è lontano da ogni impostazione ideologica. Quanto a Cuba, malgrado un lieve miglioramento nelle relazioni delle autorità con la Chiesa, permane l'impossibilità, dal 1959, di costruire nuovi edifici di culto; per di più l'informazione religiosa è assente su i mezzi di comunicazione, tutti controllati dal regime.. Mi fermo a Cuba, vista la tua citazione, ma ci sarebbero casi ancora più gravi di limitazione della libertà religiosa e di persecuzione contro la Chiesa (Cina - vescovi e fedeli arrestati e torturati, Corea del Nord - controllo diretto del regime, Indocina - persecuzioni e carcerazioni, Birmania - divieto di utilizzo di libri di preghiera, Venezuela, Bolivia,...) Tutti luoghi in cui 'gli ordinamenti politici hanno molto a che fare con la fede'... Se questa è ideologia...!
(Rispondi) (Vedi gli altri 7 commenti )
 
 
 
luloca
luloca il 01/11/06 alle 00:24 via WEB
'Non siamo schiavi di nessuna morale.. Nulla di buono può venire dall'imposizione di un'etica". bene... facciamo progressi! Il dialogo diventa proficuo. Però non dare mai più giudizi affrettati ed indiscriminati. Quello che penso è che ciò che hai scritto sul catto-comunismo o sui religiosi che intendono condurre un percorso diverso dal tuo, non esprime una verità oggettiva, ma è solo frutto del tuo modo di vedere le cose, secondo me un po oscurato da un atteggiamento molto ideologico e francamente poco religioso. Ho letto il commento che hai lasciato a don Ulisse. Credo che per voi due "il volto di cristo" abbia dei tratti somatici molto differenti... fareste bene a parlarvi un po.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 14/11/06 alle 00:00 via WEB
Non mi sembra di aver mai dato giudizi affrettati e indiscriminati su nessuna questione.. A volte ho come l'impressione che tu scriva 'per partito preso' senza comprendere le mie parole. In ogni caso sono sempre stato convinto che prima di proporre una morale c'è la necessità di testimoniare la Fede. Purtroppo il cattolicesimo appare troppo spesso come un insieme di imposizioni e regole da rispettare; si cerca di proporre l'etica cristiana a chi non ha mai sentito parlare di Cristo e del suo messaggio di salvezza.. Credo che anteporre questioni politiche, morali e sociali di qualsiasi tipo all'annuncio del kerigma, della Buona Novella sia profondamente sbagliato e non porti ai frutti sperati, soprattutto se a fare ciò è un sacerdote della Chiesa cattolica.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 14/11/06 alle 09:55 via WEB
senza alcuna presunzione, credo di capire bene il tuo discorso, è per questo che mi permetto di contraddirti. Tu cerchi di far passare per realtà oggettiva, quelle che sono semplicemente le tue idee. Ho notato che a causa del tuo elevarti sopra le parti, finisci spesso per insultare gli altri. Come sai, non sono cristiano, ma riconosco che la testimonanzia di una fede non può prescindere da una testimonianza di vita. Don Ulisse, secondo me, incarna lo spirito autentico del vangelo. Il suo modo di affrontare l'ingiustizia sociale è una testimonianza di fede. Una testimonianza che va aldilà di una professione di fede incondizionata... ma che è soprattutto ricerca. Al ontrario di quanto pensi tu, nell'ottica dell'annuncio, il suo messaggio è assai più convincente del tuo.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 14/11/06 alle 12:36 via WEB
Ti invito a delucidarmi riguardo alle offese e agli insulti che avrei diffuso nel mio blog.. Penso di aver sempre avuto rispetto e sensibilità nelle discussioni che ho avuto. Sono anch'io convinto che la testimonianza della Fede deve essere successiva ad un incontro vero con Cristo e ad una vita vissuta secondo il suo messaggio.. Difatti la prima critica che faccio a me stesso è quella di parlare meno e di fare di più.. Ma è l'Amore che converte, è la gratuità e la Grazia che ci mettono in cammino. Come si può prescindere dall'annuncio di Cristo morto e risorto per noi? Senza la Sua Carità i nostri sforzi per costruire un mondo migliore sono vani. I Santi testimoniano questo. Solo un cuore colmo di gratitudine ed Amore può far progredire la società. A nulla servono le analisi economiche sul PIL e le invettive ideologiche contro il Dio denaro..
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 14/11/06 alle 15:26 via WEB
queste sono parole tue: "Quanti sacerdoti conquistati dall'utopia marxista si allontanarono a poco a poco dalla Chiesa quasi senza volerlo". Dare del marxista in modo ingiustificato a chi non lo è e che si batte semplicemente per i diseredati nell'ottica di una maggiore giustizia sociale, in perfetto accordo con la sua religione, senza professare la violenza o la sopraffazione, mi sembra una cosa ancora più grave di un insulto vero e proprio. Secondo me, insultandolo con una parolaccia avresti fatto una cosa molto meno grave. I santi, caro ragazzo, non erano mai ossequiosi di fronte al potere... spesso erano delle persone scomode anche per la chiesa. Molti erano in perfetta antitesi con il papa su tanti tanti temi iportanti... eppure se non ci fosse stato S. Francesco, santa Chiara, santa Rita, san Tommaso, sant'Agostino e molti altri, la chiesa non sarebbe potuta mai andare avanti nel suo cammino. Fossilizzarsi sui luoghi comuni e su sterili concetti astratti, senza concretizzarli nella propria vita porta all'immobilismo ed alla conteplazione del nulla assoluto. Chi non va avanti, torna irrimediabilmente indietro.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 14/11/06 alle 18:53 via WEB
..E cosa c'è di offensivo nella frase che hai riportato? Addirittura più grave di un insulto!?! Cerchiamo di moderare i termini e di riportare il tutto all'interno delle giuste categorie di pensiero. A me sembra che siano parole che fotografano in modo chiaro la realtà. 1."Quanti sacerdoti conquistati dall'utopia marxista" (Sostengo che l'ideologia comunista sia penetrata all'interno della Chiesa e abbia influenzato l'operare di un buon numero di sacerdoti che antepongono le questioni sociali alla loro missione di testimoni dell'Amore di Cristo - Non ho mai affermato che Don Ulisse, nè altri, siano dei marxisti. Prima falsificazione della realtà). 2."si allontanarono a poco a poco dalla Chiesa quasi senza volerlo" (Di fatto Don Ulisse si colloca al di fuori del Magistero della Chiesa cattolica su molte questioni importanti; non sono io a dirlo, è una conclusione che discende direttamente dalle sue parole - Non vedo dunque dove sia il perfetto accordo con la sua religione. Seconda falsificazione della realtà). Con tutto cio' non entro nel merito della persona, nè giudico le sue battaglie sociali. I Santi, caro luloca, erano dei "pover'uomini" che nella propria miseria hanno incontrato la Potenza salvifica dell'Amore misericordioso di Cristo. Forti di questa certezza hanno compiuto grandi opere nella società e hanno contribuito al rinnovamento della Chiesa. Certo. La Chiesa è fondata sui santi. Sono come colonne che la sorreggono e la edificano. Ma torniamo sempre al solito punto.. E' la gratitudine che muoveva il loro operare. Il Signore ha cambiato la loro esistenza, ha colmato il loro cuore di Misericordia e in mezzo a mille difficoltà e tribolazioni, apoggiati alla Croce di Cristo hanno edificato un pezzo di Regno di Dio su questa terra. Sono certo che la mia conversione e le mie opere di carità e di Fede, se ci saranno, saranno frutto di questo annuncio e non di sterili discussioni sull'economia, sul Dio denaro e sul Terzo mondo.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 15/11/06 alle 09:05 via WEB
secondo me è molto offensivo, oltre che fuorbiante, marchiare di marxismo chi semplicemente si batte per migliorare le condizioni di vita di chi sta peggio. Le strade del signore sono infinite... questo non lo dico io. La contemplazione, secondo me, non porta a nulla... è l'agire che trasforma e che incide nella realtà. La preghiera, senza azione, è come scagliare una freccia verso il cielo.
(Rispondi)
tillyblu
tillyblu il 03/11/06 alle 11:44 via WEB
ciao cammino...io non entro in una discussione così complicata...mi limito a ma ndarti un saluto e un bacio ciao. :)
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 03/11/06 alle 15:32 via WEB
Spesso poche parole hanno molto più significato di un fiume di pensieri... Un abbraccio forte. cIaOoO =)
(Rispondi)
chepazzaidea
chepazzaidea il 04/11/06 alle 11:58 via WEB
Post che fa riflettere... Madre Teresa di Calcutta direbbe adesso: Forza, voi che amate Gesu' Cristo ...non arrendetevi. Ed io, dico: Madre Teresa di Calcutta, prega per noi e donaci una goccia del Tuo amore. Buona giornata e un abbraccio forte
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 12/11/06 alle 22:37 via WEB
Grazie della visita.. Mi doni sempre parole profonde di conforto. Mi unisco con spirito di gratitudine alla tua preghiera. Ti abbraccio.
(Rispondi)
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